Questo è il capitolo più lungo scritto fino al momento... spero comunque sia di vostro gradimento, anche se è molto più corto di quanto sembra contando che molti sono dialoghi e credo che sono di facile comprensione...
Capitolo 44 (Segreti e misteri – parte 3)
<< La posizione del corpo è molto strana… troppo sospetta… Perché distesa davanti la finestra? E poi perché tutta questa carta a terra? >> pensò Conan tra se
La polizia era finalmente giunta sul posto e tutti si sentivano più tranquilli.
<< Ecco la polizia… >> disse Martina
<< Hey voi che ci fate lì dentro? Non potete inquinare le prove… >> disse un poliziotto fingendo di non esser stato informato da Martina.
<< Mi scusi ma io sono un detective del Giappone >> disse Goro sforzandosi di parlare in italiano
<< Si e io sono uno di quei animaletti che mi propone la tv Giapponese… >>
All’affermazione del poliziotto tutti rimasero esterrefatti.
<< Che figura, se scoprono che è un mio amico >> pensò Martina
<< Comunque, bando alle ciance… Dovete seguirci in Commissariato… Siete i maggiori indiziati… >>
<< Bando che? >> disse Conan
Martina si apprestava a tradurre tutto quanto detto dal poliziotto facendo alterare i due detective.
<< La volete finire?? Qui stiamo parlando di un omicidio… non so se mi spiego… >>
<< Ah si scusaci… ma tu chi sei? >> disse il poliziotto
<< Mi chiamo Federico e mi stavo frequentando con Federica, la ragazza lì a terra… >>
<< Avevo ragione… E’ tutto molto strano… E forse ho capito come ha fatto l’assassino… ma devo solo liberarmi della Polizia >> pensò Conan
<< Ok, voi 4 seguiteci in Commissariato… >>
<< Facciamo venire anche mia figlia e la mia ex… ok? >> disse Goro e Martina si apprestava a tradurre
<< Ovvio… >> disse l’ispettore
<< Dice che va bene >> disse Martina all’uomo
<< Ma intanto… Voi della scientifica fate dei controlli… Avvisatemi se scoprite qualcosa >>
<< Ok! >>
Arrivati in Commissariato il primo ad essere interrogatorio era stato Goro Mouri con un’altra traduttrice che si apprestava a tradurre le domande e le risposte.
<< Che rapporti avevi con la vittima? >>
<< Ma non la conoscevo… Però devo ammettere che non è male… >>
<< Sta aggravando la situazione… Che ci faceva in quell’hotel? >>
<< Bhè è normale… Che dovevo fare… alloggiavo… >>
<< Sei solo in stanza? >>
<< No, col piccolo… E poi in un’altra stanza alloggiano Martina e mia figlia Ran >>
<< Da quando siete venuti qui in Italia ci sono stati molti casi strani… Sua figlia è stata coinvolta in un caso di stupro, come si è sentito? >>
<< Una me**a >>
Intanto il cellulare del commissario aveva cominciato a squillare
<< Pronto… >>
<< Sono della scientifica, abbiamo scoperto che la donna è stata prima stuprata e poi uccisa… >>
<< Assurdo non ci credo… Ok grazie >>
<< Signor Mouri, si tenga sempre disponibile… Non lasci questa città almeno fino alla risoluzione del caso… >>
<< Federico… E’ il tuo turno… >>
<< Da quanto vi frequentavate? >>
<< Da qualche giorno, perché? >>
<< Qualcosa l’ha turbato? >>
L’uomo rimase con lo sguardo immobile per qualche secondo e poi disse << No… >>
<< Mi è sorta una domanda… Lei come faceva a sapere che era un caso di omicidio? La ferita non era visibile >>
<< Non capisco >>
<< Quando siamo arrivati tu hai affermato che è un caso di omicidio… come facevi a saperlo? >>
<< Bhè è quasi sempre così e poi non si sarebbe suicidata… >>
<< Dov’eri al momento della sua morte… >>
<< Fuori a fare un… giro… ma nessuno può confermare… >>
<< Ok dai puoi andare… Che non ti venga in mente di lasciare la città… Tieniti sempre disponibile >>
I poliziotti erano rimasti perplessi; aumentavano i dubbi su entrambi gli indiziati ma non potevano fare altro che aspettare, aspettare una mossa sbagliata di qualcuno.
Il ragazzo era uscito dalla stanza degli interrogatori piangendo per amore e dicendo qualche piccola parola << Questo non dovevi farlo… >>
I poliziotti uscirono dal commissariato dicendo che dovevano vederci più chiaro e Conan era uscito pian pianino senza farsi notare da nessuno oltre che da Martina.
<< Devo seguirli… Magari mi portano alla reale soluzione del caso… Devo sapere cosa si sono detti lì dentro… >> pensò Conan
Martina preoccupata del fatto che Conan stava seguendo la Polizia ma non al punto di fermarlo per non creare ulteriori problemi aveva inviato un sms ad un agente che stava andando all’hotel.
“ State attenti a quello che dite, il bambino vi segue… Non l’ho voluto fermare perché ritengo è meglio così… Non parlate assolutamente di Goro… “
“ Ok ricevuto! “ era stata questa la risposta al messaggio
Dentro la vettura gli agenti discutevano sul fatto che poteva essere il fidanzato il colpevole anche se si cercava di capire come poteva aver fatto.
<< Può dimostrarlo il fatto che sapeva già che era un omicidio… >>
<< Allora anche la polizia è giunta a questa conclusione… >> pensò Conan
Giunti all’hotel, la Polizia era rimasta ad aspettare di nascosto Conan uscire dalla macchina.
<< Piccolo, che ci fai? >>
<< Scusatemi, volevo aiutarvi… >>
<< Non è il caso… Non è un gioco per bambini… >>
Entrarono nella stanza della vittima e tra tanti fogli ne individuarono uno vicino il corpo della vittima con scritto “ Vergine ”
<< Perfetto… Sembra tutto chiaro… Non ci sono dubbi… Abbiamo scoperto tutta la dinamica! >> dissero i poliziotti
<< Questa volta mi sa che mi arrendo >>