Detective Conan Forum

Un Posto Nel Mondo

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DarkSwann
view post Posted on 2/7/2012, 20:42 by: DarkSwann     +1   -1
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The Dark One

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buonasera a tutti! l'italia calcistica ieri si è presa una bella batosta(ma chissene) e noi siamo di nuovo qui! oggi è venuto giù un acquazzone incredibile, e finalmente si stava freschi!
mentre sabato sono andata in piscina e mi sono colorataXD speriamo che sabato sia di nuovo bello e si possa tornare in piscina. e per finire la giornata, ci siamo pure presi una bella pizza :wub:
questa settimana sono a riposo, niente sveglia presto per fare la baby sitter.

posta!

shi- star: ho letto l'ultimo aggiornamento della tua fic, anche se con due mesi di ritardoXD teniamo sempre le dita incrociate per i tuoi esami finali...ma hai deciso cosa fare dopo le scuole?

calvin: si, tutta la centrale di polizia sarà vuota....ed i criminali ne approfitteranno per colpire, sapendo che kudo è impegnato altroveXD agasa non pulisce, ha la domesticaXD

nena lokita: scusami, ma non mi ricordo di teXD cmq, bentornata :clap: ovviamente, shiho- chan omette apposta la parte in cui la madre respinge il provolone!

harry: bella l'idea del portachiavi a forma di panino d'argentoXD sai che in effetti non ci avevo pensato? kudo ha la pistola d'ordinanza?


e per la rubrica nun ce pò fregà de meno, scopriamo che....l'autrice agli esami di quinta superiore ha preso 82, come il suo anno di nascita. 18 crediti(allora erano 20), 33 più 31. scommetto che non ci dormivate la notteXD harry, non ricordavo di avertelo detto!
e scopriamo anche che alla domanda di megure, kudo ha risposto con un "mi scusi, ispettore, devo andare in bagno"XD

capitolo! eravamo rimasti ad una conversazione importante, vi lascio con il resto....

