Detective Conan Forum

La vita è bella

« Older   Newer »
  Share  
NicoRobinSherry
icon11  view post Posted on 11/12/2012, 22:14     +6   +1   -1




Bene, sono pronta ad arrischiarmi in questa avventura, credo di essere la più giovane autrice di fanfic di DC! :D presto pubblicherò il primo capitolo!
Per ora vi dico solo che purtroppo ho problemi con l' URL, perciò metterò i capitoli fra spoiler :(

Introduzione del testo
Dopo essere ritornato "normale" e aver compiuto 18 anni, Shinichi Kudo decide di rivelare a Ran Mouri la storia del suo rimpicciolimento, facendole giurare di non dirlo a nessuno. I primi giorni la ragazza rimane delusa, successivamente però capisce che l' amico le ha tenuto nascosto il fatto perché non voleva che la sua vita fosse messa in pericolo. Purtroppo però Shinichi non ha ancora trovato il coraggio di dichiararsi alla sua amata, Intanto anche Shiho Miyano è ritornata "normale", ma nel romanzo ci verrà descritta con il nome di Misao Elena Haibara; infatti la ragazza ha accettato la custodia cautelare offertale dall' FBI. Yusaku e Yukiko sono finalmente ritornati definitivamente a casa per prendersi cura del loro figlio.



Capitolo 1 : L' avvertimento di Vermouth
In quella mattina di inizio maggio, l' aria era pulita e il cielo lasciava godere a chiunque l' osservasse un' ampia vista di sé. Erano appena le cinque e Shinichi Kudo insieme a Shiho Miyano, si dirigeva con l' automobile appena regalata dai genitori, verso un campo di grano vicino ad una stradina di campagna. Qualche giorno prima aveva ricevuto una lettera da parte di un ricco imprenditore di un' azienda agricola, il quale gli avrebbe affidato un caso della massima importanza. L' imprenditore aveva espressamente chiesto al giovane detective di raggiungerlo nella sede alle 5:30 del mattino, cosa che aveva un po' sconcertato il ragazzo, "uhahah, vorrei tanto sapere proprio perché a quest' ora, un orario più decente no? e poi Haibara perché sei venuta? Non facevi meglio a rimanertene a casa?" "Kudo e se addormenti mentre guidi eh? e poi un campo sperduto non il posto più adatto per andarci da solo" disse lei freddamente. Quando arrivarono al campo, dove c' era anche l' edificio dell' azienda, perlustrarono il luogo; ma non c' era nessuno e tutte le luci del palazzo erano spente , "Kudo sicuro che non fosse uno scherzo?" sbottò Shiho "No Haibara, non uno scherzo". "Aspetta vedo qualcuno" disse Shiho nervosamente. "Ah!" Shinichi urlò. Shiho avvertì qualcosa di pesante che cadeva sul prato "Kudo! Kudo! dove sei? Kudo!" Shiho si guardò bene attorno finché non vide l' amico disteso sul manto erboso; subito fu presa dal panico e tentò di rianimare il ragazzo. "è solo svenuto, qualcosa l' ha colpito, sì... ci sono i segni... è stato colpito violentemente". Shinichi si riprese dopo qualche minuto "Hai... Haibara!" si rialzò lentamente, "Là ... là giù... c' è qualcosa..." "Kudo! aspetta!". Troppo tardi, il detective si diresse verso quella che a prima vista sembrava una busta bianca; la raccolse "è ancora calda, quindi vuol dire che è qui da pochissimo tempo". Aprì la busta, dentro c' era una lettera, proprio lì a posta per lui.

"Caro Kudo, mi dispiace per l' incidente, l' organizzazione ti vuole morto, per questo ti ho lanciato addosso molto violentemente quel coso, il mio è un avvertimento.
P.S. Nell' organizzazione c' è un nuovo membro, Chardonnay.
Baci Baci!
Vermouth"

Data un' occhiata veloce alla lettera, Shinichi temendo che potessero sopraggiungere altri pericoli, andò di corsa da Shiho, la presa per un braccio e senza spiegazioni la condusse in macchina. "Ehi Kudo ma..."
"Zitta, dobbiamo andare via da qui".
Subito mise l' auto in moto e iniziò a guidare più veloce che poté fino a casa.

Capitolo 2 : La natura consolatrice
Durante il ritorno verso la città, i due ragazzi ebbero modo di consolarsi per l' accaduto guardando l' alba. Si fermarono un momento davanti a un ruscello, di lì a poco il sole sarebbe sorto e loro avrebbero dovuto affrettarsi per andare a scuola. Nella radura che circondava il ruscello, tutte le piante, gli alberi iniziavano a prendere vita animate dalla luce del sole; gli uccelli iniziarono a cinguettare allegramente, i due ragazzi stettero ad ammirare quel meraviglioso spettacolo della natura con sguardo attonito, senza dire una parola. Finché Shinichi, senza volerlo, ruppe il silenzio, esclamando "Ancora lei... ma cosa vuole?". Dall' altra sponda del ruscello c' era una donna molto bella, era Vermouth. o almeno così sembrava, "Un momento, ora che la vedo bene... non sono del tutto convinto che sia Vermouth, le assomiglia", Shinichi tentò di esporgersi di più per vedere meglio, ma invano. La donna era sparita. "Kudo, ora che l' ho vista meglio, anche io penso che non sia Vermouth". "Lo so Haibara.... oh per mille violini di Sherlock! ma è tardissimo!".
I due ragazzi si affrettarono a salire sull' auto e si avviarono verso le loro case.
Non so ma perché, ma il mio intuito mi dice che quella non era veramente Vermouth eppure non sono sicuro, non ho prove sufficienti per confermarlo pensò Shinichi una volta arrivato a casa.

Capitolo 3 : Miss Saintemillion!
La campanella che annunciava l' inizio delle lezioni trillò. Gli studenti della quarta A si sedettero aspettando l' insegnante di inglese.
Dopo 20 minuti la donna non si era ancora presentata e gli studenti iniziarono a lamentarsi; "Non è giusto, la professoressa Satori o è in ritardo o non ci fa fare niente" protestò Masumi Sera.
"Hai ragione, quanto vorrei che ritornasse la professoressa Saintemillion!" esclamò Ran,
"Era così carismatica quella donna!" soggiunse allegramente Sonoko. Intanto Shiho ascoltava in silenzio le tre ragazze, annuendo ognitanto; in realtà la ragazza era impegnata nella lettura di una rivista intolata "Gossip Girl".
A un certo punto entrò una custode, la quale annunciò che la professoressa Satori, per motivi personali non sarebbe potuta venire per il resto dell' anno. La notizia non piacque per niente agli studenti, i quali reclamarono proteste.
"Mi spiace ragazzi, purtroppo non potrete nemmeno fare la vacanza studio che avevate programmato, essendo la Satori la coordinatrice del viaggio". "Non è giusto, la vacanza no!" esclamarono gli alunni. Avevano faticato tanto per ottenere la vacanza studio in Italia e ora tutti i loro sforzi rischiavano seriamente di essere mandati all' aria.
Mi scusi, ma il preside non può fare alla professoressa un provvedimento disciplinare?" chiese Shinichi; "Eh sì Kudo ha ragione, se lo merita". Il dibattito si accese e nell' aula c' era un fracasso, che se qualcuno non avesse bussato alla porta, di lì a poco sarebbe arrivato il preside in persona.
"Zitti! hanno bussato!" disse un ragazzo. La porta si aprì e lì sulla soglia, immobile con aria allegra vi era Jodie Saintemillion. Per un attimo tutti gli studenti rimasero immobili, come se fossero ghiacciati; finché Ran e Sonoko alzandosi dal banco e correndo verso la donna, esclamarono "Professoressa Saintemillion! è tornata!"; tutto il resto della classe si accalcò dietro a loro per salutare l' insegnante, la quale fece loro un gran sorriso di gioia. "Did you miss me?" disse allegramente, "Yes we did" dissero in coro i ragazzi.
Intanto la custode si era assentata un attimo per andare a sentire il preside riguardo alla gita; egli le aveva detto che aveva parlato con la Saintemillion e ella aveva voluto prendersi personalmente l' incarico di andare in gita con la classe. La custode ritornò annunciando la splendida notizia, gli studenti fecero salti di gioia dalla contentezza. "Aspettate ragazzi" disse la professoressa, "Io vi porto, ma... voi dovete promettermi che studierete bene l' inglese!".

