Detective Conan Forum

Un Posto Nel Mondo

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DarkSwann
view post Posted on 3/3/2012, 21:46 by: DarkSwann     +3   +1   -1
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The Dark One

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ed eccoci di nuovo qui! oggi....siamo morti di caldo!!!! adesso invece piove :(
vabbè!
la salute ci assiste sempre poco. la cervicale continua a darmi fastidio, ormai il pomeriggio è appuntamento fisso...non riesco più a fare niente, cavolo!!! lunedì andrò dalla fisioterapista, spero che mi dia un pò di sollievo e mi risolva il problema.
ma stasera, in barba alle intolleranze, mi sono mangiata una pizza!! vabbè, di quelle surgelate, ma cmq è una goduria! il doc mi ha prescritto una pillolina magica che mi permette di digerire il lattosio, quindi ogni tanto posso togliermi qualche sfizio :) :) :)

passiamo alla posta, ma prima diamo il benvenuto ad un nuovo lettore! sei nuovo/a, shiho myano vineyard? scusa, ma ho la memoria labileXD

harry: il problema è che gli ultimi esami del sangue che ho fatto gli ho pagati sui 30 euri, ed anche allora c'erano gli esami della celiachia, quindi la scusa di esami particolari non esiste...in un anno, sono aumentati un botto!


mentre per la nostra nuova rubrica, "nun ce pò fregà de meno", a grande richiesta, elenchiamo il contenuto dello zainetto del kudo: torcia, fiammiferi, filo da pesca, il manuale delle giovani marmotte(lo avevo anche io), un paio di mutande di ricambio, guanti sterili, la foto autografata di sharon vineyard(non chiedetemi come ha fatto ad averla), un pacchetto di caramelle scadute da tre anni che aveva dimenticato, panna spray(non chiedetemi per fare cosaXD) ed una bambolina vodoo con le sembianze di genta...e naturalmente, la sua sfigaXD


andiamo subito al capitolo, ed intanto penso alle domande del quizzone.
avevamo lasciato i due in mezzo al nulla, sotto una pioggia incredibile, con la povera puccia infortunata, che per volontà divina riescono a trovare una baita per rifugiarsi...data la sfiga di kudo, era facile che restassero sotto la pioggia. meno male che l'autrice combatte strenuamente la sfiga di kudo, beccandosi i famosi effetti collaterali.

