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Scuole giapponesi

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- solid snake -
view post Posted on 26/12/2009, 19:28     +1   -1




La scuola giapponese risponde a canoni molto diversi rispetto a quella italiana.
La prima è molto più severa della seconda perchè teoricamente deve formare i lavoratori del futuro, quindi i test sono fatti per selezionare i più bravi e i meno bravi, i primi avranno una bella vita, i secondi no.
Il problema è che questi test sono duri, difficili e spesso comportano ben più delle ore di studio che normalmente dedichiamo noi.
Inoltre, come è stato già detto ilt asso dei suicidi è molto alto, quindi questo deve far capire come gli studenti sia sottoposti a uno stress enorme.
Inoltre il sistema non sembra essere perfetto, un anime può venirci in aiuto per capirlo:
G.T.O., che dietro la patina di ironia rivela una denuncia parecchio forte verso la società giapponese, permeata di formalismo, ma che sotto rivela la "malattia" di questo sistema.
Inoltre provate a pensare il perché i giovani fuori dalla scuola si vestono in modo diversissimo e aderendo a diversi movimenti(Lolita, gothic lolita e via dicendo):
Semplice, troppa uniformità all'interno della scuola, si è un blocco unico, tutti troppo uguali agli altri, quindi si differenziano, e anche parecchio :)
 
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Son Gohan
view post Posted on 26/12/2009, 20:16     +1   -1




CITAZIONE (- solid snake - @ 26/12/2009, 19:28)
La scuola giapponese risponde a canoni molto diversi rispetto a quella italiana.
La prima è molto più severa della seconda perchè teoricamente deve formare i lavoratori del futuro, quindi i test sono fatti per selezionare i più bravi e i meno bravi, i primi avranno una bella vita, i secondi no.
Il problema è che questi test sono duri, difficili e spesso comportano ben più delle ore di studio che normalmente dedichiamo noi.
Inoltre, come è stato già detto ilt asso dei suicidi è molto alto, quindi questo deve far capire come gli studenti sia sottoposti a uno stress enorme.
Inoltre il sistema non sembra essere perfetto, un anime può venirci in aiuto per capirlo:
G.T.O., che dietro la patina di ironia rivela una denuncia parecchio forte verso la società giapponese, permeata di formalismo, ma che sotto rivela la "malattia" di questo sistema.
Inoltre provate a pensare il perché i giovani fuori dalla scuola si vestono in modo diversissimo e aderendo a diversi movimenti(Lolita, gothic lolita e via dicendo):
Semplice, troppa uniformità all'interno della scuola, si è un blocco unico, tutti troppo uguali agli altri, quindi si differenziano, e anche parecchio :)

Seguendo il filo del discorso allora, secondo te, i giapponesi sarebbe più che felici di frequentare una scuola italiana, e noi viceversa :P
 
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- solid snake -
view post Posted on 26/12/2009, 20:55     +1   -1




Sono metodi diversi, quella giapponese non mi piace, nemmeno per la divisa, preferisco vestirmi come voglio :)
Quella italiana..non è male,cerca di dare una cultura di base a tutti, il problema secondo me sono i fondi mancanti cronici, ma non è questo il topic, quindi ho espresso brevemente la mia opinione :)
Quella giapponese ha il vanto di poter trovare i geni e i bravi facilmente, ma solo del tipo che si adatta a quella scuola :)
 
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lady cucim
view post Posted on 10/2/2010, 22:03     +1   -1




la divisa in fondo aiuta, alla mattina dover aprire l'armadio e cercare i vestiti puo essere noioso e poi da un'identita all'alunno come studente di una certa scuola. pulire la classe e tenerla pulita non è male come idea forse un pò faticosa ma in fondo coretta. i club sono il massimo!!!
 
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Funny_chan
view post Posted on 15/2/2010, 22:36     +1   -1




secondo me la scuola giapponese non sarebbe male, ma scatena fra gli alunni un competizione troppo forte, per pochi decimi poi passare al grado successivo o meno e in questo modo le amicizie e i legami si rompono per stupide questioni di numeri. finchè questo è limitato all'università può essere anche giusto, ma in giappone è estremizzato al massimo e non mi piace per niente. per queste pressioni scolastiche ci sono anche moltissimi suicidi di studenti!!!
 
