@ Sherry 4869: Il posto del parco safari in cui sono andata non me lo ricordo, ma non era certo in Puglia, dato che per me, che abito in Lombardia è troppo lontana.
Sono felice che anche tu conosca Calvin e Hobbes.
Eccoci con un altro aggiornamento della storia, per l'esatezza il penultimo aggiornamento.
Come sempre qui fa un gran caldo, tanto che ieri, solo per fare andata e ritorno dalla farmacia con la bicicletta, sono arrivata a casa tutta sudata e col viso tutto rosso.
Roba da rinchiudersi in casa e non uscire fino alla fine di settembre.
Ma ora vi lascio alla quarta parte, magrolina, della storia!
Capitolo quarto
Una volta riportata la macchina al parcheggio, il gruppo si avviò verso l'area ristoro del parco, trovando un tavolo adatto per un pic-nic all'ombra e si sistemarono lì.
Come l'anno scorso a Gardaland, Ran aveva portato la pizza tagliata a cubetti e Conan aveva favorito, ritenendola ottima.
Poi ognuno estrasse il proprio panino e cominciarono a pranzare.
Terminati i panini, Conan vide che era rimasto l'ultimo cubetto di pizza e alzando gli occhi vide che anche Ai e calvin l'avevano adocchiato.
“sono nell'età della crescita.” disse, non volendo cedere quel bocconcino.
“è la stessa scusa che hai usato un anno fa a Gardaland.” rimbeccò Ai, che avrebbe combattuto al fianco di calvin.
Incominciò la lotta per il pezzo di pizza, con Conan che continuava a ripetere di essere nell'età della crescita e calvin che gli rispondeva che l'unica crescita era quella della sua ciccia. (battuta presa da Sailor Moon e il mistero dei sogni. Nd calvin)
Proprio mentre Ai stava avendo la meglio, Kogoro si mangiò quel pezzo di pizza per cui stavano lottando.
“ci ha fregato come l'anno scorso!” gemette Conan, lasciando cadere la testa sul tavolo, sentendo che avrebbe rimpianto per tutto il pomeriggio quel pezzo di pizza.
Dopo essersi consolato con un bel gelato al cioccolato, Conan chiese a Ran di ripetere il safari a bordo del trenino del parco e lei, ovviamente, non gli disse di no.
Accomodatisi in uno scompartimento del trenino, Conan estrasse la sua scintillante macchina fotografica digitale, cominciando a scattare una marea di foto ai suoi compagni di viaggio, oltre che agli animali.
Il giro col trenino durò un'ora, ma non successe nulla di che, a parte che Conan, per le troppe fotografie, esaurì tutta la memoria disponibile sulla macchina fotografica.
Ricordo ancora quando nel pomeriggio avevo preso quel trenino che faceva il giro del safari, però non mi aveva soddisfatto molto.
C'era un gran casino tra tutti i bambini che urlavano per indicare gli animali o che facevano altro, il trenino era all'aperto (c'era solo un piccolo tettuccio) e quindi faceva un caldo tremendo e poi la registrazione che parlava, dando informazioni sui vari animali, era completamente scordinata rispetto al giro del trenino (tipo, la registrazione parlava delle giraffe, ma noi le avevamo già superate da un pezzo e stavamo vedendo altri animali).
Era stato migliore di gran lunga il safari fatto con la nostra auto.
Sì, lo so. Questa volta il pezzo che vi ho portato della storia era molto corto, quasi nullo, oserei dire, ma se non facevo così vi avrei portato una parte insignificante la prossima volta, che c'è il finale della storia.
Per cui segnatevi che domenica posterò la parte finale della storia, dove, dopo una sosta a teatro per vedere uno stupido spettacolino su Peter Pan i nostri eroi faranno ritorno a casa, con una bella sorpresa per Conan.
Be', non ho più niente da dirvi, se non che vi do
appuntamento domenica per la fine della storia!
Alla prossima e mi raccomando: commentate!
