Detective Conan Forum

Un Posto Nel Mondo

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DarkSwann
view post Posted on 29/9/2011, 21:12 by: DarkSwann     +1   +1   -1
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The Dark One

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eccomi di ritorno!
prima di rispondere ai vostri commenti, volevo dire una cosa che mi sono dimenticata di precisare nello scorso pezzo. come avrete notato, era pieno di parti pensate: di solito, ultimamente, tendo a non metterne tante, però qui ci stavano perchè volevo mostrare direttamente i pensieri di kudo e le pippe mentali che si fa su shiho e ginXD
erano più d'impatto che un discorso direttoXD

veniamo alla posta:

shi- star: sapevo che il pezzo ti sarebbe piaciuto. speriamo che shiho ci riveli altre coseXD

atpx8909 2: io non lo trovo così assurdo. gosho, da questo punto di vista, ci ha lasciato ampio margine. che gin voglia ucciderla perchè ha tradito i mibbi, non esclude che ci sia stato insieme. cmq, io sono bravissimA XD

sherry: sono passati tre giorniXDXD stavolta sono stata bravaXD bella l'immagine di kudo che scende negli inferi per trucidare l'anima del pazzoide.

harry: mi divertono sempre i tuoi commentiXD e grazie per la tua attenzione puntuale ai dettagli. ah, e provare empatia per kudo è una grave malattia :ph34r: sei destinato ad una fine orribile!

CITAZIONE
“Ragazzi, siete già qui!” esclamò Yukiko, allegramente, correndo ad abbracciare Shiho ed il figlio. “Oggi pranzo alla giapponese! Va bene per te, tesoro?”

Sbaglio o hai fatto qualche modifica?

nessuna modifica. perchè?

calvin: uh, sono l'assistente della somma calvin! quand'è il giorno di paga? kudo ha un vocabolario molto ridotto, ed il cane guida non è parente di rexXD

ai_chan: almeno qualcuno è rimasto sconvolto!

shiho: abbi fiducia ;)

passiamo alla seconda parte del capitolo. avevamo lasciato kudo un pò sconvolto dalla rivelazione di una relazione tra shiho e gin. oggi succederà che.....

