Ecco qui un nuovo capitolo... Vi informo in anticipo che qualcosa di questo capiolo mi è realmente successo anche se in modo un pò diverso... Buona lettura...
Ho pure preparato un riassuntino del capitolo precedente...
Riassunto capitolo 35Filippo, aveva deciso di uscire da casa dal nervosismo subito vedendo una notizia del telegiornale, percorreva varie vie a caso quando sentendo dei rumori provenire da un vincolo, si era avvicinato lentamente per vedere che succedeva, notando così che due individui avevano un’accesa discussione provocatoria.
Deciso ad aiutare il ragazzo nei guai, aveva preso il cellulare e iniziata una lunga registrazione.
Sfortunatamente proprio quando stavano per finire l’acceso discorso e poteva andare tranquillamente, il suo cellulare aveva cominciato a squillare.
<< Avevo messo la vibrazione… Deve averlo cambiato mio fratello per gioco… come faccio ora >> pensò il giovane preoccupato.
La prima cosa che aveva pensato era scappare prima che l’uomo poteva prenderlo.
Aveva corso il più possibile cercando di seminarlo, dato che l’individuo oltretutto era pure armato ma ad un certo punto la testa si era riempita di vari pensieri, dal ragazzo che poteva essere in pericolo, alla madre che non poteva chiamare pur sapendo che si sarebbe preoccupata.
Per sua grande fortuna proprio quando l’uomo l’aveva quasi trovato, era riuscito a salvarsi prendendo un pullman.
Capitolo 36 (Nel pullman)
Il ragazzo si era salvato grazie al pullman che fortunatamente aveva preso e dopo aver timbrato il biglietto si era messo a cercare il posto migliore per sedersi tranquillamente.
Il pullman era pieno data l’ora, non se lo aspettava, aveva deciso di mettersi in un posto solo e di chiamare la madre sapendo che doveva essere preoccupata.
<< Ciao mamma… >>
<< Ciao, finalmente mi rispondi… mi devi fare preoccupare? Dove sei? >>
<< Si scusa, ma non potevo chiamare… Uscendo ho incontrato qualche amico… ah comunque.... siccome stavano prendendo il pullman ho deciso di seguirli… Ora vado, ci sentiamo… ciao!! >>
<< Ciao… >>
Così detto aveva chiuso la conversazione.
Non sapeva dove scendere anche se ormai pensava che poteva scendere davanti scuola e dire a qualcuno di incontrarsi, convinto della decisione aveva inviato vari sms agli amici di scuola delle vicinanze.
Ad un certo punto un uomo anziano gli aveva chiesto se il posto era libero e non poteva obbiettare così lo aveva fatto sedere.
Inizialmente il giovane continuava a mandare sms anche se continuava ad interrompersi per l’individuo accanto che sembrava interessato a ciò che scriveva.
Il ragazzo avendo paura che lui poteva in qualche modo fregarlo aveva deciso di nascondere il cellulare in tasca e di guardare fuori stando sempre attento alle sue mosse.
Ad un certo punto l’uomo aveva cominciato a tossire come per iniziare una conversazione e guardando il ragazzo gli chiese se lui abitava lì nelle vicinanze.
Il ragazzo un po’ preoccupato della sua domanda gli chiese il perché e lui gli rispose
<< Forse tu non mi conosci… sei troppo giovane ma tuo padre probabilmente si… >>
Il ragazzo sentendo questa sua affermazione si pose molte domande sulla sua testa e poi gli rispose che poteva essere possibile. L’uomo a quel punto chiese il cognome del ragazzo che per vari ragioni non si sentiva di rispondere e non vedeva l’ora di terminare la conversazione.
Vedendo che il ragazzo non intendeva rispondere aveva deciso di dirgli vari cognomi e dato che non c’era incluso il suo il ragazzo rispose che non era compreso.
Dopo questa curiosa discussione tornarono per i conti loro e il ragazzo riprese il cellulare ricevendo vari sms.
<< Perfetto… Incontrerò veramente qualcuno… >> pensò tra se e se.
In una fermata salirono molte persone in modo che il pullman si era riempito sempre di più.
<< Filippo, sei tu? >> disse una ragazza avvicinandosi al ragazzo
<< Ciao!! >> disse il ragazzo
<< Che ci fai qui? >>
<< Storia troppo lunga… non posso raccontarti… >> disse il ragazzo facendo segno con gli occhi che era impossibilitato data la confusione e l’individuo accanto.
<< Ok allora io vado lì infondo che vedo che c’è posto… >>
<< Ok, ciao… >> disse il ragazzo un po’ rattristito.
Dopo un po’ di tempo l’uomo era arrivato a destinazione alzandosi, suonando il campanello e uscendo dal pullman, così il ragazzo si era sentito finalmente libero ma il tempo di girarsi per dire alla ragazza che il posto era libero, l’aveva ritrovata baciarsi con un ragazzo.
In quel momento Filippo non sapeva se era un bene o no che la ragazza non si era messa accanto a lui ma si era convinto che era un bene, perché non sapeva se era già fidanzata da tempo e poteva creare dei problemi.
Finalmente dopo questa storiella, il pullman era arrivato a destinazione, così il ragazzo aveva suonato il campanello e si era preparato ad uscire.