Capitolo 4 : Il copione e la ragazza russa
La mattinata volò in un batter d' occhio. all' una precisa la campanella trillò e la professoressa Saintemillion, la quale era rimasta due ore in più, per sostituire una collega, disse "For tomorrow, you must rivile well: simple present, present continuos, simple past and present perfect.
"Ran, puoi venire oggi a casa mia?" chiese a bassa voce Sonoko, "Devo mostrarti l' elenco degli studenti che metteranno in scena la recita di fine anno",
"ok, vengo, prima però devo dire una cosa a Shinichi".
Ran si avvicinò un attimo al ragazzo, "Dove sei stato? Non mi hai più risposto agli sms!" disse rimproverandolo aspramente.
"Scusa ma ti sembrava l' ora di mandarmi messaggi, le 2 del mattino, non ho chiuso occhio per tutta la notte!" replicò lui.
"Ehi Kudo! ti fai trattare così dalla tua ragazza? ahahahahah" disse allegramente Katsuhiko Oguri, un loro compagno di classe.
"Ma quante volte lo devo dire, non è la mia ragazza!" battibeccò Shinichi; detto questo dovette scappare, prima che qualcuno si accorgesse che stava diventando tutto rosso. Allo stesso modo fece Ran.
"Allora Sonoko dimmi tutto!" fece allegramente Ran
"Ecco l' elenco, guarda chi c' è della nostr classe?"
"Allora... Wow mi hanno ripresa!" commentò Ran "E c' è anche Shinichi! ma Masumi e Heisuke?"
"Loro hanno scritto il copione insieme ad altri e io ho avuto l' onore di assegrare le parti!" esclamò entusiasta Sonoko.
"Dunque, a me è toccata la parte di Giulietta e Romeo...", Ran cercò nell' elenco il nome di colui che avrebbe interpretato Romeo. "Sonoko, ma sei pazza! Shinichi?"
"sì lui è adatto per fare Romeo",
"No, dai no! dimmi che è uno scerzo?" Ran si stava agitando;
"E invece è lui", rispose Sonoko divertita, "Sarete perfetti per la recita di fine anno"
"Va bene", aggiunse Ran sospirando. "Sonoko, hai chiamato quella ragazza, che dovrà concludere lo spettacolo con la sua esibizione?" chiese Ran incuriosita.
"Ci ha pensato Misao Elena, mi ha detto che la conosce bene, anch' io ho avuto l' occasione di conoscerla, è simpaticisssima Ran!".
"Ah davvero?! come hai detto che si chiama?" chiese Ran ancora più incuriosita,
"Schulena Andrejevna"
"Aspetta!.... ma non è per caso quella russa ragazza che è stata tante volte campionessa del mondo nella pallavolo?"
"Sì è lei!" esclamò Sonoko, "Ora ha 30 anni e ha deciso di lasciare la pallavolo, per dedicarsi alla musica e allo spettacolo, si è laureata in storia della musica".
"Sonoko, ma tu come fai a sapere tutto questo?" chiese Ran sospettosa;
"Ran c' è Wikipedia!" disse allegramente Sonoko, "Sarà fantastica, le ho anche chiesto di fare una sorpresuccia a quello smorfioso di Shinichi, ahahahah!". Sonoko rise,
Chi sa che le avrà chiesto all' Andrejevna? Mah... comunque sarò dinuovo sul palcoscenico con Shinichi! che bello! spero solo che non accada come l' ultima volta pensò Ran.

Capitolo 5 : Romeo è nei guai
L' aula magna, luogo in cui si sarebbe svolta la recita di fine anno, era addobbato e le sedie per il pubblico erano state disposte accuratamente in fila. Mancava solo un giorno all' evento.
Nei corridoi correvano molte voci riguardo al magnifico evento; nel liceo non si parlava d' altro.
"Sono emozionatissima Ran! all' idea di vederti sul palcoscenico nelle vesti di Giulietta" aveva esclamato Sonoko il pomeriggio del giorno prima dello spettacolo.
"Anche io Sonoko! sapessi quant' è bella la mia parte!. Mmm dimenticavo, ho guardato, L' Andrejevna ha 24 anni non 30!" disse Ran allegramente,
"Ah davvero, allora avrò letto male. Comunque ci vediamo, a domani Giulietta!" urlò Sonoko.
Presto venne sera, Shinichi, che aveva appena finito di studiare, sentì un rumore fortissimo, subito si affacciò alla finestra,
"Non ti preoccupare tesoro, ho solo buttato giù con la macchina il vaso che si trova fuori dal cancello!" rassicurò Yukiko, che allo stesso tempo se la rideva.
La donna entrò in casa, "Tesoro allora... tutto bene col copione?"
"Quale copione?" esclamò Shinichi sbalordito,
"Cosa? Non l' hai ancora imparato a memoria? Shinichi vergognati!" lo rimproverò Yukiko.
"Mamma lo sai che queste cose non mi piacciono"
"Tu domani non vas a scuola e da stanotte ti imparerai il copione, non puoi permetterti di fare brutta figura". La donna prese il copione, lo appoggiò sulla scrivania e sorridendo aggiunse "Ti aiuterò io"
"Ma mamma sono 30 pagine!"
"Non mi importa, su coraggio".
Il ragazzo dovette rimanere svegliò per tutta la notte a imparare a memoria le sue battute, a un certo punto, sfinito si addormentò sul copione.

Capitolo 6 : La recita
"Shinichi! Shinichi! su dai svegliati tesoro della mamma!". Era Yukiko, che massaggiandogli dolcemente la schiena lo stava svegliando.
"Eh eh, oh no il copione!", gridò il ragazzo,
"Dai su vieni giù ti aiuto io"
"Mamma non mi ricordo più niente!"
"Dai su, eh ci penserà la tua cara mammina". Yukiko prese in mano il copione e uscì; dopo un po' anche il figlio si decise a scendere.
Passarono ore e ore a studiare il copione, facendo ognitanto delle pause. Alle cinque del pomeriggio, Shinichi si diresse verso la sala dove si sarebbe svolta la recita; ad accoglierlo ci furono molte ragazze, le quali non lo mollarono finché non entrò nei camerini.
"Oh bene sei arrivato! la prima prova la facciamo senza costumi" esclamò allegra Sonoko.
Gli studenti provarono per molte volte le scene e ogni volta esse venivano sempre meglio. Quand' erano circa le 8 dovettero smettere. Shiho distribuì a staff e attori dei biscotti e delle bibite, per un po' di tempo tutti risero e scherzarono, ma quando l' orologio della chiesa vicina alla scuola fece scoccare le nove, tutti iniziarono a emozionarsi e intimorirsi. Dopo neanche 10 minuti, una folla gremita di persone entrò nel teatro, seguita da un mormorio continuo di voci eccitate. Alle 9.30 ebbe inizio lo spettacolo. Durante la prima scena, gli attori erano tutti un po' emozionati, ma si ripresero una volta che il pubblico ebbe applaudito loro alla fine della scena. Dopo di che lo spettacolo fu davvero emozionante, qua e là nella sala si vedevano flash di macchine fotografiche in funzione, stava andando tutto bene e Shinichi era meno impacciato con le parole.
Appena lo spettacolo finì, il pubblicò fece un enorme applauso agli attori, i quali ringraziarono con profondo inchino.
Il sipario calò e la sala si immerse nella piena oscurità, qualcosa di sorprendente stava per accadere.
"Piss, Kudo, stammi a sentire, ora il sipario si riaprirà, noi andiamo dietro le quinte, tu rimani qui, accoglierai l' ospite d' onore!" sussurrò Sonoko al giovane;
"Ma cosa devo fare di preciso"
"Stare zitto e fidarti dell' ospite".[/SPOILER]

Capitolo 7 : Bourlesque
Il sipario si riaprì, Shinichi si accorse che qualcuno stava scendendo le scale del palcoscenico; subito un riflettore si posò sulla scalinata di parquet. Lì che scendeva le scale vi era una ragazza sui vent' anni, vestita con un bellissimo tailleur color blu cobalto, sotto il il quale vi era una camicia di seta, anch' essa blu. I biondi capelli, che le cadevano dolcemente all' estremità del collo, erano raccolti un nastrino celeste, i piedi calzavano delle ballerine aventi il tacco alto. Un' espressione calma e sicura, ma che veniva quasi tradita dagl' azzurri occhi, tristi e lucidi, segno di una persona che nonostante fosse forte e coraggiosa, passasse anche del tempo a piangere disperatamente. Era Schulena Andrejevna.
Schulena si fermò di fianco a Kudo, partì una strana musica e la ragazza si mise a danzara, ma allo stesso tempo, in modo molto sensuale si toglieva di dosso il tailleur, composto da gonna e giacca, la camicia e in fine si sciolse i capelli. Tutti ammiravano quello spettacolo, il quale non appariva frivolo e volgare, se non che agl' occhi del giovane Kudo; il quale si vide più volte la ragazza piombargli addosso in modo romantico e sensuale.
Ma cosa sta facendo?! è pezza! io... io... non lo so, e ora?
Il burlesgue durò circà una decina di minuti, finché degli abiti della ragazza ne era rimasto solo un vestito blù notte con lo spacco dal lato sinistro; la musica e le luci furono cambiate, immediatamente si sentì un pianoforte, le note vibravano chiare e limpide nell' aria. Shinichi vide Schulena allontarsi da lui e andare al centro del palcoscienico, subito tirò un sospiro di sollievo.
La ragazza iniziò a cantare, aveva una voce melodiosa e leggera.

"I heard
that you' re settled down
that you
find a girl
and you' re
married new"
è bravissima!, chi sa di chi è la canzone? Non l' ho mai sentita pensò stupito Shinichi. Intanto la canzone era ormai giunta al ritornello e Schulena prese per mano il giovane, lo condusse con se al centro del palcoscienico e con molta pazienza gli sussurrò di ballare con lei e di lasciarsi guidare.
"Never mind
I' ll find someone like you
I wish nothing but best
for you too
don' t foeget me
I beg
I' ll rember that you said
Sometimes it lasts in love
but sometimes it hurts instead yeah".
Tutto il pubblico era stupefatto, presto salirono altre coppie sul palco, la canzone continuò, tutti erano veramente felici. Alla fine Schulena si sciolse dolcemente dalla presa di Shinichi e gridò
"Sometimes it lasts in love
but sometimes it hurts instead".

