Detective Conan Forum

Un Posto Nel Mondo

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DarkSwann
view post Posted on 15/1/2012, 18:01 by: DarkSwann     +1   -1
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The Dark One

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oggi sono in anticipo...di orario, non di giornoXD
non ho voglia di fare niente, mi sono distrutta le mani stamattina, e non sapendo cosa fare ho pensato di aggiornare.
qui si muore di freddo! oggi c'era una cavolo di nebbia, che non ne voleva proprio sapere di lasciare spazio al sole! inoltre, la mattina ghiaccia tutto *brrrrr* voglio l'estate!!!!

posta....niente! oh, ma a sto giro avete letto in pochi!!!!! e tutti gli altri, dove sono?!?!?!?!?!
beh, io metto lo stesso il pezzo nuovo, al massimo ve ne leggete due al prezzo di uno.

visto che qui fa freddo, andiamo subito tutti al mare con kudo versione "tonno dalle mille pippe mentali"....aumentano, aumentano!!!!!
e con shiho in bikini..... :shifty:

CAPITOLO SEDICI- TUTTI AL MARE!


Seconda parte



Sabato mattina il gruppo dei partecipanti si ritrovò puntuale alla stazione di Tokyo, esclusi Heiji e Kazuha, che sarebbero andati direttamente alla villa. Il treno li condusse in meno di tre ore alla località in cui i Suzuki avevano la villa, un enorme edificio bianco che lasciò Shinichi a bocca aperta. Cavoli! Ne hanno di soldi i Suzuki...mi sa che ci battono alla grande! Detto questo, anche se fosse la più ricca dell'intero pianeta, non la vorrei nemmeno se fosse l'unica rimasta sulla terra, pensò il giovane Kudo, osservando Sonoko che trascinava il povero Makoto fino all'imponente cancello, dove Heiji e Kazuha li aspettavano. Entrarono tutti insieme nell’immenso giardino che circondava la villa, e le ragazze vollero subito visitarlo, obbligando i rispettivi fidanzati a fare altrettanto. Shinichi seguì controvoglia il gruppo, notando che Shiho ed il dottor Araide camminavano fianco a fianco chiacchierando amichevolmente. Il suo sguardo si soffermò immancabilmente sulla ragazza: indossava un vestitino rosso a fiorellini gialli e bianchi, con l’orlo che le accarezzava dolcemente le ginocchia e la scollatura appena accennata, le bretelle sottili che le lasciavano scoperte le spalle ed una porzione di schiena candida. Portava delle ciabattine dorate ed aveva tirato su i capelli ramati fermandoli con pinzette colorate: quell’acconciatura risaltava ancora di più il piccolo neo vicino all’orecchio e la linea sinuosa del collo. Accidenti! Non riesco a smettere di fissarla! La seguì con lo sguardo, notando con un certo fastidio che lei ed il dottore erano troppo vicini. Ed il fastidio aumentò quando Shiho inciampò in una radice sporgente ed il giovane dottore fu subito pronto a sorreggerla, porgendole poi la mano per aiutarla a scavalcare la radice. Ma perchè ha invitato pure lui? Cosa c'entra il dottore con noi? E lui, perchè ha accettato di venire in gita con un gruppo di ragazzini? Non avrà mica certe mire con Haibara?
Terminarono il giro panoramico del giardino e raggiunsero l’ingresso principale: Sonoko aprì la porta, conducendo tutti nell’ampio atrio in marmo bianco.
“Bene! La villa è tutta per noi, ho mandato via i domestici...così potremo divertirci in tutta libertà, senza nessuno che ci controlli.” spiegò loro, con un sorriso smagliante. “Ognuno ha una propria camera con bagno, e siete liberi di andare in tutte le zone di uso comune. E Ran e Kazuha si sono offerte di prepararci i pasti, perciò ora andiamo a cambiarci e scendiamo in spiaggia!”
I Suzuki avevano una piccola spiaggia privata, con sabbia fine e dorata ed acqua cristallina. I ragazzi piantarono i due ombrelloni colorati, sistemarono asciugamani e sedie da spiaggia e si spogliarono. Shinichi esitò, ma infine si decise a togliersi la maglietta verde. Sonoko invitò tutti a fare il bagno e giocare a palla, ma il giovane Kudo non si mosse: voltandosi istintivamente in direzione di Shiho, scoprì che non si era spogliata, ed aveva ancora indosso i pantaloncini azzurri e la canottiera bianca con un gattino che dormiva sui tasti di un pianoforte.
“Non...non vieni a fare il bagno, Haibara?” le chiese, un pò imbarazzato.
“Preferisco di no.” Inforcò gli occhiali da sole e si sedette su uno degli asciugamani distesi all’ombra. “Leggerò un buon libro.”
“Ah...d’accordo.” mormorò Shinichi, confuso. E sollevato, perchè lei non sembrava intenzionata a mettersi in costume. Avrebbe avuto notevoli problemi, con Shiho che girava mezza nuda per la spiaggia.
“Ti stanno chiamando.”
“Oh, si...va- vado subito.”
“Divertitevi.”
“Grazie.”
“Di nulla.” Calò gli occhiali da sole, sbirciandolo da sopra il bordo con un sorriso malizioso. “Stai davvero bene in costume.”
Shinichi si sentì avvampare d’imbarazzo, e mormorando qualcosa di incomprensibile si affrettò a raggiungere la fidanzata e gli altri. Che sciocco! Ci sono cascato di nuovo! Possibile che lei abbia sempre l'ultima parola, possibile che riesca sempre a farmi sentire uno stupido?
