buonasera a tutti, per questo aggiornamento pre- pasquale!
qui a torino c'è un temporale da paura!!!! anche se oggi c'è stato il sole, e faceva pure abbastanza caldo...vabbè, pazienza!
vediamo se c'è posta...
shi- star: bene, bene! sono contenta, così possiamo leggere la ff!
calvin: io detestavo i compiti delle vacanze!!!! specialmente quelli di matematicaXD mi piace l'idea di agasa che suona il campanello per fare dispetto al kudo
harry: esatto, harry, shido è il professore un pò folle di HOTD, che oltre ad essere pazzo per me è anche un pervertito che molestava le sue studentesse. spero sia morto divorato dagli zombie...
e per la rubrica
nun ce pò fregà de meno, scopriamo che...ebbene, avete indovinato. il caro dottor agasa ha dimenticato le chiavi di casa al mulin rouge
dottore, dottore, ora sei un padre di famiglia, queste cose non le puoi più fare!!!!
ma andiamo al capitolo. avevamo lasciato i due studenti modello alle prese con un compito per le vacanze piuttosto spinoso. ma soprattutto, con una bella pizza.......
CAPITOLO VENTIQUATTRO- PROFUMO DI VACANZE
Seconda Parte
Shinichi corse a casa, fece una doccia veloce ed indossò pantaloncini e maglietta, il tutto dopo aver telefonato per ordinare pizza e patatine. Shiho si presentò puntuale come un orologio svizzero, aiutata dall’inseparabile stampella: indossava un pantalone lungo ed un dolcevita, nonostante la stagione, ma al piede sano calzava una ciabatta infradito.
“Forse era meglio se restavi a casa.” commentò Shinichi, sarcastico, spostandosi per farla passare.
“Ho solo freddo.” puntualizzò lei, sardonica. “E poi, il cielo è pieno di nuvole...sta arrivando un temporale.”
“Vuoi che ti metta la stufetta di mia madre?” le chiese Shinichi, aiutandola a salire le scale per raggiungere la sua stanza.
“Non sarebbe una cattiva idea.”
“Sei freddolosa, eh?”
Lei gli rifilò la sua solita occhiata obliqua, poi si sedette sul letto ed aprì il libro di chimica. “Giusto un po’. Ma ora cominciamo, non abbiamo tempo da perdere.”
Lavorarono senza sosta fino all’ora di cena. Scelsero l’argomento da presentare e cercarono su internet le informazioni disponibili: stavano cercando di buttare già la bozza del progetto quando il fattorino della pizza suonò il campanello di casa Kudo, portando le pizze che avevano ordinato. Decisero quindi di fare una pausa, Shinichi portò le pizze in camera e per i successivi venti minuti mangiarono con gusto.
“Ci voleva proprio, eh?” Shinichi le sorrise, raccogliendo i rifiuti e gettandoli in un sacchetto di plastica. Allontanò Cleo, che cercava di infilarci dentro il muso, attirata dall’odore del cibo. “Vuoi un caffè? Un tè?”
“Ti ringrazio, sto bene così.”
“Allora riprendiamo?” Il giovane prese in mano i suoi appunti. “Siamo a buon punto, eh?”
“In due, si lavora più in fretta.”
“Specie se l’altra metà della coppia è un genio.” puntualizzò Shinichi, ironico.
“Un genio...del male.”
“Non solo.” Shinichi sorrise, divertito, corrugando la fronte e grattandola con la matita. “Uhm...questo punto non mi convince. Sarà meglio rivederlo.”
“Fammi dare un’occhiata. Qual è?” gli chiese Shiho, posando il libro che teneva sulle ginocchia. Shinichi si sedette accanto a lei, mostrandole i fogli incriminati e cercando insieme a lei la soluzione ideale al loro problema. “Ecco. Forse così ci siamo...che ne dici?”
“Credo che vada bene.” rispose Shinichi, alzandosi e stirando le braccia. Aveva proprio bisogna di una piccola pausa, era da un po’ che lavoravano a quel progetto. Guardò l’ora: le nove e quarantacinque.
Accidenti! Il professor Shido è veramente malefico! Si accostò alla finestra, corrugando la fronte. “Oh. Sta piovendo.”
“Davvero?”
“Già.” mormorò Shinichi, emettendo un lieve sospiro. Arricciò il naso con una smorfia, massaggiandosi la fronte. “Accidenti!”
“Qualche problema, Kudo?”
“La chimica non fa per me...ho un gran mal di testa.”
“Sarà la stanchezza.”
“Quello...ed il pensiero che a quest’ora Shido se ne starà comodamente buttato sul divano a vedere la televisione, mentre a noi tocca sgobbare per i suoi capricci.” borbottò il giovane Kudo, continuando a massaggiarsi la fronte dolorante con le dita. “Maledizione! Ma che senso ha che deve vedere le bozze del progetto? Non gli basta dare i voti dopo le vacanze estive? E se poi non fosse di suo gradimento?”
