Detective Conan Forum

Vivere d'emozioni

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icon12  view post Posted on 2/1/2012, 23:40     +1   -1
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Ciao a tutti! Da un paio di giorni mi è saltata in mente l'idea di scrivere un fan fiction sui personaggi di DC. Premetto che è la mia prima fan fiction e che come scrittrice mi reputo a stento sufficiente. ^_^ Premetto che non so con che regolarità (se ci sarà) posterò, e che nonostante sia una ff su DC non penso tratterò di argomenti investigativi o omicidi. Bene, ditemi se è il caso di continuarla!
Buona lettura, e grazie a chi leggerà.
Ah, piccola legenda:
Tra virgolette naturalmente i discorsi diretti.
In grassetto corsivo i flashback (quando ci saranno)
In corsivo i pensieri.

Capitolo 1: Incubo di prima estate
Capitolo 2: Gente di Tokyo
Capitolo 3: A volte ritornano
Capitolo 4: Caffè? (Prima parte)


Capitolo 1: Incubo di prima estate

Non fare quella faccia. Se è andata così era destino. Non siamo fatti per stare insieme.
Non siamo fatti per stare insieme.
Non siamo fatti per stare insieme.


“No!”
Si spalancarono improvvisamente in una notte buia e fresca due occhi color cristallino. Gocce di sudore gli cavalcavano il viso, mentre le mani si stringevano nervosamente in pugni. Strabuzzò più volte gli occhi per rendersi conto che stava solo sognando, o meglio, avendo un incubo. Sospirò, e alzando leggermente il torace nudo, cercò di capire dove si trovasse. La stanza era indubbiamente molto grande, rettangolare e ben arredata - constatò - grazie alla fievole luce che, provenendo da un ambiente esterno, probabilmente un corridoio, andava ad illuminare la parete alla sua destra e parte del letto matrimoniale su cui era sdraiato. Girò di scatto il viso, per scorgere una figura femminile al suo fianco, che con un respiro regolare sembrava immersa nel più bello dei sogni. Certo, ora ricordava. Sorrise lievemente e pregò Dio di non averla svegliata con l’acuto lanciato pochi minuti prima. Si voltò alla sua sinistra, in direzione di una piccola sveglia luminosa a forma di cubo. Erano le 6 e 18 minuti. Perfetto!, pensò, avrò un timer incorporato per svegliarmi sempre all’orario giusto! Spostò dolcemente le lenzuola di seta che lo avevano protetto, durante la nottata, dal fresco mattutino e si mise in piedi. Resosi conto di indossare solo i boxer, iniziò una rapida ricerca dei suoi indumenti. Fece due passi in avanti, quando sentì sotto i suoi piedi qualcosa di ruvido, probabilmente la sua maglietta. La prese e, esultando mentalmente, scoprì che anche il resto del suo vestiario era a pochi centimetri da lui. Si vestì velocemente, cercando di non fare rumore, nell’intento di non svegliare la dolce fanciulla. La guardò con la coda dell’occhio: era coperta dalle sole lenzuola che le si fermavano all’altezza del bacino. I lunghi capelli biondi, leggermente ondulati, andavano a sfiorarle i seni, nascondendoli, mentre il viso era completamente oscurato dal buio della stanza. Ma come si chiama? Bah! Non me lo ricordo neanc… spalancò gli occhi, mentre le sue mani ricercavano qualcosa di cui non poteva fare a meno. Le chiavi. Ma porca di quella…dove le ho messe?! Cercò nei jeans: niente. Nel taschino della maglia: niente. Deglutì e si rese improvvisamente conto di non poter andare via.
“Stai cercando queste?” gli chiese una voce leggermente assonnata. Alzò lo sguardo verso di lei: la ragazza era seduta sul materasso, e mentre faceva oscillare con le dita le chiavi, un sorriso le dominava la faccia. Lui, visibilmente impacciato, avendola svegliata, forse con l’urlo, forse con il trambusto causato nel vestirsi, lasciò andare le mani lungo i fianchi.
“Si grazie. Pensavo di averle nei jeans.” Borbottò lui, mentre si avvicinava a lei nel tentativo di prendersi ciò che era suo.
“Vai già via? Resta ancora un po’! Non ti mangio mica!” Lo stuzzicò lei con fare sensuale. Il ragazzo sembrò non rispondere alla provocazione, prese le chiavi e le diede le spalle.
