Detective Conan Forum

Un Posto Nel Mondo

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DarkSwann
view post Posted on 26/7/2012, 20:02 by: DarkSwann     +1   -1
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The Dark One

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buonasera a tutti! tornata in forma, ho cominciato a correggere il romanzo!!!! sono arrivata al capitolo 14, anche se finora non c'era molto, qualche punteggiatura o termine da eliminare/cambiare....beh, meno male!!!
e dopo diversi giorni di fresco, è tornato il caldo! oggi abbiamo riacceso i ventilatori dopo una settimana che non li usavamo più. domani si scende presto per andare al mercato, sennò ci sciogliamo!!!

posta! ma non c'è nulla, cavolo!!!!!
vabbè, una fatica in menoXDXD se mi è sfuggito qualcosa, ditemelo voi!

mentre per la solita rubrica nun ce pò fregà de meno, scopriamo che.....l'ultima ad andarsene è stata ayumi!!!!! si era persa nel giardino, tra i diecimila fiori più i cinquemila che ha staccato ranXDXD

un ringraziamento speciale ad harry, che ancora una volta mi ha sostituita egregiamente nelle domande del quizzone. forse dovrei farlo più spesso, è divertente rispondere......calvin, quando scrivi un'altra fic?!

ultima parte del capitolo. avevamo lasciato i nostri eroi allo zoo. andiamo a scoprire se kudo incontrerà i suoi familiari........

