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Come è già stato detto, i soldi dati al Monte dei Paschi di Siena sono un prestito, non un finanziamento a fondo perduto. Quindi dovranno tornare indietro.
Per di più è anche falso parlare dello "stesso ammontare", perché la metà dei 3,9 miliardi che saranno prestati a MPS derivano da bond emessi da Tremonti durante l'ultimo governo Berlusconi e solo l'altra metà saranno effettivamente stanziati dal governo Monti.
Tra l'altro, una domanda: e quindi secondo te cos'era giusto fare? Lasciar fallire la banca, e addio ai soldi di tutti i correntisti? E le centinaia di migliaia di piccoli azionisti che ci hanno investito a lungo e con fiducia?
Le cose vanno fatte seriamente: un conto è perseguire legalmente tutti i responsabili di questo disastro e fargliela pagare cara, e un conto è giocare allo sfascio. Personalmente non ci sto, e se fossi un ignaro correntista di MPS o un piccolo azionista che in quella banca ha investito tutti i propri risparmi, sarei quantomeno "seccato" (per metterla sul filosofico) se il governo decidesse di non intervenire a tirarmi fuori da questo casino.
Non è fisicamente possibile permettere il fallimento della terza banca più importante del Paese. Il prestito era l'unica alternativa possibile ad una nazionalizzazione che sarebbe stata enormemente più costosa.
Se qualche azionista perde il proprio risparmio sinceramente non è problema mio. Perchè chi investe sa che ci sono dei rischi. Dipende da che affari saranno più o meno grandi ma ci sono. Certo, uno che investe su un'impresa è più a rischio di chi investe su una banca, però... il rischio rimane. A giocare in borsa puoi guadagnare ma anche rimetterci. E' la regola del gioco.
E poi sono risparmi. "Cose in più" rispetto a quanto gli serve per la vita di tutti i giorni.
Mi dispiacerebbe invece per l'ignaro vecchietto che ha un conto corrente e manco sa che sta succedendo, per chi ha debiti e presto si vedrà aumentato un pò il tasso di interesse (direttamente o sotto forma di altre spese varie) per aiutare la banca, ma per gli azionisti che invece su queste cose ci giocano...
E poi.... fallire una banca? Al giorno d'oggi? Mi pare difficile, possibile ma ti ci devi proprio mettere d'impegno visto che per esempio prendono quasi 250 euro al mese di spese su ogni conto corrente (di quelli in debito, cosi uno non fa mai pari, degli altri non lo so).
Però capisco e sono d'accordo sul fatto che non si poteva lasciar fallire ma appunto, visto che qui c'è stato qualcosa di sbagliato, illecito ecc, beh, io Stato non avrei anticipato tanto a cuor leggero.
Considerato che lo scandalo è venuto fuori in campagna elettorale (chissà perchè) ma nel "settore" era già conosciuto hanno avuto tutto il tempo per iniziare a cercare i responsabili e intanto iniziar a far pagare loro. Poi, una volta che questi sono al verde lo Stato aiuta. Non prima.
Ovvio che per accertare responsabilità ecc di tempo ce ne vuole, soprattutto con la nostra giustizia mooooolto veloce, e quindi in quel momento lo stato supporta (pagando solo il minimo indispensabile), ma non deve supportare e star zitto come hanno fatto, deve rendere pubblico lo scandalo (che invece è saltato fuori quando più faceva comodo) e attivarsi per far in modo che per una volta la giustizia vada il più veloce possibile.
Perchè tanto qui finisce come in tutte le cose italiane, Babbo Stato paga e i responsabili, se mai saranno giudicati tali, o qualche annetto di prigione, o patteggiamento, concordati ecc e non pagheranno quasi nulla rispetto a quanto hanno sbagliato/preso ecc.
Se poi, cosi non sarà, questi pagheranno fino a risarcire completamente... meglio per tutti ovvio.
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Per quanto riguarda la tua proposta di ridurre le spese dei parlamentari: tutti ne parlano, nessuno lo fa. È giustissima come ipotesi, ma vorrei farti notare che nella migliore delle ipotesi è possibile risparmiare in questo modo forse qualche milione di euro.
Milione, non miliardo. Stiamo parlando di cifre nemmeno lontanamente paragonabili al gettito da IMU o anche solo all'aumento delle accise sui carburanti.
Per quanto faccia figo dire "è ora che si taglino qualcosa anche loro" ed è moralmente assai condivisibile, dal punto di vista economico è meno importante di una goccia in un oceano.
Non può essere sostitutivo delle tasse.
Gli sprechi da ridurre, Fifi, sono ben altri e sono immensamente più diffusi e annidati dentro la P.A., motivo per cui è estremamente difficile riuscirci e ci vuole tempo.
Saranno milioni e non miliardi, ma buttali via. Sempre milioni chiesti in meno a noi gente comune o milioni usati per una sanità migliore (ad esempio).