“Penso di averti soddisfatto abbastanza stanotte. Ciao bellezza.” Le sorrise mentre attraversando la porta, il Sole, da poco sorto, con i suoi infiniti raggi andava ad illuminare, evidenziando e smascherando, i suoi connotati. Alto più o meno 1 metro e 75 centimetri. Corpo slanciato, muscoloso si, ma al punto giusto. Capelli ribelli, mori, mai al proprio posto. Naso all’insù, che si andava perfettamente a conciliare con le sue labbra, lievemente carnose, incredibilmente morbide. Occhi: dannatamente azzurri. Fuori dall’appartamento sentì sul corpo una lieve sensazione di calore. Era ormai Giugno, e il Sole incominciava a prendersi il ruolo di assoluto protagonista nel cielo terrestre. Salì in sella alla sua moto e sfrecciò a tutta velocità per le strade di Tokyo. Ma bravo! L’hai sognata di nuovo! Che imbecille! Si maledisse mentalmente, mentre il vento gli scuoteva velocemente la t-shirt. Ma quando la smetterò… maledisse - allo stesso tempo - anche il suo subconscio, che gli stava giocando decisamente un brutto scherzo. Arrivato a destinazione, scese dalla moto e aprì la porta di casa. Diede una rapida occhiata in giro, non scorse nessuno.
“Come sempre sta dormendo” Disse, ridacchiando, a bassa voce, mentre si accingeva a posare le chiavi sul mobiletto d’entrata. Gli venne quasi un colpo quando, giratosi di scatto, si ritrovò il diretto interessato di fronte.
“Mettiamo in chiaro che io non dormo sempre!” Sbottò l’amico, visibilmente assonnato e irritato dalla sua affermazione.
“Heiji!”* Lo guardò fisso, “ma se normalmente ti ci vogliono le cannonate per farti svegliare! Come mai già in piedi?” Domandò, mentre si avviò con l’amico in cucina nel tentativo di trovare qualcosa da mettere sotto i denti per far partire la giornata col piede giusto.
“Mi ha chiamato la centrale. C’è stato un omicidio.” Disse, mentre prendeva con le mani una bottiglia di latte e versava il contenuto in un bicchiere. **
“Ah, incominciamo bene la giornata!” Ridacchiò il giovane, che avvicinandosi a lui gli rubò il bicchiere di mano. L’altro assottigliando gli occhi, con un gesto repentino si riprese la sua colazione.
“Mettitelo tu il latte! Piuttosto, a te è cominciata benissimo! Nottata focosa, eh?” gli chiese, mentre ingoiava tutto d’un botto la sua misera colazione.
“Lo sai…le donne impazziscono con Shinichi Kudo!” disse, si girò verso di lui e rise di gusto, mentre con le mani prese una fetta di pane e spalmò sopra la nutella.
“Saranno impazzite per venire a letto con te! Malate di mente” La voce incredibilmente divertita, e familiare ai due ragazzi, proveniva da pochi metri distante. La ragazza, appoggiata con la spalla sinistra alla porta, se ne stava in silenzio ad ascoltare la conversazione dei suoi due migliori amici.
“Ma come siamo spiritose! Buongiorno Shiho” Ridacchiò il moretto, mentre le si avvicinava con la fetta di pane in bocca.
“Come sei entrata?” Le domandò inarcando un sopracciglio.
“Dalla porta”
“Ma dai! Pensavo dalla finestra!” mentre un sorriso gli dominava il viso, quello che - lui non capiva perché - faceva impazzire le donne, fissandola capì che come comico non avrebbe avuto molto strada. La biondina di fronte a lui, infatti, non rise. Anzi, assottigliò gli occhi con atteggiamento annoiato.
“Se tu chiudessi la porta quando ritorni dalle tue avventure notturne, non mi ritroveresti qui.”
Heiji rise all’incredibile caratterino che aveva la sua amica.
“Magari non la chiudo proprio per farti entrare!” Le disse Shinichi, sorridendo. Lei, alla vista del suo migliore amico, colui che le aveva cambiato e salvato la vita, colui che forse era riuscito a donargliene una nuova, non poté fare altro che ridere.
Tra di loro vi era davvero un rapporto davvero speciale. Forse più unico, che raro. Un rapporto di fratellanza, di amicizia, di risate, di provocazioni e di conforto a cui nessuno dei tre avrebbe rinunciato. Né Heiji, né Shinichi, né Shiho.
Il moretto diede le spalle ai suoi amici e si diresse verso il suo ufficio. Pochi metri distante. Si era fatto costruire una piccola dependance fuori villa Kudo dove esercitava il suo lavoro, dove era a tutti gli effetti un detective privato. Uno dei migliori al mondo. Secondo i suoi amici, il migliore, anche a causa della sua giovane età. Solo 23 anni.
“Ciao ragazzi. Salutate il grande Shinichi Kudo!” disse il giovane ridendo e sventolando una mano.
I due dietro, risero di gusto. Lui, era pronto per una nuova giornata.


