Detective Conan Forum

Un Posto Nel Mondo

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DarkSwann
view post Posted on 15/9/2011, 20:54 by: DarkSwann     +2   +1   -1
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The Dark One

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scusate, ma ieri internet mi faceva i capricci e non sono riuscita a postare!!!! ho provato per almeno mezz'ora, ma niente!

veniamo alla posta di shihoXD

@calvin: diciamo che yukiko non ha raccontato tutta la sua carriera, altrimenti shiho e kudo sarebbero ancora li ad ascoltarla. ed abbiamo trovato un lavoro a kudo: l'idraulicoXD


yusaku ubriaco è divertente. io immagino che quando si ubriachi, perda un pò quell'aria da bacchettone(come il figlio) e si leghi la cravatta intorno alla fronte, gridando "tutti al mare a fare il bagno nudi!!!" :asd: :asd: :asd: :asd: :asd: :asd:

ma veniamo alle cose serie. inizia il capitolo quattro, in cui faremo la consocenza con...beh, non ve lo dico. leggete, leggete, se siete curiosiXD
oh, a proposito. partendo da adesso, i capitoli saranno più corti, perchè sono di sette pagine invece che di otto(e chissene, direte voiXD)

avevamo lasciato kudo e cleo che accompagnavano a casa shiho

CAPITOLO QUATTRO: UN VECCHIO RIVALE


Prima Parte



“Come mai l’avete chiamata Cleo?” gli chiese la ragazza, mentre scendevano i gradini del porticato, con il cane che trotterellava dietro a Shiho. Shinchi inarcò un sopracciglio e lei accennò un breve sorriso. “Visti i soggetti, mi aspettavo un’Agatha Christie, Miss Marple...”
Shinichi rise, divertito. “In effetti, queste erano le intenzioni mie e di papà…ma la mamma si rifiutata categoricamente, ed alla fine ha vinto lei.”
“Tua madre è davvero una donna in gamba.”
“Sembra che tu le piaci molto. Ed anche a mio padre.” Shinichi la sbirciò di sottecchi. Sembrava tranquilla, perfino a suo agio. "Anche se a volte sono un pò bizzarri."
“Se tu sei strano, Kudo, da qualcuno dovrai aver pur preso.” replicò lei, con una schiettezza che lo divertì. Shinichi si fece da parte, facendola passare insieme al cane, poi lasciò il cancello socchiuso dietro le sue spalle.
“Secondo te, sono strano?”
Lei gli lanciò un’occhiata in tralice, di quelle che era solita fare. “Un po’ si. Dovresti ammetterlo con te stesso, Kudo.”
“Io non mi reputo strano…forse un po’ diverso.”
“Strano.” puntualizzò Shiho, con un mezzo sorriso. “Ma forse è proprio qui che sta il tuo fascino...ho visto che hai parecchie ammiratrici a scuola. La tua fidanzata ha motivo di essere gelosa.”
Shinichi sentì le orecchie andargli in fiamme. “Ma...ma che dici?”
“Adesso siete fidanzati ufficialmente, no?” disse Shiho, con uno sguardo obliquo che lo mise ancora più a disagio.
“Chi...chi te lo ha detto?”
“Tua madre.”
Shinichi corrugò la fronte. “Quando, scusa?”
“Quando sei andato in bagno.” gli rispose lei, sorridendo lievemente davanti alla sua espressione contrariata. “Non preoccuparti, sapevo già tutto...avevo dimenticato quanto possono essere pettegole le liceali.”
“Già.” borbottò Shinichi, cupo, ripromettendosi di dire due paroline a sua madre. Intanto erano arrivati davanti al cancello del dottor Agasa; anzi, probabilmente, vi erano fermi da qualche minuto. Shinichi percorse l’imponente villa con uno sguardo preoccupato. “Sei sicura di non voler restare da noi?” le chiese, quasi senza rendersene conto. “Questa è una grande casa, non è bello restare soli.”
“Ti ricordo che ormai ci vivo da diverso tempo.”
“Si, ma...” Shinichi si fece scuro in volto, poi scosse la testa. “Io e Cleo rimarremo qui finché non sarai entrata...ed assicurati che porte e finestre siano sbarrate, non vorrei mai che qualcuno approfittasse del fatto che sei da sola.”
Shiho promise che sarebbe stata attenta, poi si chinò ad accarezzare Cleo, che le leccò la faccia. La ragazza rise, ed ascoltando quel suono cristallino, Shinichi avvertì un leggero sfarfallio alla bocca dello stomaco. Non l’aveva mai sentita ridere, ridere davvero. Era strano.
“Ciao, bella. Ci vediamo domani...e grazie per avermi fatto da guardia del corpo.” Le allungò un’altra carezza, poi si raddrizzò e fissò il suo sguardo su Shinichi, che si sentì inspiegabilmente a disagio. “E grazie anche a te, Kudo...nessuno si era mai preoccupato per me.”
Prima che se ne rendesse conto, gli posò una mano sul braccio e si sporse verso di lui, sfiorandogli la guancia con labbra delicate e leggere. Rimase completamente paralizzato e spiazzato, una rapida scarica di energia gli attraversò la schiena, scaldandogli il sangue nelle vene. Il cuore gli batteva velocemente nel petto, rimbombandogli nella testa e nelle orecchie: Shinichi Kudo era in completa confusione.
“Buonanotte...Kudo.”
Shiho aprì il cancello con le chiavi, lo chiuse e si avviò con passo lento verso la villa. Shinichi rimase a fissarla, imbambolato e con la mente completamente vuota, gli occhi spalancati in un’espressione di pura meraviglia. Ma che...che... Sollevò la mano, sfiorandosi con dita tremanti il punto esatto in cui lei lo aveva baciato: era ancora caldo, e sensibile. Perché? Perché mi sento così? Mi sembra che il mio corpo sia...non so spiegarlo nemmeno io. Vivo, forse? Però è una bella sensazione... La sua mente tornò indietro nel tempo, a quella domenica insieme a Ran. Anche lei lo aveva toccato, anche lei lo aveva preso per mano, anche lei lo aveva baciato...ma era stato diverso, totalmente diverso. Con Ran era stato tutto molto dolce e delicato, mentre con Shiho gli era parso che il sangue gli ribollisse nelle vene ed il cuore minacciasse di uscirgli dal petto. E lo aveva baciato solo su una guancia, un bacio lieve e leggero. Ma basta, stupido! Smettila subito! Scosse la testa con forza ed infilò le mani nelle tasche, curvando le spalle e continuando a borbottare con se stesso per il breve tragitto del ritorno, con Cleo che gli trottava accanto, sollevando la grossa testa e fissando preoccupata il suo padrone. Salutò distrattamente la madre e salì in camera sua, dicendo che era stanco ed andava a dormire. Si tolse la divisa, indossò il pigiama e si infilò nel letto, ma non appena chiuse gli occhi l’immagine di quel bacio inatteso tornò a stuzzicarlo. Cavoli! Si tirò a sedere di scatto, strofinandosi la fronte. La guancia era ancora calda, e Shinichi non seppe resistere nello sfiorarsela con la punta delle dita. Sembra quasi che mi abbia lasciato un marchio, un marchio indelebile... Poi scosse la testa, spostando le coperte ed alzandosi. A piedi nudi, raggiunse la scrivania ed accese la lampada: gli era appena tornata in mente l’immagine di Shiho in camicia da notte, sul balcone, i capelli accarezzati dal vento, gli occhi intensi, l’aria malinconica. Sto sicuramente diventando pazzo! Si sedette alla sedia, cacciò i fascicoli e cominciò a sfogliarli, tenendo i pensieri lontani da quella figura misteriosa ed affascinante che era Shiho Myano.

