| Ascoltata, muy carina ma, del tutto onestamente, continuo a preferire Carrie. Di questa mi ha colpito soprattutto l'aspetto strumentale. L'incipit è bellissimo.
Bueno.
Domani ci sono le elezioni, e questo dovrebbe essere il momento di "silenzio". E avrei abbastanza intenzione di rispettarlo, Quindi niente Caparezza, niente Frankie hi-nrg, niente New Model Army, niente punk...
Però un po' di politica, in senso lato, avrei voglia di farla lo stesso. Sarà che ho poco sonno, sarà che ho passato una bella giornata e che non avendo ansie di alcun tipo addosso mi sento un po' portato alla riflessione, sarà che c'è bel tempo, e fuori vedo le stelle, e mi viene da pensare al mondo in cui vivo, lontano, fuori dalle quattro case che vedo dalla mia finestra, nei boschi, sotto le montagne... e nei fiumi.
Questa, per Vermouth e per chiunque altro abbia voglia di interessarsi all'argomento, è una canzone politica, che non ha niente a che vedere con le elezioni di domani. Una canzone politica, e un pezzo teatrale insieme, su una questione che ci riguarda e ci riguarderà tutti, nei prossimi anni, chiunque vinca domani. ed è anche una delle poesie più appassionate e toccanti che abbia sentito negli ultimi tre anni.
Per voi tutti e per il filo d'acqua che ci lega.
Due parti di idrogeno per una di ossigeno - Marco Paolini e i Mercanti di liquore. (parte del testo di Gianni Rodari)
(parlato) Il corpo umano è fatto al novanta per cento di acqua, succhi, saliva e sputi ....sputi... ....sputi...
nei mari della luna i tuffi non si fanno, non c'è una goccia d'acqua, e i pesci non ci stanno che magnifico mare... che magnifico mare... nei mari della luna i tuffi non si fanno, non c'è una goccia d'acqua, e i pesci non ci stanno che magnifico mare... per chi non sa nuotare.
(parlato)
porteme sulla riva ,putei... sul confine dove l'acqua tocca la terra... dove l'asciutto diventa bagna'... domani qua metteranno il cartello "privato"
...ma di chi è l'acqua? ...perchè non riesco a non pensare che questa non sia roba da vendere e comprare, intuisco che è così... ma perchè non può esserlo? Bloom!...dammi una buona ragione
....e lui... Per la sua uguaglianza universale... per l'indipendenza di ogni particella dalle altre, solo due parti di idrogeno per una di ossigeno.. per la libertà del suo stato liquido, solido, gassoso, nel ciclo della pioggia e nelle correnti... per la variabilità da quiete a tempesta... per la consapevolezza della sua massa... gigantesca...3 a 1!...3 a 1 fisso!... sulle terre emerse... nani! per la grandezza di ogni orizzonte marino che diventa oceano... per il suo essere linea, confine, finis terrae che disegna il mondo conosciuto... per i pesci, i mammiferi marini, la capacità di sciogliere i sali, trattenere lo zucchero, la stanchezza umana e i rifiuti organici... per la sua spinta dal basso verso l'alto uguale alla massa del liquido spostato... per la commovente resistenza dei ghiacciai ai mutamenti climatici per niente scontati... per la pazienza dei bagnasciuga a Ferragosto... per la dignità di memoria del nome dei fiumi avvelenati e seccati in modo per niente scontato o mal calcolato... per la capacità di azione e reazione dei geyser, maremoti, tempeste, tsunami, maelstrom, maltemi, piene, alluvioni... per il mistero delle sorgenti prosciugate da grandi opere per niente scontate o mal calcolate... per l'umidità dell'aria... per la nebbia, la rugiada, le nevi, e la grandine... per la capacità di dilavare, togliere la sete, di spegnere il fuoco, nutrire le piante... per essere risorsa, diritto, elemento fondante come aria e...
...e come l'aria, Bloom, di difficile conversione in merce... infatti che prezzo si può dare al vapore, alla nebbia, alla nube, alla pioggia, al nevischio, alla grandine, Bloom?... la grandine nel bilancio idrico dei potenti sarà un costo o un ricavo?... il suo essere ben indivisa dai secoli da antiche civiltà che fermavano la proprietà sulle rive dei fiumi non l'ha salvata, Bloom, dall'essere diventata merce nell'ultima frontiera... il West... dove per la prima volta nella storia chi arrivava alla terra diventava anche padrone dell'acqua, purchè avesse un fucile per difenderla... e i nativi d'america erano esclusi dalla gara, perchè, partendo in loco, erano troppo avantaggiati... così nasce la possibilità di venderla e comprarla... è un'idea che fa proseliti Bloom... per bere... dovremo stappare, Bloom!... acqua da imbrigliare, arginare, deviare, sbarrare, intubare.... rivenderci gli iceberg... prelevata alla fonte in rivoli invisibili che mettano i fiumi nell'imbarazzo di non riconoscere mai la foce...la foce...la foce... ma quale delta o estuario Bloom..?
e il prezzo? difficile non pensare alle conseguenze di svalutazione dell'intera razza umana vero Bloom?... dal momento che essa rappresenta il 90% di ogni corpo umano... dunque che prezzo dare alla vita? che valore? più o meno pagandola bene... sei bottiglie di acqua minerale... non è male... conviene!...
e la scadenza? se è merce, avrà una scadenza... che faremo allora degli stagni pestilenziali, delle lagune museo, delle pozzanghere inquinate, ma soprattutto, Bloom, dell'acqua dei vasi da fiore andata a male... eh?... nel bilancio idrico contabile del pianeta, l'acqua dei vasi da fiore andata a male dove la mettiamo? ...a costo o a ricavo?...
ma dove siamo, sulla Luna?.....
nei mari della luna i tuffi non si fanno, non c'è una goccia d'acqua, e i pesci non ci stanno che magnifico mare... che magnifico mare... nei mari della luna i tuffi non si fanno, non c'è una goccia d'acqua, e i pesci non ci stanno che magnifico mare... per chi non sa nuotare.
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