**So che in Giappone la colazione è salata, ma mi sono presa e mi prenderò penso, alcune “licenze”, chiamiamole così.
*Nel manga Shinichi,Heiji e Shiho si chiamano per cognome, lo so lo so.. ma qui hanno un rapporto speciale e mi piace il fatto che si chiamino per nome.

Ehm, si è questo :sisi:
Commentate.. ah, le critiche sono ben accette! :D

Edited by 88roxina94 - 1/5/2012, 20:42
 
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view post Posted on 6/1/2012, 18:42     +1   +1   -1
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Super detective

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molto interessante e bello e come inizio promette bene!
mi piace molto il rapporto che c'è tra Shinichi, Heiji e Shiho!
bravissima! scrivi molto bene e in modo scorrevole che rende molto piacevole la lettura.
non veod l'ora di leggere il prossimo capitolo! sono molto curiosa e non vedo l'ora di entrare nel vivo della storia.
aggiorna prestissimo!
 
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view post Posted on 7/1/2012, 01:02     +1   -1
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CITAZIONE (conan95 @ 6/1/2012, 18:42) 
molto interessante e bello e come inizio promette bene!
mi piace molto il rapporto che c'è tra Shinichi, Heiji e Shiho!
bravissima! scrivi molto bene e in modo scorrevole che rende molto piacevole la lettura.
non veod l'ora di leggere il prossimo capitolo! sono molto curiosa e non vedo l'ora di entrare nel vivo della storia.
aggiorna prestissimo!

Grazie mille! Gentilissima/o! :D
In realtà pensavo che la storia non piacesse a nessuno (non vedendo commenti :D ) però in questo caso sono "costretta" ad aggiornare (probabilmente domani ;) )! :rolleyes: :rolleyes:
 
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view post Posted on 9/1/2012, 20:21     +1   +1   -1
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Secondo capitolo. Buona lettura ;)

Capitolo 2: Gente di Tokyo

Shinichi aprì la porta della dependance ed entrò nel suo ufficio. Diede un’occhiata fugace a destra e a sinistra, per poi fissare la scrivania, piena di scartoffie. Si mise così a sedere sulla grande poltrona in pelle nera, sbuffando. Effettivamente, erano ancora le 7 del mattino e nessun cliente lo avrebbe disturbato a quell’ora, ma l’incredibile montagna di fogli bianchi davanti a lui gli ricordava la grande quantità di lavoro da fare. Prese un piccola pila di fogli, leggendone il contenuto.
“Fotografare la moglie del signor Hiromi” disse pensando ad alta voce, mentre oscillava lentamente la testa nelle varie direzioni “…fotografare il fidanzato della signorina Kobima, fotografare il padre, la madre, l’amante... il migliore amico! lo zio!” lesse sgranando gli occhi, esterrefatto, mentre pensava che le persone non avevano ben compreso il ruolo del detective privato. O forse, era lui che aveva cercato di ignorarlo fino ad allora.
“Fotografare, fotografare, fotografare! Ti hanno scambiato per un paparazzo?” La voce divertita dell’amica gli fece alzare il capo.
“Purtroppo un detective deve fare anche questo” disse sbuffando lui, “vuoi anche tu una consulenza? Amanti, fidanzati, amici da immortalare?” ridacchiò, mentre lei divertita si sedette sulla sua scrivania.
“No, tesoro” stuzzicò lei “lo sai cosa voglio…”
Lui la guardò assottigliando gli occhi, e recependo il doppio senso della frase, sorrise.
“Che sfizio hai nel provocarmi?” le domandò incuriosito lui, fissandola attentamente.
“Non ti sto provocando. Ti ho chiesto solo un passaggio al laboratorio, malizioso!”
“Scienzatina, lei dovrebbe incominciare ad usufruire di mezzi propri” disse Shinichi, mettendo da parte i fogli e alzandosi velocemente.
“Ma finché ci siete tu ed Heiji non conviene!” mentre sorrise, Shiho lo guardò avvicinarsi a lei, e si perse nei suoi occhi profondamente azzurri. Non lo avrebbe mai ammesso, ma Kudo per lei restava uno dei ragazzi più interessanti che avrebbe mai potuto conoscere. Forse, il più interessante.
“Naturalmente” le disse annoiato ma al tempo stesso divertito, e si incamminarono verso la moto. Durante il tragitto, mentre il rumore del motore sovrastava quello del vento, Shiho si appoggiò alla sua schiena, la posizione era indubbiamente comoda. Socchiuse così gli occhi, stringendo in un abbraccio l’amico. Improvvisamente Shinichi rallentò per poi accelerare nuovamente. Shiho alzò lo sguardo e capì: un semaforo. Il detective stava sfidando il giallo, ma perse. Passò col rosso. Avvertì così il suo senso di sconfitta, e rise di gusto.
“Speriamo non mi arrivi nessuna multa!” disse ridendo lui, mentre lei si riappoggiava alla sua schiena.

