E dopo tantissimi mesi sono tornato a postare capitoli per la mia ff, sempre sperando che siano di vostro gradimento e che vi ricordiate almeno i passi fondamentali perchè è abbastanza elaborata nella trama anche se non ci vuole solo una buona trama ma anche saperla presentare, e qui mi sa che cado un pò
Comunque vi lascio con un nuovo capitolo... Commentate in tanti
Capitolo 53 (Una tipica giornata)
Il detective popolare del Giappone, Goro Mouri, era molto entusiasta di sapere che la sua attrice preferita si trovava in Italia mentre Conan si era insospettito perché pensava a tutto ma non di certo di incontrare un’attrice giapponese.
Per frenare l’entusiasmo di Goro, Martina gli aveva dimostrato che in realtà si trattava solo di un giornale riguardante i paesi orientali e che quel volume si occupava appunto delle star del Giappone, così per non pensarci decisero di fare shopping in vari negozi di abbigliamento, per la gioia, per così dire, del “grande” detective del gruppo.
“Guarda un po’ come devo sprecare il mio tempo invece di risolvere qualche caso” aveva pensato Conan che comunque non aveva fatto obiezioni per godere del volto soddisfatto di Ran.
In un famoso negozio di abbigliamento, mentre tutti erano impegnati a cercare abiti che più si addicevano, fuoriuscivano delle urla da uno dei camerini.
<< Cosa è stato? >> ha domandato Ran
<< Proveniva da quel camerino! >> ha esclamato Conan che senza perdere altro tempo si era diretto
Da quella camera fuoriusciva un ragno che si era attaccato alla tenda che era ovviamente stata chiusa per permettere alla signorina di cambiarsi.
<< Ah quindi… era un ragno… ma pensa te a cosa devo assistere… >> ha pensato Conan che è uscito dal negozio seguito dal gruppo.
<< Ormai si è fatto tardi, che ne dite di mangiare fuori? Conosco una bella pizzeria >> ha detto Martina molto convincente in modo che gli altri non potevano di certo rifiutarsi.
La strada era abbastanza tranquilla e si poteva notare la bellezza della città di sera con la luce dei lampioni solari e di qualche edificio. Non si trovavano più bambini piccoli in giro se non in presenza dei propri genitori e tutto era in perfetta tranquillità.
Il gruppo era entrato in pizzeria e il cameriere li aveva accolti e serviti e ad un certo punto un soggetto si era messo dietro Martina coprendole gli occhi con le mani e dicendo
<< One-chan!!! >>
<< Didì ciaoooo che bello non mi aspettavo di incontrarti… Ecco, loro sono dei turisti venuti dal Giappone, lei è Diana, la mia migliore amica non che collega >> ha affermato Martina
<< Piacere >>
<< Il piacere è tutto nostro, si figuri >> ha detto Goro con la sua solita risatina.
Diana aveva precisato a Martina che era in pizzeria di passaggio e che quindi era sola così è stata invitata ad unirsi al tavolo.
La serata era trascorsa in modo carino, con qualche battuta in giapponese e in italiano e con Ran e le ragazze che di tanto in tanto ricevevano e rispondevano ai vari sms, al punto che Conan voleva sempre più sapere chi contattava Ran ma lei non gli rispondeva.
<< Scusate mi squilla il cellulare, torno presto >> ha detto Ran interrompendo un discorso e lasciando il tavolo.
Conan molto curioso aveva deciso di seguirla senza farsi notare ma ad un certo punto lei aveva alzato la voce << Scusami ma devo allontanarmi che qui c’è qualcuno che proprio non capisce >> detto questo si era allontanata un po’ più verso la strada e Conan capendo di disturbare un po’ troppo era tornato a sedersi al suo posto dentro la pizzeria.
<< No, dicevo che non potevo parlarti perché c’era Conan che ascoltava tutti i nostri discorsi… Comunque dimmi >>
In quel preciso momento degli uomini avevano notato la ragazza camminare da sola e accertandosi che nessuno era presente decisero di intervenire.
<< Volevo sapere più che altro se tuo padre sa di me o se fingiamo di non conoscerci quando ci vedremo… So che non dovevo chiamarti ma nel caso puoi benissimo dire che era una tua amica… Lui non sa che ti ho inviato una sim di qui per poterci sentire… >> aveva risposto l’individuo in linea
<< Si hai ragione, tranquillo non preoccuparti… Mio padre capirà e comunque glielo dirò io… Ora torno dentro se no si preoccupano… >> il tempo di chiudere la telefonata ed è stata colpita alla gamba e anche se urlava non poteva intervenire nessuno, così aveva capito che doveva assolutamente attaccarli in qualche modo ma un altro individuo l’aveva preceduta colpendola per farle perdere i sensi così la caricarono nel furgone.