Capitolo 8 : La Porsche
Dopo essersi cambiato Shinichi uscì dai camerini. Quando arrivò all' ingresso vide una massa di ragazzi tra i 18 e i 20 anni tut' intorno a Schulena, chi le chiedeva l' autografo, chi voleva una foto con lei e altro. Appena lo vide la ragazza cercò di affrettarsi, e quando ebbe finito lo raggiunse in strada.
"Shinichi Kudo" disse la ragazza un po' affannata dalla corsa, "Volevo dirti che se la mia esibizione non ti è piaciuta o ho esagerato, sono qui per farti le mie scuse"
"No, sei stata brava, davvero... e solo che... non sono abituato a queste cose" replicò il ragazzo cercando di essere gentile.
"Anche in Russia sei famoso per le tue capacità deduttive e anche per il tuo fascino" disse Schulena arrossendo un pochino.
"Ma guarda il mio Shinichi che cosa fa!", Yukiko era arrivata all' improvviso;
"Eh ehm, Andrejevna questa è mia madre"
"Oh la famosa Yukiko Fujimine! Chris mi ha parlato di lei!" disse dolcemente Schulena stringendo la mano alla madre di Shinichi,
"Chris? Chi?" domandarono madre e figlio in coro,
"Chris Vineyard!" rispose loro Schulena,
"Ah!".
Ad un tratto un cellulare squillò, Shinichi riconobbe le note della suoneria, era Nanatsu no ko.
"Scusate, devo andare, sarà l' addetto della reception dell' hotel" disse freddamente Schulena, "A domani", subito scappò via.
"Mamma! quella ragazza aveva nanatsu no ko come suoneria!" esclamò spaventato il detective,
"Su figliolo non può essere una dell' organizzazione! è una brava ragazza!" replicò la donna.
Madre e figlio si imbarcarono nella loro auto.
Mentre tornavano a casa, videro sfrecciare accanto a loro una Porsche nera, Shinichi la riconobbe subito, era l' auto di Gin;
"Mamma inseguilo" gridò Shinichi,
"Ma sei pazzo?!" replicò lei,
"No, non lo sono, facciamo così, scendi, torni a casa a piedi e ci penso io"
"Shinichi! non se ne parla... va bene figliolo ma stai attento!"; così dicendo scese, rifece al figlio le raccomandazioni e si avviò verso casa.
Shinichi procedette all' inseguimento fino ad arrivare all' autostrada.
"Capo" disse Vodka a Gin, "Ci stanno inseguendo"
"Bene,Vodka! io li semino e tu spara"; e così fu, Shinichi appena vide le pallottole venirgli incontro, tentò di scansarle, ma invano. La macchina venne colpita più volte e lui fu costretto ad abbandonarla nella corsia d' emergenza. L' auto prese fuoco, lui non sapeva cosa fare, da un momento a l' altro avrebbe potuto correre qualche pericolo.
Quando all' improvviso, una mano inguantata lo prese e lo trascinò velocemente in un veicolo.
"Ehi!" disse lui, una volta salito in macchina,
"Sorpresa!"
"Haibara! capiti al momento giusto!" disse Shinichi incredulo.
"Tua mamma è molto in pensiero per te".

Capitolo 9 : Pensieri
Tornato a casa, Shinichi salutò Shiho, ma quando la guardò in faccia, notò che gli occhi della ragazza erano azzurri, Ma gli occhi di Shiho non sono verdi? Sarà solo un effetto della luce.
"Allora? Gli hai presi?" disse sarcastica Yukiko andando incontro al figlio.
"Ehm... ecco... io... ho distrutto la tua automobile mamma" disse Shinichi intimorito dalla reazione che avrebbe avuto sua madre di quello notizia sconvolgente;
"Bravo! va be dai su, ora è tardi poi domani chiamo tuo padre, tra qualche settimana tornerà da Amsterdam. Buona notte Shin- chan!"
"Buona notte mamma, ah! una cosa, sono tornato a casa grazie a Shiho" esclamò il ragazzo mentre saliva le scale,
"Shiho? Ma se era qui con Ran un attimo fa!" replicò accigliata Yukiko,
"Ah! eh... domani ne riparliamo eh mamma".
Se non era Shiho quella che mi ha "salvato", chi era? si chiese il giovane mentre si sdraiava nel letto. Non passò molto tempo, che subito si addormentò; quella era stata una giornata veramente faticosa per lui.
Chi invece non riuscì a prendere sonno, fu Ran. La ragazza era assalita continuamente da un pensiero che la tormentava da molto tempo; un' immagine di Shinichi che la tradiva con una bionda, le affiorava di continuo nella mente. Perché... no, Shinichi non mi tradirebbe mai, e poi chi conosco io di ragazze bionde... Sharon Vineyard, ma è morta! poi... Shiho, ma no! lei no!... Schulena! no, nemmeno lei, ha 24 anni. Chi è questa ragazza, sarà vero il mio presentimento oppure mi sbaglio; c' è solo una soluzione, dichiararmi il prima possibile a Shinichi. Fu solo dopo che ella trovò la soluzione, che riuscì finalmente ad addormentarsi.
Durante lo scorrere dei giorni, Ran tentava in tutti i modi di dichiararsi, purtroppo però non c' era niente da fare; mille inconvenienti e fastidi si presentavano ogni volta. La ragazza fu costretta a rinunciare alla promessa che aveva fatto a se stessa.
Un giorno la professoressa Saintemillion annunciò alla classe che la vacanza studio era stata confermata per il 29 giugno, e che sarebbe durata fino al primo agosto. Aggiungendo che Miss Andrejevna, essendo anch' ella professoressa, sarebbe venuta con loro. "Io 18 studenti non posso gestirli da solo, quindi visto che lei è un' insegnante di musica, virrà anche lei".
Ah! perché non ci ho pensato prima, l' Italia! è il posto giusto per dichiarare il mio amore a Shinichi! pensò Ran felice.
Capitolo 10 : La morte divina
Gli ultimi giorni di scuola trascorsero con assoluta serenità, finché un giorno si scatenò un fulmine a ciel sereno, che sconvolse l' equilibrio della felicità.
Erano le ore 13:00, di lì a poco sarebbero stati trasmessi i titoli del telegiornale. In casa Kudo la tv era accesa, Yukiko e Shinichi stavano pranzando; quando una notizia li lasciò perplessi.

Cronaca: Durante la notte, una donna tra i 20/30 anni è stata ritrovata nel giardini pubblici di Beika. La donna presenta ustione di terzo grado. Al momento la donna è ricoverata in ospedale, i medici hanno dichiarato, che potrebbe anche non farcela, a causa anche dell' eccessiva perdita di sangue. Secondo alcuni accertamenti si tratterebbe di Chris Vineyard; la polizia non ne è assolutamente certa. Da capire ancora, è come siano avvenuti i fatti.

Vermouth! ma sì è lei... chi le ha fatto questo? E se fosse stato Gin?pensò Shinichi seriamente preoccupato. Sarà meglio informarsi sull' accaduto, chiederò all' ispettore Megure.
Intanto Schulena Andrejevna si era recata in ospedale. "Mi scusi dottore, lei sa dov'è la camera della signorina Vineyard Chris?" chiese la ragazza tremando.
"Mi spiace, la ragazza è in prognosi riservata, ma... se proprio ci tiene... aspetti, chi è lei?" domandò il medico sospettoso.
"Schulena Andrejevna" rispose lei, sempre tremante,
"D' accordo, le ho mentito signorina, può andare a trovarla, stanza 307. Mi raccomando, non faccia nulla che possa agitare la pasiente!" disse severo il medico.
Schulena si recò verso la stanza indicatale, bussò delicatamente ed entrò.
"Ciao... come mai qui?" disse molto piano una voce;
"Vermouth non scherzare, ti rendi conto?" esclamò Schulena, da i suoi occhi uscivano delle lacrime. "Vermouth non mi lasciare sola!"
"Chardonnay non piangere, io ormai non posso più aiutarti se non che da la su in cielo".
A queste parola Chardonnay sprofondò sulla poltrona, appoggiando la testa sul letto in cui era sdraiata Vermouth; un pianto le scoppiò a dirotto.
"Vermouth! che hai affrontato Gin? Perché?"
"Chardonnay dovevo liberarmi da quell' orrribile uomo, dovevo liberare me e altri. Ora ascoltami Chardonnay, la prossima vittima è Shinichi Kudo, Gin vuole uccidere definitivamente, il tuo compito è di proteggere Kudo. Lui è il vero Silver Buller in grado di distruggere l' organizzazione e vincere contro Gin".
"Vermouth io..."
"C' è la farai, ho fiducia in te Chardonnay, se lo ritieni necessario dì a Kudo la verità". Vermouth iniziò a provare dei forti dolori e a sentirsi più debole.
"Schulena, coraggio!" disse la donna, ora anche dai suoi occhi usciva qualche lacrima. Vermouth mise una mano sulla spalla di Chardonnay, dicendo un po' più allegramente "Quanto ti rimane da vivere?"
"Ho fatto i test qualche mese fa, il medico ha detto che mi rimangono 30 anni ancora" disse la ragazza piangendo sempre di più.
"Allora ci vediamo fra 30 anni, buona fortuna Schulena Andrejevna".
Subito la ragazza guardò atterrita il monitor, i battiti del cuore di Vermouth diminuivano sempre di più, finché non accadde il peggio.
"No!" urlò Schulena, subito chiamò un' infermiera, la quale le disse che purtroppo non c' era più niente da fare.
Ti vendicherò Vermouth, ti vendicherò! non mi importa se muorirò, ma ti vendicherò, non mi importa niente di questa malattia che io

