Detective Conan Forum

Un Posto Nel Mondo

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DarkSwann
view post Posted on 26/2/2012, 21:22 by: DarkSwann     +1   +1   -1
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The Dark One

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la salute mi ha abbandonato definitivamente...e dulcis in fundo, l'influenza!!!!!
si!!!!!!! che bello!
oggi ero così rintronata che ad un certo punto ho spento tutto e mi sono messa a dormire...non riuscivo più a tenere gli occhi aperti :ph34r:
ora mi sono un pò ripresa, ma non so quanto resisterò così vi metto il capitolo e poi vado a morire tranquillamente nel mio lettinoXD

per chi volesse saperlo, makoto si dimenticherà del campeggio, e sonoko avrà faticato per nienteXD ma lasciatemi dire che sonoko che pianta le tende ed accende il fuoco proprio non ce la vedo!!!


niente posta oggi, andiamo subito al capitolo. inizia il numero venti, e...non dico niente. chi sa, faccia silenzioXD

CAPITOLO VENTI- LA TEMPESTA SI SCATENA


Prima Parte



Shinichi si mise sulla difensiva. “Io non ho detto questo.”
“Ma lo pensi. Non negarlo, Kudo.” replicò Shiho, con tono duro. “Io sono questo per te, vero?”
“Tu sei fredda ed insensibile, Shiho. Non hai sentimenti, non mostri emozioni, non provi mai a metterti nei panni degli altri, a comprendere che provano certe emozioni e che determinati comportamenti possono farli soffrire.”
“Che bassa considerazione che hai di me.”
“Hai detto di avermi baciato perchè ne avevi voglia!” le ricordò Shinichi, esasperato.
“Ed allora?”
“Ma ti rendi conto di quello che dici? Non puoi andartene in giro a baciare i ragazzi perchè ne hai voglia...ragazzi che hanno una fidanzata, accidenti!”
“Ho detto di aver baciato altri ragazzi?”
“E Araide? E Pierre?” le ricordò lui, con sarcasmo. “Civetti con loro, sei tutta sorrisi e moine, li segui nelle loro stanze...mandi segnali inequivocabili.”
“Sono una donna cattiva.”
“Possibile che tu non abbia rispetto per te stessa?” sbottò Shinichi, iroso. Si passò una mano nei capelli spettinati, nel vano tentativo di calmarsi. “No, che non lo hai... altrimenti non saresti andata con uno come Gin!”
“Alla fine, si ritorna sempre su questo, eh?” fu la replica dura e sarcastica di Shiho. I suoi occhi verdi ora brillavano incandescenti, rabbiosi. “Io che vado a letto con Gin...sei un’ipocrita, Kudo.”
“Ammetterai pure che nessuna ragazza sana di mente permetterebbe a quel sadico maniaco di toccarla, nemmeno con un dito!”
“Questa cosa ti infastidisce parecchio, eh?”
“Si. Mi infastidisce.” ammise Shinichi, senza problemi.
“Sei forse geloso?”
“Non è questo il punto, Shiho...ma non capisco!” esclamò Shinichi, con veemenza. “Non capisco perchè una con il tuo cervello e la tua intelligenza abbia scelto volontariamente di regalare la sua verginità ad un assassino sadico e crudele come Gin...nessuno farebbe mai una cosa del genere!”
“Già...Ran non lo farebbe di certo.”
“Smettila di parlare di lei.”
“No, smettila tu! Sono stufa, sai?” Shiho strinse le labbra in una smorfia contrariata, mentre i suoi occhi rifulgevano come fuoco. “Essere sempre paragonata a lei...è un gioco al massacro che non posso vincere! Lei è perfetta, dolce, sensibile, l’immagine personificata della purezza...io invece sono il male, l’anima nera, il cuore oscuro che tutti evitano e giudicano...ma che tutti possiedono, anche se non lo ammettono. E sono stufa di tutta questa ipocrisia, questo buonismo...io sono una donna cattiva, infida come un serpente, viscida come una sanguisuga. Uccido le persone, creo sostanze mortali sapendo a cosa sono destinate, e concedo il mio corpo a serpenti più viscidi di me...non sarò mai come la dolce e perbene Ran Mouri!!”
“Nessuno ti chiede di esserlo. Devi solo mostrare più rispetto per gli altri e per te stessa...ed evitare di concederti a persone che non ti meritano.”
“Vorresti forse proporti?” gli chiese Shiho, maliziosa.
“Lo vedi?” replicò Shinichi, irritato. “Tu fai sempre così: provochi, stuzzichi, tenti... non mostri nessuna vergogna. Tutto perchè ti annoi, o cosa?”
