Vabbò oggi ho iniziato a scrivere questa fic ... questo è il primo capitolo ,è abb strana credo ^^; e si basa su una delle tematiche di DC che più mi hanno colpita recentemente e più mi stanno facendo fantasticare...forse potrebbe contenere un pò di SPOILER quindi fate attenzione eh eh ^^ ...bhè se avete voglia dateci una lettina e fatemi sapere
APTX 4869
"Quella sensazione...non respiro ...SOFFOCO!" Spalancò gli occhi , e si ritrovò , al solito, in un bagno di sudore. Scese lentamente dal letto , per non fare rumore e destare Agasa dal suo sonno , s'infilò le pantofole , indi si diresse verso il bagno. Iniziò delicatamente a spogliarsi , facendo scivolare con noncuranza la biancheria sul pavimento...alzò gli occhi e guardò la sue esile figura bianca davanti allo specchio. Provò un fremito , un mancamento...si strinse con violenza il capo tra le mani , e si rannicchiò a terra..."Basta...basta...BASTA!" Senza nemmeno accorgersene , le lacrime inizarono copiose a rigarle il viso.
"Haibara...come stai?"
"Perchè me lo chiedi?"
"Mi sembri molto pallida...."
"Kudo , io sono sempre pallida...e ora scusami." Con un gesto repentino , caricò la cartella sulle spalle e si allontanò mentre Conan la osservava con sguardo stizzito...
"Hei aspetta! -Non me la racconta giusta-...Haibara!"
Conan iniziò a seguire la bambina , cautamente , per non essere notato.
Dopo aver camminato a lungo , senza mai voltarsi , Ai si fermò di fronte all'ingresso di un parco...rimase per un pò sulla soglia , come in preda all'indecisione , quindi vi entrò e di lì a poco Conan fece lo stesso.
Il parco era nel suo periodo di massimo splendore; dal cielo fioccavano delicati petali di ciliegio che sembravano rincorrersi in piccoli e graziosi vortici d'aria. La bambina osservava la natura circostante con un'espressione quasi indifferente...si fermò dinnanzi ad un piccolo corso d'acqua , quindi si sedette sull'erba umida , adagiando il capo sulle ginocchia.
Aveva uno sguardo vacuo, quasi apatico. D'un tratto si sentì afferrare per una spalla.
"OH!"
"Scusa...non volevo spaventarti!"
"Kudo! Ch..che ci fai qui?! Perchè mi hai seguita! Non ti avevo forse chiesto di lasciarmi in pace!?"
"Non so come sia abituata tu...ma quando un amico mi dà l'impressione di non stare bene , bhè io sono abituato a preoccuparmi per lui."
" Tu...preoccupato... per me? Non è il caso" rispose con freddezza la ragazzina , stringendosi sulle spalle e sprofondando ancora di più il volto tra le ginocchia.
Conan , indispettito , riprese: "Ah...non è il caso? Se non mi fossi preoccupato per te , anche in altre occasioni...a quest'ora non staremmo qui beatamente a parlare!"
"Parli di quando mi hai salvata all'Haido Hotel? nessuno ti aveva chiesto aiuto. Se ricordi io intendevo solo passarti i dati sull'APTX ...non ti ho mai detto : oh mio principe, vieni a salvarmi! perchè io non sono una principessa...e tu non sei il mio principe.Potevi anche evitare di rischiare la tua vita...per me".
" A volte...mi lasci interdetto. Sembra quasi che tu... NON ABBIA PAURA DI MORIRE."
Silenzio.
Ai raccolse un petalo che , candido e leggero , le si era poggiato dolcemente su una spalla. Guardava il petalo : com'era delicato , soffice , vellutato...VIVO!
" Vedi questo petalo?...Ormai si è staccato dal suo fiore. Ed è destinato ad appassire , inesorabilmente, e a perdere tutta la sua freschezza. E' un processo irreversibile...non potrà mai ritornare come prima. Progressivamente , inizierà a decomporsi fino a svanire...come i cadaveri. La morte per quanto ci appaia terribile , è in realtà connaturata nel creato...SEI VIVO PERCHE' DEVI MORIRE. SE SAPESSI DI POTER SCONFIGGERE LA MORTE...RITIENI CHE IL CONCETTO DI "VITA" SAREBBE ANCORA LO STESSO? NON PENSI CHE VIVERE SAREBBE COME ESSERE...GIA' MORTI?"
Conan osservava Ai come se la vedesse per la prima volta... non riusciva ad afferarre il senso di quelle parole ma la lasciò proseguire , senza interromperla. Aveva la sensazione che finalmente la vera Ai si stesse mostrando ai suoi occhi... Era come se un mistero , uno dei pochi nella sua vita a restare tali , gli si stesse rivelando in tutta la sua verità. Sentì le pulsazioni del suo cuore accelerare bruscamente , mentre l'adrenalina copiosa si riversava nel suo sangue. Il cielo si era fatto scuro e all'orizzonte iniziarono ad affollarsi maestosi nembi temporaleschi.
" La natura ci ha imposto delle leggi a cui noi , suoi sudditi , dobbiamo conformarci ubbidienti...ma...Se la persona più importante della tua vita...se la tua principessa coi capelli d'ebano e gli occhi azzurri ..."