Capitolo 11 : Il coraggio delle piccole cose
Qualche giorno dopo la morte di Vermouth, fu celebrato il suo funerale. Alla cerimonia avevano preso parte anche Shinichi, Shiho, Ran ed Heisuke.
Nel momento in cui la salma della donna veniva riposta nella tomba e le persone donavano fiori alla defunta; gli sguardi di Chardonnay, Kir e Sherry si incrociarono. Chardonnay e Sherry dopo essersi guardate a vicenda con aria stupita, strizzarono un occhio. Kir invece si limitò a rivolgere ad entrambe un leggero sorriso.
Terminata la cerimonia, Schulena si avviò a piedi verso una Chevrolet nera; salutando Shinichi con sguardo molto serio.
"Ciao" disse il conducente dell' automobile, aggiustandosi la sua amata cuffia.
"Ciao Shuichi"
"Dove andiamo oggi?" chiese Akai ironico,
"Al parco, ho bisogno di riflettere", disse l' Andrejevna pernsierosa.
"Va bene", commentò tristemente Akai, evidentemente si aspettava un' altra risposta dalla ragazza. "Senti Schulena, stasera sei libera, devo parlarti, sai quelle noiose cose burocratiche che mi appioppa ogni tanto Jodie? Beh ho bisogno del tuo aiuto".
"Shuichi, se proprio devo... ah! va bene dai!".
Arrivati al parco, Schulena scese, ringraziò Akai e si avviò verso una panchina vuota; lì si sedette: le piaceva moltissimo stare all' aria aperta in mezzo a quel prato verdggiante, gli uccelli cinguettavano allegramente accompagnati dagli schiamazzi dei bambini che giocavano felici. Era un pomeriggio caldo di metà giugno, Schulena stava pensando alle giornate precedenti, a tutto ciò che era accaduto; era molto sconvolta per la morte di Vermouth, le mancava tantissimo sua sorella Marissa, ma soprattutto quei tristi giorni le avevano riportato alla mente il terribile ricordo della morte di Akemi Miyano, sua cara amica e per la quale aveva deciso di diventare anche lei un membro dell' organizzazione.
"Ciao" disse una voce femminile dietro di lei. Schulena si voltò,
"Shiho Mi...Miyano!", esclamò l' Andrejevna quasi incredula. Shiho si sedette accanto a lei.
"Cosa ci fai qui in Giappone? No aspetta lo so, sei venuta qui per assentarti dai tuoi problemi" eh!" disse Shiho sarcastica,
"Shiho, se sono qui non è per divertirmi e fare quello che mi pare" rimbtte Schulena.
"Allora dimmi che cosa ci fai?" disse Shiho molto seria.
"Te lo dico come ho sempre fatto con te e Akemi, schietta schietta. Shinichi Kudo è la prossima vittima che Gin vuole eliminare, Vermouth, dopo 100 anni ha trovato il coraggio di ribellarsi a Gin, ma ha fatto una brutta fine, lasciando a me il compito di proteggere Kudo. Ecco qua!" rimbeccò Schulena.
"Sei diventata membra dell' organizzazione? Ma sei..." Shiho non riusciva a trovare la parola giusta; voleva veramente bene alla migliore amica di sua sorella Akemi.
"Shiho, voglio vendicare la mia migliore amica e Vermouth, lo devo fare per loro. Sono devota ad Akemi"
"Schulena, non seguire sempre il tuo profondo rispetto per gli altri e la devozione che hai per chi ti è caro" le disse dolcemente Shiho;
"Shiho, non ti preoccupare per me", soggiunse amorevolmente Schulena, "Fra 30 anni dovrò muorire a causa della malattia che affligge il mio cuore"
"Coria di Antinton vero?"
"Sì quella, non mai avuto problemi a giocare, pur avendola, è solo che a causa di essa, ho perso mia mamma e mia nonna molto presto".
"Per questo sei maturata in fretta" cdisse sorridendo Shiho, "Ti va una partitella a pallavolo Schule?" le chiese mentre tirava fuori da una busta di plastica un pallone bianco.
"Ok, ma non mi batti Shi" disse ironicamente Schulena.
Le due ragazze iniziarono a giocare, entrambe si divertirono molto; per tanto tempo avevano sentito l' una la manncanza dell' altra.

Capitolo 12 : Un' amore inaspettato
Giunta la sera le due ragazze dovettero smettere di giocare.
"Schulena, quando andremo in Italia, come dovrò chiamarti? Prof!" disse Shiho ridendo; era una risata sincera, a differenza di quelle che faceva sempre.
"Ma mi prendi in giro? No va be, seriamente, dovresti farlo" disse Schulena; anch' ella ridendo. "Senti, mi faresti conoscere meglio Kudo?"
"Ok, ma non ti aspettare granché da lui!" replicò Shiho, "Shinichi Kudo, tanto abile nelle deduzioni, tanto cieco nei sentimenti" disse Shiho amara.
"Perché dici questo? Non è che ti piace? dopotutto è carino" disse stupita Schulena;
"No è solo che... l' altro giorno ho parlato con Ran Mouri e... bèh... lei si vorrebbe dichiarare a lui, ma qualcosa la blocca",
"Capisco",
"E tu petogolona, non hai qualche spasimante?" la punzecchiò Shiho.
"Beh... io...", Schulena arrossì, "ehm.. lasciamo stare". Detto questo si salutarono. Schulena corse da Shuichi, il quale era impegnato con alcune scartoffie.
"Oh sei arrivata!" disse lui vedendola, "Oh quasi fatto"
"Ma non dovevo aiutarti?" replicò lei accigliata;
"Sorpresa, ho deciso di prendere la mia donna e portarla al ristorante!"
"Io... non ti capirò mai Shuichi" mormorò Schulena.
Dieci minuti dopo i due ragazzi erano in macchina.
"Mettiamo un po' di musica" disse Shuichi, subito mise un disco.
"Ma questo è rock!" polemizzò Schulena, "A me piace di più il pop";
"Ad Akemi piacevano i Beatles, ma tu li credi spazzatura".
Dopo circa mezz' ora arrivarono al ristorante. Era un ristorante italiano, molto sciccoso.
I due ragazzi, che sembravano quasi due piccioncini mangiarono bene, accompagnando la cena con un' animata discussione; finché Shuichi non arrivò a toccare un tasto delicato.
"Schulena, tu sai che io sono un po' pazzo eh! e che non sono molto bravo con le parole! quindi te lo dico in modo schietto... ecco tu... tu..." Shuichi stava sudando freddo, avrebbe preferito ammazzare qualcuno invece di trovarsi in quella situazione
"Tu mi piaci!"
"Shuichi!" disse la ragazza alzando un sopracciglio, "è uno scherzo vero?"
"No" rispose freddamente Shuichi.
"So dove vuoi arrivvare Shuichi, ma io non posso prendere il posto di Akemi, quello è suo e solo di lei resterà".
"Lo vuoi capire, tu non mi stai rubando Akemi... tu sei l' unica consolazione che ho in questo mondo così cupo".
Schulena non sapeva cosa fare, fu presa da un pianto angoscioso.
"Schlena!" gridò Akai, ma fu troppo tardi; la ragazza era corsa fuori, verso la spiaggia difronte al ristorante.
In quella sera di metà giugno, il mare era calmo, l' acqua limpida gorgheggiava freneticamente, un meraviglioso cielo stellato si stendeva sopra la testa della fanciulla.
"Schulena!" gridò dinuovo Akai raggiungendola, "Tu non mi stai portando via Akemi! ricordatelo!"; Schulena lo guardò
Forse il nostro dolore per Akemi... ci ha uniti, forse... il destino vuole che io stia accanto a Shuichi rifletté la ragazza.
"Shuichi, finisci la frase" disse lei asciugandosi le lacrime.
"Non c' è niente da finire", detto questo, sotto lo sguardo tremolante della luna e delle stelle che splendevano nel cielo; un profondo bacio uscì dalle sue labbra per andare a posarsi dolcemente sulle rosee labbra di Schulena, la quale ricambiò affettuosamente.
Che sensazione triste che mi da Schulena commentò dentro di sé Akai.

Capitolo 13 : Inizia il viaggio
I giorni che seguirono dopo il bacio fra Schulena e Shuichi, trascorsero in fretta. Tutti erano impegnati a preparare i bagagli per la vacanza studio in Italia. Gli studenti attendevano con ansia il 29 giugno. Il volo era stato prenotato, sarebbero partiti da Tokyo fino ad arrivare a Venezia.
"Sonoko" disse Ran eccitata il giorno prima della partenza, "Ma... che facciamo domani durante le 15 ore di volo?"
"Mmm.. ho comprato un sacco di giornali interessanti!" rispose allegramente Sonoko.
"Ah! ragazze, non so voi, ma io dormirò" mormorò Shinichi. "Alle 4 del mattino parte l' aereo, noi dovremo essere alle 2 in aereoporto, quindi, domani è sveglia all' una del mattino".
"Va bene Shinichi, ti lasceremo stare" disse Sonoko facendogli una smorfia.
"Cia Ran, ciao Sonoko" salutò Shiho,
"Senti... Misao, domani sull' aereo stiamo accanto, i posti sono 3 per fila" disse Ran;
"Ok!" approvò Shiho contenta, "Ma non vi prometto niente, un' altra persona me l' ha già chiesto".
"Ran!" disse Shinichi colto da un lampo di genio, "Ma tu... chi ti accompagna all' aereoporto? Di certo non tuo padre!",
"Eh... non ci avvevo pensato!" esclamò lei presa alla sprovvista;
"E se venissi con me?", le propose il ragazzo,
"Sì! perché no".
"Shiho tu? Con chi vai?" chiese Shinichi alla ragazza,
"Oh... io... vado con qualcun' altro" settenziò lei,
"Con chi?" le sussurrò all' orecchio il detective curioso;
"Non te lo dico!" disse lei ridendo.
Durante le pochissimo ore di sonno che avevano a disposizione per dormire, nessuno di loro riuscì a chiudere occhio.
Presto arrivò l' orario di alzarsi, tutti si preparavano al grande giorno, comprese Jodie e Schulena.
Alle 2 in punto tutti iniziarono ad arrivare all' aereoportoo: Shinichi, Ran, Sonoko accompagnati da Yukiko, la quale fece loro un gran sorriso.
"Mi raccomando chiamami almeno tutte le sere" disse Yukiko al figlio,
"Mamma!... ma sei pazza?" rispose Shinichi ancora molto assonnato.
"Dai scherzo!"; così dicendo diede un bacio al figlio, "Promettimi solo che ti divertirai tesoro".
Una volta che furono presenti tutti e 18 gli studenti e le 2 insegnanti, il gruppo si avviò per effettuare i controlli.
Terminati i controlli delle valigie, si avviarono verso la sala d' aspetto; dove attesero l' arrivo dell' aereo.
Alle 4 precise del mattino, l' aereo si fece trovare sulla pista, subito tutti i passeggero si imbarcarono.

