| grazie a tutti...ecco la seconda parte...voi direte...ma questa non ha un accidente da fare?! già posta il seguito?!....eh...le mie brave notti....quanto sono utili! continuate a commentare?! ovviamente ogni critica, per quanto dura...sarà sempre ben accetta!
2.
L'automobile sfrecciava per le vie di Beika...l'uomo al volante era decisamente perplesso.
Shinichi Kudo non sapeva assolutamente cosa aspettarsi da quell'incontro....
Sharon Vineyard...Vermouth...cosa poteva volere da lui? E soprattutto....come poteva essere ancora viva?!
L'aveva visto con i suoi occhi....Vermuth era morta. Era stato Gin a ucciderla...prima di spararsi alla tempia...e lui non aveva potuto fermarlo.
Ma forse...beh, presto avrebbe scoperto la verità.
Nagasaki osservava di sottecchi quella donna che aspettava...aveva un espressione indecifrabile...
...era davvero bella, però...quegli occhi di ghiaccio.... i lunghi capelli biondi....e quel fisico mozzafiato.....
-accidentaccio- pensò -il capo ha tutte le fortune!-
Il Capo....già....era così che Nagasaky chiamava Shinichi Kudo.
....Quell'uomo dall'intuito e dalla logica eccezionale che aveva un fascino tutto speciale....spesso era accaduto che belle donne erano andate allo studio per potergli parlare...e non sempre si trattava di lavoro.....erano tutte ammaliate da lui, ma nessuna era riuscita a portargli via il cuore...
eppure la donna che lo aspettava adesso nell'elegante sala d'aspetto....era diversa dalle altre....aveva un che misterioso....
Shinichi Kudo era arrivato.
Salì l'elegante scala in marmo che portava alla sua agenzia investigativa.........la sua agenzia....già...ormai aveva così tanti clienti che non poteva occuparsi di tutto da solo...
La vide.
Vermouth era lì....in carne ed ossa che gli rivolgeva un sorriso enigmatico....era identica a 15 anni prima. Bellissima.
e....non dimostrava più di trent'anni...
“Nagasaki, puoi andare. Mi occupo io di lei.”
“si, capo” e nel dirlo si chiuse la porta alle spalle lasciandolo solo con la sua cliente.
“Ciao, Silver Bullet...è tanto che non ci vediamo, vero?”
Vermouth accavallò le gambe e si mosse sinuosa dentro il suo tubino rosso, sedendosi più comodamente sulla sedia di fronte alla scrivania.
“sei cresciuto, cool kid....sei cresciuto bene...”
Shinichi l'ascoltava in silenzio con un gomito appoggiato al bracciolo della sedia e l'altro appoggiato al bordo della scrivania...giocherellando distrattamente con una penna.
“cosa vuoi, Vermouth? Perchè sei venuta da me? E...come diavolo fai ad essere ancora viva?!ti ho vista morire...”
Allungando il braccio oltre la scrivania, la donna sfiorò la guancia di Shinichi con le sue lunghe dita...
“Ragazzino, non giocare con me...potresti farti male.
Ho bisogno del tuo aiuto.”
“E cosa ti fa credere che io voglia aiutarti?”
“Ho argomenti molto convincenti, Cool Man...”
Un brivido percorse l'uomo, a quelle parole...
“davvero?” ribattè, sforzandosi di usare un tono di voce distaccato.
“Oh, si...mio caro Shinichi Kudo......la piccola Sherry....ti ricordi di lei? Ci siamo viste proprio qualche giorno fa.....è lei che mi fornisce l'APTX....”
Un sorriso maligno, che non abbelliva affatto i suoi lineamenti, le increspò le labbra....
“Aì?! Cosa..?.........la stai ricattando.....” ora, Shinichi cominciava ad intravvedere qualcuno degli argomenti convincenti della donna....
“Mi serve. Finchè mi sarà utile non le accadrà nulla.....ma...la sua incolumità ...dipende anche da te.”
“Maledetta!” sibilò disgustato il detective..
“Bene....vedo che cominci a capire....ed ora veniamo a noi...voglio che indaghi sulla morte di Gin.”
“Cosa c'è da indagare? Si è suicidato.”
“Se così fosse io non sarei qui.”
17 Dicembre
OSAKA
“Heilà! Ciao Shinichi! Come stai?”
Piacevolmente sorpreso, il detective di Osaka guardava l'amico che stava scendendo dalla macchina che aveva parcheggiato di fronte al suo portone.
“Potresti evitare di parcheggiare davanti alla porta di casa, la prossima volta?”
