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| CITAZIONE Forse si dovrebbe parlare più di "comprensione", che è qualcosa che va al di là del "giusto" o "sbagliato", visto che io, tra tutti gli assassini della serie, non ne giustificherei nessuno, ma ne comprenderei alcuni. Giusto. Quanto al discorso della punizione, io più che altro mi riferivo ai casi in cui lasciare in vita la vittima avrebbe significato permettere la morte di qualcun altro. Tetsuya, pur non uccidendo nessuno personalmente, faceva di tutto per rendere un inferno in terra la vita degli altri, toglieva ogni speranza, ogni motivazione per continuare a vivere a tutti coloro che gli stavano intorno e alla fine queste persone si ritrovavano prigioniere della propria vita tant'è che se non mi sbaglio, il padre della moglie si era suicidato. Se non fosse stato ucciso, avrebbe continuato a mietere vittime ad oltranza, a portare disperazione ovunque passasse. Per questo non posso fare a meno di pensare che il suo assassinio sia stato un bene. Perchè poi è facile dire che "è sbagliato uccidere" "la felicità viene dal sapere di avere la coscienza pulita..." etc. qunado non sei tu la prossima vittima del vampiro, quando non sarà TUA figlia a sposare il vampiro perchè lui la minaccerà di mandare TE in rovina (per cui tu diventi la causa delle sofferenza di tua figlia, vedi che giochetto sadico). Poi, il caso di quella era minacciata dal maniaco... beh, esiste la leggittima difesa se uno ti aggredisce con un coltello e tu ti ritrovi una pistola in tasca ma la legge non tutela quelli che sanno di stare per essere assassinati ma non hanno prove da mostrare alla polizia (nè a mio avviso la legge dovrebbe tutelare ciò, beninteso, altrimenti tutti gli assassini direbbero che erano le loro vittime i veri cattivi).
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