Capitolo 14 : In volo
Appena tutti i passeggeri si furono sistemati, l' aereo partì. Ran, Sonoko e Shiho si misero insieme nella stessa fila, dietro di loro Masumi e Heisuke si era ben sistemati in modo da poter seguire le conversazioni delle tre ragazze. Davanti al trio, sedeva nel posto vicino all' oblò Shinichi, il quale, dopo essersi pienamente svegliato, decise di non addormentarsi durante il viaggio, ma ne approfittò per leggere un romanzo giallo.
"Scusa Kudo, possiamo io e Schulena metterci qui, se non ti dispiace?" Chiese Jodie con il suo meraviglioso accento inglese.
"Sì, non c' è problema" rispose cordiale Shinichi. Jodie aveva tutta l' aria di una persona che dovesse affrontare di lì a poco una discussione molto complicata, e così fu. La donna iniziò a parlare con il giovane detective, cercando di mantenere un livello di voce molto basso, abbastanza basso, in modo che solo Shinichi la sentisse.
"Kudo, io... inanzitutto volevo dirti che sei stato bravo all' aereoporto a mischiarti fra i tuoi compagni per farti notare il meno possibile dagli altri, e di questo sono fiera; però secondo me era meglio se accettavi pienamente anche tu come la Miyano, il programma di protezione. Kudo, sei un ragazzo davvero molto intelligente, ma come ti avranno detto alcune persone, non puoi fare sempre di testa tua; è vero, non appari più in televisione o nei giornali, ma non basta"
"agente Jodie, io la capisco... vede io ho fatto questa scelta, perché... è sciocco, ma io non voglio più indossare nessuna maschera, potete anche mettermi un agente che mi controlla e mi pedina 24 ore su 24, potete metterne anche 100 se volete; ma io sono stato per molto tempo Conan Edogawa, ciò significa essere stato per tanto tempo un' altra persona e quindi aver indossato una maschera, per così tanto tempo. Io a essere Conan Edogawa, ci sono stato malissimo, è stata dura per me accettare la nuova visione della realtà, è stata dura per me, non aver potuto gridare a tutti chi ero veramente e limitarmi a risolvere i casi, stando nell' ombra" spegò Shinichi tristemente.
"Kudo..." a Jodie quelle parole impressionarono molto, perciò non volle toccare più l' argomento. Shinichi decise di prendere le redini della situazione. "Ha sentito di Vermouth vero?"
"Sì, sono andata anche al funerale, è vero ha ucciso i miei genitori, però ultimamente, aveva iniziato a mandarmi dei messaggi, purtroppo essi erano tutti in codice, ho provato a decifrarli, ma non ci sono riuscita molto";
"C' è li ha ancora salvati nella memoria?" chiese Shinichi con un sorrisetto malizioso.
"Sì, aspetta... ehm credo che si possa usare il cellulare"
"Sì Jodie, ora si può, ma il tuo cellulare ha modalità in volo?" disse Schulena allegramente, la ragazza stava leggendo un libro molto grosso, che sembrava quasi un mattoncino.
"Scusa Schulena, per curiosità... ehm cosa stai leggendo? Scusa se ti ho dato del tu" disse imbarazzato Shinichi,
"Dammi pure del tu quando siamo soli o c' è solo Jodie" rispose allegramente la ragazza, "Leggo l' Ulisse di James Joyce! è fantastico"
L' Ulisse di James Joyce... quindi le piacciono i romanzi psicologici pensò fra sé il detective.
"Ecco i messaggi, guarda"; Jodie porse al giovane il cellulare, Shinichi lesse i messaggi, ci ragionò un po' sopra, alla fine convenne dal contenuto di essi che Vermouth stava cercando di dire a Jodie qualcosa di importante; però non era ben chiaro cosa. "Scusi Jodie, mi può lasciare ancora qualche minuto il suo cellulare?" chiese Shinichi alla donna.
"Ok, fa pure".
Mmm... dunque, i messaggi sono stati spediti in più giorni, ciò vuol dire che si tratta di un avvertimento. Mi chiedo perché gliel' ha mandati di notte, forse era l' unico momento più sicuro. Ciò che non mi spiego, è perché nei messaggi ci sono solo le consonanti... accidenti Vermouth, it' s impossible. Shinichi rifletté a lungo per circa un' oretta, poi distolse un po' lo sguardo dal cellulare e guardo Jodie e Schulena che discutevano animatamente sull' orribile modo di mangiare degli inglesi.
"Inglesi! ma certo le parole dei messaggi sono inglesi" esclamò Shinichi colto da un lampo di genio. "Agente Jodie, Vermouth ha scritto in inglese le parole, non mettendo però le vocali, quindi un po' è possibile tradurre"
"Sì, ci ho provato, così per puro caso a farlo Kudo, ma hai visto non c' è nemmeno la punteggiatura" disse Jodie sempre allegra; "dai lascia perdere, ormai non c' è più niente da fare"
"Se proprio insiste, lasciamo perdere" replicò avvilito Shinichi.
Durante le rimanenti 10 ore di volo: Shinichi ebbe un po' modo di istaurare e approfondire il suo rapporto con Schulena, la quale si mostrò molto disponibile.

Capitolo 15 : Sorprese
L' aereo atterrò a Venezia alle 11 in punto. Il sole splendeva su in alto nel cielo, l' aria era fresca; era proprio una giornata ideale per visitare il centro storico della città.
"Ragazzi!" disse allegramente la professoressa Saintemillion, "Oggi, visiteremo il centro storico di Venezia, mi raccomando, non ho nessuna intenzione di perdervi per la città. Ora lasciamo le valigie in albergo". Gli studenti eseguirono i comandi dati dalla donna, nel frattempo Schulena ricevette una chiamata da una sua cara amica. "Scusami Jodie, faccio in un attimo. Sì pronto, ah ciao! una partita? ah ah, ehm... senti io come ti ho già detto sono qui a Venezia in gita con una classe. Questa sera? ok, nella palestra vicino alla chiesa in centro? ok, ciao". La ragazza riattaccò, dirigendosi verso Jodie.
"Rieccomi Jodie, su andiamo". Studenti e insegnanti passarono gran parte del pomeriggio a visitare: palazzi, chiese, musei e tanti altri edifici importanti.
"Prof, ma non andremo alla laguna?" domandò Heisuke a Jodie.
"Credo di no, comunque Venezia quando viene sera, si trasforma in una città molto romantica" rispose allegramente Jodie, "Schulena, te l' immagini se tu e Akai faceste un bel giretto in gondola!" sussurrò la donna all' orecchio di Schulena, la quale sorrise imbarazzata.
"beh... peccato che lui non è qui"
"Chi l' ha detto?!". Una voce maschile si fece sentire accanto alle due donne.
"E tu che ci fai qui?" esclamò Schulena sorpresa,
"Questioni personali. No dai scherzo, devo parlarti, ho nuove novità" disse l' uomo cupo.
"Sì ma c' era bisogno di spaventarmi a morte?"
"Mi piace farlo, Schulena devo parlarti... e seriamente".
La ragazza scosse il capo, "Ho una partitella da giocare stasera alle 8, se vuoi vieni, e poi parliamo di quella questione che vuoi dirmi".
La sera iniziò piano piano a calare, le professoresse comunicarono agli alunni che dopo la cena avrebbero potuto fare quello che volevano, purché loro lo sapessero.
"Ciao Schulena!" esclamò Christina Washington, una cara amica, "Come va?"
"Bene grazie, Chri, non sono sola... e un mio caro amico è venuto con me"
"Ah! ma allora fallo entrare, dai c' è una sorpresa per te"
"Ok". La Washington prese per un braccio Schulena e la condusse in una stanzetta "Metti questa benda"
"Perché?" rispose sospettosa Schulena.
"Surprice!". Schulena si mise la benda negli occhi,
"Schulena, non imbrogliare!"
"E chi imbroglia!"
"Quanti sono questi?" disse Christina, "Dai va be". Christina prese Schulena per un braccio e la condusse in un' altra stanza; la russa man mano che camminava, sentiva un mormorio di voci. A un certo punto Christina, le tolse la benda. "Sorpresa!"
"No! ma tu sei impazzita, ma come hai fatto a invitare a questa partita così tanti spettatori?" esclamò la russa incredula.
"Eh eh, guarda ci sono anche i tuoi alunni!"
"è da non credere!". La partita di pallavolo iniziò, in campo erano schierate le sue squadre, il pubblico osservava la partita entusiasta. Le giocatrici, fra le più brave che si potesse conoscere. Tutto filava per il verso giusto.

