Detective Conan Forum

Un Posto Nel Mondo

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DarkSwann
view post Posted on 15/2/2012, 22:00 by: DarkSwann     +1   +1   -1
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The Dark One

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sono in ritardo di un giorno, ma ho la giustifica della mamma: domenica sono stata malissimo, a causa della mia intolleranza al lattosio, e ci sono voluti due giorni per riprendermi. ancora oggi ho avuto un pò di crampi alla pancia.

e da due giorni siamo con la caldaia rotta, quindi niente acqua e niente termosifoni. ieri è venuto il tecnico dicendoci che oggi sarebbe passato l'idraulico, ma si sarà perso da qualche parte perchè non è arrivato nessuno e siamo ancora al punto di partenza...quando devono prendere soldi vengono pure strisciando sui gomiti, ma quando si tratta di dare l'assistenza per cui paghiamo si dimenticano pure il loro nome.

controlliamo se c'è la posta. intanto i miei complimenti a chi si è ricordato dei gusti di shiho.... <_< harry, pensavo avresti indovinato ad occhi chiusi!!!!!!!


harry: il biglietto è stato attaccato con il mitico filo, naturalmente! la fumetteria è ancora li, ci siamo scambiate un pò di mail...dovevo andarci ieri, ma poi sono stata maleXD

shiho haibara: lo scemo in motoscafo era pierreXD


ed ora, sveliamo un altro arcano mistero: chi sarà mai ad aver rigato il motoscafo di pierre? beh, che domande.....l'autrice!!!!! ho ancora l'arma del delitto appesa al portachiaviXD e se volete saperlo, pierre non se ne è nemmeno accortoXD


ma andiamo al capitolo. ne inizia uno nuovo, e vi avviso che...no, non lo dico. vediamo prima come finisce l'avventura al mare dei nostri eroi
il titolo è abbastanza inquietante :shifty:

CAPITOLO DICIANNOVE- LA CORDA SI SPEZZA


Prima Parte



Esaminò attentamente la pianta del piede ed accostò la pinzetta alla pelle, individuando la prima scheggia, ed afferrandola delicatamente tirò dolcemente per estrarla. La sentì irrigidirsi per un momento e tentare di ritirare il piede, ma lui lo trattenne con decisione, sorridendole poi dispiaciuto. “Scusami. Cercherò di stare più attento.”
“Non è colpa tua.” disse lei, rilassando i muscoli e ricambiando il sorriso. “Non sarei dovuta andare su quel tratto di sabbia, c’erano un sacco di conchiglie. Avrei dovuto prevederlo...ma stava cercando un nascondiglio.”
“Da cosa?” le chiese Shinichi, fissandola perplesso.
“Da Pierre. E dal suo sorriso splendente.”
“Oh.” Shinichi corrugò la fronte, concentrandosi sulle schegge. Ne estrasse un’altra. “Pensavo...che fossi andata anche tu a fare un giro in barca con il bel francese.”
“Non ci sono andata. Appena ho visto la sua barca, mi sono nascosta tra gli scogli... con le conseguenze che noti.”
“Credevo ti fosse simpatico.”
“Beh, diciamo che ha la brutta abitudine di parlare troppo ed allungare le mani.” Strinse appena le labbra, quando Shinichi le tolse un’altra scheggia. Si rilassò, e gli sorrise maliziosa. “Tu sei più interessante.”
Shinichi arrossì, eludendo di proposito il suo sguardo e concentrandosi sul suo piede. “Non dici sempre che sono un bacchettone noioso e fissato?”
“Sei cambiato. Sembri un pò diverso...meno bacchettone.”
“Uhm...già.” mormorò Shinichi, lavorando in silenzio per un paio di minuti. Tolta l’ultima scheggia, sollevò lo sguardo incrociando gli occhi verdi di lei. “Shiho, senti...mi dici perchè...ieri sera mi hai...baciato?”
Gli occhi di Shiho brillarono intensamente. “Mi pare che a te non sia dispiaciuto... e sei stato tu a baciare me.”
“E tu perchè non ti sei spostata?” ribattè Shinichi, seccato.
“Perchè non ne avevo voglia.”
Ma...che razza di risposta è?! Come può parlare con tanta leggerezza di una cosa del genere?
“Ehi, ragazzi!
Sonoko Suzuki saltellava e si sbracciava come una pazza invasata sul ponte della barca dalla linea elegante. Shinichi emise un breve sospiro, seccato da quell’interruzione, che gli aveva impedito di approfondire quel discorso importante. Perchè non ne avevo voglia... Quelle parole gli ronzavano nelle orecchie, e lui voleva sapere quale era il loro significato, ma non c’era tempo: la barca diminuì la velocità e si fermò dolcemente vicino alla riva, permettendo ai suoi passeggeri di scendere e raggiungere i due sotto l’ombrellone, che li avevano attesi circondati da un silenzio pieno di tensione.
“Ehi, cosa ti è successo, Haibara?” le chiese Sonoko, osservando il piede piccolo e perfetto ancora in grembo a Shinichi.
“Ho calpestato una conchiglia. Kudo mi ha tolto alcune schegge.”
“Le hai tolte tutte?” gli chiese Araide, inginocchiandosi per controllare l’operato del giovane.
“Si. Bisogna solo disinfettarla.”
“Ci penso io.” disse il dottore, prendendo dalla sua borsa una boccetta di disinfettante, delle garze e cerotti. “Dovrai stare attenta a tenerlo pulito, almeno per un paio di giorni. Ti darò una pomata che ti toglierà il bruciore.”
Shinichi lasciò la ragazza alle cure del dottore, allontanandosi da lei prima di poter dire qualcosa di cui si sarebbe sicuramente pentito. Era furioso. Con se stesso, ma anche con lei. È davvero una donna senza cuore! Ma avrei dovuto immaginarlo, dopotutto stava con un pazzo come Gin! È incredibile che mi abbia detto una cosa del genere, senza curarsi dei miei sentimenti...possibile che tutto questo sia un gioco per lei? Non si rende conto di quanto sia difficile e complicata per me? Ho una fidanzata e sono innamorato di lei da sempre, ma allo stesso tempo sono attratto da Shiho e non riesco a controllarmi quando sono vicino a lei. Possibile che sia davvero così insensibile? Possibile che sia davvero una donna arida e senza sentimenti, possibile che quella maschera di freddezza che indossa sia reale? Forse dovrei smetterla di cercare qualcosa che non esiste...e devo stare lontano da lei, prima di essere trascinato nell'oscurità del suo animo nero...