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Elisabetta12
view post Posted on 17/2/2010, 11:11     +1   -1




Accidenti,che disastro! L'unica cosa bella sono davvero club e divise! Mai più lamentele sull'Italia.
 
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*meintantei Blue*
view post Posted on 24/2/2010, 20:17     +1   -1




Sotto le mie aspettative, la scuola giapponese è abbastanza dura e severa. :sisi:
Come dicono alcuni, le uniche cose positive sono le divise e i club.
 
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- Rufy -
view post Posted on 2/4/2010, 08:46     +1   -1




Io credo che sia il metodo d'insegnamento che cercano di far imparare agli alunni (cioè a memoria) che è sbagliato, perchè non gli consentono di avere un bagaglio culturale ampio che, oltre al lavoro, serve nella vita di tutti i giorni!
Però per il resto credo che sia molto ma molto meglio del nostro sistema scolastico italiano! E parla uno che quasi un anno fa stava preparando l'esame di maturità...

I docenti giapponesi sono severi: bhe è quello che ci vorrebbe anche in Italia, dove gli alunni sono scostumati e indisciplinati! Ci vorrebbe davvero più severità (intesa come sospensioni ecc.., MAI come punizioni corporali).
In Giappone ai ragazzi vengono fatti fare test d'ingresso per entrare nelle scuole migliori: è vero lo stress, ma almeno si abituano ad essere sottoposti a delle prove con regole severe e rigide, e soprattutto imparano a responsabilizzarsi ed a capire che ciò che fanno ricadrà sul loro futuro (in Italiala scuola viene vista come un periodo di passaggio, il diploma "te lo danno alla fine" e vai avanti... e poi come cavolo ci vai a lavorare?)
Inoltre io credo che, per quanto riguarda l'educazione (nel senso di VIVERE CIVILE e SAPERSI COMPORTARE) sia molto più valida la scuola Giapponese di quella Italiana: già il semplice fatto che a turno devono pulire la scuola, gli fa sentire il peso di quanto lavoro ci voglia per tenere pulito un ambiente comune, e di conseguenza imparano a rispettarlo... qui le scuole sono fatiscenti, e se siamo fortunati troviamo solo polver e ragnatele!)

Le divise ok, mi piacciono per distinguere studenti delle varie scuole, e poi perchè a parer mio danno anche un senso di ordine e disciplina.
I club bhe sicuramente sono importanti per la vita sociale dei ragazzi al di fuori dello studio, dove possono praticare attività che gli piacciono e li coinvolgono..


Non me ne vogliate, ma io preferisco il rigido sistema scolastico Giapponese, magari solo con qualche modifica nel tipo di apprendimento che si fa fare agli alunni (dato che io ODIO imparare a memoria).

CITAZIONE (Funny_chan @ 15/2/2010, 23:36)
secondo me la scuola giapponese non sarebbe male, ma scatena fra gli alunni un competizione troppo forte, per pochi decimi poi passare al grado successivo o meno e in questo modo le amicizie e i legami si rompono per stupide questioni di numeri. finchè questo è limitato all'università può essere anche giusto, ma in giappone è estremizzato al massimo e non mi piace per niente. per queste pressioni scolastiche ci sono anche moltissimi suicidi di studenti!!!

Hai ragione per i suicidi, non è assolutamente normale.

Ma non condivido ciò che hai detto riguardo ai numeri e del "finchè è limitato all'università può essere anche giusto": secondo me il discorso vale anche per l'univeristà; se una persona è fragile, è fragile sempre... e un'amicizia può rompersi anche all'università per ragioni di numeri.

Secondo me la maturità sta nella capacità di riuscire a separare i "numeri" dall'amicizia: anche qui da noi capita che tra due amici, uno vada meglio dell'altro, ma questo non deve pregiudicare l'amicizia! La riuscita nello studio è determinata da vari fattori (intelligenza, concentrazione, attitudine ad una materia) che non dovrebbero portare alla rottura dell'amicizia per invidia.
 