CAPITOLO VENTI- LA TEMPESTA SI SCATENA


Terza parte



Frugò negli armadietti della cucina, e fu fortunato: la cassetta bianca con la croce rossa era proprio nell’ultima anta che aveva ispezionato. Cercò subito l’antidolorifico e lo sciolse nella bottiglietta d’acqua che aveva preso nello zainetto, agitandola per mescolare. “Dovrebbe darti un pò di sollievo.”
“Ti ringrazio.” Shiho prese la bottiglia, e bevve tutto d’un fiato. Fece una smorfia. “Che saporaccio!”
“Lo so. Ma ti assicuro che farà effetto.” Shinichi sorrise, passando ad esaminare il contenuto della cassetta. “Oh, bene. Posso farti una fasciatura rigida per contenere la frattura ed una per la slogatura, in attesa che ci trovino e ti portino in ospedale.”
“Hai visto in tv anche questo?” gli chiese Shiho sardonica, alludendo alla scusa che Conan Edogawa aveva usato spesso per giustificare le sue vaste conoscenze.
“Me l’ha insegnato mio padre. Dice che bisogna sempre essere pronti a tutto.” le rispose Shinichi, sorridendo e tirando fuori il necessario. Se faceva dello spirito, stava decisamente meglio. In meno di venti minuti, il giovane Kudo le fasciò il polso e la caviglia, cercando di non farle troppo male. “Ecco fatto. Come va il dolore?”
“Sopportabile. È diminuito un pò.”
“Vedrai che presto ci troveranno e potrai andare all’ospedale, dove un vero medico ti curerà.”
“Hai fatto un buon lavoro, Kudo.” si complimentò Shiho, appoggiandosi il braccio in grembo. “Degno di un vero medico.”
“Non esageriamo.” mormorò Shinichi, grattandosi la punta del naso, imbarazzato. Diede una veloce occhiata fuori dalle finestre, poi riportò lo sguardo su Shiho. Stava tremando. “Hai freddo?”
Lei annuì, curvando appena le spalle. “Mi sembra di avere le ossa gelate.”
“Probabilmente è così.” replicò Shinichi, osservando la tempesta che infuriava all’esterno della baita. “C’è troppa umidità. Ed i vestiti bagnati non aiutano di certo...dovremmo toglierli. E servirebbero delle coperte.”
“Ci s- saranno in q- questo posto?”
“Mi sembrano ben attrezzati. Controllo subito.”
Shinichi si accostò all’armadio e ne aprì le ante. Shiho lo sentì esultare, poi lo vide tornare da lei con un voluminoso bottino. “Ben cinque! Dovrebbero bastare!”
“Direi di si.”
Posò le coperte sul tavolo accanto a Shiho. Prese lo zainetto e vi frugò all’interno, corrugando lievemente la fronte. “Dovrei avere un maglione e dei calzini di ricambio. Potrai metterlo, mentre aspettiamo che i tuoi vestiti si asciughino.”
“E tu?”
“Oh, io mi accontenterò delle coperte. Non preoccuparti.” Le aprì, sbattendole un pò per togliere polvere o eventuali ospiti indesiderati, poi ne avvolse una attorno alle spalle tremanti di Shiho, chiudendogliela sul petto. Le sorrise. “Va un pò meglio?”
“Si...si. Grazie.” mormorò Shiho, ricambiando il suo sorriso.
“Ora...dovresti togliere i vestiti bagnati.” disse Shinichi, imbarazzato. Si grattò la punta del naso, girandosi. “Io...avverti quando hai finito.”
“Ehm...Kudo.” mormorò la ragazza, dopo qualche momento di silenzio, in cui Shinichi si era sforzato di non pensare a quello che lei stava facendo alle sue spalle. Evitò comunque di voltarsi.
“Hai...hai già finito?”
“No. Da sola non ce la faccio...ho bisogno di aiuto.” sussurrò lei, timida ed esitante. Il cuore di Shinichi parve fermarsi di colpo, per poi riprendere a battere furioso. Il sangue scorreva veloce all’idea di toccarla, di spogliarla, e per un momento il respiro gli rimase in gola, rischiando di soffocarlo.
“De...devo aiutarti?”
“Il braccio mi fa male. Non riesco a muoverlo.”
Shinichi inspirò a fondo, poi annuì più volte, nervosamente. Si accostò a Shiho, sistemandosi alle sue spalle, e con mano incerta le tirò giù la coperta. “Scusami. È necessario...farò in un istante.”
