Ed ecco che sono giunto a postare dopo molto tempo un capitolo... E si... L'ultimo capitolo di questo 2009 scritto da poco... Certo che avete trascurato questo topic... sono rimasto leggermente offeso... XD dai raga scherzo... solo che è finito in seconda pagina dato che non aggiorno da un pò... Desidero ringraziare
s1106 perchè è grazie a te che sono riuscito a scrivere il capitolo oggi e anche a postarlo... Mi hai fatto capire quanto voi lettori tenete a questa ff!! Grazie di cuore...
se non era per te forse avrei scritto tra qualche giorno... Ringrazio comunque anche a tutti gli altri lettori abituali per avermi seguito fino ad ora e spero che non mi abbandoniate... Ora per non sembrare noioso ai nuovi lettori... Via il capitolo!!!! Mi raccomando commentate!!!
Capitolo 49 (Il codice dell’Organizzazione)
Era ormai mattina e di Conan non c’era più nessuna traccia.
La polizia perlustrava la zona con molta attenzione ma niente, il piccolo non si trovava.
<< Guardi qui… Sembrerebbero o tracce di vernice o tracce di sangue… >> disse un agente alla scientifica
<< Questo è sangue… Anche più infondo ce n’è un po’… Vediamo che posso scoprire… >>
Durante la notte l’uomo aveva caricato i due corpi in un furgone.
Arrivato a destinazione aveva portato la ragazza in una stanza e il piccolo in un’altra.
Dopo un po’ di tempo Conan si era risvegliato.
<< Dove sono? >> disse con un filo di voce appena sveglio e pensò << Ah già vero… di notte è successo un casino… probabilmente quell’uomo mi ha rapito… >>
In un’altra stanza l’uomo stava discutendo con un altro uomo.
<< Sei stato uno sciocco… Farti vedere da un bambino senza camuffare la voce e metterti qualche maschera… E se ha visto la strada mentre era nel furgone? >>
<< Scusami… Ho sbagliato… Però no, la strada non l’ha visto perché l’ho messo dentro il retro del furgone… non c’è nessun punto che affaccia con l’esterno… >>
Intanto in stanza era entrato un altro uomo che già in apparenza era più pericoloso degli altri due in quella stanza.
<< Comunque al piccolo ci penso io… Lo farò tremare così tanto che non avrà più il piacere di uscire di notte >> disse con uno sguardo minaccioso
<< Capo, ok!! Ai suoi ordini!! >>
<< Per questa volta ti perdono… Dato che sei riuscito a portarmi chi m’interessa… ma tu sai cosa succede a chi sbaglia anche solo un ordine del mio codice per più di una volta… >>
<< Si, lo so… >>
Queste frasi dette dal boss incatenavo terrore.
Nessuno poteva rischiarsi ad abbandonare il gruppo una volta firmato il suo codice e tanto meno fare rivolte all’interno.
Nei pressi della stanza dove era rinchiusa la ragazza si sentivano vari passi.
<< Si sta avvicinando qualcuno… I’m sorry baby… they found me with you and probably they will kill you… >>
<< Angela!! Non puoi scappare!! >> disse l’uomo avvicinandosi sempre più alla porta e una volta aperta vide la donna con i piedi legati ad una sedia e le mani legate in qualche sporgenza del muro.
<< Mi farai fuori, vero? >>
<< Tu speravi non scoprissi che eravate amiche, vero? >>
<< Cosa vuoi dire? >> disse la donna fingendo di non capire l’uomo
<< Elena! >> disse l’uomo con disprezzo
La scientifica era riuscita ad esaminare le tracce di sangue presenti in quel viale.
<< Ispettore… Queste tracce di sangue sono recenti… di stanotte quasi sicuramente… >>
<< Noooooooooooooooooooooo >> urlò Ran in preda alla disperazione.
<< Figlia mia, tranquilla… non è detto che è suo… >>
<< Già, tua madre ha ragione… >> disse Martina
<< Non capisco perché è uscito di notte… Non poteva restare in albergo? >> domandò singhiozzando la ragazza
<< Qualcuno o qualcosa ha attirato la sua attenzione!! Lo scopriremo… >> affermò il detective Goro