-"RAN!"-
"...morisse...tu...tu...tu non faresti nulla...per RIPORTARLA IN VITA!?"
"Haibara..."
"Tu mi chiedi se io abbia paura della morte...ma sai perchè la morte fa paura? Perchè è l'ignoto. Nessuno sa cosa ci sia oltre...è come un tunnel...un buio ed impenetrabile tunnel senza fine. Ma se tu l'avessi già conosciuta...se tu sapessi cosa c'è alla fine di questo tunnel...la temeresti ancora?!"
Conan ebbe un sussulto...iniziò a tremare in preda al convulso , strinse con forza i pugni sino a conficcarsi le unghie nelle carni.
"Haibara...cosa..."
"Kudo...tu mi odi. Vero? E' normale. Io sono la causa del tuo dolore. Ti ho sottratto alla tua vita di sempre , alle persone care...alla DONNA CHE AMI. Ma se sapessi chi sono in realtà...forse non mi odieresti.Ma ti farei addirittura schifo.Proveresti un senso di ripugnanza per me."Conan afferrò Ai per un braccio e la sollevò da terra , con uno scatto iroso; quindi inziò a scuoterla con violenza.
"HAIBARA! Ora smettila ...cosa stai dicendo?! Smettila! io non ti ho mai odiata! MAI! Non devi parlare cos..così , io non nutro alcun rancore nei tuoi confronti...e poi tutti questi discorsi sulla morte...mi stai facendo paura cosa ti prende?"Ai si lasciava percuotere come una bambola , senza reagire.
Conan la osservò negli occhi, quegli occhi di ghiaccio , e si sentì ancora più angosciato: la lasciò andare , indietreggiò di un paio di passi... riusciva a malapena a reggersi in piedi ,lo stato di agitazione in cui si trovava era tale da dargli un intontimento simile allo stato d'ebbrezza. La sua mente era appannata , una serie di pensieri ed immagini sbiadite e confuse si affollavano disordinatamente nella sua testa, senza che riuscisse a sintetizzarle in un processo logico e a dar loro un senso.
" Kudo...io non ho paura....KUDO: IO SONO GIA' MORTA!"
Il cielo si era completamente ricoperto , soffocando del tutto i flebili raggi del sole marzolino.
L'aria si era fatta pesante, il respiro affannoso.
"Shinichi...sono già morta. Io , Haibara Ai , anzi no , io Miyano Shiho , morii in un incidente automobilistico all'età di 5 anni , ovvero 13 anni fa."
Ai proferì quelle parole con la massima pacatezza , scrutando coi suoi occhi cerulei quelli attoniti di Shinichi.
Shinichi che , con quell'espressione mista di angoscia e stupore , paura e sfida , le sembrava ancora più umano , ancora più bello di quanto non le fosse mai apparso prima. Mai come in quel momento avrebbe desiderato crollargli addosso , stringerlo a sè , farsi proteggere...ora , ora che gli si stava svelando per quello che lei era veramente , ora che stava facendo cadere la sua maschera. Ma Miyano Shiho seppe mantenere , come sempre , il suo sangue freddo e la sua dignità. Anche adesso , che il suo immorale , tragico , orribile passato si stava palesando , per sua stessa volontà , agli occhi del ragazzo del quale si era innamorata.
"Per mia madre e mio padre fu un colpo terribile , un dolore incommensurabile: è NATURALE , ero la loro figlia. E per un genitore , un figlio è il bene più prezioso; non esiste tesoro al mondo di pari valore , non esiste cosa che possa blandire le pene del cuore.Non esiste rassegnazione: è un angoscia che ti penetra dentro , s'impossessa del tuo spirito , e ti tormenta giorno e notte.Nessuna madre , nessun padre , potrà mai rassegnarsi alla perdita di un figlio , anche se è stata questa la volontà del Cielo , anche se sono queste le leggi imposteci dalla Natura...LEGGI SACRE. Ma se tu ne avessi le possibilità...non le violeresti? Se avessi tra le mani il potere della Scienza , quella creazione nata dall'ingegno dell'Uomo che questi ha inteso contrapporre alla Natura stessa allo scopo di carpirne i misteri e piegarla al proprio volere , non lo useresti per riavere chi ami? Rendere reversibile l'irreversibile? Sconfiggere le leggi del tempo? Rigenerare la vita dalla morte?
I miei genitori non ebbero dubbi. Da tempo , entrambi scienziati di esperienza pluriennale , stavano conducendo esperimenti sulla rigenerazione cellulare , cercando di comprendere a fondo i meccanismi che ne regolano vita e morte.
Spevano che potevano tentare. Ma non avrebbero mai potuto trovare in alcun ente scientifico i fondi per condurre un esperimento del genere , la deontologia , le leggi , stavolta quelle dell'Uomo stesso , glielo avrebbero impedito. Fu così che si rivolsero a...ad un malavitoso che li mise in contatto con un'organizzazione segreta e alquanto misteriosa, che sembrava impegnata a reclutare "talenti" in vari campi , dallo sviluppo delle armi a quello scientifico. Di questa organizzazione non si sapeva nulla di preciso , se non che sicuramente sarebbero stati ben lieti di finanziare le ricerche dei miei genitori ...ah sì...avevano anche una morbosa predilizione per un colore ...il NERO.