Detective Conan Forum

Un Posto Nel Mondo

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DarkSwann
view post Posted on 30/11/2011, 21:53 by: DarkSwann     +1   +1   -1
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The Dark One

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uh, eccomi qui!!!!!
oggi sarò breve, ho il pc che fa i capricci e non vorrei approfittarne troppo e poi combinare guai. cmq, sappiate che forse me ne comprerò un altro, quelli proprio piccoli da viaggio: quello nuovo lo userò per scrivere, mentre questo lo destinerò solamente all'uso di internet, x quando sto sul foro o vedo i telefim.
cmq, questa idea di prendermi un altro pc era da un pò che mi frullava in testa, diciamo che colgo la palla al balzoXD

posta!

88broxina94: ma io ti ringrazio lo stesso. io di solito tendo a leggere fic in cui ci sono protagonisti i miei personaggi preferiti ed evito quelle in cui ci sono quelli che mi stanno antipatici. però quando sono proprio scritte bene, hanno una buona trama, le leggo anche se c'è gente che non sopportoXD benvenuta, allora! ^_^

shi- star: anche io eviterò di dire che ho riso come una deficiente, mentre lo rileggevo.
ho visto che hai aggiornato, appena ho un attimo vado a leggereXD

calvin: falsifichi i documenti?!?!?! :ph34r:


e passiamo al capitolozzo!
seconda parte, in cui vedremo....beh, se il kudo e la puccia combineranno qualcosa!!!!!!!
forza, giù con quei bicchieri! cameriere, porta porta che bisogna sciogliersi un pò!!!!!!

CAPITOLO UNDICI- NOTTE AL "DRAGO ROSSO"


