Detective Conan Forum

Un Posto Nel Mondo

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DarkSwann
view post Posted on 3/4/2012, 20:13 by: DarkSwann     +1   -1
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The Dark One

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e buonasera!!!!!
il tempo sta cambiando, da domenica niente più sole ma cielo grigio e venticello fresco...la pioggia è imminente, ed io mi preparo a salutare i maledetti pollini!
a sto giro, i miei non hanno vinto nessuna schedina, quindi niente soldini per i comics :cry:

andiamo alla posta!

deamatta: kudo è sborone, anche se avesse avuto male alle mani non l'avrebbe mai ammesso!

dansherry: eh, magari! di sicuro, sono più intelligente di sonokoXD

calvin: direi che di tv shinichi/conan ne abbia vista più che abbastanzaXD

harry: bentornato! guarda che io non scommetto, mi limito ad incassare la mia parteXD


e per la rubrica nun ce pò frega de meno, scopriamo che...ebbene, il relatore non ha avuto un incidente. è stato un suo collega a tentare di ucciderlo, perchè quando erano giovani gli aveva rubato il posto al cinemaXD


capitolo nuovo, ragazzi! avevamo lasciato ran e kudo in un momentino tenero...vabbè, dai, ogni tanto dobbiamo concederglielo!
vediamo cosa succede....

