Ragazzi, sono tornato con un nuovo capitolo ^^ Questo è più lunghetto del precedente... Spero sia di vostro gradimento
Come al solito voglio sapere la vostra opinione
penso che in questo capitolo ci siamo molto da esporre XD Buona lettura
Decimo Capitolo (I nervi del signor Kenzaburo)
In quella villa ormai c'erano solo preoccupazione e dubbi. Quali erano i piani di Dario? Nessuno era riuscito a comprendere come potevano esser presenti dei detective.
<< Signori detective, a mio avviso si tratta di un suicidio... >> disse Bunzo
<< No, questo è senza dubbio un omicidio... Il colpevole è proprio qui dentro >> disse il giovane detective osservando tutti i presenti.
Nessuno riusciva a capire chi poteva averlo ucciso e come Shinichi era giunto a quelle fredde considerazioni.
Quasi tutti erano rimasti impietriti dinnanzi a questa raccapricciante scena tuttavia nella villa c'era qualcuno che rimaneva scettico alle sue parole.
<< Bravo, già che ci sei... Dicci chi è il colpevole >> disse Kenzaburo che ricevette una gomitata alla pancia dalla moglie disgustata del suo atteggiamento.
Tutti ormai cercavano di non dare più peso alle frasi dell'uomo che non facevano altro che sminuire il lavoro dei detective ed erano soprattutto inappropriate al momento che stavano vivendo.
<< Dario è stato colpito alla nuca da un oggetto appuntito e sicuramente il colpevole avrà avuto modo di sbarazzarsene... È ovvio che si è trattato di omicidio >> il giovane detective continuava ad esporre la dinamica e molti lo ascoltarono con molta attenzione.
<< Certo ora date tutti ascolto ad un vagabondo... I detective sono tutti così... Loro ci guadagnano alle disgrazie altrui ed è per questo che spera in un omicidio comunque sentiamo, come fai a dire che si tratta di omicidio? >> disse il freddo Kenzaburo.
<< Come avevo già detto, è stato colpito alla nuca... Non poteva di certo darselo solo... E comunque noi detective non auguriamo alcuna disgrazia... Noi esistiamo affinchè non avvengano più questi fatti raccapriccianti... Voglio ricordarti inoltre che esiste una sola verità!! >>.
Questa frase del giovane scosse profondamente l'uomo che non trovando parole per esprimere la sua rabbia decise di tacere.
Ran e Goro rimasero profondamente colpiti dalle frasi del ragazzo e dal coraggio dimostrato.
<< Questa frase poteva darla solo un grande detective >> pensò Ran con grande ammirazione nei suoi confronti.
Intanto giunse la Polizia ospitata dalle due cameriere che l'accompagnarono davanti la cucina. La squadra era formata dall'ispettore Megure e dai tre agenti Sato, Takagi e Chiba.
<< Goro, Shinichi, buona sera... Ci rivediamo >> disse l'ispettore Megure pogiando la mano destra nel suo cappello di colore arancione.
<< Aaah ispettore, Sato, Takagi che bello rivedervi >> dissero Goro e Shinichi.
<< Goro come è andato il viaggio? >> disse l'ispettore curioso.
<< Meglio non parlarne... In questi giorni mi sembra di vivere un incubo... Appena sono tornato al posto del simpatico bambino che viveva con noi mi sono ritrovato questo ragazzo che... >> disse il detective dal tono stanco e distrutto.
L'ispettore fece cenno con la mano destra imitando il movimento delle forbici di troncare l'argomento e l'uomo comprese.
Shinichi si era imbarazzato sentendosi al centro dei discorsi e così per distogliere un pò il suo imbarazzo si avvicinò a Takagi dicendogli a bassa voce << Carina tua nipote >>.
Takagi arrossì di colpo tanto che l'agente Sato si sentiva nel discorso.
<< Shin ora è il caso di lavorare... Già abbiamo fatto salotto >> disse Takagi al ragazzo a tono basso ma non tanto perchè l'aveva udito l'agente che girava intorno.
<< Stiamo facendo cucina e non salotto >> disse Sato imbarazzata non accorgendosi che aveva urlato.
Tutti si girarono a guardarla.
Colto dal grande imbarazzo l'ispettore Megure, ordinò ai vari sospettati di recarsi nella sala accompagnati da Chiba che si era mescolato tra gli invitati.
<< Chiba accompagnali nella sala... E poi vorrei capire perchè sei rimasto lì... >>
<< Ispettore come facevo a passare? >> disse il simpatico agente convinto che non c'era soluzione alla sua domanda.
Megure rimase stupito dalla domanda ricevuta e gli disse << A che ci sei resta lì, non deve uscire nessuno. >>
Chiba recepì il comando così portò i vari sospetti nella sala esclusa Shizuka che preferì rimanere in compagnia della nuova amica.
<< Tra i vari indiziati il più antipatico è proprio Kenzaburo >> disse Goro mentre cercava di trovare ulteriori indizi insieme alla polizia e al giovane detective.
<< E' vero ma secondo me in passato ha avuto una brutta faccenda con noi detective >> disse Shinichi anche se non gli fu data l'attenzione dovuta; cominciarono a lavorare senza dialogare.
Ad un certo punto l'agente Sato ruppe il silenzio.
<< Ispettore guardi cosa ho trovato >> disse con un tono possente concentrando l'attenzione su di se.
L'agente aveva trovato un oggetto per terra, poco distante dalle tasche dell'uomo.
<< Una graffetta?!?! >> dissero Goro e Megure quasi in coro.
Shinichi all'udire e al vedere ciò, era rimasto perplesso, cosa ci faceva una graffetta in cucina vicino alla vittima?
<< E' molto strano trovare una graffetta in cucina >> disse l'agente Sato e gli altri concordarono.
Shinichi iniziò a preoccuparsi. Uscì dalla stanza velocemente e con un atteggiamento curioso.
Perchè il signor Kenzaburo si è scontrato in quel modo con i detective? La graffetta trovata può essere considerata un indizio? Perchè Shinichi iniziò a preoccuparsi uscendo di corsa dalla cucina? Tutto questo e molto altro nei prossimi capitoli.
Undicesimo Capitolo (Ciò che avviene per amore)Edited by Heiji 93 - 19/7/2011, 21:36