Questo capitolo è molto interessante ai fini della trama... vengono finalmente svelati dei misteri che ci sono da metà ff... Spero non ne rimanete delusi... Buona lettura e commentate in tanti...
scusate il ritardo ma pur avendo le idee non sapevo bene come scriverlo...
Capitolo 45 (Segreti e misteri – parte 4)
<< La polizia sembra giunta ad una conclusione… Spero che non sospettano di Goro… Devo far capire come stanno realmente le cose… >> pensò Conan guardando la scena del delitto.
Gli agenti erano fermamente convinti di quello che dicevano, così tornarono di corsa al commissariato seguiti da Conan.
<< Siete tutti convocati perché abbiamo scoperto chi ha stuprato la ragazza e chi l’ha uccisa… >> disse un agente
<< Cosa? >> dissero tutti sbalorditi
<< Ebbene si… Vi spieghiamo la dinamica… >>
<< Ok… >> disse Ran perplessa
<< Prima di tutto… Federica ha preso la stanza dell’albergo insieme Federico e fino a qui ci siamo… Lui aveva in mente di fare qualcosa in stanza con lei… si stavano frequentando dopo tutto… ed è tutto chiaro qui… Il ragazzo sapeva che lei fosse vergine e così infatti era… fino ad un terribile momento, in cui un uomo è entrata in stanza molestandola… ed è stato proprio il signor Mouri… proprio quando si trovava solo perché cercavate Martina… >>
<< Cosa? Lei sta insinuando che mio padre è uno stupratore? >> disse Ran pienamente agitata
<< Signorina mi faccia continuare… Suo padre ha fatto quel che ha fatto e successivamente Federico ha scoperto la verità… non ha più retto perché voleva essere il primo e se l’è presa con la ragazza uccidendola… >>
<< Ma questa è pura follia! Voi pensate sia uno stupratore? >> disse Goro
<< Le cose si mettono male… >> pensò Conan e proprio in quel momento Federico aveva iniziato a piangere << Ecco… ecco chi è quel lurido verme che ha stuprato la mia ragazza… sei un bastardo ecco quello che sei >> disse scagliandosi verso Goro.
L’uomo ritrovandosi il ragazzo contro non era riuscito ad agire, cadendo per terra; Avendo capito che Federico aveva brutte intensioni la Polizia accorse in soccorso dell’uomo e Ran disse in lacrime << Ammettiamo per ipotesi che mio padre è davvero uno stupratore… Non è esagerato togliere la vita ad una povera ragazza solo perché è stata stuprata? >>
<< Questa sua reazione è una prova della sua colpevolezza Federico… >> disse un agente
<< Come avete fatto a capire tutto quanto… >> disse Federico
<< Semplice… Abbiamo saputo che la ragazza era stata stuprata, abbiamo usato un po’ di logica e poi abbiamo visto il foglio con scritto vergine e abbiamo capito… >>
<< Assurdo… un semplice gioco che faccio insieme a lei dell’oroscopo mi ha tradito… >>
<< Come gioco? >>
<< Ma si… è un gioco che faccio con lei… una storia troppo lunga… >>
<< Aspettate un secondo… Non avete risolto il caso… Il mio ex non è uno stupratore… Ve lo posso garantire io… >> disse Eri
<< Cosa? Spiegati meglio… >> disse un agente
<< Ran… quello che stai per sentire è il motivo per cui sono venuta qui… Quello che volevamo dirti in privato ma in queste circostanze… Mi trovo costretta… >>
Il cuore di Ran continuava a battere ininterrottamente non capendo più niente.
Aveva iniziato a tremare e la sua faccia era impallidita di colpo ma voleva comunque continuare a sentire.
<< Tempo fa c’era una banda di stupratori in Giappone… Si riunivano e in branco riuscivano a fregare molte ragazze… Goro è stato un poliziotto e una volta gli è stato chiesto di indagare su un caso di stupro… Mentre tutti erano convinti fosse stato il marito, lui aveva raccolto prove sufficienti per dichiarare si trattasse di una banda… Riuscendo a catturare qualche individuo… Non so come la banda era venuta a sapere il suo numero di telefono dichiarandogli una sfida aperta… E se loro avrebbero vinto mi avrebbero rapita e stuprata… Io ero incosciente e pure se mio marito cercava di parlarmene e mi diceva di vivere una vita normale ma stare sempre in compagnia, io non l’ascoltavo… Ovviamente questi discorsi li facevamo in bagno per non fare capire niente a nostra figlia… Lui spesso mi seguiva di nascosto perché era in pensiero e ad un certo punto gli ho detto che è colpa sua se non posso vivere tranquillamente, così lui ovviamente si era innervosito e avevo deciso di lasciarlo perché oltre tutto aveva dichiarato che la mia cucina fa schifo… >>
Eri aveva trovato un po’ di difficoltà a dire tutto questo, sia per il discorso che era un po’ privato sia per l’italiano e per questo si era fatta aiutare da Martina.
Martina annuì con la testa perché era convinta che non poteva essere uno stupratore così la Polizia aveva deciso di continuare il caso, arrestando Federico, lasciando liberi gli altri e cercando la banda.
Ran, scoperta la verità si era sentita profondamente umiliata, non capiva perché tenerle nascosta una cosa simile e si sentiva disgustata di sapere che la stessa banda voleva stuprare anche lei, così per trovare delle risposte era fuggita in pianto dal commissariato.
Conan si era accorto della sua fuga così aveva deciso di seguirla mentre gli altri pur accorgendosi non volevano perché capivano che era più che comprensibile.
<< Ma come si fa… Come è possibile? >> disse Ran e subito dopo aveva ricevuto una telefonata.
<< Pronto… >>
<< Parlo con Ran Mouri >> disse il contatto dell’altra linea.