“Ora passa anche con il rosso? Si crede più figo?” Borbottò una ragazza dai capelli castani a caschetto, che era alla guida di un’auto poco distante dalla moto. Lei, alla vista del semaforo si era fermata, e aveva assistito all’infrazione di quel ragazzo, che conosceva benissimo.
La fanciulla alla sua sinistra rise di gusto, aveva lunghi capelli mori e dei bellissimi occhi verde smeraldo. “Piuttosto, è sempre in dolce compagnia Shinichi eh!” constatò, avendolo visto con una ragazza. Anche lei lo conosceva benissimo, anche se, in un certo senso, non avrebbe voluto. Conosceva Shinichi a causa di Heiji e questo non le andava giù. Il tempo era passato, ed anche molto, ma il ricordo di quel ragazzo non si era sbiadito.
“Bah! Io non riesco a capire cosa ci trovino tutte queste ragazze in lui” Borbottò Sonoko, con atteggiamento visibilmente irritato.
Kazuha, che quasi non fece caso alle parole dell’amica, era intenta a guardare alla sua sinistra, immergendo lo sguardo nella Tokyo mattutina, già particolarmente affollata nonostante l’orario.
“Beh… è bello, ricco ed intelligente” rispose, rigirandosi verso l’amica “perché non dovrebbe piacere?”
le domandò, mentre sul suo viso nasceva una sensazione di sconforto e tristezza. Abbassò così, quasi di scatto, il capo. Anche in questo, Shinichi le ricordava decisamente Heiji.
“Ha un pessimo carattere. E’ solo un montato di testa” l’ereditiera si accingeva con la mano sinistra ad ingranare la prima marcia per far partire l’auto “comunque, a che ora ha detto arrivava?” poggiò poi la mano sul volante, mentre sorreggeva il volto con la destra.
“Alle 7 e mezza” Kazuha scrutò l’orologio al polso e capì che erano terribilmente in ritardo “dobbiamo muoverci!”.
Le due ragazze percorsero velocemente il rettifilo, per poi arrivare nel giro di 10 minuti all’aeroporto. Erano decisamente emozionate. Avevano aspettato con ansia questo giorno dal momento in cui, pochi giorni prima, una chiamata, proveniente dagli Stati Uniti d’America, le fece piangere di gioia. Rivedere la loro migliore amica dopo così tanto tempo riempiva il cuore di felicità. Tutti i pensieri tristi che potevano abitare la mente fino a quel momento vennero cacciati via da un desiderio irrefrenabile di stringerla e di abbracciarla. Si ritrovavano a pensare che tutto doveva e poteva, ora, tornare come prima e che niente avrebbe dovuto e potuto dividerle.

“Dai ragazze non fate così” le abbracciò, intuendo la loro tristezza. A Kazuha e Sonoko scappavano lacrime dagli occhi ma cercavano in tutti i modi di trattenersi per non far sentire in colpa l’amica. La loro amicizia avrebbe durato? O la lontananza avrebbe distrutto tutto? Cosa ne sarebbe stata della loro amica? Mille e altre domande affollavano la loro mente. Avrebbero voluto sapere tutto e subito. Forse è proprio questo il brutto degli addii: mentre il cervello è popolato da innumerevoli quesiti, il cuore è distrutto dalla paura, forse consapevolezza, di non trovargli mai risposta.
“Vi prometto che vi chiamerò! Vi voglio bene!” sorrise tristemente, mentre una lacrima le solcò il viso.


