Detective Conan Forum

Un Posto Nel Mondo

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DarkSwann
view post Posted on 9/3/2012, 21:31 by: DarkSwann     +1   +1   -1
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The Dark One

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nonostante un piccolo problemino alla prolunga(che mi ha quasi ucciso il pc), eccomi qui puntuale!
ieri sono andata a fare la seconda seduta di massaggi, ed oggi ho i muscoli del collo indolenziti...e visto che pioveva ed ero praticamente inutile, non sono andata al mercatoXD

andiamo alla posta!

kaito cry: bentornata dalla gita! dove siete andati? ti sei divertita? in quanto alla tua domanda su ran ed araide...continua a leggere, e lo scopriraiXD

harry: il tanga di corona?!?!?!?! *sviene, dopo aver vomitato l'anima* ti ho mai parlato della mia profonda avversione per questo tizio che non definirei nemmeno uomo?

shiho haibara: no, non sarebbe proprio male tornare bambini...l'importante però è non essere fastidiosi come conan!


e per la nuova rubrica, nun ce pò fregà de meno, sveliamo l'arcano mistero....kudo ha i boxer di sailor moon!!!!!!!! :blink:


ma parliamo del capitolo. avevamo lasciato i due nella baita, in mezzo alla tempesta, mezzi nudi, con kudo che dimenticava di essere tonno ed avanzava una proposta indecente.....shiho accetterà? andiamo a scoprirlo...

