Detective Conan Forum

Un Posto Nel Mondo

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DarkSwann
view post Posted on 23/11/2011, 21:35 by: DarkSwann     +1   -1
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The Dark One

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e puntuale come la sfiga di conan, eccomi!!!
prima che inizi il film, e con mio padre che urla perchè il milan perde, posto la terza ed ultima parte di questo decimo capitolo, in cui kudo finalmente può sboroneggiare nella sua specialità: la risoluzione di un crimine. anche se...
ma prima di lasciarvi al capitolo, l'angolo della posta di maria de filippi...ehm, di shihokudo.

harry: vedo che mitano ha riscosso la tua simpatiaXD

dansherry: e benvenuta anche a te!!!! grazie per i complimenti, e continua a seguirmi! e mi raccomando, occhio agli occhiXDXDXD

shi- star: ti capisco, purtroppo quando perdi l'ispirazione è tragica :cry: eh, il seno è un pò la fissa dei maschietti, no?

ai chan: qui purtroppo shinichi lo vediamo pure troppo spessoXD

shinku haibara: l'immagine di kudo con tre ombre che lo seguono ovunque mi ha fatto morire dalle risate per circa cinque minuti!

calvin: complimenti del genere fanno sempre piacere. in effetti, ogni volta che rileggo questo capitolo ed il caso dell'omicidio della povera hiromi, mi sembra sempre che migliori sempre più...forse tra dieci anni arriverò a dire "ah, beh, credo di aver fatto un buon lavoro"

ora la smetto di parlare, e vi lascio al capitolo.
intanto penso alle domande. ah, e devo mettere i link!

