CITAZIONE (secrom98 @ 25/4/2021, 19:14)
Qemp e comunque ti vedo un pò punto sul vivo quando si parla della maturità delle storie. Guarda che non c'è nulla di male ad ammettere che certe cose che seguiamo sono per ragazzini. Gli shonen sono nella fascia d'età dagli 11 ai 16-17 anni (e non 22 come hai detto tu) e prima che mi attacchi dicendo che in Giappone lo leggono anche i vecchi: si, è vero. Ma rimane indirizzato a un pubblico giovane Conan, non è diverso dagli altri. Conan è un Topolino versione giapponese, in tutto. Così come i film Disney sono indirizzati a un pubblico infantile. Poi che ci possano essere messaggi interessanti è un altro discorso. Ma forse dipende dalla tua giovane età, anche io me la prendevo prima.
Di solito non voglio fare il saccente, ma lo farò a partire dalla prossima frase. Vedo parecchie inesattezze, vado per punti:
1) io ho parlato di "spopolare" non di "essere indirizzato a". Anche se fosse indirizzato all'asilo nido, il fatto che sia letto per la maggior parte dalla fascia 15-24 si può evincere dalle classiche di popolarità. È un mero dato, indipendentemente dal target di partenza a cui è indirizzato.
2) partiamo con la questione "target": no, non è così. O meglio non precisamente. Siccome posso comprendere che tu non ritenga me una fonte affidabile, mi affiderò alle parole di nientemeno che haruhiko Suzuki. Nonostante Suzuki sia di shueisha, il discorso è applicabile anche a shogakukan: prima di tutto perché shueisha è del gruppo shogakukan e segue la stessa politica aziendale, in secondo luogo perché la tesi si vede confermata nelle altre opere edite nel sunday: basta vedere silver spoon della arakawa per capire che il sunday non è lo stesso dei tempi d'oro della takahashi, anche solo per la varietà di genere (che dice molto sul pubblico). Vengo al punto: suzuki spiega che nonostante loro siano "obbligati" a produrre fumetti per ragazzini, ora il reale target a cui puntano è la fascia 16-25. Questo (quella che sto per fare è un'aggiunta mia, basata su alcune ricerche in merito) per queste ragioni:
1. I ragazzini giappi statisticamente non leggono più. Sono principalmente attratti da anime e videogiochi.
2. I seinen, una volta esplicitamente rivolti agli universitari, si sono aperti verso il target "uomo adulto" in generale. Come risultato, i ragazzi di 20-25 anni, che sono pur sempre dei ragazzi, si sono buttati anche su letture più leggere. Questo è abbastanza dato dai naturali cambi della società nel tempo; il gekiga era inizialmente rivolto agli adolescenti lavoratori, oltre che agli universitari. Oggi uno leggendo "tormenta nera" di tatsumi non penserebbe mai ad un manga adolescenziale, eppure costituivano buona parte dei lettori gekiga. Questo si ricollega alla questione target degli shonen, di cui parlavi. Il target 11-16/17 (che in realtà si spingeva tranquillamente fino ai 18, ma son piccolezze) è una cosa che in realtà è nata solo dal periodo Devilman e si è ben consolidata nelle menti delle persone con dragon ball. Negli anni 60, sunday e magazine, dove pubblicava anche tezuka (Jump è nato dieci anni più tardi, nel 68) e tutti gli autori shonen, erano dedicati a bambini del elementari. Non adolescenti, bambini delle elementari. È questa la ragione per cui è nato il gekiga. Poi il target si è alzato.
Tutta questa manfrina per spiegarti come mai il fatto che ancora adesso gli shonen si rivolgano alla fascia 11/18 è contestabile.
3) Quando parlo della Disney è un po' come quando parlo di Dragon ball. La prima cosa che mi verrebbe da dire è: il rinascimento vi ha dato alla testa. Mi spiego meglio. Prima dell'uscita de "la sirenetta", nel 1989, l'immagine che la società aveva della Disney non è mai stata quella di compagnia creatrice di film per bambini family friendly, fatta eccezione per alcuni lungometraggi particolarmente giocosi dell'epoca d'argento e dell'epoca di bronzo. Ma col medioevo si era tornati sul dark. Film rinascimentali come Aladdin e Hercules hanno cambiato tantissimo la concezione dello studio. Il film a cui mi riferivo principalmente nel mio commento era fantasia. "Notte sul Monte calvo" a un bambino non lo fai vedere. È un sabba satanico senza dialoghi. Oltre ad essere troppo dark, li annoierebbe. Ma anche il resto del film è chiaramente indirizzato ad adulti appassionati del medium: otto segmenti di arte pura con musica classica in sottofondo non è il cartone alla Biancaneve che il bambino si guarda un pomeriggio per rilassarsi. Ma anche nei periodi più leggeri come il succitato rinascimento ci sono film che un bambino nel migliore dei casi non può apprezzare. Penso al gobbo di notre dame. Mi dirai "come ti ho detto sono film comunque indirizzati ai bambini, ma con messaggi interessanti per gli adulti". No, questo discorso lo puoi fare con il pianeta del tesoro o zootropolis o anche il re leone, non col gobbo. La trama del gobbo semplicemente non può essere afferrata da un bambino sotto una certa età (generalmente 8/9 anni), perché non può comprendere il concetto di desiderio e ossessione sessuale su cui si basa tutta la trama, o di critica alla Chiesa. Le canzoni non sono canticchiabili, hanno parole e concetti difficili. Un vecchio giudice che blocca e annusa una minorenne in chiesa non è il massimo. Il massimo che può capire è che c'è un cattivone che cerca questa tizia perché la odia, ma non capendo le motivazioni dei personaggi non puoi capire il film e di conseguenza non apprezzarlo: non è vero che ai bambini piace ogni cosa che guardano, mica son stupidi.
Mi dirai che sono casi isolati, e hai anche ragione; ma sono sufficienti a non definire l'intero canone come indirizzato ai bambini. Del resto, anche gli altri (esclusi forse i 2 Winnie the Pooh) non sono propriamente per bambini, ma per famiglie, che è un po' diverso.
4) Hai 23 anni e parli come se ne avessi almeno 40. A me invece, correggimi se sbaglio (non è un attacco o una frecciatina, solo un semplice spunto) è parso che tu voglia mettere in evidenza il fatto che ormai sei grandicello e leggi fumetti da grandicello, quindi appena trovi un seinen di buona qualità sei lì pronto ad elogiarlo. Per farti un esempio, ho visto un topic dove da i tanti commenti glorificavi 20th century Boys, quando invece a mio (ma non solo) avviso è chiaro che si tratti del peggiore dell'autore. Urasawa ha costruito malissimo il finale, l'amico è buttato a caso (sotto stessa ammissione dell'autore lui ha deciso al momento chi fosse e prima non ci aveva pensato, come se oda non avesse idea di cosa fosse il One piece), come il toriyama dei tempi d'oro. E la cosa si nota leggendolo. Questo è il primo esempio che mi è venuto in mente, se spulciando nei topic ne vedrò altri ti dirò