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apotoxin4869
view post Posted on 5/4/2010, 14:47     +1   -1




quoto rufy! :sisi:
ben detto :D
 
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view post Posted on 28/5/2010, 11:07     +1   -1
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Super detective

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In un saggio-libro sul Giappone, che ho letto, c'è scritto che prima e anche subito dopo la seconda guerra mondiale nelle scuole non c'erano i riscaldamenti, perchè resistere al freddo era considerata una cosa buona, che rafforzava il corpo e la mente. Risultato? I bambini avevano molto spesso il raffreddore.
Quindi volevo sapere, per pura curiosità, in che periodo è stato introdotto il riscaldamento nelle scuole...
 
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- Rufy -
view post Posted on 28/5/2010, 17:50     +1   -1




CITAZIONE (Fifi Kuroba @ 28/5/2010, 12:07)
In un saggio-libro sul Giappone, che ho letto, c'è scritto che prima e anche subito dopo la seconda guerra mondiale nelle scuole non c'erano i riscaldamenti, perchè resistere al freddo era considerata una cosa buona, che rafforzava il corpo e la mente. Risultato? I bambini avevano molto spesso il raffreddore.
Quindi volevo sapere, per pura curiosità, in che periodo è stato introdotto il riscaldamento nelle scuole...

Non so dirti una data precisa, ma il periodo delle riforme sociali in tutti gli stati che subivano l'influenza americana è stato proprio il dopoguerra, grosso modo dal 1945 al 1960 ci sono state tutta una serie di riforme per il welfare.

Se non erro, il giappone è stato amministrato dagli americani nel secondo dopoguerra, fino al 1958 (data del trattato di San Francisco); presumibilmente entro questa data sono stati introdotti i riscaldamenti.

Comunque poco male, anche da noi spesso non funzionano e le strutture sono fatiscenti, con l'unica differenza che i bambini e ragazzi giapponesi si fanno una cultura, mentre la nostra scuola degrada ogni giorno che passa..
 
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view post Posted on 28/5/2010, 19:08     +1   -1
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Si, penso sia cosi.. anche io infatti penso sia successo intorno agli anni 50-60..
CITAZIONE
Comunque poco male, anche da noi spesso non funzionano e le strutture sono fatiscenti

Si, ma da noi non funzionano perchè rotti (noi si stette un anno ad aspettare prima che li riaggiustassero..), da loro non c'erano perchè si riteneva giusto cosi. La differenza è enorme..
 
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- Rufy -
view post Posted on 28/5/2010, 20:05     +1   -1




CITAZIONE (Fifi Kuroba @ 28/5/2010, 20:08)
Si, penso sia cosi.. anche io infatti penso sia successo intorno agli anni 50-60..
CITAZIONE
Comunque poco male, anche da noi spesso non funzionano e le strutture sono fatiscenti

Si, ma da noi non funzionano perchè rotti (noi si stette un anno ad aspettare prima che li riaggiustassero..), da loro non c'erano perchè si riteneva giusto cosi. La differenza è enorme..

Certo che c'è differenza, ma anche lasciare le strutture rotte fin quando non sono più riparabili non è giusto.
La scuola dove ho fatto i primi due anni di liceo, che era già fatiscente da anni, l'anno prossimo non sarà più adibita ad uno scolastico perchè non più idonea.

Sono stati fatti solleciti su solleciti, ma l'unica cosa che cambiò fu una ristrutturazione della sala professori e della presidenza, con tanto di computer di ultima generazione, faraoniche piante finte e climatizzatori delle migliori marche, mentre non quasi non avevamo neanche i vetri!


Comunque il fatto di "fortificare i bambini" attraverso la non-concessione dei riscaldamenti, è uno strascico del nazionalismo che punta sulla "potenza fisica"; anche in Italia esistevano cose del genere che si focalizzavano sul fisico.
 
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view post Posted on 28/5/2010, 22:16     +1   -1
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CITAZIONE (- KiD Sherlock - @ 28/5/2010, 21:05)
Comunque il fatto di "fortificare i bambini" attraverso la non-concessione dei riscaldamenti, è uno strascico del nazionalismo che punta sulla "potenza fisica"; anche in Italia esistevano cose del genere che si focalizzavano sul fisico.

