Ed ecco il nuovo capitolo scritto appunto oggi... Non ho avuto tempo per scriverlo prima, tra vari pensieri e impegni e la gita di ieri con la classe mi ritrovo a postarlo ora... Buona lettura!
Ringrazio ancora tutti di cuore
Capitolo 48 (Una notte non tranquilla)
La notte trascorreva tranquilla per il gruppo tranne per Conan che si sentiva frastornato.
<< Guarda quanto mi deve fare soffrire l’amore… Forse dovevo tornare Shinichi con la mattinata… Ora non riesco a dormire… >> pensò Conan
L’albergo stranamente era molto tranquillo.
Il silenzio dava una sensazione magica; il senso alla libertà, di pace e tranquillità ma purtroppo era durato per poco.
Il dolce silenzio era stato interrotto dalle urla strazianti di una donna in strada in cerca di aiuto interrotte da un colpo violento.
<< Cos’è stato? >> disse Conan alzandosi di scatto dal letto.
Il suo primo pensiero era Ran dirigendosi verso la sua stanza ma dopo essersi accurato che la porta era chiusa a chiave dall’interno era uscito di corsa in strada.
Era molto buia data l’ora e c’erano poche macchine che scorrevano e i passanti erano molto pochi.
Conan cercava di farsi luce grazie il suo orologio speciale e intanto si avviava nelle vicinanze.
A pochi pressi dall’hotel, proprio in una curva, c’era un corpo di una donna quasi sdraiata appoggiata in un cancello di un’abitazione.
Per prima cosa vedendo il corpo Conan si era avvicinato controllandone i battiti.
<< E’ svenuta… per fortuna non è morta… Ha urlato un po’ troppo forte… Sicuramente c’era qualcosa che l’ha spaventata… >> affermò Conan apprestandosi a chiamare un’ambulanza e la Polizia.
Aveva pensato bene di non lasciare la donna sola per andare a chiamare Martina perché la situazione della donna poteva solo peggiorare se colui che l’aveva fatta urlare si ripresentava ed era sola.
La donna si riprese un po’ mentre Conan era cellulare.
<< Grazie piccolo >> pronunciò la donna con un filo di voce al piccolo Conan appena aveva chiuso la conversazione
<< Si figuri… >> disse imbarazzato Conan
<< Non darmi del lei… Sono giovane, sai? Ho 22 anni… mi fai sentire vecchia >>
<< Ok… >> disse Conan vedendo che la ragazza cercava di alzarsi.
Aveva lanciato uno sguardo veloce al corpo della ragazza che cercava di alzarsi notando che stava sanguinando
<< Ma stai sanguinando? Stai seduta… Non alzarti… Tra un po’ arrivano i soccorsi… >> affermò Conan preoccupato cercando di farla abbassare.
<< Non posso fare altrettanto… Grazie ancora >> disse la ragazza continuando << Comunque piacere Marianna >>
<< Piacere Conan… >>
Nel frattempo un uomo si stava avvicinando sempre più alla ragazza e al bambino.
La ragazza aveva cominciato ad urlare come se aveva riconosciuto il tizio che si avvicinava così Conan si era girato di scatto per addormentarlo con un anestetico sparato dall’orologio ma per sua sfortuna non usciva.
<< Come è possibile? Ah già vero… l’ho usato per addormentare il Capo della banda sopra l’aereo… >> pensò Conan in preda al panico.
<< Togliti! >> disse l’uomo al piccolo Conan colpendolo con molta forza facendolo svenire un po’ più distante.
<< E così… ti sei fatta aiutare da un bambino… ahahahah vergognati! >> disse l’uomo
<< Come vedo stai nascondendo la tua vera voce… Perché la stai modificando? >>
<< Zitta e non dirmi più niente… Quel bambino mi ha visto e avrà un trattamento… Anche tu farai una gran bella fine… >> disse l’uomo dopo aver colpito la ragazza per farla svenire nuovamente e portarla in braccio.
Dopo averla caricata nel retro di un furgone aveva preso anche Conan.
Le ore passavano per tutti e l’ambulanza era arrivata al luogo vedendo che non c’era nessuno.
Si erano accorti che doveva essere successo qualcosa perché c’erano delle tracce di sangue sia sul cancello sia più in fondo così decisero di chiamare la Polizia.
Intanto al Commissariato
<< C’è giunta nuovamente una segnalazione… questa volta da un infermiere… Dobbiamo crederci >>
<< Prima da un bambino e ora da un infermiere… Voglio che al momento andate a controllare che succede… >> disse il Commissario
Poco tempo dopo Goro, Ran e Martina si erano svegliati notando che mancava Conan e che poco distante c’erano vari poliziotti.