CAPITOLO DIECI- HIROMI AYANO


Terza Parte



“Ah, si?” Shinichi fece un cenno in direzione di Takagi. Il giovane gli passò una busta marrone, dalla quale Shinichi tirò fuori una decina di foto. “Sono state scattate la notte del delitto. Le abbiamo mostrate ai vicini: Hiromi era solita tenere le mini- barrette nel centrotavola rosso sul tavolo della cucina, ed ogni mattina i tre figli della signora Nishikawa, che abitano sul suo stesso piano, passavano dall’appartamento di Hiromi e prendevano una barretta a testa...era una specie di rito che si ripeteva quotidianamente, ed Hiromi si assicurava che non mancassero mai. Ma quella sera, come dimostrano le foto, il centrotavola era vuoto.”
“Non...non significa niente.” replicò Mitano, titubante.
“Forse no...ma riprendiamo il nostro racconto. Hiromi si precipita al negozio. È orario di chiusura, ha già tirato giù tutte le serrande, ma lei ovviamente le permette di entrare e di servirsi: quella sera Hiromi è ancora più carina, probabilmente perchè è felice di aver parlato con il ragazzo che le piace...inoltre, il negozio è vuoto, la strada è deserta e l’occasione è troppo ghiotta per non approfittarne. Ma Hiromi respinge le sue avances, ed a questo punto lei perde la testa: la colpisce alla testa, la trasporta sul retro del negozio, e lì la violenta...la ragazza tenta di difendersi, probabilmente minaccia di denunciarla, ed allora lei la strangola.”
“Stai...stai solo dicendo un mucchio di schiocchezze!” esclamò Mitano, impallidendo.
“A questo punto, lei ritorna in sé e si rende conto di quanto ha fatto. Cancella ogni traccia e si libera del corpo, scaricandolo dall’altra parte della città, poi torna a casa e si crea un alibi se non perfetto almeno decente.”
“È una bella storia. Ma dove sono le prove?” replicò Mitano, con espressione di sfida. “Nessun tribunale mi condannerà mai, sulla base delle tue sciocchezze!”
“Ma io ho una prova schiacciante.”
L’uomo divenne bianco come un cencio, ed i suoi occhi spalancati si posarono sul volto del giovane Kudo e sui suoi occhi compiaciuti. “N- no...non è vero. Stai... stai mentendo...”
“Davvero?” Shinichi prese il foglietto di carta che custodiva gelosamente nella tasca dei pantaloni, protetto da una foderina di plastica. Lo sventolò davanti al viso dell’uomo. “Sa cos’è questo?”
“È...è solo uno stupido pezzo di carta...”
“Oh, si...ma questo stupido pezzo di carta è la prova che la incastra.” sostenne Shinichi, con un sorrisino soddisfatto. “Era così eccitato dalla presenza di Hiromi e da tutti quei pensieri su di lei che ha faticato parecchio a mantenere la calma: per farlo, ha ripetuto meccanicamente i gesti che fa di solito, e quando Hiromi è venuta alla cassa a pagare, lei ha battuto lo scontrino...porta la data di quel giorno, ore ventuno e ventisette. Forse può aver rimosso questo aquisto dai conti di fine giornata, ma questa prova che la mia amica ha ritrovato nella tasca del giubbino di Hiromi è inequivocabile...inoltre, vorrei ricordarle che può anche aver strofinato a fondo ogni centimetro del suo negozio, ma la scientifica possiede strumenti sempre più sofisticati, non avrà problemi a trovare tracce dello stupro e dell’omicidio. Ed il buon vecchio Luminol fa ancora miracoli.”
“Ma...ma io...io...”
“Le conviene confessare, signor Mitano.” gli consigliò Shinichi, con un leggero sospiro. “Confessi, ed il giudice le sconterà la pena di qualche anno. Ormai non ha scampo.”
“Io...io...non ho pensato a quello che facevo...” sussurrò l’uomo con un filo di voce, cadendo in ginocchio e curvando le spalle, singhiozzando silenziosamente. “Era così bella, così dolce...ed io volevo avvicinarla, toccarla...averla tutta per me...”
“Ispettore Megure, penso che ora può portarlo via.” mormorò Shinichi con un sospiro, voltando le spalle all’uomo ed ai poliziotti che lo stavano ammanettando.
“Ti ringrazio, Shinichi. Senza il tuo aiuto, non avremmo mai scoperto il colpevole.” disse l’ispettore Megure, strappandolo ai suoi pensieri.
“Oh...si figuri, ispettore. Sono felice di aiutarvi.” rispose Shinichi, stringendo la mano che l’uomo gli aveva teso. “Chiamatemi pure, se avete bisogno di qualcosa.”
Salutarono l’ispettore e gli agenti Sato e Takagi, e si incamminarono lentamente verso la fermata della metro più vicina. Nessuno dei due sembrava aver voglia di parlare. Shinichi procedeva con le mani in tasca, l’espressione corrucciata e le spalle un pò curve. Contrariamente al solito, non sfoggiava il solito sorriso compiaciuto da caso risolto, ma un’aria triste e malinconica. Povera ragazza. Almeno adesso potrà riposare in pace, il suo assassino pagherà per averle rubato la vita...anche se, nonostante questa consapevolezza, non riesco ad esserne contento...