“Perchè è la mia natura, Kudo. E non posso cambiarla...e forse, non voglio.”
“Allora l’ipocrita sei tu.”
“Può darsi.” replicò lei, voltandogli le spalle e camminando lentamente fino a raggiungere la parte opposta della piccola radura. “Ma non mi interessa...e non dovresti nemmeno tu. Io sono un’anima solitaria, e tale sono destinata a rimanere.”
“Se solo lo volessi, potresti cambiare. Ci sono tante persone che ti vogliono bene, che desiderano starti vicino ed esserti amica.”
“Come la tua preziosa Ran?”
“Lei è una di quelle.”
“Ma io non desidero essere amica di nessuno...ed in special modo, di lei.”
“Perchè?” le chiese Shinichi, stupito.
“Perchè vicino a lei mi sento inadeguata. E più oscura e solitaria del solito...lei è la luce, io l’ombra.”
“Il mondo è a colori, non in bianco e nero. Esistono così tante sfumature attorno a noi: se solo tu lo volessi...”
“Ma io non voglio, questo è il punto.” lo interruppe Shiho, seccata. “Devi rassegnarti, Kudo. Non puoi salvare tutti...non tutti lo desiderano.”
“Shiho...”
“No.” Sollevò la mano, scuotendo la testa. Il suo volto esprimeva amarezza ed una profonda tristezza, che spinsero Shinichi a muovere qualche passo verso di lei. Shiho indietreggiò istintivamente. “Per favore, Kudo. Lasciami stare.”
“Tu devi ascoltarmi, Shiho.” replicò lui, avvicinandosi ancora. “Non essere testarda!”
“Non voglio. Vattene.”
“No.”
“Kudo, per favore...”
“No.” ripetè Shinichi, con fermezza. Scattò in avanti, senza che lei potesse prevederlo, e le afferrò il polso esile. “Tu mi starai a sentire, Shiho!”
“No!” Si divincolò nella sua stretta ferrea. “No! Lasciami andare!”
“Non ti lascerò, accidenti!”
“Smettila di impicciarti, dannazione!”
Shiho tirò con forza, riuscendo con uno strattone deciso a liberarsi da quella presa ferma. Il contraccolpo la fece barcollare all’indietro per un paio di metri, finchè l’ex donna in nero avvertì che il suo piede sinistro rimaneva privo di appoggio: Shinichi la vide spalancare gli occhi, sgomenta e spaurita, mentre agitava le braccia nel tentativo di trovare un appiglio che le permettesse di mantenere l’equilibrio...un appiglio che non esisteva. Shinichi comprese che oltre i suoi piedi c’era solo il vuoto, comprese che stava cadendo senza via di scampo: il suo corpo si caricò di adrenalina, ed entrò in azione prima che se ne rendesse conto. Il sangue gli pulsava a mille mentre con un salto si gettava verso di lei ed afferrava il suo corpo in caduta: la strinse con forza contro di sé, proteggendole la testa con un braccio, mentre entrambi rotolavano sul terreno ad una velocità folle. Ma Shinichi non se ne preoccupò, troppo impegnato a stringerla e farle da scudo il più possibile contro le asperità del terreno in discesa, avvertendo le mani di lei che gli artigliavano la schiena, il tremore del suo corpo ed il gemito strozzato dalla paura. Maledizione! Devo impedire che si faccia male!
La loro corsa si arrestò a diversi metri di distanza dal punto di caduta. Shinichi avvertì una botta alla spalla destra, e per un attimo rimase stordito e senza fiato, incapace di muoversi e di pensare coerentemente. Poi sentì Shiho agitarsi tra le sue braccia, e di colpo il sangue tornò a fluire normalmente: doveva pensare alla ragazza, prima di tutto. Si sollevò su un gomito, arricciando il naso con una smorfia quando una fitta gli attraversò la spalla contusa: non era rotta, perciò strinse i denti e si mise a sedere, scuotendo la testa per schiarirsi le idee, e si chinò su Shiho, ancora distesa ed immobile.


shiho e kudo si sono scambiati parole davvero pesanti.
poi è successo questo imprevisto...almeno kudo si è preoccupato che shiho non si facesse male <_<

perdonatemi se oggi non metto il quizzone, non ho la forza di pensare a domande demenziali. leggete e commentate, e sperando che l'influenza mi passi ci vediamo mercoledì, per sapere se la caduta avrà avuto qualche conseguenza :cry:
 
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1619 replies since 15/8/2011, 18:34   156742 views
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