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Nero Scarlatto ~, Nuova fiction su Detective Conan!

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shiningstar ~
view post Posted on 22/11/2009, 16:45 by: shiningstar ~     +1   -1
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× Sanji × Nami ×


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Grazie a tutti i miei lettori per i commenti positivi... E benvenuti ai nuovi! ^^

Finalmente, dopo mille peripezie, posto il secondo capitolo.
Ho già fatto una scaletta su come voglio strutturare la mia fiction.
Spero che vi piaccia e che continuerà a piacervi! ^^

Bando alle ciance, non è tempo di parlare: eccovi il secondo (attesissimo, spero) capitolo!


Capitolo 2
Vecchia Vita, Nuovo Caso



«Parliamone pure, Gin...»
Il capo era seduto su una comoda poltrona in pelle nera, osservando suo figlio e capendo, più o meno, il senso di quella richiesta. Non era mai stato molto aperto, ma comunque lui riusciva a capire quello che passava per la mente di Gin, anche se era praticamente impossibile decifrare i suoi pensieri, ma bastava pronunciare il nome in codice della ragazza per scatenare in lui una reazione di pura eccitazione. Tuttavia, non capiva proprio il perché di questa cosa, di questo attaccamento morboso alla giovane, di questo interesse particolare...
E chissà per quale motivo voleva parlare di Sherry proprio con lui.
Osservava calmo e paziente Gin fin quando il figlio non aprì bocca e pronunciò:«Beh, potrebbe servirci per finire quel farmaco!»

«Spiegazione sensata. Quindi mi stai dicendo che tu la rivorresti nella nostra base solo per completare un farmaco?» esclamò il capo per chiedere conferma di ciò che lui aveva inteso.
«Esatto, se a lei non spiace...»
«E va bene. Darò l'ordine di smettere di darle la caccia per tua gioia... Scommetto però che c'è anche un altro motivo per cui la vorresti ancora qui...»

«Se posso mancarle di rispetto, non sono affari suoi.» disse Gin un po' innervosito.
«Certo, certo... Comunque, ora goditi la tua vacanza... Appena tornato, ti darò altri ordini... Si può attendere per il suo rapimento...»
«Certo, la ringrazio... Capo.» e fu così che Gin volse le spalle a suo padre, camminando verso la porta dell'ufficio lussuoso e uscendo da essa. L'impermeabile nero ondeggiava dietro di lui e un sorriso beffardo si appropriò della sua faccia.

~ ~ ~



Si era appena svegliata, tutti i muscoli intorpiditi, un dolore lancinante alla testa. Non aveva dormito molto, solo quattro ore sulle sei che di solito era abituata a dormire. Voltò il suo sguardo verso il tavolino e vide il mazzo di chiavi e vide poi, sulla poltrona, dei vestiti. Senz'ombra di dubbio li aveva messi lì Shinichi per quando si sarebbe svegliata. Che cosa dolce. E lei per ricompensare però voleva e doveva pulire la casa del giovane. Insomma, era da secoli che nessuno ci metteva piede e ieri, tra l'agitazione del poter tornare grandi, si erano totalmente dimenticati di sistemarla. Andò in giro per quella casa e trovò il ripostiglio delle scope e si mise a spazzare per terra. Poi prese uno straccio e pulì sui mobili, sollevando i vari libri, le varie porcellane, le cose che insomma si mettono usualmente sulla mobilia per rendere la casa più abbellita. Poi prese l'aspirapolvere e si mise a raccogliere la polvere dal pavimento. Successivamente prese uno straccio, lo mise dentro ad un catino pieno di candeggina e si mise a pulire per terra con uno scopettone.
Insomma, quando sarebbe rientrato Shinichi avrebbe trovato una casa in ordine, non come l'aveva lasciata lui, ovvero una casa dove più che persone ci vivevano i germi.

Infine, sistemata tutta, fatto andare due o tre lavatrici o altro, Shiho uscì di casa felice di aver fatto questo favore a quello che considerava decisamente più di un semplice amico.

~ ~ ~



Uno sparo si era sentito nell'aria e ora il moro stava accorrendo, accompagnato dalla sua bella, al luogo del misfatto.
Il parco era affollatissimo. Si faceva fatica a passare, tant'è che Shinichi dovette chiedere più e più volte il permesso per passare. Solo quando arrivò davanti al luogo del delitto riuscì a passare tranquillamente. Erano tutti intorno al corpo e lui lo stava osservando. Aveva i capelli castano scuro e un fiume di sangue gli aveva sporcato i vestiti, forse nuovi, a causa dello sparo:«Tutti via, allontanatevi per favore. Sono un detective liceale...» esclamò il giovane tentando di dissipare la folla per non far venire il panico alle persone amiche:«Ran, per cortesia, chiameresti l'ambulanza per l'autopsia e la polizia?!» aggiunse poi domandando alla ragazza che aveva al suo fianco.