“Kazuha fermati! Dovrebbe arrivare da lì!” Al suono delle parole dell’amica la ragazza arrestò improvvisamente la corsa, mentre cercava di riprendere un po’ di fiato piegandosi su se stessa. Alzò lo sguardo per controllare se, in quella massa di passeggeri, la scorgesse. Cavolo! Quante persone viaggiano di giorno in giorno! Pensò, mentre girava il capo a destra e a sinistra; vedeva mogli abbracciare mariti, bambine correre dai padri, un’intera famiglia ridere, scherzare. Un senso di gioia le dominò l’animo. Spalancò improvvisamente gli occhi, e in quel momento la felicità fu immensa. Strattonò la maglia dell’amica nel tentativo di farla girare nella sua stessa direzione. Una ragazza dai lunghi capelli castani, con lo sguardo intento a cercare chissà cosa, probabilmente loro, era a pochi metri di distanza. Le due sussultarono e, mentre in un millesimo di secondo le lacrime incominciarono a scendere velocemente, con tutto il fiato che avevano nei polmoni gridarono il suo nome. Ran, era finalmente tornata.

 
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view post Posted on 26/3/2012, 17:48     +1   -1
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Super detective

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La tua FF è davvero bella! Dovresti continuarla secondo me, è scritta benissimo e i personaggi sono davvero ben descritti. Bravissima!
 
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view post Posted on 26/3/2012, 18:12     +1   -1
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CITAZIONE (deamatta @ 26/3/2012, 18:48) 
La tua FF è davvero bella! Dovresti continuarla secondo me, è scritta benissimo e i personaggi sono davvero ben descritti. Bravissima!

Grazie mille ancora xD Come ben sai è continuata altrove, ma comunque grazie per i complimenti ^_^
 
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view post Posted on 26/3/2012, 18:23     +1   -1
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Perfetto!

Ti ho risposto in MP :)
 
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Yume-chan
view post Posted on 26/3/2012, 18:52     +1   -1




Toniaa <3 <3
Non avevo visto che l'avevi postata pure qui *^* *è cieca o cosa? xD*
Comunque, te lo dico e te lo ripeto, è fantasticaaaa *____*
Perché non continui a postarla anche qui? Sono certa che anche molti utenti del forum la apprezzerebbero!! :D
 
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view post Posted on 26/3/2012, 19:09     +1   -1
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CITAZIONE (Yume-chan @ 26/3/2012, 19:52) 
Toniaa <3 <3
Non avevo visto che l'avevi postata pure qui *^* *è cieca o cosa? xD*
Comunque, te lo dico e te lo ripeto, è fantasticaaaa *____*
Perché non continui a postarla anche qui? Sono certa che anche molti utenti del forum la apprezzerebbero!! :D

Yume dovrei ripostare diciotto capitoli (poiché ho pubblicato da poco il ventesimo) e non ci capirei più niente! XDXD ^_^
Grazie per i complimenti cmq :wub:
 
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view post Posted on 28/4/2012, 17:56     +1   -1
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Super detective

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Molto bella complimenti!!!! :D
E' interessante vedere come hai fatto evolvere le cose!!!!
Spero di poter un giorno leggere il continuo ^_^
 
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Tibby
view post Posted on 30/4/2012, 08:35     +1   -1




Ciaoooooooo :woot: é una bellissimissima ff, la trovo stupenda!! :wub: :wub: La sto leggendo anche dall'altra parte (:ph34r: :ph34r:) e sono arrivata a leggere il ventottesimo capitolo, però siccome non sono registrata non ho potuto commentare :( Sei bravissima a scrivere, mi raccomando continua così, che voglio sapere come continua ;)
 
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view post Posted on 30/4/2012, 14:38     +1   -1
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Grazie mille ragazze, mi fa piacere piaccia ^^ Che dite, la continuo qui?
 
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view post Posted on 30/4/2012, 14:42     +1   -1
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anch'io la seguo su efp ma purtroppo non posso commentare perchè non sono iscritta ç.ç
ti faccio i miei più sinceri complimenti,scrivi davvero benissimo *^*
è sempre un'emozione leggere un capitolo di questa stupenda fanfic :wub:
sì,sarebbe stupendo se tu la continuassi qui! :woot:
almeno posso farti i complimenti direttamente *^*
 
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Yume-chan
view post Posted on 30/4/2012, 17:01     +1   +1   -1




Si, si, posta pure qui *^* *fan n°1 di Tonia*
La mia amica (<3) qui sopra è quella di cui ti portavo i complimenti nella recensione del capitolo 27 xD
Siamo tutti innamorati della tua fic :wub: :jump:
 
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Tibby
view post Posted on 30/4/2012, 17:29     +1   -1




in che senso che la continui qui?? vuoi dire che non aggiorni più su... "quel posto"??? :lollo: :lollo:
 
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20 replies since 2/1/2012, 23:40   481 views
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