Halle |
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| Il vero problema della psicologia di DC è il fatto che sia totalmente sparita. Inizialmente ne avevamo una parvenza (Conan si lamentava continuamente della sua condizione, riflettendo sulla sua nuova vita; Ai è scoppiata a piangere davanti a lui a causa della morte di Akemi; Ran era molto più attiva nelle sue indagini su Shinichi e i momenti con loro due erano fatti molto meglio).
Ora invece? Tutto piatto. Il giallo ha preso totalmente il sopravvento, annullando la parte psicologica che nei primi volumi risaltava molto di più. Possibile che Shinichi, dopo tutti questi mesi (in realtà 20 anni) non soffra di disturbi di personalità? Non si faccia qualche domanda sul suo complesso dell'eroe? Ai è innamorata di lui o no? Ran cosa prova dopo la dichiarazione e cosa vuole rispondergli? Insomma, sono domande le cui risposte ci darebbero di nuovo una parvenza di personalità dei personaggi, che invece ora sono stati totalmente appiattiti, caso dopo caso. Non c'è più quel senso di riconoscimento in x personaggio, almeno secondo me.
In ogni caso Gosho è sempre stato carente sulla parte psicologica, perchè non è in grado di svilupparla, ma almeno all'inizio ci ha provato, ora ha buttato tutto via. Avete idea dei papiri che si potrebbero fare sulla mente e la psicologia di una persona che viene rimpicciolita, deve vivere accanto a chi ama mantenendo il segreto e si prenda il carico di sconfiggere un'organizzazione criminale, il tutto senza mettere in pericolo le persone che ha accanto? PAPIRI, ripeto. Ma queste cose purtroppo bisogna lasciarle agli scrittori di fanfiction ed è triste.
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