Buona sera a tutti!
questa FanFict l'ho scritta l'altra sera con 39 di febbre, dopo aver visto l'episodio di Conan "Misteri in una notte di luna piena".
Non so ancora bene come mi sia venuta in mente, forse colpa dell'influenza...
Ambientata in un laboratorio dell'Organizzazione ai tempi in cui Ai era ancora Sherry.
SI PUO' DISTRUGGERE UN ANGELO?
Ma che cosa le hanno fatto?
È nascosta sotto un minuscolo tavolino in legno, al buio, appena sotto una finestra.
Fuori piove, tuona, come se il cielo volesse sfogarsi insieme a lei.
Lei piange disperatamente e canticchia, sì esatto, si è rannicchiata su se stessa, stringendo le ginocchia a sè, e canticchia, proprio come fanno i bambini quando hanno paura.
Quella melodia, quelle note.
La canzone è sicuramente quella che mia sorella le cantava quando era piccola, per consolarla quando aveva paura.
La ricordo ancora adesso, perchè nostra madre ce la cantava a sua volta quando dovevamo andare a dormire.
Una melodia così bella, che cantata piangendo come Sherry stava facendo ora, rivela tutta la sua malinconia, la sua tristezza, quella che racchiude al suo interno, il suo segreto.
Mi fa troppa pena, penso che potrei scoppiare a piangere, ma appena vedo Gin alle mie spalle entrare nella stanza, la mia angoscia si trasforma in rabbia, rabbia per averle fatto del male, per averla anche solo toccata, per averla distrutta...
Non posso più aspettare, prendo la mia pistola e la punto alla testa di quel farabutto.
Non sono mai stata più decisa in tutta la mia vita.
I ricordi affiorano nella mia mente, mia sorella Elena, Akemi, Shiho, poi tutto viene immancabilmente macchiato di nero, quel nero che tanto odiamo, che vorremo tingere di bianco, senza contare poi il rosso del sangue, una famiglia sterminata, la solitudine di una bambina separata da sua sorella, dalla sua unica ragione di vita.
Come si può distruggere così un’angelo?Strapparle anche l’ultimo briciolo di felicità che le era rimasta, demolire le ultime ragioni di vivere, far crollare il castello di carte, rompere l’equilibrio, far cadere la piuma...
Come si può?
Chi può?Lui, quel diavolo, quel bastardo, quel individuo che non è più uomo per essere considerato tale, quel mostro!
Shiho è l’ultima persona che mi è rimasta.
Poche lente lacrime mi rigano il viso.
Ora basta.
Non mi importa di uccidere un mio “collega”, non mi importa di mettermi contro una delle più potenti Organizzazioni Criminali del Giappone, non voglio più essere chiamata come quello schifoso vino bianco liquoroso di nome
Vermouth.Non mi interessa più niente, perchè nulla è paragonabile alla vendetta.
Solo un rumore; il grilletto di una pistola.
E me ne rendo conto solo ora...
...basta davvero poco per risollevare il mondo.