CAPITOLO TRENTADUE- UN TUFFO NEL PASSATO


Seconda Parte



Shinichi si strinse nelle spalle, rivolgendole uno sguardo intenso. “Vuoi proprio saperlo?”
“Mi piacerebbe.”
“Perché?”
“Sono curiosa.” Anche Shiho si strinse nelle spalle. “Lascio due piccioncini innamorati, e quando torno trovo te da solo e lei prossima sposa di un altro.”
“Sicura che è solo per questo?” La sfidò con lo sguardo, e con la voce. Si sentiva euforico, ed irritato, perché quel donnaiolo l’aveva puntata e guardata.
“Pensi possa avere un altro motivo?”
“Con te, non si è mai sicuri di niente.” Smise di dondolarsi, fissandola negli occhi. “Non hai risposto alla mia domanda.”
“Curiosità...e meraviglia.” mormorò Shiho, dopo un istante di silenzio. “Pensavo che ormai tu e Ran foste una coppia felicemente sposata, e con qualche marmocchio tra i piedi.”
“Ti sbagliavi.”
“Già. Ma, nonostante tutto, avete mantenuto un ottimo rapporto.”
“Per fortuna, si. Direi che il nostro legame è più forte da amici che da fidanzati.”
“È la stessa cosa che mi ha detto Ran.”
Shinichi sollevò la testa, fissandola con espressione incredula. “Tu e Ran avete parlato...di noi?”
“Si.”
“E cosa...cosa...” Tossì, per dissimulare l’imbarazzo. “E di cosa...avete parlato?”
“Mi ha detto che...”
“Mamma, papi! Piove!”
Accidenti! Mai che riesca a finire un discorso con Shiho! Borbottando contro il mondo intero, Shinichi radunò velocemente i fascicoli, mentre grosse gocce di pioggia scendevano dal cielo. Shiho aiutò la figlia a prendere disegni e matite, poi prese il cucciolo e rientrarono tutti in casa, prima che il temporale scoppiasse in tutta la sua violenza.
“Uffi!” La bambina appiccicò il naso ai vetri, sospirando malinconica ed osservando la pioggia che cadeva fitta ed insistente. “Quando finisce di piovere?”
“Temo ci vorrà un po’.” rispose Shinichi, posando i fascicoli sul tavolo della cucina. Shiho, seduta al divano, accarezzava il cucciolo, tremante e spaventato dai tuoni, che le si era accucciato in grembo.
“Poi possiamo tornare in giardino?”
“Sarà tutto bagnato.”
“Uffi!” si lamentò la piccola Kudo, con tono capriccioso. “E allora, che facciamo?”
“Puoi continuare a disegnare anche dentro.”
“Non è la stessa cosa.”
“Hai tanti giochi. E c’è Chibi.”
Shiho- chan mise il broncio. “No. Io voglio andare in giardino.”
“Che testa dura.” Shinichi sospirò. La piccola Kudo era solitamente un angelo, ma ogni tanto i capricci li faceva anche lei. Almeno questo la rende una bambina normale... Si passò la mano tra i capelli, attraversò il salotto ed andò a sedersi davanti al piano. Le sue dita si mossero delicatamente sui tasti, ed un sorriso divertito gli spuntò sul volto quando la bambina rizzò la testa, con espressione attenta. Un paio di note ancora, e gli occhioni di Shiho- chan si illuminarono di gioia: si accostò veloce al piano, ed alla melodia musicale si unì la sua vocetta sottile e perfettamente intonata. È brava, riconobbe Shiho osservando la bambina e suo padre. È una cosa che fanno spesso, sono in perfetta sintonia. Davvero bravi, tutti e due...
“Mammina! Ti è piaciuta?”
“Si, piccola. Canti molto bene.”
Lei gonfiò il petto, orgogliosa. “Proprio come te, mammina!”
“E questo come lo sai?”
“Me l’ha detto papi...e ti ho sentita!” esclamò la bambina, con entusiasmo. “La nonna ha fatto il video della recita che hai fatto con papi quando andavate a scuola con zia Ran e zia Sonoko...mammina, perché non canti ancora?”
Shiho fu colta di sorpresa davanti a quella richiesta. Guardò per un momento in direzione di Shinichi, che se ne stava in silenzio e continuava a suonare. “In realtà...alla mamma non piace cantare.”
“Perché?” La bambina corrugò la fronte, poi i suoi occhioni si spalancarono, supplichevoli. “Per favore, mammina! Canta per la piccola Shiho!”
È terribile. La mia forza di volontà si spezza facilmente al cospetto di questa bambina...è così che si sentono tutte le mamme? Incapaci di dire no? Sospirò appena, raggiungendo il pianoforte. Passò con dolcezza la mano sulla superficie lucida, avvertendo un profondo disagio. No, non poteva farlo, nemmeno se a chiederlo era lei. “Non saprei cosa cantare.”
“Perché non canti la canzone di Aladino? Quella della recita, mammina!”
“Io...non so.” Un ultimo tentativo disperato di resisterle.
“Non te la ricordi, mammina?” le chiese Shiho- chan, dispiaciuta. Le posò una mano sul braccio. “Ti aiuto io, mamma...te la ricordi, papi?”
“Papi è stonato.” rispose Shinichi, divertito. La musica cambiò, ed anche l’espressione del giovane detective: i suoi occhi blu corsero ad incontrare quelli verdi ed intensi di lei, perdendosi nei ricordi. “Ora vieni con me/ verso un mondo d’incanto/ principessa è tanto che il tuo cuore aspetta un si.../ Quello che scoprirai/ è davvero importante/ il tappeto volante ci accompagna proprio lì... “Aiuta papi, scricciolo.”
Shiho- chan sorrise, si arrampicò sulle sue ginocchia e posò le mani su quelle di Shinichi. Le loro voci cantavano in sintonia, chiara e limpida quella di Shiho, appena sussurrata quella di Shinichi. “Il mondo è tuo/ con quelle stelle puoi giocar/ nessuno ti dirà, che non si fa/ è un mondo tuo per sempre...
Entrambi si zittirono. Shinichi continuò a suonare premendo dolcemente i tasti e chiudendo gli occhi, mentre Shiho- chan sollevò la testa per guardare dritto negli occhi la madre: Shiho osservò quel visetto incredibilmente serio ed ebbe l’impressione di essere davanti ad uno specchio. È incredibile. Quella sono io. Le ho trasmesso i miei occhi e la mia intelligenza, ma non la mia oscurità. È così solare, così fiduciosa, così spensierata...io non lo ero, alla sua età. Sapevo già quanto potesse essere crudele il mondo...
Il mondo è mio/ è sorprendente accanto a te/ se salgo fin lassù/ poi guardo in giù/ che dolce sensazione nasce in me...
Il volto di Shiho- chan si illuminò di gioia non appena la madre iniziò a cantare. Il cuore di Shinichi fece un salto incredibile, dando al giovane l’impressione che uscisse dal petto. La voce della donna era dolce e melodiosa, proprio come ricordava, e lo trasportò indietro nel tempo, a quel pomeriggio di cinque anni prima, in cui la sua vita era stata definitivamente sconvolta. A quel bacio appassionato e travolgente che era nato come finizione e si era trasformato in qualcosa di unico, speciale, irripetibile. Un bacio che ha portato ad altro, a Shiho- chan...
“C’è una sensazione dolce in te...”
“Ogni cosa che ho/ anche quella più bella/ no non vale la stella che tra poco toccherò.../ Il mondo è mio...”
“Apri gli occhi e vedrai...”
“Fra mille diamanti correrò...”
“La tua notte più bella...”
“Con un po’ di follia e di magia/ tra le comete volerò...”

Lo squillo assordante del telefono rovinò irrimediabilmente quel momento musicale. Shiho smise di cantare, Shinichi aprì gli occhi, interrotto nelle sue fantasticherie del passato, e Shiho- chan emise un’esclamazione di protesta. Il sogno è finito. Sospirando, Shinichi mise per terra la figlia ed andò a rispondere. Quando ritornò, dopo essere rimasto bloccato con sua madre per più di dieci minuti, trovò la giovane donna seduta sul divano, intenta a leggere una rivista, e la piccola Shiho sul pavimento, che giocava con Chibi. Fuori, continuava a piovere incessantemente. Perché mi sembra più bella ogni istante che passa?
“Ehi, papi! Ci vediamo il dvd di Aladino?”

dite, non vi siete commossi quando shiho ha chiesto alla madre di cantare per lei? avevo ragione che servivano i fazzoletti?
e solo a yukiko poteva venire in mente di fare il video della recita! almeno abbiamo le prove indelebili che kudo ha indossato le calzamaglie!!!!

quizzone!

- che rivista stava leggendo shiho?
- kudo cantava le ninna nanne a sua figlia, o metteva su un dvd?
- ma soprattutto, quante copie del video della recita avrà fatto yukiko?


oggi ho fatto una fatica a trovare le domande per il quizzone!
spero che non facciano tanto schifo....vi aspetto giovedì, per rivedere kudo in calzamaglia!!!!! :wub:
 
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1619 replies since 15/8/2011, 18:34   156736 views
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