E io non ho mai detto di tagliare a loro e sostituire ciò alle tasse. Precisiamo
Però aiuterebbe.
Anche sprechi come quello di cambiare tutti i letti di un'ospedale perchè quelli vecchi erano blu ma non grigi (anche se perfettamente funzionanti) sono sprechi e andrebbero eliminati.
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Assolutamente sì, ma come ti ha detto Sherry si tratta di un risparmio minimo... E' giusto e va fatto, ma non puoi costruire tutto il tuo programma elettorale sulla riduzione dello stipendio ai parlamentari, come ha fatto Grillo.
Verissimo
i problemi non sono solo questi purtroppo.
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Ma è anche vero che l'Italia si trovava - come è stato ripetuto più volte - nell'esigenza immediata di reperire nuovi fondi, con qualsiasi mezzo possibile, pur di non generare nuovo debito:
Si, e lo capisco che servivano soldi subito. Ma ciò non giustifica il fatto di fare tasse irragionevoli (Imu non alle banche ma agli enti di ricerca ad esempio), scritte con i piedi (tutti i problemi interpretativi che ci sono stati), e che colpiscono e tartassano soprattutto i piccoli e poco i ricchi. Certo, i ricchi sono pochi, ma in proporzione i poveri sono stati colpiti molto di più e più duramente. Perchè togliere 100 euro a uno che di pensione ne prende 500 conta molto di più che toglierne 5.000 a chi ne prende 10.000 al mese.
E tagliare a casaccio nella sanità e in altri settori e mettere tasse a casaccio, aiuta li per li, ma peggiora le cose e dopo per sistemare c'è molto più da faticare (in tutti i campi e in tutti i sensi).
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Monti ci ha provato (forse troppo timidamente) durante questo anno di governo, ma indovina un po'? Quando si toccano certe categorie si viene sempre osteggiati e bloccati, e ogni tentativo di riforma viene cestinato sul nascere.
Ma guarda caso appena andava a toccare i ceti e i gruppi chiusi, al primo sciopero si fermava. Con la maggioranza che aveva i primi tempi avrebbe potuto far tutto ed invece al primo "ma" si bloccava. Quando ovviamente a scioperare erano i taxisti, i notai e roba simile. Quando erano i pensionati, gli esodati e altri... no, li si va avanti sicuri e tranquilli...
Colpa del parlamento, non solo di Monti, ma anche sua perchè ha avuto il coraggio e la forza di colpire solo i più deboli. E questo a me non mi va bene.
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A me pare un discorso perfettamente sensato: che cosa ci sia d'illogico in tutto questo a me sfugge, forse lo vedi solo tu?
Sarò illogica io, pazienza. Ma a me non pare per niente sensato. Perchè un'intervento cosi radicale, pesante non lo togli nel giro di qualche anno e riducendo un pò le tasse.
L'economia reale non ripartirà a breve... e neanche tanto nel lungo periodo. Forse la grossa economia, quella delle banche, degli azionisti ecc si. Ma non la piccola. I negozi che hanno chiuso non riaprono, i disoccupati non ritrovano lavoro alla prima riduzione delle tasse. Chi ha debiti resta con i debiti.
Perchè riducendo un pochino le tasse dopo un casino simile... cosa fai? Migliora la situazione, ma per un miglioramento tangibile per tutti... ce ne vorrà di tempo. E intanto chi fa la fame fa la fame e tanti arrivederci.
Appunto perchè è stato troppo pesante... ha preteso troppo da chi poteva dare poco e poco da chi poteva dare tanto.
Quindi secondo me resta una scelta sbagliata. Ti ripeto, capisco le esigenze, ma far le cose con fretta non giustifica il fatto di farle male.
Lui che era un tecnico e non un politico poteva far cose che gli altri politici non avrebbero mai fatto, ed invece... intanto si è assicurato il posto a vita come senatore e poi... il resto del popolo si arrangi.
Ad esempio invece di andare a ridurre i posti letto negli ospedali perchè non ha impedito sprechi come quello che citavo sopra? E cose cosi... tante piccole cose che da sole non contano nulla, ma prese insieme fanno un bel pò. Non tantissimo, ma comunque non poco.
Insomma, una politica di tasse tasse e tasse e poi una leggera riduzione mi pare una possibilità, ma una possibilità su tante altre.
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Per la questione PD: vale quello che ha detto Diana. Non è possibile contemplare una spaccatura fra due diverse correnti di pensiero all'interno di uno stesso partito, altrimenti si va allo sfascio.
Cito te ma mi riferisco anche agli interventi precedenti. Non sono riuscita a spiegarmi
Non volevo dire che Renzi doveva andarsene per i fatti suoi. No. Anzi, è il contrario, subito dopo le primarie, ma anche mentre erano in corso, dichiarò che comunque se anche non vinceva avrebbe seguito il vincitore. E ciò è giusto. Ed infatti dopo le primarie, seguì Bersani. E ciò è logico: fai le primarie dentor ad un partito, chi perde segue il vincitore.