CAPITOLO CINQUE- OMBRE DAL PASSATO


Seconda Parte



Verso metà pomeriggio, Shinichi lasciò cadere la matita sul tavolo e si allungò sul pavimento, intrecciando le mani sulla nuca e chiudendo gli occhi con un sospiro.
“Uffa! Non ne posso più!” Sbadigliò, gettando una veloce occhiata all’orologio appeso sopra la porta. Erano le cinque. “Quasi quasi mi do malato e salto il compito.”
“Pensavo fossi uno studente perfetto.”
“La perfezione alla lunga annoia.” borbottò Shinichi, sbadigliando ancora. Si raddrizzò di scatto, stiracchiando i muscoli indolenziti. “Che ne dici di una pausa merenda?”
“Non hai più sette anni, Kudo.”
“Però ho uno stomaco, ed in questo momento sta reclamando alla grande. Troppo studio fa venire fame, non lo sapevi?
“No.”
“E se facessi un salto in cucina?” propose Shinichi, alzandosi in piedi. “Ti avverto, però, l'unica cosa che so fare sono i sandwiches.”
Shiho inclinò la testa di lato, nel gesto che ormai aveva imparato a conoscere ed apprezzare. I suoi occhi verdi brillavano come smeraldi preziosi, e per un momento Shinichi si sentì come un topolino indifeso nelle grinfie di un gatto elegante e sornione. “Vada per i sandwiches, allora.”
“Tonno e pomodori?”
“Approvato.”
“Bene!” esclamò Shinichi, con immotivato entusiasmo. Il giovane Kudo andò in cucina, mentre Shiho si serviva del bagno e poi decideva di raggiungere Shinichi: ma la sua attenzione fu attirata dal grande salone pieno di luce, e fu lì che Shinichi la trovò, intenta ad ammirare il pianoforte bianco che dominava l’intera stanza con la sua eleganza.
“Scusami. Non volevo ficcanasare.”
“Non preoccuparti.” Posò il vassoio con i sandwiches e l’aranciata sul tavolino. “Possiamo mangiare qui, se vuoi.”
Shiho annuì, e si avvicinò per prendere un panino. Diede un morso, ed intanto osservò intorno con curiosità. L’intera villa era stata costruita in stile occidentale, e l’arredamento non dissentiva dall'idea di partenza. Il grande salone era illuminato dalla luce naturale che filtrava all’interno dalle grandi finestre rettangolari, che se aperte conducevano ad un bellissimo giardino pieno di fiori, altra passione di Yukiko. È molto diversa da quella del dottor Agasa... Tutto era armonico e raffinato, senza cadere nel pacchiano, ed il grande pianoforte bianco era la maggior attrattiva. Shinichi se ne accorse, e sorrise.
“Ti piace?”
“È davvero molto bello. Non ne avevo mai visto uno simile.” rispose Shiho, prendendo un altro panino dopo aver bevuto un bicchiere d’aranciata. “Chi lo suona?”
“Mia madre...ed il sottoscritto.”
Gli occhi di Shiho corsero repentini al volto sorridente di Shinichi. Il giovane lesse nel suo sguardo meraviglia e curiosità. “Tu...sai suonarlo?”
“Certo. Mi ha insegnato mia madre, quando ero piccolo: la musica è la nostra passione comune.” le raccontò Shinichi, prendendo il terzo panino. “Essere stonato non mi vieta certo di apprezzare questa splendida arte. Mia madre si è rassegnata con il canto, ma ci sono aspetti della musica in cui non è necessario usare la voce...il pianoforte è uno di quelli. Ricordo che era il nostro passatempo preferito, nelle serate d’inverno o nei giorni di pioggia.”
“E tuo padre?”
“Oh, è completamente negato per la musica...a lui devo l’essere stonato!” rispose Shinichi, ridendo. Gli piaceva quell’atmosfera rilassata, amichevole. Haibara sembrava a suo agio, ed il suo volto privo di ombre gli suscitava una sensazione piacevole. “Però gli piace ascoltare la musica, specialmente i classici ed il blues. Quando io e mia madre ci sedevamo al piano, lui ci ascoltava molto volentieri: diceva sempre che la musica lo aiutava a concentrarsi e scrivere meglio.”
“Devi essere molto legato ai tuoi genitori.” mormorò Shiho, corrugando appena la fronte. Il suo profilo apparve a Shinichi triste e pensieroso. “Sei molto fortunato, sono davvero due persone magnifiche...ti invidio. L’unica famiglia che avevo era mia sorella Akemi, e purtroppo ora non c’è più.”
“Tu e tua sorella...eravate molto unite?” le chiese il giovane Kudo, colpito dall’intensità del suo sguardo dolce e malinconico. Com'è bella...
“La nostra famiglia era scomparsa, eravamo rimaste da sole...eravamo l’una la forza dell’altra.” rispose Shiho, dopo qualche momento di silenzio, alzandosi dal divano ed avvicinandosi al pianoforte. Accarezzò la superficie lucida con mano leggera e delicata. “Conosci Cinque piccoli panda?”
“Era una canzone molto in voga, quando ero piccolo.” rispose Shinichi, perplesso. “Perchè me lo chiedi?”
“Akemi me la cantava sempre, quando da bambina mi svegliavo con gli incubi... riusciva a calmarmi e scacciava la paura. Crescendo, non è cambiato niente: quando Akemi è morta ed io sono rimasta intrappolata nelle grinfie dell’Organizzazione, è rimasto l’unico modo di cui disponevo per allontanare la mente da quello che stavo facendo.”
La voce sottile di Shiho risuonava alle orecchie del giovane detective come un grido d’agonia. In quel momento, con le spalle curve e gli occhi tristi sembrava un animale ferito, senza via di scampo, al quale non restano che pochi istanti di vita e paura. Vorrei abbracciarla, vorrei poterle trasmettere un po' di fiducia, dirle che ora non deve più essere triste perchè non è più sola... Ancora una volta, il coraggio gli mancò. Non sapeva come avrebbe reagito, ed aveva ancora un certo timore nell’avvicinarsi a lei. Era troppo distante dal suo mondo, dalla sua normalità. Io sono vissuto nell'amore e nell'affetto dei miei genitori, lei nel terrore e nelle minacce di quei pazzi maniaci...siamo davvero troppo diversi.
“Senti, Haibara...volevo sapere...”
“Che cosa?”
Lui sentì le orecchie andargli in fiamme. “Beh...insomma...quello che mi hai detto prima...su di te e Gin...”
“Si?” Gli occhi si Shiho parvero diventare più grandi ed intensi. E straordinariamente verdi.
“Insomma...”
“Vuoi sapere se è vero che siamo stati amanti?” chiese la ragazza, senza tanti giri di parole, interrompendo il suo balbettare imbarazzato.
“Beh...tu adori farmi gli scherzi.”
“È vero.” La voce impersonale di Shiho gli provocò un brivido di inquietudine. Smise di masticare, e si voltò a fissare interdetto e sconvolto il suo profilo serio. “Io e Gin andavamo a letto insieme...lui è stato il mio primo uomo.”
No...non è vero...è uno dei suoi soliti scherzi, fu il primo pensiero di Shinichi. Lei adorava prenderlo in giro, e lui ci cascava sempre come un pollo. Ma ora lei appariva dannatamente seria, e questa idea a lui continuava a non piacere. Gin e Shiho insieme...non riesco ancora a crederci. La sua prima esperienza l'ha vissuta con lui, con quel pazzo maniaco...che cosa l'ha spinta ad una scelta del genere? Mi sta venendo la nausea nell'immaginare quelle mani che la spogliano, che toccano la sua pelle, quegli occhi bramosi che ammirano il suo corpo nudo...

“Come mai tanto interesse per le mie relazioni amorose?”
“Eh?” Incrociò i suoi occhi, privi di emozione, e quasi si soffocò con il suo stesso respiro. Dunque, era davvero innamorata di Gin. Scosse la testa, per scacciare quell’orribile pensiero. “No. Niente.”
Si alzò dalla poltrona, andando a sedersi al pianoforte. Lo aprì, fissando per un momento i tasti bianchi e neri, poi li sfiorò con dita leggere e cominciò a suonare con sicurezza e precisione: Shiho riconobbe la melodia dopo le prime note, e sorridendo in quel suo modo tra l’ironico ed il malizioso, andò a sedersi accanto a lui.
“Sai anche suonarla?”
“Non è piacevole sentirmi cantare.” rispose Shinichi, ironicamente.

uh, e dopo la rivelazione che gin e shiho sono stati amanti....un'altra notizia sconvolge la mente già debole del kudo!!!!!
questa myano ci sorprende sempreXD

attendo i vostri commenti, ed a domenica per l'ultima parte del capitolo cinque!
ci saranno altre rivelazioni sulla vita amorosa di shiho?
kudo morirà d'infarto?
leggete e scopritelo!
 
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1619 replies since 15/8/2011, 18:34   156742 views
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