Seconda Parte



“Per dimenticare chi siamo...una volta ogni tanto, non fa male a nessuno.” rispose Shiho, con un velo di malinconia negli occhi e nella voce che colpì Shinichi. Bevve un altro sorso, ed il solito sorrisino ironico scacciò il fugace attimo di tristezza. “Non dirmi che non hai mai toccato un goccio d’alcool in vita tua!”
“Beh...quando avevo otto anni, ad una cena di Natale, bevvi mezzo bicchiere di champagne di mio padre.” le raccontò Shinichi, malvolentieri. Fece una smorfia, arricciando il naso in maniera buffa. “Vomitai anche l’anima. Tutta la notte.”
“E da allora non hai più provato?”
“No.”
“Hai forse paura di stare di nuovo male?”
“È stata la notte più brutta della mia vita.”
“Non preoccuparti, Kudo. Se ti sentirai di nuovo male, mi prenderò io cura di te.”
Shinichi socchiuse gli occhi, fissandola per un lungo istante. Dal tono di voce che aveva usato e dallo scintillio dei suoi occhi, sembrava piuttosto che gli stesse offrendo ben altro del suo aiuto. Lei pensa che io sia un fifone smidollato, un figlio di papà...che non abbia il coraggio di trasgredire alle regole e raccogliere la sua sfida! Ebbene, le dimostrerò che si sbaglia! Afferrò il bicchiere, lo accostò alla bocca e lo svuotò tutto d’un fiato: avvertì la gola bruciargli ed un forte sapore di limone misto all'alcoolico di cui non conosceva il nome, ma oltre alla sensazione di soffocare avvertì anche una piacevole euforia. Ed ora? Come la mettiamo, cara signorina saputella? Posò il bicchiere sbattendolo sul tavolo ed ispirò a fondo, aspettando che la gola e lo stomaco smettessero di bruciargli.
“Sono ancora vivo?” le chiese, tossendo più volte.
“Direi di si.”
“Ti pare abbastanza coraggioso?” le chiese, fissandola dritto negli occhi con espressione di sfida e sorriso malizioso.
“Tutto d’un fiato...solo i veri uomini ne sono capaci.” rispose Shiho, ricambiando il suo sguardo.
“E le vere donne?” replicò Shinichi, socchiudendo appena gli occhi e sporgendosi istintivamente verso di lei.
“Guarda che io lo sono.”
Shinichi ammiccò, indicandole il bicchiere che teneva tra le mani. “È pieno.”
Lei gli dedicò un sorriso a dir poco seducente, sollevò il bicchiere e lo vuotò in pochi istanti, senza mai abbandonare gli occhi di Shinichi, che scintillavano con altrettanta malizia nell’oscurità del locale. “Siamo pari, adesso.”
“Non ti arrendi, eh?”
“No.”
“Ehi, amico! Un altro!” esclamò Shinichi con insolita allegria, richiamando l’attenzione del barista con un cenno della mano. “E fallo doppio!”
Al terzo bicchiere, Shinichi si sentiva incredibilmente bene. Forse le orecchie gli fischiavano un pò, la testa era un pò confusa e rideva un pò troppo spesso, ma in fondo era una sensazione piacevole. Gli sembrava di galleggiare su una nuvoletta. Ma soprattutto gli piacevano i pomelli rossi che impreziosivano le guance di Shiho, quell’aria da ragazzina un pò frivola e senza altri pensieri che il colore dello smalto da mettere sulle unghie: era così rilassata e sorridente mentre ascoltava gli aneddoti che le stava raccontando, da sembrare ancora più bella. È questa la Shiho che avrei conosciuto, se i corvi neri non l'avessero avvolta nella loro oscurità? Bella, solare, sorridente, con le guance rosse e gli occhi luminosi? Una ragazza normale...
“Ma no! Ti dico che non era così, amico!”
“Ed io ti dico di si!”
“Ti ripeto che è tutto falso! I ritratti nella galleria degli antenati dei Baskerville erano dodici, non tredici...vatti a rileggere Il mastino dei Baskerville, e vedrai che ho ragione io!”
Le antenne del più grande fan di Sherlock Holmes si drizzarono, i suoi occhi si mossero fulminei ed individuarono subito il gruppo di ragazzi e ragazze sedute al tavolino proprio accanto al loro, che discutevano animatamente: le loro voci eccitate superarono perfino il rumore della musica erano arrivate alle orecchie di Shinchi Kudo, inducendolo a voltarsi nella loro direzione e fissarli con espressione concentrata, ed un pò confusa a causa dei cocktail ingeriti. Fu un ragazzo con gli occhiali e le lentiggini sul naso ad incrociare lo sguardo interessato di Shinichi e sorridergli con simpatia.
“Ehi, amico! Conosci Sherlock Holmes?” gli chiese, richiamando la sua attenzione con ampi cenni della mano.
“Qualcosa ho letto!” gli rispose Shinichi, impulsivamente.
“Il mastino dei Baskerville?” gli chiese una ragazza con le trecce.
“Sette volte!”
“Splendido! Allora, secondo te, quanti erano i ritratti appesi nella galleria degli antenati dei Baskerville?” gli chiese il ragazzo con le lentiggini. “Il mio amico sostiene tredici, ma io dico dodici!”
“In realtà, sono quindici! Due non sono menzionati nel romanzo, ma nella realtà sir Alexander e sir Rupert sono esistiti davvero, nonostante Conan Doyle non ne parli!”
“Ma...è magnifico! Ehi, perchè non ti unisci a noi?” gli chiese un ragazzo con i capelli a spazzola e l’orecchino al naso. “Noi siamo i Giovani Holmes!”
Shinichi strinse le mani attorno al bicchiere, poi incrociò gli occhi di Shiho, che lo guardavano con maliziosa dolcezza. Lui scosse la testa, sorrise come un monello di strada e si alzò, porgendo la mano alla ragazza. Lei inarcò un sopracciglio, fingendosi pensierosa, accettò la sua mano, ed entrambi raggiunsero i Giovani Holmes, che avevano provveduto ad aggiungere due sedie vicine per loro.
“Ehi, amico! Un giro per tutti, offro io!” esclamò Shinichi, rivolto al barista. Tutti applaudirono, ed un ragazzo vestito tutto di nero gli battè una pacca vigorosa sulla spalla. “Allora, ragazzi, come posso esservi d’aiuto?”
Le tre ore successive li videro impegnati in un’animata discussione su Sherlock Holmes e tutto quello che lo riguardava. Solitamente, Shinichi aveva solo il padre per sfogare quella sua passione per il detective di Londra, perciò ritrovarsi in mezzo ai suoi coetanei fu una sensazione davvero piacevole, e mai provata prima: era incredibilmente euforico, e fu naturale che le sue conoscenze spropositate sull’argomento gli fecero ben presto guadagnare l’ammirazione degli altri ragazzi. Gli fecero una miriade di domande, dalle quali partì l’idea di una gara a quiz, alla quale ovviamente Shinichi vinse in maniera indiscussa. E per festeggiare, offrì l’ennesimo giro di cocktail.
“Ehi, amico, perchè non entri nel club?” gli chiese il ragazzo con le lentiggini.
“Già! Avere Shinichi Kudo con noi accrescerebbe il prestigio del nostro club!”
“Dai, unisciti a noi!” esclamò la ragazza con le trecce, sporgendosi e schioccandogli un bacio sulla guancia. Era chiaramente ubriaca. “Può unirsi anche la tua ragazza!”
“Lei non...” iniziò Shinichi, ma venne stoppato dal barista che portava altri cocktails e patatine al formaggio. Il giovane Kudo scosse la testa e si tuffò sulle patatine, come tutti gli altri, incrociando lo sguardo divertito di Shiho, seduta accanto a lui e con la mano che sosteneva la testa lievemente inclinata. “Beh...non mi hanno fatto finire...”
“Non importa.” Prese un patatina, giocando con la cannuccia del suo bicchiere. “Hai i soldi per pagare tutto questo?”
“Certo!”
“Quelli del Monopoli non contano.” lo stuzzicò Shiho, maliziosa.
“Ho la Gold di papà.” le rispose Shinichi, strizzandole l’occhio con la stessa malizia.
“E papà non ti metterà in castigo, quando gli arriverà il conto di un pub?”
“Non preoccuparti.” Lui fece un cenno con la mano, bevendo un lungo sorso dal suo bicchiere. “Ti stai annoiando?”
“No.”
“Sicura?” Corrugò la fronte, perplesso. “Abbiamo parlato solo di Sherlock Holmes.”
“Mi piace vederti così.” sussurrò Shiho, con tono dolce ed un pò malinconico. Accidenti! Com'è bella...vorrei baciarla...

e finalmente shinichi kudo si è ubriacato!!!!!!!!!!!!!
evviva! facciamo festa!!!!
mi piace questo capitolo, perchè tra shinichi e shiho c'è una certa confidenza(anche se forse un pò è merito dell'alcool)
e poi, vabbè, il club dei giovani holmes..... :shifty: :D

quissiamo!!!!

cosa dirà papà yusaku all'arrivo del conto della gold card?
la ragazza ubriaca alla fine lascerà il numero del suo cellulare nella tasca della giacca del kudo?
ma soprattutto, kudo metterà in atto i suoi propositi e bacerà davvero la bella shiho?

fine seconda parte. vediamo cosa succederà nella prossima, magari tra i due ci sarà qualche bacetto(chi sa, è pregato di stare zitto ;) )
leggete, commentate e quizzate...a sabato, per sapere come finisce questa folle notte al "drago rosso"
 
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1619 replies since 15/8/2011, 18:34   156738 views
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