Shinichi lo guardò esasperato “Ma se non si trova un parcheggio, da queste parti,vuoi dirmi dove altro posso metterla?!”
Il viso di Heiji si aprì in un caldo sorriso....si divertiva molto a punzecchiare il suo amico per quelle banalità....sapeva, però, che se si era spinto fino ad Osaka...per giunta senza avvertirlo prima...c'era qualcosa sotto...
Qualcosa di grosso.
“Entra, coraggio...Kazhua,ti spiace preparare un caffè caldo?”
Entrando, Shinichi, si guardò intorno.
Com'era bello lì...caldo...accogliente....completo.
Il tepore di quella casa....l'atmosfera del Natale che si avvicinava lì era molto più presente che in qualsiasi altro posto....sicuramente, comunque, molto più che a casa sua....così silenziosa...così vuota...
Si era appena pentito di aver deciso di coinvolgere di nuovo il suo amico di Osaka in quella storia....Heiji aveva molto di più da perdere....
17 Dicembre
Distretto di BEIKA
“Papà, mamma....io esco....ehm..papà, ti spiace se prendo la tua macchina?”
“fai pure, cara..ma per quanto tempo ti serve?”
“Beh, devo passare dal Beika Journal a mettere a punto gli ultimi dettagli per il mio insediamento a capo redattore e poi...devo sbrigare alcune commissioni...ti secca se la tengo tutta la mattinata?”
Goro le sorrise -come sei cresciuta, bambina...- pensò..
“Fai pure...cerca di rientrare per pranzo, però....”
Ran era al volante...era stato Shinichi ad insegnarle a guidare....poco prima che lei partisse..dopo quella brutta storia...
Aveva una guida sportiva...con un istruttore come lui non ci si poteva aspettare altro!
Era arrivata...il Beika Journal...capo redattore...accidenti..era difficile crederlo....se le avessero detto 15 anni fa che la sua vita sarebbe stata così...lei avrebbe riso di cuore!
Assurdo...lei giornalista..non ci aveva mai neanche pensato!eppure era li...una brillante donna in carriera sulla cui firma gravava la responsabilità della testata più importante della città....
Parcheggiò con quel suo piglio sicuro e si diresse verso l'alto, maestoso edificio.
Venne accolta dalla segretaria preposta ad aiutarla e sbrigò gli ultimi documenti e le ultime telefonate che non era riuscita a fare a Parigi.
Non ci mise molto....ma in quel lasso di tempo si era fatta molti ammiratori in redazione...la sua personalità lasciava il segno!
Ecco...erano appena passate un paio d'ore che già era di nuovo in macchina...sistemando meglio lo specchietto retrovisore e lo vide...-mamma....- pensò sorridendo...era un orsacchiotto...accanto a quello c'era un bigliettino...”ti voglio bene, tesoro...” diceva....una lacrima silenziosa corse giù lungo la guancia del nuovo capo redattore del Beika Journal.
L'automobile aveva ripreso a fendere il traffico...la donna parcheggiò davanti al palazzo del presidente Suzuki.
Scese dall'auto e scambiò qualche parola con il portiere dello stabile che subito la fece accomodare...
“Ran! Sei tornata! non volevo crederci!”
“Sonoko! Oh! Fatti vedere....sei così bella!”
“Si...vuoi prendermi in giro? Mi sento un dirigibile! Non vedo l'ora che finisca...”
Le due donne si abbracciarono...poi, sedendosi sul divano del salotto Sonoko, con un espressione così dolce da renderla quasi irriconoscibile....si accarezzò il ventre gonfio...
“Sarai la sua madrina, vero Ran?”
“Sonoko....mah...oh!Con gioia!” e nel dirlo accarezzò anche lei il pancione spropositato della sua amica d'infanzia...sorridendo dolcemente.
Quante cose erano cambiate....
Sonoko sposata e in attesa di un figlio...pazzesco....
Mise in moto la vettura e partì alla volta di quello che più gli premeva...l'ultima commissione che gli era rimasta...
Eccola....la casa di Shinichi Kudo...grande...maestosa e.....silenziosa come era stata per tanto tempo in passato...
DLIN DLON.......DLIN DLON...
1 volta....2 volte....3 volte....no....non c'era...
staccò un foglietto dall'agenda e ci scrisse sopra:
....sono tornata. Chiamami.
allora? che ve ne pare?
Edited by insospettabile - 21/4/2008, 23:20
|
...comunque bellissima fic, continua presto 
molto bella!!