Capitolo 16 : Paura di sbagliare
Ah, che sciocche che sono le donne! con un colpo facile ho catturato Sherry e Chardonnay, sì anche lei muorirà, è stata una sciocca se credeva di ingannarmi con quel trucchetto, ah! cara mia la russa, certo che è stata brava a trovare Kudo e Sherry, ma è una traditrice anche lei.
Lì mischiato fra gli spettatori c' era Gin, il quale sorrideva, ma il suo sorriso era veramente maligno. So già dove uccidervi, tutti e tre. Siccome sono un galant uomo ucciderò prima le signore, senza farle soffrire. L' aganoi la riservero a Kudo e al mio più grande nemico, Shuichi Akai.
Gin continuava a ragionare fra sé, finché la partita non giunse a termine. L' uomo mandò delle email, ai membri dell' organizzazione. Vodka, tu segui Sherry, Korn, a te affido Kudo, Chianti, tu segui Chardonnay, in quanto a me, seguirò e ucciderò Shuichi Akai.
I membri dell' organizzazione si appostarono dietro a degli ostacoli, aspettando che le loro vittime uscissero.
Schulena fu la prima a uscire, subito Chianti la seguì, la ragazza dopo qualche minuto si accorse che c' era qualcosa di strano, ma non vi diede peso, si diresse verso la sua auto, salì, mise il motore in moto e se ne andò via. Chianti fece il medesimo gesto della sua vittima.
Dopo un po' di strada Schulena si guardò con uno scatto dietro di sì, qualcosa non le tornava, avvertiva uno strano presentimento. Decise così di parcheggiare in un angolo l' auto; dopo di che scese, finse di controllare nel cofano del motore. A un certo punto scrutò la via molto attentamente, stranamente riconobbe l' auto di Chianti, fu anche aiutata dal fatto del tatuaggio che la donna portava all' occhio destro. Sapevo che prima o poi sarebbe arrivato questo momento. Bene allora a noi due Chianti!. La ragazza si rimbrarcò nel veicolo; prese l' autostrada, accellerò per un bel pezzo, poi arrivata davanti a un autogril, si fermò. Scese dall' auto facendo finta di nulla, Vediamo se con questo trucchetto sciocco la frego!. Schulena entrò dentro al fast food, prese un caffé, lesse una rivista di moda, giocò al gratta e vinci e fece anche una bella sosta al bagno. Una volta uscita dal bagno, guardò attraverso una finestrella il parcheggio. L' auto di Chianti era ancora là, ma a prima vista sembrava non ci fosse nessuno a bordo. Bene! ora devo fare molto veloce, speriamo di farcela e di avere fortuna!. La ragazza uscì dal bagno di fretta, intravide Chianti impegnata a prendere qualcosa, uscì di fretta, salì in macchina, prese la pistola regalatale da Shuichi; scese dall' auto, si guardò in giro, c' era poca gente per fortuna. Si chinò su una ruota della sua macchina; il cuore gli batteva fortissimo, ma era certa che la sorte l' avrebbe accompagnata, con la pistola munita di silenziatore, sparò dei colpi veloci a tutte le ruote della sua auto, dopo di che aprì lo sportello del passeggero e prese la sua borsa. Nessuno la stava osservando, anche perché la sua auto era nascosta da alcuni camion e un camper.
Prese tutto ciò che le serviva, si avviò veloceme verso l' auto di Chianti, sperando che il suo pericoloso piano non andasse in fumo proprio in quel momento. Se non ricordo male questa vecchia automobile non ha l' antifurto, quindi con il crick per auto dovrei farcela senza problemi; e così fu, dopo pochi tentativi, riuscì ad aprire lo sportello, si imbarco e fiera del successo ottenuto se ne andò.
Arrivata all' albergo, tirò un sospiro profondo. C' è l' aveva fatta, e Chianti si sarebbe ritrovata anche un' altra sorpresa. Dovevo sbarazzarmi di quella roba infiammabile, non so perché l' ho fatto solo adesso. Comunque la cara Chianti o muorirà o finirà allo spedale con gravi ustioni. Sì lo so sono uno schifo nel pianificare le vendette, ma ciò che conta e che mi sono sbarazzata di lei, e ho la sua macchina, mi sarà utile quest' auto. Così dicendo salì le scale dell' albergo e arrivata in camera, trovò Shuichi con un sorrisetto spavaldo dipinto sul viso.

Capitolo 17 : La dichiarazione
"Ciao Schulena" disse Akai alla ragazza, la quale si era sdraiata sul letto con aria assente. "Da oggi Gin avrà un altro motivo per uccidermi, cosa che non accadrà".
"Cosa gli hai fatto?" esclamò la ragazza cupamente.
"Ma niente ho solo ucciso Vodka, il quale stava rincorrendo per il parco Sherry!" disse tranquillamente Shuichi, come se per lui non era niente di particolare quello che aveva fatto.
"Io con un trucco stupidissimo ho ucciso Chianti, ho preso la sua auto, perché magari potrebbe servirci"
"No!" l' ammonì lui;
"Servirà a poco... a meno che... forse ho capito le tui intenzioni: tu credi che così l' organizzazione crederà che la donna uccisa sia tu e che Chianti è viva, usando la sua macchina forse un pochino li potremo ingannare. Hai visto se la bomba era partita?"
"Quale bomba?" esclamò la bionda di soprassalto.
"Quella dentro il croscotto" rispose lui sorridendo allo stupore della donna.
"Senti Shuichi! io non voglio più saperne, già ho avuto tanta paura di morire"
"La paura della morte è peggio della morte stessa"
"Sì lo so, dai voglio dormire, domani è una giornata pesante. Aspetta un attimo! ma l' organizzazione come faceva a sapere che io, Shiho e Kudo eravamo qui?"
"Intercettazioni cara"
"Ah, va be domani ne riparliamo". La coppia si coricò, insieme, fino a tarda notte guardarono dei film tramite il computer portatile di Shuichi.
Nel frattempo, Ran e Shinichi stavano facendo un romantico giro in gondola per le vie più tranquille di Venezia. Il cielo sopra di loro era stellato, nelle stradine si scorgevano solo piccole case; i lampioni illuminavano le distese dei praticelli che circondavono i due. Avevano ragione le professoresse e molto romantica di sera Venezia, non so perché ma da dopo la cena... ho iniziato a sentire qualcosa, come una voce nel profondo del mio cuore, che mi invitava a dichiararmi a lui. Ho paura che mi dica di no... ma non posso vivere sempre con questo dubbbio... basta mi dichiaro, ce la posso fare... vada come vada. Ran decise di farsi coraggio e di iniziare a parlare, un nodo le strinse la gola, lei cercò di scacciare via i brutti pensieri; era molto difficile la cosa. Si schiarì la gola, ma fu bloccata. Shinichi, improvvisamente era diventato tutto rosso nel viso. "Ecco Ran... io devo... devo dirti una cosa",
"Cosa?", la ragazza cercò di apparire comprensiva, in modo da incoraggiarlo.
"Eh da tanto tempo che cerco di dirtelo... ma non ho mai trovato abbastanza coraggio per farlo", continuò sempre più imbarazzato Shinichi; non gli piaceva quella situazione, ma doveva andare avanti. "Ecco io... io"
"tu?"
"Ran io... io... io ti amo!... sì ti amo tantissimo, era da tanto che volevo dichiararmi a te!". Shinichi ebbe la sensazione di essere più leggero, dopo aver detto a Ran i suoi sentimenti e quello che provava per lei.
"Shinichi!" esclamò Ran, "Anch' io ti amo tanto! avrei voluto dirtelo apertamente... ma non ci sono mai riuscita". Dagl' occhi di Ran iniziarono a scivolare piccole lacrime; era felice, quello era veramente stato il giorno più bello della sua vita. Ora non potrà separarci niente e nessuno, io e Shinichi adesso siamo una coppia. Resteremo uniti più che mai, la fiamma dell' amore durerà a lungo, senza mai spegnersi.


Capitolo 18 : In treno
La mattina seguente la classe decise lasciò Venezia, per dirigersi a Verona, dove avrebbero visitato la Rena e la casa di Romeo e Giulietta. Shuichi, nonostante fosse contrario all' idea di dover fare da professore e seguire Jodie e Schulena accettò. Il transito da Venezia a Verona fu fatto per mezzo del treno.
"Schulena va tutto bene? Ti vedo un po' pallida", chiese Jodie durante il tragitto.
"Tranquilla Jodie va tutto bene. ehm... scusate vado un attimo in bagno" rispose alzandosi la bionda.
"Allora Shu, ormai dopo tanti anni mi va di chiamarti Shu, come va?" chiese Jodie allegramente all' uomo, il quale leggeva il "Corriere della Sera".
"Bene Jodie", rispose Akai, senza staccare gli occhi dal giornale.
"Beh... ci pensi due agenti dell' FBI che fanno i professori! è una cosa strana";
"Sì, ma a me non interessa molto Jodie". La donna si alzò andandosi a sedere accanto al collega, sussurrandogli all' orecchio, "Dimmi cosa hai intenzione di fare contro l' organizzazione? Se non sbaglio i membri Chianti e Vodka sono morti, quindi rimangono solo Gin e Korn, considerato il fatto che Kir e un agente della CIA, giusto Shu?". L' uomo evidentemente un po' scocciato, ripiegò il quotidiano e disse con voce alterata "Jodie ti prego, non mi fare queste domande, ok? Già non so perché quella là si è svegliata sta mattina con una faccia... che non oso descrivere, ti prego. Comunque Jodie... sì sono rimasti solo Gin e Korn, non so se Kudo ha intenzione di fare qualcosa, ma Gin lo ucciderò io, non deve finire in galera lui; lui deve muorire".
"Shu, complimenti per la tenacia che hai!" ammise la donna stupita.
"Eh Jodina cara, tu non mi hai conosciuto bene bene!" replicò Akai facendo un lieve sorriso. Dopo qualche istante Schulena uscì dal bagno con un sorriso smagliante, "Ah! ora va molto meglio!", disse sedendosi nel posto precedentemente occupato da Jodie. "Credo manchi poco all' arrivo"; ed effettivamente era vero. Arrivarono a Verona sul meridione, Scesero dal treno e fecero lo stesso medesimo gesto di quando eran arrivati a Venezia: posarono le valigie nelle camere dell' albergo, mangiarono un boccone e si diressero alla Rena di Verona.