“Ehi, ragazzi, che ne dite di andare in campeggio?”
“In campeggio?” replicò Ran, osservando perplessa la sua amica che divorava il suo hamburger.
“Si! Non è una splendida idea?”
“Sonoko, a te non è mai piaciuto il campeggio. Detesti dormire per terra.”
“Lo so, ma...” La giovane Suzuki fece una smorfia contrariata. “Ho scoperto che Makoto ama il campeggio, e che questa estate vorrebbe andarci con me...ma io non so assolutamente nulla di come si pianta una tenda, si accende un fuoco, e tutte quelle cose noiose che si fanno in campeggio!”
“Quindi vorresti fare una prova, in modo da arrivare preparata quando ci andrai con Makoto.”
“Esatto! Makoto ci tiene così tanto, ed io non voglio deluderlo.” Prese le mani dell’amica, con espressione supplichevole. “Ti prego, Ran! Mi darai una mano, vero?”
“D’accordo, ma...non è che sia proprio un’esperta.” Bevve un sorso della sua bibita. “Però conosco una persona che potrebbe aiutarti meglio di me.”
“Ah, si? E chi è?”
“Il dottor Agasa. Lui fa spesso queste cose, vero Shinichi?”
“Eh?”
Ran sorrise, davanti all’espressione un pò assente del suo fidanzato. “Il dottor Agasa ci portava sempre in campeggio quando eravamo piccoli. Può chiedere a lui, se può darti una mano.”
“Lo faresti tu per me? Sai, non sono molto in confidenza con lui...” Sonoko tornò a divorare il suo hamburger. “Ovviamente, verrai anche tu. Puoi portare anche il tuo maritino.”
“Magari potrei chiamare Heiji e Kazuha.”
“E possiamo invitare anche il dottor Araide.”
“Ed Haibara, naturalmente.”
“Sarà meraviglioso! Come il week end al mare!” esclamò Sonoko, allegramente. “Ci siamo divertiti tanto, eh?”
Shinichi Kudo non potè dichiararsi d’accordo. Quel week end al mare era stato pessimo, e lo aveva reso ancora più infelice ed arrabbiato. Non solo aveva nuovamente ceduto all’attrazione che provava per Shiho e l’aveva baciata con passione, ma aveva anche avuto una conversazione con lei che lo aveva lasciato confuso e frustrato. Haibara considera tutto questo come un gioco per sfuggire alla noia, ma non si rende conto che ci sono in ballo sentimenti ed emozioni...o forse, non gliene importa niente se io e Ran ci andiamo di mezzo...
Dopo l’incidente al mare, Shinichi aveva deciso di non frequentare più Haibara. Perciò, evitava di andare a casa del dottore e non l’aspettava più per andare o tornare da scuola: evitava anche di rivolgerle la parola o di trovarsi insieme a lei, perfino in compagnia, e quando incrociava il suo sguardo si premurava di distoglierlo subito. Da parte di Haibara, non c’erano stati tentativi di avvicinamento o dialogo, ed anche lei aveva smesso di frequentare le ragazze, passando molto tempo in bibilioteca o nel suo laboratorio personale. Meglio così. D'altronde, siamo troppo diversi, e questa attrazione ci impedisce di essere amici...semmai lei mi abbia mai considerato tale. Mi servirà da lezione, la prossima volta che decido di comportarmi da stupido e pensare di tradire Ran. Ora devo solo dimenticare questa faccenda ed andare avanti...
“A proposito, che fine ha fatto Haibara?” chiese Sonoko, strappandolo dai suoi pensieri. “È da quando siamo tornati dal mare che non esce più con noi.”
“Non ne ho idea. La vedo spesso da sola, a leggere libri complicati.” Ran corrugò la fronte, pensierosa. “L’altro giorno l’ho vista entrare in biblioteca.”

fine prima parte. c'è maretta tra puccia e tonno, eh?
beh, la colpa è unicamente del kudo, che non capisce niente.
e sembra che stia per iniziare un'altra avventura, con un altro classico dei manga giapponesi con protagonisti dei liceali: il campeggio...d'altronde, anche in dc i nostri amici vanno spesso in campeggioXD


quissone!
stavolta le domande mi sono venute in mente subito!!!

- quante schegge di conchiglia c'erano nel piede della divina puccia?
- agasa si sarà trovato qualcosa da fare, o una fidanzata, e rifiuterà di portare i nostri in campeggio?
- ma soprattutto, sonoko sarà mai entrata in una biblioteca?


leggete, commentate e quizzate! ci rivediamo sabato, per sapere se la banda andrà in campeggio. e se shiho e kudo faranno la pace.


e domani finalmente porterò il mio pc ad aggiustare! e così venerdì lo riavrò con la ventola nuova e funzionante, e si spera che non mi abbandoni più!
 
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