La mattinata trascorse allegra e tranquilla, i ragazzi si divertirono a nuotare e giocare a pallone; all’ora di pranzo mangiarono i panini preparati dalle ragazze, poi si dedicarono a diverse attività. Heiji, Sonoko, Makoto ed Araide si misero a giocare a carte, Ran e Kazuha andarono in cerca di conchiglie e Shinichi si distese all’ombra, chiudendo gli occhi e rilassando la mente stanca, dopo aver visto che Shiho riprendeva in mano il suo libro. Non ha fatto altro tutta la mattina...beh, meglio così! Si appisolò, e quando riaprì gli occhi si accorse di essere rimasto da solo sotto l’ombrellone. Il resto del gruppo era in acqua, mentre di Shiho non c’era nemmeno l’ombra. Ma dov'è andata?
Si tirò a sedere, guardandosi intorno, ma nessuna traccia di Shiho. Non si sarà sentita male? Preoccupato, si alzò e raggiunse la riva, con l’intenzione di chiedere notizie ai suoi amici: ma superato un gruppo di scogli colse il profilo elegante di una barca di lusso, appartenente sicuramente ai tre ragazzoni robusti che stavano parlando con Shiho. E quelli? Chi diavolo sono? Cosa vogliono da lei? L’acqua appena mossa sfiorava i piedi di Shiho, sempre vestita, ed il sole le accarezzava dolcemente la chioma ramata, accendendola di bellissimi riflessi dorati: i suoi occhi verdi scintillavano intensi ed il suo sorriso magnetico ammaliava Kudo ed i tre ragazzi sconosciuti, che non facevano altro che fissarla e sorridere, mentre parlavano concitati e si adoperavano per farsi notare. Da dove sono usciti questi? E cosa vogliono da lei? Senza che se ne rendesse conto, e senza che potesse evitarlo, i suoi piedi lo condussero fino a Shiho ed ai suoi misteriosi interlocutori.
“E così stai alla villa dei Suzuki?” stava dicendo uno dei ragazzi, alto e biondo, con un fisico da vero atleta.
“Sono un’amica della figlia minore.” rispose Shiho, con la massima cortesia e naturalezza. Ricambiò il sorriso del biondone, e Shinichi provò un istintivo desiderio di stampare un bel calcio su quei denti perfetti.
“Noi invece stiamo alla villa sulla scogliera.” disse il secondo ragazzo, dai chiari tratti giapponesi, altrettanto muscoloso e con un vistoso tatuaggio sul bicipite gonfio. La indicò con il dito. “Appartiene a nostro nonno. Passiamo sempre a trovarlo durante le vacanze estive.”
“Già, ma oggi non è qui...in effetti, abbiamo casa libera. Pensavamo di organizzare una piccola festa.”
“Mi sembra un’ottima idea.”
“Ehi, che ne dici di venire?” le chiese il biondo, con entusiasmo che Shinichi trovò esagerato. “Abbiamo un paio di amici che suonano in una band, e ci sarà da mangiare e da bere a volontà...sarà divertente!”
“Dai, vieni anche tu, Haibara!” esclamò l’altro ragazzo moro, molto somigliante al giapponese, prendendole le mani e fissandola speranzoso. Shinichi si sentì rimescolare dentro. “Sarà sicuramente tutto più bello ed interessante se ci sarai anche tu!”
“Ed i nostri amici moriranno di invidia, quando vedranno che schianto di ragazza abbiamo abbordato!”
“Oh, si! Ci invidieranno tutti!”
Ma che cafoni! Come si permettono di parlare così ad una ragazza? Che aspetta Haibara a liquidarli?
“Ehi! Jiro! Rei! Pierre!” Sonoko corse loro incontro, sorridendo e sventolando la mano con allegria. “Ma siete proprio voi?”
“Sonoko- chan!” esclamò il ragazzo biondo, abbracciando con sincero affetto l’erede dei Suzuki. “Accidenti, quanto sei cresciuta! Sei diventata uno schianto, piccola!”
“E tu un gran fusto, Pierre! Siete venuti a trovare nonno- kun?”
“Si, ma lui ora non c’è.” le rispose Pierre, abbracciandola ancora e schioccandole un sonoro bacio sulla guancia. “Ti sei fatta davvero carina, sai?”
“Ehi, non allungare i tentacoli! Ho un fidanzato adesso!”
“Davvero?”
“Certo! Ed è anche un campione di karate, quindi non ti conviene farlo arrabbiare!”
“Messaggio ricevuto!” esclamò Pierre, scoppiando a ridere. “Stavo appunto dicendo alla tua amica che io ed i miei cugini siamo soli...abbiamo organizzato una festa con un pò di gente. Perchè non vieni con i tuoi amici?”
“Sarebbe splendido!”
“Ci vediamo stasera, allora! Così mi farai conoscere il tuo fidanzato esperto di karate!”


eh, vi ho fatto un piccolo scherzo. mi dispiace, niente shiho in bikini :P
e si profila all'orizzonte un rivale per il nostro kudo...alto, biondo e con un sorriso scintillante!!! attento, mio caro tonno, che questo qui non è mica tonto come te!!!!


quizzone!

-quante stanze avrà la villa dei suzuki?
-quanto tempo impiegherà pierre al mattino per sbiancarsi i denti?
-ma soprattutto, chi avrà vinto il grande torneo di carte tra makoto, heiji, araide e sonoko?


leggete e quizzate! e se volete sapere cosa succedere al grande party, ci vediamo mercoledì!!!
venite numerosi, se non volete che un piccolo gurzo vi sia recapitato in casa *minaccia*
 
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