Capitolo 19 : 3 a 0 per l' FBI
Durante la visita dentro la Rena di Verona, Shuichi volle scambiare brevemente due parole con Shinichi. I due stettero per un po' di tempo in disparte. Shuichi volle spiegare al giovane detective tutta la situazione di cui l' FBI era venuta a conoscenza. Il giovane si mostro comprensivo; replicò solo quando Akai gli disse che voleva in tutti i modi uccidere Gin e non sbatterlo in prigione. Il detective invece sosteneva che sarebbe solo bastato spedire Gin in progione a vita, senza ucciderlo. Akai ribatté più volte, cercando con "infinita pazienza" di convincerlo che Gin era da uccidere e che nemmeno il carcere più rigido sarebbe bastato.
La discussione si stava facendo sempre più accesa; finché Jodie convenne che poteva benissimo bastare. Perciò con un piccolo espediente prese Akai e lo condusse con sé.
Dopo la visita alla Rena, andarono tutti a vedere la casa di Romeo e Giulietta. Gli studenti rimasero molto colpiti dal marmo color prosciutto cotto che lastricava le principali vie della città.
Nel pomeriggio, fu permesso agli studenti di fare tutto ciò che desideravano: Chi faceva shopping, chi passeggiate per le vie o nei parchi vicini ecc ecc. Jodie, Schulena e Shuichi scelsero come molte loro alunne di andare a fare shopping. Verso le 5 del pomeriggio i tre andarono a prendere un bel gelato.
Ad alcuni studenti piacque molto il gelato prodotto in Italia.
Verso le 6:3p Schulena, annunciò che andava a fare una bella corsa in un boschetto vicino. Jodie, Shiho e altre ragazze la seguirono; mentre i ragazzi preferirono fare una bella partita a calcio. Le ragazze corsero e chiacchierarono di molte cose, finché non sopraggiunse il tramonto, durante il quale in tutto il boschetto si formarono delle coppiette di innamorati, tra cui Shinichi e Ran.
Dopo il magnifico pomeriggio passato, gli studenti iniziarono piano piano ad avviarsi verso l' albergo. Shinichi però volle scambiare due parole con Schulena, la quale si stava divertendo con Shiho a tirare la palla e gli asciugamani.
"Schulena... scusa posso parlarti?" chiese il giovane alla ragazza.
"Sì certo, dimmi" rispose lei.
"Ecco... io ho scoperto molte cose su di te, nonostante Akai e Jodie cercassero di "proteggerti". Schulena, tu sei Chardonnay!". La ragazza diventò seria seria, scrutando con occhi cupi il giovane. "Cosa te lo fa pensare?",
"Beh... sei stata tu a tirarmi qualcosa quella notte per darmi un avvertimento, tu hai ucciso alcuni importanti politici e imprenditori giapponesi, poi da quanto mi ha detto Akai, hai anche ucciso Chianti". La rimproverò lui, "Sei una grandissima giocatrice di pallavolo, non hai mai commesso imbrogli nelle partite, ma... da quanto ne so da ricerche, i tuoi bisnonni, i tuoi nonni e gran parte dei membri della tua famiglia erano soldsati dell' URSS".
"Kudo, capisco il tuo profondo senso di giustizia e capisco anche il fatto che tu voglia mandare Gin in galera ecc ecc. Ma credimi non è la scelta più adatta da fare". Lo ammonì lei.
"Sì va bene, di questo però non mi va di parlare. Il fatto è che è anche tu e la tua famiglia saresti stati dovuti punire dal governo russo, voglio dire..."
"Kudo, forse non hai fatto bene le ricerche: i miei bisnonni erano solo dei soldati, non gerarchisti. I miei bisnonni e i miei nonni, andavano in guerra a auccidere solo per procacciarsi da vivere".
"Sicura al cento per cento?"
"Ok noioso, erano sollati membri del KNB russo, ovvero il servizio segreto di spionaggio... ma lo facevano solo per procacciarsi da vivere... erano delle brave persone".
"Le brave persone non uccidono" rispose lui sorridendo. Schulena iniziò a innervosirsi.
"Kudo! sai cosa? Tu non sai nemmeno cosa vuol dire essere poveri. Quando sei povero e vedi le persone a te più care che soffrono, non pensi ai valori della giustizia. Pensi a far star meglio le persone a cui vuoi più bene. è vero è sbagliato, ma quando una persona vede la sua famiglia in condizioni di degrado sociale, passa senza problemi al lato oscuro, con i criminali. Il governo non ti aiuta, la miseria è presente ovunque, le persone muoiono ogni giorno. I miei parenti hanno fatto la cosa più saggia a mio avviso". Lo rimbeccò lei.
"Eh tu come hai fatto a studiare e a giocare a pallavolo?" le chiese lui.
"Ho ricevuto una borsa di studio, la quale mi ha dato l' opportunità di andare negli Stati Uniti, dove ho conosciuto Shiho e poi anche Akemi. Riguardo alla pallavolo... è una lunga storia. Ora scusa ma si è fatto tardi, devo andare". Così dicendo prese la borsa e l' asciugamano e si avviò. Dopo un po' di tragitto la ragazza venne bruscamente afferrata per una spalla. "Ciao Chardonnay! a quanto pare ho trovato due piccioni in una fava!"; era Korn. La ragazza molto stressata gli lanciò la palla molto violentemente. L' uomo barcollò, andando poi a sbattere sul tronco di un albero.
"Mi spiace Korn, ma non avevo altra scelta".

Capitolo 20 : Scontro fra rosso e nero
Schulena entrò nella sua camera nell' albergo, trovando sul comodino un lettera da parte di Shuichi. La lesse e man mano che leggeva il suo corpo iniziava sempre più a sudare.

"Ciao Schulena, io e Jodie andiamo nel posto che ho indicato dietro il foglio. Ucciderò una volta per tutte Gin. Se vuoi vieni, sennò stai in albergo.

Your Shuichi
<i>Vengo subito!
. La ragazza si recò nel posto; una radura con al centro un laghetto. Subito quando scese, vide Jodie venirle incontro.
"Sapevo che saresti venuta. Forse è meglio se non ci avviciniamo".
"Jodie, mi spiace, ma ho un conto in sospeso". Subito si diresse verso i due uomini, Gin e Akai.
"Buona sera mia cara doppiogiochista, hai ingannato il capo, ma non me. Preparati per te è la fine!". Disse malignamente Gin.
"Prima dimmii dov' è Marissa!" gli urlò lei.
"Ah! tua sorella, non te lo dico. Hai ucciso i miei cecchini, quindi ucciderò lei. Dopo di che abuserò di te e ti spedirò all' altro mondo. Infine toccherà a Shuichi Akai".
"Gin! uccidi me ma lascia stare mia sorella e Shuichi!"
"Ma sei pazza?", soggiunse Akai, "Vuoi farti ammazzare?"
"Shuichi, tanta fra qualche mese muorirò comunque, il medico mi ha mandato i risultati definitivi".
"Bene vedo che hai fatto la tua scelta, ucciderò te e Akai", disse l' uomo.
"Ma perché vuoi farti ammazzare? Non sei felice con me?" chiese Akai accigliato.
"Shuichi, io ti ho sempre amato, tu significhi molto per me, ma questo mondo ormai mi ha abbandonata. Marissa, non ha la mia malattia. Lei ha 20 anni, ha tutta la vita davanti a sé. Lei non ha dovuto compiere azioni crudeli e spietate come me. Perciò Shuichi preferisco muorire".
"Bene! hai sentito vuole muorire!" disse Gin caricando la pistola.
"Prima lascia andare mia sorella, è in macchina vero?"
"Ok! tanto non me ne faccio niente di una violinista". Gin aprì l' auto e Marissa scese barcollando, la situazione l' era subito parsa chiara. Sua sorella si stava sacrificando per lei. "Schulena!"
"Marissa! non venire qui da me. Vai con Jodie", rispose la sorella maggiore.
"Bene! e adesso muori!" disse Gin sparando un colpo alla ragazza, ma sbagliò, le colpì la gamba. Il suo errore era dovuto dal fatto che Schulena aveva lanciato dei dischetti nell' acqua, erano quelli dei programmi elaborati dall' organizzazione.
"Maledetta russa! muori!" gin sparò di nuovo, stavolta le colpì l' addome. La ragazza ebbe solo il tempo di dire un ultima frase. "Shuichi... esaudisci questo mio desiderio.... io.... io so... c... che tu ami Jodie.... mett.... mettetevi insieme... sarete una coppia stu....stupenda.... e t...tu potra finalmente...a....avere una relazione c... che duri a lungo". Detto questo si accasciò definitivamente.
"Schulena... lo faremo... ma ora devo vendicarti!".
Fra Gin e Akai si accese subito un tremendo scontro: con le armi, con l' astuzia, con la forza. Era uno scontro proprio all' ultimo sangue. Finché Akai non ne uscì vittorioso.
Lui e Jodie non festeggiarono quella sera per via della morte dell' amica, ma finalmente tutto era finito e l' organizzazione era stata distrutta.

Capitolo 21 : E vissero felici e contenti
Il giorno seguente alla grande vittoria di Shuichi contro Gin, la nuova coppia si svegliò con un umore diverso dal solito. Da lì in poi Shuichi e Jodie divennero veramente due innamorati; nonostante fossero sempre un po' dispiaciuti e rammaricati per il sacrificio compiuto da Schulena.
"Jodina, tu sapevi che Schulena soffrisse di una malattia? io sì" Chiese Shuichi alla sua amata.
"No, sinceramente, no", rispose Jodie mettendosi a sedere sopra le sue ginocchia.
"Era una ragazza davvero strana, però non era noiosa" disse Shuichi prendendo l' amata e facendola sdraiare su di sé. "Era veramente puccia, ma nessuno batterà mai la mia superpuccia pucciosa Jodina!"
"Che tenerone che sei, sai... mi domando come mai le sia venuto in mente del nostro amore, anche se ha fatto veramente centro! oh Shu! ti amo tantissimo!"
"Anch' io. Senti ma visto che... non abbiamo quegli studenti alle calcagna e che d' ora in avanti siamo liberi... che ne dici di una bella vacanza You and Me?" propose Shuichi accarezzandole i capelli.
"Sì! bell' idea Shu, ma siamo ancora in Italia, qual' è un bel posto al mare, con l' acqua cristallina e tanto verde?" chiese allegramente Jodie.
"Io pensavo di prendere la nave e andare a Costa Smeralda in Sardegna" rispose lui, stringendola forte forte a sé.
"Mi piace!".
Così fu. Dopo una settimana, i due fidanzatini partirono. Le vere e proprie vacanze iniziavano ora: sole, mare, cene romantiche a lume di candela, baci al chiaro di luna e tanto altro.
"Sai Jodie, tempo fa avrei detto che sarei stato l' uomo più imbecille della Terra. Con te la frase cambia. Tu mi hai reso l' uomo più felice di tutto l' universo intero"
"Mi fa piacere Shu!".