“Non sembri contento.”
Shinichi sollevò la testa, incrociando gli occhi intensi della ragazza che gli camminava a fianco. “Perchè non dovrei? Ho risolto il caso.”
“Le prove reggeranno?”
“Oh, si. E poi abbiamo la confessione.”
“Allora di cosa ti preoccupi?” gli chiese Shiho, scrutando il suo profilo serio e concentrato.
“Io non mi preoccupo.” borbottò Shinichi, imbarazzato.
“Di solito, quando risolvi un caso ti atteggi a super- uomo.”
“Non è vero!”
Shiho socchiuse gli occhi in due fessure maliziose. “E poi, sorridi sempre.”
Accidenti a lei ed alla sua perspicacia! Il giovane Kudo eluse quello sguardo intenso di Haibara, che tutto notava. Ma perchè sembrava sempre sapere cosa pensava e come ragionava? Era snervante, ed anche un po' inquietante. “Beh...in effetti...ma io non sorrido sempre!”
“Non cambiare discorso.”
“Uff!” borbottò Shinichi, offeso. Sospirò, scuotendo la testa. “Non so cosa sia successo. È la prima volta che mi sento così.”
“Così come?”
“Inutile.”
Shiho rimase in silenzio per diversi istanti, pensierosa. “Tu non sei inutile. Permetti alle vittime di avere pace e giustizia.”
“Già. Ma questo non le fa tornare in vita.” sussurrò Shinichi, con tristezza. “Aver arrestato Mitano, non permetterà ad Hiromi di vivere ancora...così come tutte le persone morte per mano di altri, rimarranno solo un ricordo che nel tempo si trasformerà in malinconia.”
“È vero, non le riporterà in vita. Ma quello che tu fai non è inutile...non per le persone che perdono qualcuno e sono costrette a rimpiangerle per sempre. Sapere che il colpevole di tale crimine non rimarrà impunito è sicuramente di conforto.”
“Vale anche per te?” le chiese Shinichi, d’istinto, senza riuscire a staccare gli occhi dal suo volto malinconico. “Sapere che il Boss ed i suoi uomini sono morti ti ripaga della morte di tua sorella?”
“No.” Lei scosse la testa, sorridendo appena. “Non mi ripaga di certo. Ma il pensiero che non possono più nuocere a nessuno, in qualche modo mi rasserena.”
“Forse hai ragione.” ammise Shinichi, colpito dalle sue parole. “Riflettendo attentamente, non ho mai considerato la prospettiva da questo punto di vista: ho sempre pensato al colpevole, e nemmeno per un istante alle persone che la vittima lasciava a piangerla.”
“Passato il malumore?”
Lui abbozzò un sorrisetto. “Non proprio. Ma ti ringrazio, Haibara.”
“Lieta di esserti stata utile.” Socchiuse gli occhi, schiudendo le labbra morbide in un sorriso malizioso che Shinichi aveva imparato a conoscere. Prometteva guai. “Qui ci vuole una terapia d’urto.”
Shinichi la scrutò, sospettoso. “Che cosa ti frulla in quel cervello da super genio, Haibara?”
“Una maniera per divertirci e scacciare i pensieri cattivi.” rispose Haibara con un sorriso malizioso. Shinichi arricciò il naso con una smorfia contrariata, proprio nel momento in cui una grossa goccia la colpiva sulla testa.
“Oh...mi sa che comincia a piovere.”
“Non è un problema. Quello che ho in mente si fa al coperto.”
“Oh, ma...Haibara...” balbettò Shinichi, arrossendo fino alla punta delle orecchie.
“Dai, non fare il bacchettone, Kudo.” lo prese in giro Shiho, con tono di voce scherzoso, prendendolo per mano. Il giovane Kudo avvertì la stretta gentile di quelle dita snelle, e la sua mente andò in corto circuito. D’improvviso, non esisteva altro che il contatto tra le loro mani. Che cosa avrà in mente Haibara? In questo momento non riesco a pensare a nient'altro che alle sue dita attorno alle mie... potrebbe farmi fare qualunque cosa...

fine capitolo, e conclusione del caso di hiromi. poverina!
ma si apre una nuova avventura per il nostro kudo....sarà un'avventura piccante, viste le premesse?
lo scopriremo la prossima volta.

ed ora, quizzone!

mitano saprà che cos'è il luminol? e voi? *domanda bastarda*
quanto si sentono inutili megure ed i suoi quando un ragazzino diciassettenne risolve i casi al posto loro?
ma soprattutto, per il nostro kudo si prospetta davvero un'avventura piccante?

leggete, commentate e quizzate.
sabato andrò dall'oculista. siccome non so a che ora tornerò, rimanderò l'aggiornamento di un giorno, quindi ci rivediamo domenica per l'inizio del capitolo undici, così almeno siamo sicuri. chissà che kudo cominci a svegliarsi dalla tonnaggine!!!! :facepalm:
 
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