«Certamente!» disse la castana tirando fuori dalla tasca il suo telefonino e componendo il numero dell'ambulanza e successivamente, finita la chiamata, quello della polizia.
Nel giro di dieci minuti, entrambi i servizi furono lì dove si trovavano il giovane e la ragazza. Un ispettore robusto, con baffetti e con un impermeabile color ocra fissava sbigottito Shinichi, incredulo della sua presenza. In effetti, non solo lui era incredulo di trovarsi davanti proprio il detective liceale più famoso del Giappone. Insomma, non lo si vedeva da sei mesi in quel di Tokyo e tutto a un tratto se lo ritrovano lì, pronto per risolvere un nuovo caso con il suo proverbiale intuito.
«Ma che sorpresa, Shinichi! Quanto tempo!» esclamò Megure stringendo la mano al ragazzo.
«Sì, troppo direi... Ma niente chiacchiere, bisogna risolvere questo caso...» disse il giovane in risposta all'esclamazione dell'uomo, alzando lo sguardo e rimanendo sbigottito alla visione di quella ragazza: era Ayumi Hamasaki, una delle sue cantanti preferite! Che ci faceva in quel parco? Forse un giro proprio come se lo stava facendo lui. Ma in lei vide qualcosa che non si sarebbe mai aspettato di vederle: le lacrime. Forse l'uomo assassinato aveva a che fare con lei, così per conferma Shinichi si diresse verso la ragazza e le disse:«Signorina Hamasaki, perdoni la mia curiosità, ma quest'uomo era qualcuno di importante per lei?!»

«Ovvio...» esclamò tra i singhiozzi la cantante:«... Era il mio fidanzato!» tentò di mantenere il controllo mentre spiegava tutto quello che doveva spiegare:«E non so chi... Chi... Chi l'abbia ucciso!» scoppiò a piangere copiosamente, si inginocchiò a terra tenendosi un pugno stretto sul cuore mentre Ran le cinse un braccio attorno alle spalle per consolarla. Megure si chinò sulla ragazza:«Senta... Potremmo sapere come si chiamava l'uomo?!» proferì in tono gentile.
«Sì... Si chiamava... Si chiama... Masaki Kawasoe... Ci conoscevamo da tanto tempo e ci eravamo innamorati...» esclamò Ayumi tristemente.
«Ok, c'era qualcun altro assieme a voi?!»
«Sì, il mio migliore amico... Junichiro Yamada.» rispose la ragazza piangendo copiosamente, facendo decidere a Megure di lasciarla in pace e di concentrarsi sul caso:«Dunque. A quanto pare erano qui in tre a fare una passeggiata. La signorina Hamasaki, il signor Kawasoe e il signor Yamada. Dico bene?!»
«Sì ispettore.»

«Quindi, a rigor di logica, il colpevole è per forza il signor Yamada. Spinto da non so quale motivo avrà ucciso Masaki...» esclamò l'ispettore guardando un ragazzo con i capelli castano scuro che disse:«Mi spiace mancarle di rispetto ispettore, ma io non sono stato.»
«Ha ragione.» proferì una voce dietro l'ispettore:«Non è stato lui. Io ero mano nella mano con lui.» era una ragazza con i capelli castano chiaro e gli occhi castani.
«E lei chi sarebbe?»
«Il mio nome è Yamamura Yumi.» rispose la ragazza:«E sono la fidanzata del signor Yamada. Noi due ci amavamo davvero tanto.» aggiunse poi con un sorriso così bello che fece rimanere di sasso i presenti.

«Quindi tutti i miei sospetti cadono.»
«Ispettore, lasci fare a me.» disse Shinichi sorridendo all'ispettore, scansandolo delicatamente dal passaggio e raggiungendo la cantante:«Di recente, per caso, aveva ricevuto qualche lettera minatoria?» domandò il ragazzo, chinandosi su di lei e appoggiandole la mano sulla spalla.
«Sì. Era uno che da tempo mi odiava. Io... Io no gli ho fatto nulla!» rispose la giovane che stava tentando di riprendersi.
«E posso sapere che c'era scritto su queste lettere?»
«Un messaggio strano...» frugò nella sua giacca e tirò fuori un foglio di carta un po' stropicciato:«Eccola, leggetela pure ad alta voce. Me la porto dietro sempre per andare dalla polizia a denunciarlo, ma continuavo a dimenticarmene.» aggiunse Ayumi un po' imbarazzata:«Sa com'è, il fatto di essere cantante mi fa pensare tantissimo alle canzoni, ai fan, agli album, ai concerti...»

«Non è un problema...» disse Shinichi sorridendo alla ragazza:«Dunque... Qui troviamo scritto che in effetti voleva farla fuori... Possiamo quindi sospettare che questo ragazzo la perseguitava per, un giorno, spararle e ucciderla...»
Yumi si mise una mano sulla bocca:«Che cosa orribile!» esclamò poi.
«Sì, sappiamo solo che la odiava, ma il motivo non lo sa nessuno...» esclamò Shinichi. Poi guardò Ran che consolava ancora la cantante. Accidenti pensò tra sé e sé frustrato Proprio ora che volevo dichiararmi e stare con lei mi capita di dover risolvere un cavolo di omicidio? poi si rivolse alla folla:«Dunque, nessuno sa né il colpevole, né il vero movente... Il caso si fa interessante. Comunque...» sospirò:«... Sicuramente quel ragazzo voleva colpire lei ma il signor Kawasoe, sentendo lo sparo, l'ha protetta ed a preferito morire piuttosto che far morire lei.» esclamò Shinichi convinto di questa dinamica dei fatti.

«Sì, potrebbe essere così.» disse Ran guardando estasiata il ragazzo che amava più di ogni altra cosa al mondo. Ora che era tornato grande, se a lui andava bene, si potevano mettere insieme e, un giorno molto lontano, sposarsi e avere figli. Insomma, la vita che aveva sempre sognato di passare con lui.
Shinichi guardò che c'era qualcosa di molto strano per terra: era un foglio con su scarabocchiato qualcosa. Lo raccolse da terra e lesse le parole, quelle che lo colpirono e lo fecero ragionare come suo solito.
Aveva capito chi era il colpevole.

Capitolo 3

Edited by ~ ShiningStar <3 - 29/11/2009, 21:54
 
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276 replies since 13/11/2009, 22:47   18178 views
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