Signori miei e qui la storia finisce. Una FanFic dedicata a due personaggi davvero strabilianti. Credo che la mia, sia la prima fanfiction che ha come coppia protagonista ShuichixJodie
o meglio ShuxJo

Ringrazio calorosamente tutti coloro che hanno accettato e accetteranno inseguito di leggere questa fanfic, dedicandole così un po' del loro tempo

Edited by Nico R.Sherry - 5/1/2013, 11:19
 
Top
Shuichi Akai
view post Posted on 12/12/2012, 16:58     +1   -1




Ottimo inizio! :clap:
Spero che la continuazione sia degna. Ma mi raccomando, non fare cose troppo melodrammatiche eh? L'ultima ff che ho letto mi ha mandato in depressione.

Edited by Shuichi Akai - 12/12/2012, 19:41
 
Top
view post Posted on 12/12/2012, 19:19     +1   -1
Avatar

Super detective

Group:
Member
Posts:
17,230

Status:


Per essere il primo capitolo e' carino . :)
Pero' ti vorrei segnalare vari errori come " il cielo lasciava codere" " Se addormenti mentre guidi" " Proprio a posta per lui" e poi in un punto hai scritto " Ci fu un tonfo come di qualcosa che cadeva a terra" per me sarebbe piu' giusto se scrivessi " Haibara senti' un urto" oppure tonfo senza la parte finale.
E poi segnalo anche che dopo un accento o apostrofo non si stacca il restante pezzo di frase.
Comunque ti voglio solo dare dei consigli! :D

Rispondo al quizzone:

- Boh, ha detto che e' un coso, quindi dico anche io che e' un coso :asd: ;

- Sara' un Alfa Romeo vecchio modello tutta sfasciata;

- Lui guida piano, ma perche' se si becca una multa secondo lui sta andando contro la sua morale da meitantei dove non si fa nulla di sbagliato :nono:

Ah un altra cosa: ma Shinichi e' tornato grande? Perche' guida un auto e mi sembra strano che nessuno dica niente vedendo un bambino che guida...ma se e' tornato grande, se e' definitivo dovrebbe aver sgominato l'Organizzazione e se e' temporaneo dovrebbe starsene nascosto senza farsi vedere...mah, mi faccio troppe domande :asd:
Poi in teoria Shinichi non sa guidare...ma questa te la do buona perche' dopotutto e' una fanfic ;)

P.S: Ti definisci la piu' giovane scrittrice di fanfic...quanti anni hai, per curiosita'? :)

P.S 2: Sai che leggendo il titolo non ho fatto caso che ero nella sezione fanfic e pensavo fosse un topic sul film " La vita e' bella"? :lollo:
 
Top
Mr. Veranda
view post Posted on 12/12/2012, 19:55     +1   -1




Sono d'accordo con Shuichi: l' inizio è veramente appassionante ;) Tuttavia ci sono alcuni errori grammaticali: ti consiglio di rileggere il capitolo per correggere sintassi e grammatica.

Risposte al quiz:
- Un sasso un sasso grande all'incirca mezzo pugno poiché, altrimenti, non si sarebbe scusata in anticipo;
- Secondo me una BMW: è meglio che Shinichi non si monti la testa :P;
- Se non ricordo male durante il soggiorno a New York Shinichi aveva rimproverato la madre per il suo stile di guida, quindi credo che il suo sia quantomeno più modesto (Anche se non sappiamo di quanto :asd:).


P.S.: Perché comincio a scrivere un messaggio, lo lascio in sospeso e poi lo completo ore dopo? :asd:
 
Top
sonoko suzuki
view post Posted on 12/12/2012, 21:52     +1   -1




Eccomi!Dai,per essere la prima ff hai iniziato molto bene! :D Sono curiosa del seguito...
Ma,c'è sempre un ma :asd:,ho qualcosa da commentare:

CITAZIONE (NicoRobinSherry @ 11/12/2012, 22:14) 
Bene, sono pronta ad arrischiarmi in questa avventura, credo di essere la più giovane autrice di fanfic di DC! :D

Giù le zampe,quello è il mio titolo nobiliare,a cui tengo molto :sisi: (:lollo:) e per di più Chardonnay è anche un mio personaggio,il che mi rende ancora più curiosa ... :shifty:

CITAZIONE
Quizzone!
- Cosa ha lanciato Vermouth a Kudo tanto da farlo svenire?
- Che tipo di auto hanno regalato Yukiko e Yusaku al figlio?
- Mas soprattutto, Kudo a guidare è spericolato come la madre o guida a modo?
Accetto volentieri risposte bizzarre

Filo da pesca.Funziona per qualsiasi cosa. :B):
Una porsche nera.Sarebbe molto curiosa come cosa :lol:
Kudo nonostante ce l'abbia con la madre guida in maniera spericolata.Vedi film La trappola di Cristallo
L'avevi detto tu che e risposte potevano essere bizzarre... ^_^
 
Top
ShinichixRan
view post Posted on 13/12/2012, 00:29     +1   -1




Sembra interessante!! :shifty:
Solo un rimprovero.. occhio agli errori.. se vuoi fare la scrittrice devi rileggre venti volte quello che scrivi :lollo: .. se hai qualche dubbio grammaticale prima di pubblicare i capitoli chiedi pure! ;)

CITAZIONE
Quizzone!
- Cosa ha lanciato Vermouth a Kudo tanto da farlo svenire?
- Che tipo di auto hanno regalato Yukiko e Yusaku al figlio?
- Mas soprattutto, Kudo a guidare è spericolato come la madre o guida a modo?
Accetto volentieri risposte bizzarre

-Un pallone con le scarpe super potenti.
-Una ferrari testa rossa! Yukiko è per le macchine sportive, e loro sono ricchi sfondati!
-è spericolato, è spericoltao!!! :shifty:
Ps. devo leggere ancora il secondo.. ora ho sonno, poi lo guarderò :lollo:
 
Top
Shuichi Akai
view post Posted on 13/12/2012, 23:03     +1   -1




A me sembra tutto a posto. :sisi:
 
Top
ShinichixRan
view post Posted on 14/12/2012, 07:43     +1   -1




Continua così Priscilla!! La seconda parte è perfetta!;)
 
Top
sonoko suzuki
view post Posted on 14/12/2012, 21:23     +1   -1




Priscilla!!!Bravissima!!! Avrei voluto risponderti prima,ma ho dei problemi con la ricezione internet...
Interessante :shifty: ,se studieranno bene l'inglese verranno in ''itaria''! Speriamo che non incontrino qualche ignorante come me! :lollo:
Aspetto l'aggiornamento ;)
 
Top
Shuichi Akai
view post Posted on 14/12/2012, 21:34     +1   -1




Bene bene. Mi piace. ^_^
 
Top
view post Posted on 14/12/2012, 22:11     +1   +1   -1
Avatar

× Sanji × Nami ×


Group:
Member
Posts:
12,152
Location:
Eorzea ♥

Status:


Carina come storia. ^^ Ma ti consiglio vivamente una cosa: per non incasinare la lettura, i dialoghi andrebbero scritti andando a capo per ogni persona che parla. Esempio:

"Mi hanno detto di andare da solo al luogo dell'appuntamento" disse Shinichi, osservando attentamente la lettera.
"No, ti accompagno, non voglio che tu vada da solo" fece Shiho, guardando il ragazzo con fare apprensivo.
"Ne sei sicura?"
"Assolutamente."

Vedi che è molto più scorrevole la cosa? ^^ Forza e coraggio che è carina come idea!
 
Top
NicoRobinSherry
view post Posted on 14/12/2012, 22:19     +1   -1




Va bene! ^_^
Grazie
 
Top
ShinichixRan
view post Posted on 15/12/2012, 11:15     +1   -1




Da studentessa di lingue e sostenitrice dell'inglese ti devo rimproverare :asd:
CITAZIONE
"Am I missed you?" "yes you are"

Errore Blu!!!! Come diceva la mia prof di matematica delle medie :asd: (scherzo!! :lol: )
Comunque è meglio che tu scriva "Did you Miss me?" "Yes, we did"
Perché "to miss" in inglese prende come soggetto la persona che sente la mancanza, mentre invece il complemento oggetto è la cosa che manca! ;)

Per il resto è ottimo!! :D ..son curiosa di vedere il continuo... Vacanza studioo!! *ç*
 
Top
DH-AntonioXYZ
view post Posted on 15/12/2012, 14:17     +1   -1




E' brava la prof., ottimo motivo per costringere a studiare i suoli alunni muahahahahahaha...
MI è piaciuta la parte nel campo di grando, sisi!!!
Aspetto il prossimo capitolo, Angelica.
 
Top
NicoRobinSherry
view post Posted on 15/12/2012, 17:12     +2   +1   -1




D' accordo professoressa Vanessa! :asd:

grazie Antonio
 
Top
145 replies since 11/12/2012, 22:14   3135 views
  Share