Note:un ipotetico proseguio di storia:l'Organizzazione è tutta dietro le sbarre e questo dovrebbe aiutare sia Shinichi che Shiho a vivere serenamente il loro fidanzamento.
Tsk,magari.
Era iniziato tutto con una semplice richiesta:una sperimentazione per creare un veleno.
Non ti sei mai chiesta su chi o cosa lo avrebbero usato,ma la tua coscienza ha messo a tacere tuitti i tuoi dubbi.Poi sono cominciati i test su cavie umane.
Ed è stato in questo periodo che hai iniziato a sentir emergere una nuova parte di te:una parte di te che ti fa sentire lucida,fredda,calcolatrice e spietata.
Guardavi le tue cavie soffrire,gemere e urlare in silenzio,impassibile come un muro di granito.
Leggevi le loro espressioni di terrore ogni volta che gli somministravi una nuova pillola.
Lo facevi con piacere.
Poi nella tua vita c'è stata una new entry:certo,una new enty inizialmente angosciante,ma finchè c'era Akemi hai pensato di potercela fare a sopportarlo.
E Akemi per un po' c'è stata.
Quindi sentivi che la novità ha scombinato i tuoi piani non era così importante.
A Shiho non sono mai piaciuti i cambiamenti,e nemmeno ad Ai.
Poi Akemi ha iniziato a sparire sempre più spesso,e tu ti sei trovata sola.
Sola e spaventata,almeno inizialmente.
Finchè non sono tornati
loro.Gli Uomini in Nero,che popoleranno per molto tempo i tuoi incubi più foschi e tetri.
Ma l'altra cosa che ti spaventa di più è il ricordo che custodisci gelosamente nel tuo cuore.
Quel miscuglio di sensazioni così potenti da scaldarti dall'interno e farto dimenticare tutti coloro che ti circondano.
Ci ripensi anche ora,mentre ti giri senza prendere sonno sotto le coperte del letto di Shinichi.
Chiudi gli occhi e rivedi ogni gesto sia tuo che suo.
Come ti scosta una ciocca di capelli con la sua mano affusolata e delicata.
Come il tuo respiro affannato ti faccia percepire il suo odore acre di polvere da sparo mescolata al suo sudore.
Come i suoi baci sanno mozzarti il fiato nonostante le sue labbra lievemente screpolate che ti sfregano leggermente l'epidermide.
Come le tue mani vagano veloci sul suo petto alla ricerca dell'ultimo bottone della sua camicia,quello più in basso...
Shiho,CALMATI!
Ci aveva pensato di nuovo.
Si maledì mentalmente e si rimise a osservare il soffitto latteo della stanza del suo fidanzato.
Se fosse stata una persona priva di autocontrollo si sarebbe probabilmente presa una bella sbronza con la prima bottiglia presa dalla vetrina dei liquori.
Scese dal letto e raggiunse il salotto in punta di piedi.
Raggiunta la vetrina scelse a caso la bottiglia:era tanto che non beveva,sentiva quasi la mancanza del bruciore dell'alcool lungo la gola.
Prese un respiro profondo e buttò giù il primo bicchiere mentre sentiva Shinchi alzarsi.
Si odiò di nuovo,ma più di tutto,odiò lui.
Lui,che ogni mattina la salutava con un sorriso stiracchiato dei suoi.
Lui,che ogni mattina la salutava con un bacio.
Lui,brillante detective che la adora sopra ogni altra cosa al mondo.
Rimise a posto la bottiglia e sciaquò il bicchiere,poi si risedette,pronta per essere salutata come si conviene ad una donna amata davvero dal proprio fidanzato.
Gin aveva ragione anche quella volta:i bravi ragazzi non servono a niente,con quelli cattivi ci fai molte più cose.