Ecco ragazzi/e, adesso vi posto un nuovo capitolo... purtroppo non ho avuto tanto tempo e quindi non sono stato molto rapido come lo ero i primi giorni e credo che andrò sempre più lento dalla settimana prossima perchè mi comincerà pure la scuola... Spero ugualmente di non perdere i vari lettori e mi scuso per quanto sto andando lento.... Questo capitolo è concetrato maggiormente sulle discussioni di Conan e Ran come sicuramente noterete dal titolo e dal testo... Buona lettura!!
Capitolo 32 (una discussione tra Ran e Conan)
Finendo l’interrogatorio di Angelo, la polizia rimase a ragionare sulla sua vita prima di far entrare Goro.
<< Questo ragazzo ha avuto un brutto passato con la famiglia… Si è trasferito da piccolo in Giappone, lì suo padre che è un poliziotto ha indagato su questa banda di violentatori che cresce sempre di più… La banda sapendo di lui, si è approfittata di un momento in cui la moglie era sola per rapirla, violentarla e ucciderla.
Il marito ha pagato il riscatto non facendo sapere niente e il giorno del riscatto è stato ucciso.
Suo figlio dopo anni di disperate ricerche ha saputo la verità da una busta inviata dalla banda… tutto terribile… >> disse l’ispettore.
In quel momento stava per entrare Goro per l’interrogatorio insieme a Martina, che doveva aiutarlo per le varie traduzioni, Conan e Ran, che voleva sapere tutto su quella storia.
<< Ran, poi devo parlarti… E’ meglio se questa storia l’ascolti quando te la ripeterò io che ora… Ti prego esci… >>
<< Ma io voglio sapere la verità… >>
<< Mi spiace piccola, una volta uscito di qui saprai tutto… >> disse l’ispettore che era d’accordo con quanto detto da Goro.
Così Ran e Conan uscirono dalla stanza dove incontrarono Angelo immerso nei suoi pensieri ma Ran non poteva chiamarlo senza Martina perché non sapendo bene l’italiano aveva paura di una brutta figura e così aveva deciso di conversare con Conan.
<< Conan, ti ricordi quando sono svenuta in aereo? >>
<< Si Ran… mi ricordo… >>
<< Bhè mi è tornato alla mente quanto eri preoccupato per me… e sai… io ero… >>
<< Ran!! >> pensò Conan e poi disse << eri come? >>
<< ero convinta che tu fossi… >>
In quel momento Conan era molto preoccupato, pensava che se Ran aveva scoperto la sua vera identità doveva nasconderla in qualche modo, ma non sapeva che inventarsi.
<< bhè… ero convinta che tu fossi… >>
<< Ran, continua… eri convinta cosa? >>
<< Che tu fossi… Bhè niente… >> disse Ran sorridendo e arrossendo un po’ e poi pensò << Che stupida che sono… possibile mai che si è innamorato di me? L’età è molto differente… >>
<< Probabilmente avrà pensato che sono Shinichi e poi si sarà convinta del falso… non posso dirle la verità… >>
Poco dopo Angelo si era accorto che squillava il suo cellulare così era uscito per rispondere.
<< Gli sta squillando il cellulare… >> pensò Conan non badandoci molto.