Quando Shinichi riaprì gli occhi, un sole splendente illuminava la sua camera. Il giovane sbatté le palpebre, confuso, rendendosi conto di essersi addormentato alla scrivania, la testa immersa nei fascicoli di crimini irrisolti. Sbadigliò, drizzandosi, ed avvertì una fitta alla schiena ed una trapassargli brutalmente la fronte: emise un gemito soffocato, portandosi le mani alla fronte e massaggiandosi la parte con le dita. Accidenti! Che male! L’ultima volta che aveva guardato l’orologio erano le due e quindici. Adesso segnava le sei e trentadue. Ho dormito quattro ore scarse... Sbadigliò ancora, stirando le braccia sulla testa per sciogliere i muscoli doloranti, a causa della posizione a cui li aveva costretti. Forse non avrebbe dovuto fare così tardi. Chiuse i fascicoli mettendoli in ordine, poi si infilò sotto la doccia, lasciando che l’acqua portasse sollievo al corpo. Ma il mal di testa rimase costante, martellante. Indossò la divisa del Teitan, e scese al piano di sotto, accolto da Cleo e da una sorridente Yukiko.
“Buongiorno, tesoro!” lo salutò la donna, mandandogli un bacio volante, fresca ed allegra come al solito. Shinichi si scoprì ad invidiarla. “Tesoro, hai davvero una brutta cera! Che ti è successo? Stai male?”
Shinichi si sedette al tavolo. Incrociò le braccia sulla superficie lucida e vi appoggiò la testa. “No. Ho dormito poco.”
“Non avrai trascorso la notte a leggerti quei fascicoli?”
“Più o meno.”
Yukiko appoggiò le mani sui franchi, corrugando la fronte con espressione di rimprovero. “Ti ho detto mille volte che dormire è importante. Non devi assolutamente trascurare te stesso e la tua salute per cose che puoi benissimo fare con la luce del sole…non sei mica un vampiro!”
“Ti prego, mamma.” Shinichi storse il naso con una smorfia, premendosi le dita contro la fronte che non smetteva di pulsare fastidiosamente. “Ho un mal di testa terribile.”
“Te lo meriti, visto che non mi ascolti mai.” fu il commento severo di Yukiko. Shinichi emise un sospiro e chiuse gli occhi, desiderando dormire per almeno un mese di fila. “Dimmi, Shinichi Kudo...cosa c’è esattamente tra te ed Haibara?”


è ufficiale. io adoro yukiko :wub:
e shiho.....beccati questo, tonnoman!!!!!
ora che farai?!?!?!
lo scopriremo...solo leggendo!

leggete e commentate, se volete.
ci rivediamo domenica, con il prossimo aggiornamento(internet permettendoXD)
 
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