CAPITOLO TRENTAQUATTRO- CUORI CHE BATTONO


Terza Parte



“Andiamo a vedere i panda?” chiese Shiho- chan, una volta finito il suo cono cioccolato e menta. La stanchezza sembrava passata, la piccola Kudo era tornata in possesso di tutte le sue energie.
“Li abbiamo già visti, tesoro.”
“Dai, papi! Lo sai che mi piacciono tanto!”
“Scricciolo, ma tu non ti arrendi mai?” esclamò Shinichi, sospirando. “Abbi pietà del tuo vecchio padre!”
“Papi!”
“Vieni, piccola. Lasciamo riposare il tuo vecchio padre.” intervenne Shiho, con tono ironico ed espressione divertita. La bambina emise un gridolino d’entusiasmo: Shiho prese in braccio la figlia e la portò al recinto dei panda, a pochi metri dal punto in cui si erano concessi una sosta. Il recinto dei panda era piuttosto affollato, ma Shiho riuscì a trovare un posticino da cui si godeva una buona visuale.
“Mamma, guarda quel cucciolo com’è buffo!” esclamò la piccola Kudo, cingendole il collo con un braccio. Shiho spostò lo sguardo dal cucciolo che tentava di stare goffamente in piedi a sua figlia. Il visino lentigginoso era illuminato da un gioioso entusiasmo, le guance arrossate e gli occhi accesi d’eccitazione. È evidente che i panda le piacciono davvero. Magari domani le compro un bel peluche gigante. Sentiva nitidamente il suo braccio magro intorno al collo, ed il corpicino caldo di lei premuto contro il fianco. Era una sensazione piacevole, ammise. La faceva sentire strana, ma non si sentiva a disagio: piuttosto, le faceva venire voglia di osare di più. Abbracciarla stretta, riempirla di baci affettuosi, immergere il volto nei suoi morbidi capelli di bambina, coccolarla, tenerla stretta e non lasciarla andare. Potrei abituarmi a tutto questo. Ad essere una mamma...
“Ehi, ehi, ehi! Non pensavo che in questo posto pieno di animali pulciosi si trovasse una bellezza del genere!”
Tre giovanotti, che avevano tutta l’aria di trovarsi lì per caso, avevano circondato la giovane donna. Il più alto, con i capelli tinti ed una serie di orecchini sparsi sul volto, stava appoggiato contro la ringhiera di legno e la fissava da dietro un paio di lenti arancioni con un ghigno arrogante: i suoi compagni, più bassi di lui ma ugualmente acconciati ed arroganti, erano proprio dietro di lei, le mani nelle tasche degli enormi pantaloni e la stessa smorfia sui volti. E questi, chi sono? Shiho corrugò la fronte, sostenendo senza problemi i loro sguardi e la loro presenza.
“Prego?”
“Dove sei stata nascosta tutto questo tempo, tesoro?” continuò il biondo teppistello, con un sorriso che voleva essere seducente ed affabile. Si chinò appena verso di lei. “Se sapevo di incontrarti, ti compravo un bel mazzo di rose rosse... belle come te, tesoro.”
“Non mi piacciono i fiori.”
“Oh.” Il ragazzo rimase spiazzato davanti alla sua freddezza, ma si riprese dopo un istante. “Allora ti regalerò dei cioccolatini.”
“Sono allergica.”
“Un bel gioiello.”
“Non ne indosso.”
“Ehi, capo! Fa la difficile questa!” esclamò uno dei due ragazzi, ridendo sguaiatamente. Anche l’altro compagno rise, mentre il capo digrignava i denti in una smorfia rabbiosa.
“Fagli vedere chi sei, capo! Non puoi permetterle di rifiutarti!”
“Tacete, voi!” sibilò il giovanotto, con un ringhio. Tornò a fissare Shiho, gli occhi scuri che la scrutavano con insistenza. E cupidigia. “Tesoro, non fare la preziosa! Molla la sorellina e vieni con me...ti assicuro che ci divertiremo, noi due.”
“Non è mia sorella.”
“Oh...oh.” Un sorriso viscido si disegnò sul volto del teppista. Sghignazzò, ed i suoi compagni con lui. “Allora sai di che parlo!”
“Dai, tesoro, non farti pregare!””
“Sappiamo spassarcela noi! Vieni, dai!”
“Conosciamo un bel posticino riservato, nessuno ci verrà a disturbare!”
“Preferisco restare qui. Stiamo vedendo i panda.” rispose Shiho, senza scomporsi.
“E dai, bellezza! Non fare la puttanella innocente!” esclamò il capo, con una smorfia sprezzante. Sputò per terra e la afferrò per un polso, strattonandola bruscamente: gli occhi verdi di Shiho brillarono ardenti, mentre la piccola Kudo si stringeva spaventata alla madre. “Tu ora vieni con me! E...”
“Ehi, amico! Dove credi di andare?”
Una mano saettò a stringere il braccio del giovane teppista. Lui emise un grido di protesta, voltandosi di scatto e ritrovandosi a fissare un paio d’occhi blu che rifulgevano tempestosi. Da sotto le fronde dell’albero, Shinichi non si era lasciato sfuggire un solo movimento della giovane donna e di sua figlia: le aveva perse di vista solo per mezzo minuto, la visuale coperta da un gruppo di visitatori stranieri accompagnati da una guida, e quando poté vederle di nuovo, erano in compagnia di tre giovanotti dall’aria poco raccomandabile. Il tempo di rendersene conto, ed uno di essi aveva afferrato Shiho per un polso, spaventando la bambina. Kudo era scattato all’istante, senza pensarci due volte, con la rabbia che gli divorava il cuore impazzito: in un lampo era vicino alla ragazza ed alla figlia, pronto a difenderle da ogni cosa.
“Ma che vuoi? Togliti di mezzo, moscerino!”
“Giù le mani da lei.” sibilò Shinichi, strattonandolo bruscamente e liberando Shiho da quella stretta sgradita. Lo allontanò dalla donna con una spinta, e si frappose tra i due, mettendo il suo corpo tra Shiho ed i tre teppisti. “Vi conviene cambiare aria, se non volete finire male.”
“E tu chi diavolo saresti?” lo affrontò il giovane capo a muso duro, con tono sprezzante e tono arrogante. “Che vuoi? Questa storia non ti riguarda!”
“Mi riguarda eccome. State importunando la mia donna e mia figlia.” ribatté Shinichi con espressione gelida, socchiudendo gli occhi in due fessure di fuoco. “Ed infastidire le donne di un poliziotto non è una mossa intelligente.”
Alla vista del tesserino con il distintivo, i giovani teppisti persero la loro arroganza e si resero conto che era più saggio lasciar perdere quella ragazza ed allontanarsi da quel tizio che prometteva guai. Il capo infilò le mani in tasca, sputò per terra, e si allontanò borbottando, seguito dai suoi compagni.
“Tsk! I soliti idioti!” sbottò Shinichi, continuando a fissarli con sguardo truce, per essere sicuro che non tornassero. “Non dovrebbe essere permesso a stupidi del genere di frequentare questo posto.”
“Fortuna che sono la donna di un poliziotto.”
Shinichi arrossì fino alla punta delle orecchie. “Era...era...era solo per dare enfasi alla cosa.”
“Eri preoccupato per me?” gli chiese Shiho, accarezzando dolcemente la schiena della figlia, avvinghiata a lei, ancora spaventata.
“Ho visto che ti stavano dando fastidio...”
“E sei intervenuto.”
“Eh...già.” mormorò Shinichi, imbarazzato, massaggiandosi la nuca.
“Ricordi che conosco le arti marziali, vero?” gli chiese, con un sorrisino ed il solito sguardo obliquo. “So difendermi da sola.”
Shinichi divenne paonazzo. Era scattato istintivamente, non aveva pensato che lei fosse una campionessa di karate. “B-beh...volevo solo...volevo solo evitare che q- quei poveretti si facessero del male...e poi eri impicciata da Shiho- chan... andiamo! È ora di tornare a casa!”

ma che dolce kudo! tutto rosso ed imbarazzato!
le sue donne.... kiss
oggi niente prese in giroXD


quizzone!!!!!!

- chi erano i tre teppisti? *gradite risposte strane, stupide, esagerate*
- in quanti secondi shiho avrebbe atterrato i teppisti?
- ma soprattutto, quanti di voi sognano sboroneggiare quanto kudo esibendo un distintivo e gridando con espressione compiaciuta "polizia, fermi tutti!"?

oggi fanno schifo le domande del quizzone, ma non me ne sono venute in mente di migliori. corro a vedere one piece, tra poco scoppia la mega rissa!!!!!
noi ci vediamo domenica. e vi consiglio di non mancare, perchè stamattina mi sono riletta il capitolo per eventuali correzioni e per la consueta suddivisione, e....mamma mia, ragazzi!!!!!!!
 
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1619 replies since 15/8/2011, 18:34   156736 views
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