CAPITOLO VENTUNO- NOTTE ALLA BAITA


Seconda Parte



Shinichi incrociò i suoi occhi intensi, e quasi si pentì di quanto aveva detto. Ma annuì più volte, evitando il suo sguardo, ed aprì la coperta che aveva sulle spalle, chiudendola attorno al corpo tremante della ragazza, abbracciandola. I suoi capelli umidi gli fecero il solletico sulla pelle nuda del petto, e la sua guancia era straordinariamente calda contro il torace: avvertì il tremore che scuoteva quel corpo esile ed indifeso, ed ancora di più provò il desiderio di proteggerla e confortarla. La strinse impulsivamente a sé, e sentì che lei si accomodava nel suo abbraccio e sospirava lievemente.
“Va...va un po’ meglio?”
“Si.” Shiho chiuse gli occhi, trovando un piacevole conforto nell’abbraccio del giovane Kudo. “Ti ringrazio...Shinichi.”
“Oh...di nulla.” balbettò il ragazzo, imbarazzato. Era sempre bello quando lei pronunciava il suo nome. Per diversi istanti, nessuno parlò, e contrariamente alle altre volte il giovane non si sentiva in imbarazzo. Provava uno strano senso di tranquillità, ma c’era una cosa gli premeva chiarire.” Ehm...Shiho, io...io volevo...riguardo alla lite di poco fa...non volevo dirti quelle cose.”
“Non preoccuparti. È...stata solo colpa mia.”
Shinichi scosse la testa. “No, io...ti ho detto davvero delle cose orribili. Mi dispiace, e ti chiedo scusa.”
“Non hai niente di cui scusarti.”
“E invece si. Non avrei dovuto dirti quelle cose orrende.” mormorò Shinichi, avvilito. “Io...non penso che tu sia una donna cattiva. È solo che...a volte ti comporti in maniera che mi spinge a pensarlo. Sei sempre ironica e maliziosa, non so mai se sei seria o stai scherzando...a volte, non so davvero come comportarmi con te.”
“Sono una donna complicata, lo so.”
“Essere cresciuta in mezzo a criminali non aiuta di certo. Ma devi imparare che adesso non sei più in pericolo.” disse Shinichi, accarezzandole dolcemente la schiena, quasi senza accorgersene. Shiho aveva smesso di tremare, ma lui continuava a tenerla tra le braccia. Era intenzionato a non muoversi da lì. “Il Boss è morto, Gin è morto...l’Organizzazione è stata smantellata, non esiste più. Nessuno verrà a cercarti, Shiho.”
“Lo so. Ma...anche se ne sono consapevole, ho sempre paura che possano tornare.” sussurrò Shiho, con voce tremante. Shinichi avvertì che si stringeva ancora di più contro di lui, e comprese quanto forte e profonda fosse la sua paura nei confronti di quei criminali che le avevano rubato la vita. Una paura che probabilmente non si poteva cancellare. “Ho il costante timore che un giorno possa svegliarmi e ritrovarmi di nuovo prigioniera della loro oscurità. Non riesco a camminare per strada, stare in mezzo alla gente...senza pensare che il ragazzo in bici, l’uomo con il cane, la donna alla fermata del bus, sia un MIB in incognito, pronto a cacciare la pistola, ad uccidere le persone a cui voglio bene ed a riportarmi in quel mondo oscuro e perverso...”
“Io lo capisco, Shiho.” mormorò Shinichi con dolcezza, stringendosela al petto ed appoggiando il mento sulla sua testa. “Ma...non vuoi provare a vivere normalmente? Trovare la bellezza della vita in un fiore profumato, un dolce al cioccolato, una partita a carte con gli amici...prova a fidarti delle persone, Shiho.”
“Mi sforzo tutti i giorni per uscire dal mio guscio di paure ed angosce, ma...non ci riesco.” mormorò Shiho con un filo di voce. “Tu sei l’unica persona di cui mi fidi ciecamente. Quando sono con te, provo una strana sensazione...sento che niente e nessuno potrebbe farmi del male.”
“È così, perché...perché io non permetterei mai a nessuno di infastidirti, o farti soffrire.” mormorò Shinichi, avvertendo una strana emozione dilagargli nell’animo. “Io sono qui, Shiho. Sono tuo amico, e se necessario ti proteggerei perfino dal diavolo in persona!”
“Perché?”
“Perché sei mia amica. Perché so che dietro quella maschera di ironia e freddezza si nasconde una ragazza sensibile, e di buon cuore.”
“Come...come fai a dire queste cose? Dopo...dopo tutto quello che ti ho fatto...dopo tutto quello che hai sofferto per causa mia...” Un singhiozzo le spezzò la voce tremante. Quel suono fu per Shinichi come una coltellata al cuore.” Dopo tutto il male che ti ho fatto...come fai a non odiarmi, Shinichi?”
Il giovane Kudo avvertì qualcosa di bagnato sulla pelle del petto, e comprese che lei stava piangendo. Quella consapevolezza gli straziò l’animo, più di qualsiasi dolore fisico. Aveva sempre visto Shiho come una ragazza imperturbabile, che non mostrava mai le sue debolezze e le sue emozioni: ma questo non significava certo che lei non ne avesse, ed in quel momento gli stava mostrando ancora il suo lato più debole e vulnerabile.
“Shiho...non piangere.”
“Scusa.” mormorò lei, singhiozzando. “Non faccio che crearti problemi...non faccio che darti fastidio...”
“Tu non mi dai nessun fastidio.” la rassicurò Shinichi, cullandola dolcemente.
“No, non è vero.” sussurrò Shiho, con voce strozzata. Si staccò da lui, e Shinichi poté finalmente guardarla in volto: le lacrime le rigavano le guance arrossate, ed i suoi occhi verdi erano colmi di tristezza, solitudine, disperazione...un’immagine che lo sconvolse, lasciandolo senza parole. Shiho non era mai stata così vulnerabile come in quel momento, e lui si sentiva attratto da lei in maniera inesorabile.
“Shiho...”
“Guarda.” Sollevò la mano sana, andando a sfiorare la cicatrice bianca e circolare che lui aveva appena sotto la clavicola sinistra. Il giovane Kudo sentì un brivido serpeggiare in tutto il corpo, al tocco delicato e gentile delle sue dita. “Hai rischiato di morire...per me. Hai preso in pieno un proiettile...destinato a me.”
“Non devi sentirti in colpa per questo, Shiho.”
“Non posso farne a meno...non avresti dovuto metterti tra me e Gin.” mormorò Shiho con un filo di voce, trattenendo un singhiozzo. “Dovevi lasciare che io morissi...il mondo sarebbe migliore, senza una donna nera e corrotta come me...”
“Ma che dici!” esclamò Shinichi con indignazione, prendendole il volto tra le mani e fissandola dritto negli occhi verdi. “Non dire mai più una cosa del genere...hai capito, Shiho?”
“Non dovevi metterti tra me e Gin.”
“Ho fatto quello che dovevo. E non me ne pento.”
“Potevi morire!” esclamò Shiho con foga, aggrappandosi alle sue braccia. Nuove lacrime le rigarono le guance. “Potevi morire, Shinichi!”
“E allora?” replicò Shinichi con lo stesso tono, fulminandola con uno sguardo rabbioso ed avvicinando il volto al suo. “È stata una decisione che ho preso io, in piena coscienza! E tu non devi sentirti in colpa...anche adesso, se tornassi indietro, ti farei di nuovo da scudo contro quel pazzo!”
“Perché? Perché fai tutto questo per me? Perché ti ostini a proteggermi?”
“Perché...perché io...” Il giovane ingoiò a vuoto, avvertendo una strana sensazione allo stomaco. Fissò i suoi occhi lucidi e colmi di disperazione, fissò quel volto arrossato che esprimeva femminilità e dolcezza...era perso, lo sapeva. Non aveva scampo, non c’era via d’uscita: non poteva sfuggire all’inevitabile. “Perché...perché...perché forse mi piaci, Shiho...”


*si asciuga le cascate che le scendono dagli occhi*
questo capitolo è micidiale! shiho in versione troooooooppo pucciosa, e kudo che ammette che forse shiho gli piace!!!!!
buona festa della donna a tutti, anche se in ritardo!!!!!


data la serietà del capitolo, non mi sono venute in mente domande per il quizzone. io per questa volta mi asterrei, e vi lascerei con una domanda sola: yusaku e yukiko avranno spiegato al figlio come nascono i bambini?

vi do appuntamento a lunedì, per sapere a come shiho accoglierà questa mezza confessione del kudo, e come kudo agirà, visto che ormai lo ha detto e non può più tirarsi indietro....altrimenti sarà lui a ricevere lettere anonime dai lettori della fic(e dall'autrice)

bye :wub:
 
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1619 replies since 15/8/2011, 18:34   156736 views
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