Shiho sorrise alla sua espressione contrariata. “Non lamentarti, Kudo.”
“Non mi sto lamentando.”
“Sembri un vecchio noioso...dai, vieni qui.”
Shinichi la scrutò, sospettoso. “Perché?”
“Non vuoi un massaggio?” gli chiese Shiho, sollevando le mani con espressione ironica.
“Hai il polso ingessato.”
“Non sono moribonda, Kudo. E le dita posso ancora muoverle.”
“Non stai tramando qualcosa, vero?” chiese lui, ancora diffidente.
“Giuro.”
“Beh, allora...” Il mal di testa lo stava uccidendo, era diventato insopportabile.
Un massaggio è proprio quello che ci vuole, in questo momento… Annuì, andando a sedersi sul bordo del letto, vicino a Shiho. La ragazza scivolò dietro di lui, ed un istante dopo Shinichi sentì le sue dita snelle e leggere tra le ciocche brune. Il suo tocco era delicato e gentile sul cuoio capelluto, e gli procurava piccoli brividi lungo la schiena. “Per tutti i violini di Sherlock...”
“Va un po’ meglio?” chiese Shiho, sorridendo.
“Questa roba...è incredibile!” esclamò Shinichi, chiudendo gli occhi e godendosi appieno quel massaggio. Le dita di Shiho si muovevano dolcemente tra i suoi capelli, cancellando magicamente quel fastidioso mal di testa che lo aveva tormentato. “Dove hai imparato...questa cosa?”
“Me l’hanno insegnata.”
“Chi?”
“Chris.”
Shinichi aprì di scatto gli occhi, sbalordito. “Intendi...Chris Vyneard? Vermouth?”
“Ne conosci un’altra?” fu il commento ironico di Shiho. Il giovane emise un fischio sommesso.
“Non mi avevi detto che tu e Vermouth foste amiche.”
“In realtà, non era proprio così...ma è stata l’unica dell’Organizzazione che mi è stata vicina dopo la morte di Akemi, l’unica che non aveva il cuore completamente nero. L’ho ha dimostrato anche a te, salvandoti la vita a costo della sua.”
“Lo so.” mormorò Shinichi, tristemente. Ricordò quel terribile giorno, in cui lui e Shiho si erano introdotti nella sede dell’Organizzazione: il boss aveva sparato contro di lui, con l’intenzione di ucciderlo, ma Vermouth gli aveva fatto scudo con il suo corpo, restando uccisa al suo posto. “Le donne sono davvero creature imprevedibili. Non sai mai cosa aspettarti da loro...non credevo che Vermouth potesse compiere un gesto simile. Non riesco ancora a spiegarmelo.”
“Il tuo fascino ha colpito ancora.”
Shinichi arrossì, imbarazzato. “Ma...ma che sciocchezze dici, Shiho?”
“Hai molte ammiratrici, non lo sapevi?”
“No.”
“Non fare il modesto, Kudo.”
“È solo uno dei tuoi soliti scherzi.”
“Ti assicuro di no. Ne ho incontrate alcune qualche giorno fa, in biblioteca.” Le labbra di Shiho si stesero in un sorrisetto malizioso che Shinichi non vide, ma che facilmente immaginò. “Non vuoi sapere cosa dicevano su di te?”
“No.” borbottò lui, arrossendo. “Ma sono certo che la tua perfidia non si fermerà davanti ad una banale negazione.”
“Hai delle fans davvero scatenate. Parlavano di assistere ad una tua partita...e del tuo didietro.”
non ci credo! c'è qualcuno che guarda il didietro di kudo?!?!
chi è questo malato di mente?
cmq, vorrei sapere perchè alla fine kudo si ritrova sempre da solo con shiho.........
*fischietta, facendo finta di niente*
quizzone!
- cosa starà facendo il prof shido, mentre i suoi poveri studenti fanno i compiti?
- chi erano le pazze che spettegolavano sul culetto di shinichi? *non vale dire sonoko, ran e kazhua*
- ma soprattutto, la bella chris faceva quei massaggi a gin o al boss, nell'intimità della camera da letto? *ridacchia*
scusate, ma ho questa fissa che vermouth se la intende con gin, e che quando i mibbi dormono, facciano cose sconceXDXDXD
tornando seri, leggete e commentate. e magari, quizzate anche. se volete sapere come finisce il capitolo, vi aspetto martedì sera.
lunedì è pasquetta, quindi la trascorrerò a fare nullaXD
ne approfitto per fare a tutti gli auguri per una buona pasqua. non mangiate troppo, altrimenti diventate come genta!!!!