CAPITOLO VENTIQUATTRO- PROFUMO DI VACANZE


Prima Parte



Le sorrise, cercando di nascondere la profonda tristezza che sentiva. Per lui, ma soprattutto per Ran. “Non ho fatto niente di speciale.”
“Sei un buon amico per Haibara.” mormorò Ran, accarezzandogli il braccio.
“Già.”
“Domattina cucinerò ancora per Haibara. Le porterò tutto prima di andare a scuola, così saluto il dottore e passo a prenderti.” Gli posò un bacio sulla guancia, sorrise e si alzò. “Vai a dormire anche tu, tesoro, hai l’aria stanca. Ci vediamo domani.”
Dopo aver salutato Ran, Shinichi si decise a seguire il suo consiglio. Non erano nemmeno le dieci, ma era distrutto dopo la notte insonne, e diverse ore di riposo gli avrebbero certamente giovato. Fece anche lui una doccia, indossò un pantalone ed una maglietta puliti, ed entrò silenziosamente nella camera di Shiho. Era rannicchiata sotto le coperte, e sembrava tranquilla; Cleo vegliava accanto al letto, muovendo a scatti le orecchie quando avvertiva qualche rumore. Scosse la testa, si sdraiò accanto a lei e chiuse gli occhi. Sono proprio una persona meschina…
Venne svegliato dal solito suono fastidioso. Impiegò qualche istante per sfuggire alle nebbie del sonno, e maledicendo tutti e nessuno allungò la mano per spegnere l’odiata sveglia. Accidenti! Meno male che tra due giorni non dovrò più sentire questo suono spacca- timpani… Socchiuse le palpebre, ricordando che non era a casa sua. Poi sentì un fruscio vicino a lui, ed un notevole calore: si voltò appena, scoprendo che durante la notte Shiho si era rannicchiata contro la sua schiena, e che la sveglia non le aveva causato nessun problema. Dormiva profondamente, e Shinichi si ritrovò a sorridere dolcemente ed invidiarla. Beata lei! È davvero carina quando dorme… Si trattenne nel letto ancora qualche minuto, godendosi il tepore che emanava il corpo di Shiho. Questa è l’ultima volta che dormo insieme a lei. Non deve più succedere, per quanto sia piacevole…
Emise un sospiro, ed a malincuore si alzò, separandosi da Shiho e sperando di non ricadere nella tentazione. Si lavò velocemente ed indossò la divisa, e proprio mentre controllava di aver messo tutto nella cartella, sentì il campanello suonare.
“Dottor Agasa, ma non ha le chiavi?” gli chiese Shinichi, dopo aver aperto la porta.
“Temo di averle dimenticate.”
“Com’era il convegno?”
“Oh, interessante.” Agasa posò la valigia all’ingresso. “Ma tu cosa fai qui, Shinichi? Ed a quest’ora del mattino!”
“Faccio l’infermiere. Shiho ha preso la febbre, ed io l’ho assistita…ma non si preoccupi, ora è guarita perfettamente.” si affrettò ad aggiungere Shinichi, notando che l’uomo diventava ansioso.
“Perché non mi avete chiamato?”
“E cosa avrebbe potuto fare dalla Francia?”
“Beh, hai ragione. Come sta adesso?”
“Bene. Sta riposando di sopra.” gli rispose Shinichi. Il campanello suonò ancora, ed il giovane andò ad aprire alla sua fidanzata. “Ciao Ran. Sono pronto, devo solo prendere la cartella.”
“Io intanto sistemò la zuppa ed il pollo in cucina. Buongiorno, dottor Agasa, le è piaciuta la Francia?”
“Non ho visto molto, ma sono andato al Louvre.”
“Oh, ci sono stata una volta con mia madre…un’esperienza magnifica, da ripetere.”
“Potresti farti portare da Shinichi.”
La ragazza rise, mentre il giovane Kudo divenne tutto rosso. Dottore, ma perché non sta zitto? Ran sistemò le vivande in cucina, poi salutarono Agasa ed andarono a scuola. Alla seconda ora, una sorpresa attendeva Shinichi e la sua classe. Il professore di chimica annunciò il suo progetto per le vacanze, con dispiacere dei ragazzi: una ricerca a coppie, la cui bozza doveva essere portata l’indomani, ultimo giorno di scuola.
“Kudo, tu lavorerai insieme ad Haibara. So che lei è malata, ma voi siete vicini di casa e non ci saranno problemi.”
Questo lo dice lei, professor Shido… La mattinata si trascinò lenta e noiosa. I professori si ritennero in diritto di assegnare compiti a volontà per le vacanze estive, ed a nulla servirono le proteste dei poveri studenti, che già assaporavano la libertà e lunghe gite al mare. Shinichi annotò tutti i compiti con indifferenza, pensando a quello che sarebbe successo una volta terminata la scuola. Non dovrò vedere Shiho tutti i giorni. Possiamo occuparci subito del progetto di chimica, per un genio come lei sarà uno scherzo da ragazzi. E poi, la saluterò cortesemente, le augurerò buone vacanze e porterò Ran da qualche parte: magari in Francia, o in giro per il mondo…
Quell’ultima settimana di scuola, le lezioni del pomeriggio non c’erano, perciò al suono della campanella gli studenti si riversarono in mensa e poi raggiunsero i rispettivi club, che non terminavano la loro attività con la fine delle lezioni. Shinichi non apparteneva a nessun club, ma era di turno per le pulizie; una volta finito il suo lavoro, si fermò una mezz’ora a vedere gli allenamenti di Ran, poi si decise a tornare a casa. Una rapida occhiata all’orologio gli disse che erano le sei, e prima di tornare a villa Kudo passò a trovare la sua vicina di casa: Shiho era seduta sul divano, a sorseggiare del tè caldo e leggere una rivista di moda, la sua preferita.
“Ciao. Mi sembri in forma.”
“Non posso lamentarmi.” rispose lei, con un’alzata di spalle. Era tornata la solita Haibara, ironica e scontrosa: non c’era traccia della ragazza debole e febbricitante che aveva assistito appena due giorni prima.
“Ti ho portato i compiti. Ed una bella notizia.”
“Ho vinto alla lotteria?”
“No, ma hai guadagnato un bel progetto di chimica…non è forse la sua passione?” le chiese, ironico. “Prenderemo sicuramente un bel voto, il più alto dell’intera scuola. Quell’odioso di Shido resterà a bocca aperta.”
Shiho sollevò appena un sopracciglio. “Prenderemo?”
“È l’ultima trovata del professore, un modo per rovinarci gli ultimi giorni di scuola.”
“Quell’uomo è un maniaco. Mi guarda sempre le gambe.”
“In effetti, girano delle voci su di lui…ad ogni modo, il professore ci ha assegnato un progetto di chimica per l’estate, ma ne vuole una bozza entro domani.”
“E ci ha messi in coppia?”
“Ha detto che in questa maniera potevi fare il compito anche tu.”
“Perfido fino in fondo. Hai qualche idea?”
Shinichi si grattò la testa, arrossendo. “Ehm…veramente no.”
“D’accordo, vedrò di buttare giù qualcosa.”
“Sicura?” le chiese Shinichi, preoccupato. “Non dovresti riposarti?”
“Non faccio altro da due giorni, Kudo. Sto bene adesso.”
“Se lo dici tu.” Si strinse nelle spalle. “Allora tu ci metti le idee ed io una bella pizza?”
“Con tanta mozzarella e gamberetti?”
“Ti comprerò anche le patatine, se le vuoi.” rispose Shinichi, sorridendo ironico.
“Prepara per due, allora.” Gli rifilò un’occhiata in tralice. “Ci vediamo tra mezz’ora a casa tua?”
“Perché?” le chiese Shinichi, confuso.
“Perché vorrai cambiarti…e perché sono stufa di stare chiusa in casa ed essere trattata da malata.”
“Forse perché lo sei?” commentò Shinichi, sarcastico.
“Sono guarita, Kudo.” replicò Shiho, lievemente seccata. “Ho bisogno di fare quattro passi e di aria fresca…e se non farai come dico io, puoi dire addio al tuo bel voto.”
“È un ricatto?”
“Si.”
“Sei davvero perfida, sai?” borbottò Shinichi, con una smorfia.
“Sono un ex donna in nero, no?” Gli sorrise beffarda, chiudendo la rivista. “Ci vediamo tra mezz’ora, mio caro detective...e chiedi al pizzaiolo di abbondare con la mozzarella.”
Alla fine, si finisce sempre per fare come vuole lei...

inizio di capitolo abbastanza tranquillo.
ed è anche finita la scuola! ancora un giorno, e....tutti al mare!!!
abbiamo bei ricordi del mare, no? :shifty:

quizzone!

- il prof shido è davvero un pervertito, come dicono le voci?
- shiho non ha davvero sentito la sveglia, o non voleva semplicemente vedere la faccia di kudo di prima mattina?
- ma soprattutto, agasa dove ha lasciato le chiavi di casa?


ci ho messo dieci minuti per pensare alle domande del quizzone, e quello che sono riuscita a tirare fuori è una mezza schifezza. vabbè!
questo è tutto. leggete, commentate e quizzate. ci aggiorniamo a venerdì, così ci facciamo anche gli auguri di pasqua!
scopriremo cose interessanti...... :shifty:
 
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