Lei annuì, rannicchiandosi su se stessa e cercando di frenare i brividi del suo corpo. Shinichi ingoiò a vuoto, poi afferrò con la punta delle dita il bordo della maglietta di lei e cominciò a tirare su: cercò di ignorare la pelle candida della schiena e la striscia del reggiseno, e con molta dolcezza la aiutò a sfilare prima il braccio sano e poi quello infortunato. Notò che Shiho stringeva i denti, e si concentrò sul non farle troppo male. La ragazza tornò a respirare quando la maglietta fu tolta, mentre gli occhi di Shinichi si fissavano inevitabilmente sulla schiena nuda: colse il biancore perlato della sua pelle, oscurato da un lungo graffio sulla spalla destra ed almeno una decina di piccoli segni rossi che risaltavano sulla schiena bianca. Deve esserseli procurati nella caduta... Shiho tossì un paio di volte, e Shinichi si ridestò dalla contemplazione rapita della sua schiena.
“Ehm...vuoi che tolga...”
“Si...grazie. È...fradicio.”
Shinichi fu sicuro che sarebbe morto nei prossimi due secondi, ma le sue mani si mossero comunque e le sue dita sfiorarono leggere la chiusura del reggiseno. In fondo, l'ho già fatto una volta... Respirò a fondo, e fece quanto era necessario. Il reggiseno si aprì: Shiho utilizzò il braccio sano per sfilarlo ed appoggiarlo sul tavolo accanto a lei, sulla maglietta, poi serrò le braccia al petto, curvando le spalle. Shinichi si affrettò a coprirla con il plaid prima che altri pensieri osceni gli balenassero nella mente.
“Va tutto bene?” le chiese, facendo il giro del tavolo e cercando di non pensare che sotto quella coperta lei era mezza nuda.
“Si. Ti...ti ringrazio.” Shiho abbozzò un timido sorriso. “Ora...dovresti aiutarmi... con i pantaloni.”
“Ce...certo.” mormorò Shinichi, ingoiando a vuoto. Si chinò, per toglierle l’altra scarpa ed il calzino. Poi attese che Shiho si sfilasse i pantaloncini, tenendole chiusa la coperta, e la aiutò a toglierli, facendo attenzione alla caviglia. Prese gli indumenti che si era tolta e li sistemò accanto al fuoco, trattenendo lo sguardo sul reggiseno a quadretti gialli. Chissà se ha anche gli slip coordinati... Le guance gli bruciarono di vergogna, e Shinichi si affrettò a tornare presso di lei: dal poco che aveva visto, mentre la aiutava a sfilare i pantaloncini, anche le gambe erano rimaste graffiate durante la caduta. “Ehm...sei piena di graffi. Dobbiamo disinfettarli. Farò in fretta, lo prometto.”
Shiho annuì, tirando giù la coperta e scoprendo le spalle. Il giovane prese l’occorrente dalla cassetta del pronto soccorso: le scostò i capelli dal collo e le medicò i graffi, cercando di non toccarla troppo. La stessa azione si ripetè sulle gambe, nel silenzio più assoluto: c’era solo il rumore della pioggia all’esterno della baita, ed il tonfo del cuore che galoppava furioso nel suo petto, facendogli temere che prima o poi sarebbe uscito dal suo corpo e si sarebbe messo a saltare per la casetta. Spero solo che lei non sentire il mio cuore impazzito... Terminò il suo compito in pochi minuti, poi la aiutò ad infilare i calzini ed il maglione, evitando di guardarla. Tornò a respirare normalmente solo quando la coperta tornò ad avvolgerla, senza lasciarle scoperto nemmeno un centimetro di pelle.
“Ecco fatto. Tra poco non avrai più freddo.” disse Shinichi, riponendo il disinfettante e le garze nella cassetta.
“Ti ringrazio.”
“Figurati. Spero di non averti fatto troppo male.”
“Sei stato molto dolce. Grazie.” mormorò Shiho, con un sorriso privo di artifici o malizia. Shinichi ne rimase affascinato, e per un momento rimase a fissarla, dimenticandosi di cosa stava facendo. “Dovresti togliere anche tu i vestiti, o prenderai un brutto raffreddore.”
“Ah...già. Hai ragione.”

bene, bene....fuori dalla baita infuria la tempesta, ma all'interno c'è un bel clima. la puccia in versione "indifesa" è da spezzare il cuore...e kudo, quando mai avrà l'opportunità di avere vicino una donna del genere?


quizzone!

- nella cassetta del pronto soccorso, ci sarà anche l'onnipresente filo da pesca?
- yusaku avrà insegnato al figlio anche a rapinare le banche e preparare cocktail alcoolici?
- ma soprattutto, shiho avrà davvero la biancheria coordinata?


e nel prossimo capitolo.....se volete sapere cosa succede, fate un salto martedì e ne saprete di più.
sempre che la sottoscritta sopravviva......... :cry:
 
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