Ciò che mi sa tanto di teatrino, e che se lo potevano risparmiare è il fatto che durante le primarie Bersani disse cose come: "mai compromessi con Renzi, se vinco comando io" e Renzi disse "se vinco bene altrimenti seguo il vincitore". E ora, a fini di campagna elettorale fanno il teatrino di riappacificazione pubblica: "Insieme andremo avanti".
E' questo che non mi è piaciuto. Che Renzi fosse con Bersani già si sapeva, non c'era bisogno di questa scenata. Mi è parsa esagerata...
Spero di essermi spiegata meglio ora.
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Se vogliamo prenderci in giro diciamolo pure, i problemi sono altri!
Sul fatto che il programma di Grillo sia vago, irrealizzabile ecc sono d'accordo ma non concordo con questa frase. I problemi sono ANCHE altri. Anche quelli che cita Grillo sono problemi. Problemi che comunque la gente comune sente e che andrebbero risolti. Non come fa Grillo con promesse vaghe ecc ma andrebbero risolti. I vitalizzi, gli indennizzi, gli stipendi dei parlamentari, pensioni record, come dicevo prima, sono poco a confronto di tutto, ma comunque ci sono e
anche questi problemi vanno risolti.
Non solo questi, ma anche questi.
Perchè preferisco vedere loro a 2000 euro al mese (che sono comunque tanti visto che un operaio in concia prende 1200 se fa tutti gli straordinari) che un altro cent sulla benzina. Prima riduci a loro, poi mi metti il cent in più a me.
Come dice Kiddo, non ci puoi fare un programma elettorale sopra, ma son problemi che vanno comunque risolti.
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Che fra l'altro vorrebbe riportare all'età di 60 anni?
E che ci sarebbe di male? Prima di tutto la vita media è 80, ma tanti, troppi non ci arrivano. Poi anche qui dipende dal tipo di lavoro... un impiegato può andare tranquillamente oltre, ma un operaio in concia? Come fa a starti a 60 anni sotto i bottali?? Mia madre fu licenziata a 40 perchè già non ce la faceva più... e lavoro non lo ritrovi perchè dopo 20 anni di concia... ne hai 90 sulle spalle.
(e faccio notare che un suo collega è già morto e lei non so se arriverà ai 60)
Poi, ovviamente finchè c'è l'idea che il lavoro di concia non è usurante e quello di parlamentare si (2 anni e mezzo)...
E noi giovani che la pensione non la vedremo mai.
Secondo me 60 anni sono giusti come limite. Ma appunto, non è l'unica cosa da guardare... i lavori usuranti, gli anni di contributi, il fatto che l'uni non conti più ai fini della pensione, che la gente a 20 anni difficilmente ha già lavoro...
Il problema dell'età pensionabile c'è, ma non è solo il 60 o 64, ci sono anche gli altri fattori che elencavo sopra da considerare.
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Quell che è sbagliato però secondo me è scagliarsi contro la gente comune e basta, venendo a prelevare con le tasse più di quanto essi guadagnano .. Esempio: mio padre è un artigiano in proprio. Ogni giorno si alza alle sei, partendo di casa alle 7 e torna la sera alle otto...lavora il sabato, talvolta anche la domenica.., lavora fuori, al freddo, al caldo, alla pioggia...si è costruito il suo giro di clienti da solo senza nessun aiuto, ha Sempre pagato le tasse e è vicino alla pensione per anni di contributi .. Ma cosa succede? Per colpa dello sperperamento dei soldi in passato da parte di certi politici e per colpa della poca attenzione al l'evasione fiscale, ora lui si ritrova a pagare per gli errori degli altri e a vedersi allontanare gli anni del pensionamento e oltretutto a vedersi portare via più soldi dallo stato di quanti ne guadagna!
Perché!??? Perché ci deve rimettere sempre chi si spacca la schiena da mattina a sera???? Sinceramente non lo trovo giusto...
Appunto... mio padre uguale.
E si trova nella stessa situazione.
Non è giusto che gente onesta, che ha sempre pagato tasse ecc, si trovi in queste condizioni per uno stato che appunto chiede più di quanto si guadagni (tanto i clienti matti ad esempio li ha sopportati lui
).
Ad esempio, il condono fiscale che alcuni propongono è una cosa che mi fa rabbia. Perchè agevola troppo chi ha rubato. Si, lo stato fa cassa subito, ma io che ho sempre pagato, ho pagato. E quello che ha rubato, paga una parte e si mette tutto a posto... facile cosi... tanto più che poi minimo vengono a cercare l'onesto (che avendo la coscienza pulita non ha fatto il condono) perchè ha un foglio scritto male, perchè ha speso più del solito ecc.. a me pare anche questa un'ennesima ingiustizia della corsa dello stato a far cassa subito.