Si, che per fortuna si sono perse e le hanno perse anche loro dopo la guerra.
CITAZIONE (- KiD Sherlock - @ 28/5/2010, 21:05)
Certo che c'è differenza, ma anche lasciare le strutture rotte fin quando non sono più riparabili non è giusto.
La scuola dove ho fatto i primi due anni di liceo, che era già fatiscente da anni, l'anno prossimo non sarà più adibita ad uno scolastico perchè non più idonea.
Sono stati fatti solleciti su solleciti, ma l'unica cosa che cambiò fu una ristrutturazione della sala professori e della presidenza, con tanto di computer di ultima generazione, faraoniche piante finte e climatizzatori delle migliori marche, mentre non quasi non avevamo neanche i vetri!

Concordo pienamente perchè ho avuto esperienze simili, molto simili, alle tue e ti capisco.
I giapponesi, secondo me, problemi di questo genere non li hanno (o almeno cosi sembra) sia per questioni naturali sia morali.
Naturali: perchè con tutti i terremoti che hanno non si possono permettere le scuole a pezzi come le nostre, crollerebbero alla prima scossa. Inoltre so che fanno anche molte prove di evacuazione. Noi invece? No.
Morali: Per la questione della tutela del buon nome. I giapponesi tengono molto al loro buon nome (e per salvaguardarlo arrivano perfino al suicidio). Quindi se una scuola cadesse a pezzi cosa succederebbe?? Chi la gestisce farebbe una "figuraccia" e quindi fa di tutto per evitarlo.
 
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- Rufy -
view post Posted on 29/5/2010, 08:17     +1   -1




CITAZIONE (Fifi Kuroba @ 28/5/2010, 23:16)
CITAZIONE (- KiD Sherlock - @ 28/5/2010, 21:05)
Certo che c'è differenza, ma anche lasciare le strutture rotte fin quando non sono più riparabili non è giusto.
La scuola dove ho fatto i primi due anni di liceo, che era già fatiscente da anni, l'anno prossimo non sarà più adibita ad uno scolastico perchè non più idonea.
Sono stati fatti solleciti su solleciti, ma l'unica cosa che cambiò fu una ristrutturazione della sala professori e della presidenza, con tanto di computer di ultima generazione, faraoniche piante finte e climatizzatori delle migliori marche, mentre non quasi non avevamo neanche i vetri!

Concordo pienamente perchè ho avuto esperienze simili, molto simili, alle tue e ti capisco.
I giapponesi, secondo me, problemi di questo genere non li hanno (o almeno cosi sembra) sia per questioni naturali sia morali.
Naturali: perchè con tutti i terremoti che hanno non si possono permettere le scuole a pezzi come le nostre, crollerebbero alla prima scossa. Inoltre so che fanno anche molte prove di evacuazione. Noi invece? No.
Morali: Per la questione della tutela del buon nome. I giapponesi tengono molto al loro buon nome (e per salvaguardarlo arrivano perfino al suicidio). Quindi se una scuola cadesse a pezzi cosa succederebbe?? Chi la gestisce farebbe una "figuraccia" e quindi fa di tutto per evitarlo.

Putroppo noi viviamo nel paese dei magna-magna, dove diventa più bravo chi fa la corsa a rubare agli altri invece di pensare al bene della nazione ed alla sua immagine anche a livello internazionale; in Giappone, se rubi, frodi o ammazzi qualcuno, perdi la faccia ed arrivi a voler morire. Qui, se fai le stesse cose, diventi un modello da seguire, un idolo mediatico a cui tutti si ispirano, manco avessero visto Mosè aprire le acque!

Le strutture Giapponesi sono le più solide al mondo, perfino l'aereoporto artificiale di Tokyo (che è stato costruito sul mare con il processo di polderizzazione) è antisismico! Qui, invece, proprio ieri in provincia di Napoli è crollato un palazzo che era costruito accanto ad una linea ferroviaria, perchè "sotto passa un fiume, e quindi si è inumidito. E' passato il treno e l'ha fatto crollare"... ma sono giustificazioni queste??
 
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110 replies since 29/1/2005, 13:26   2763 views
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