Detective Conan Forum

Un Posto Nel Mondo

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DarkSwann
view post Posted on 26/8/2012, 20:22 by: DarkSwann     +1   -1
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The Dark One

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buonasera a tutti! le vacanze sono proprio finite, mio fratello è tornato dalla sicilia venerdì e domani riprende il lavoro. l'aria sta rinfrescando, ieri ha anche piovuto, ed oggi c'era vento...beh, almeno si sta freschi e si dorme tranquilliXD
voi che mi raccontate di bello?

andiamo a controllare la posta...

dansherry: mamma mia, mi hai fatto morire con la faccina di dawson!!!!!
ed anche con la descrizione della camera di kudoXD

harry: shiho chan ha scattato un sacco di foto ai genitori che dormivano abbracciati e le distribuirà per l'asilo, stile mamma di naoki irie di "itazura na kiss" (si nota che sto leggendo questo manga?XD)

hikaru: la suoneria della sveglia di kudo è ovviamente la sigla della signora in giallo, la sua maestra e beniamina. ha anche il suo posterXD

calvin: la piccola shiho era assente perchè in riunione con l'autrice. ci stavamo mettendo d'accordo su come allungare l'agonia del kudoXD
e c'è anche la sfiga tra i mostri invisibili, si.

e passiamo alla rubrica ormai famosa, la mitica nun ce pò fregà de meno...oggi si scopre che tipo di orologio porta il kudo! siccome è tirchio, ha ancora su l'orologio che vinse al luna park quando aveva dieci anni, e tra l'altro lo vinse usando una monetina scroccata a ran, manco presa dal suo portafoglio!!!!!! per chi fosse interessato a saperlo, l'orologio è questo:

Orologio kudo

che uomo patetico il kudo!
e naturalmente il nido degli uccellini è desolatamente vuoto :bye: :bye: :bye:

si, smetto di dire scemate e passo al capitolo, che è quello che ci interessa. siamo alla fine ormai, ragazzi, rassegnatevi. ogni avventura ha il suo termine(a parte il manga di conan) ed anche la nostra è arrivata alla fine.........vi lascio alle ultime battute della fic.....

CAPITOLO TRENTASETTE- UN POSTO NEL MONDO


Terza Parte



Si prepararono in fretta ed uscirono di casa dieci minuti dopo, salutandola a gran voce, uno diretto a scuola e l’altro al lavoro. Shiho rimase a crogiolarsi sotto le coperte, sorridendo quando ripensò a quanto era successo. Alla nuova vita che la attendeva. Sarà tutti i giorni così? Ridere, farsi il solletico, parlare di gelati, fare progetti...svegliarsi accanto a lui. Posò istintivamente la mano sul materasso, dove fino a pochi minuti prima c’era lui. È un calore piacevole. Potrei davvero abituarmi a tutto questo. Da una strana sensazione, ma non mi crea disagio...forse è davvero questo il mio posto, forse ho davvero trovato la mia casa...e sono felice, molto felice...
Per quanto fosse piacevole poltrire sotto le coperte e pensare alla nuova vita, doveva alzarsi. Si concesse una bella doccia, si vestì ed uscì. Aveva una meta ben precisa, e quando suonò al campanello si chiese come avrebbe reagito una certa persona alla notizia della sua decisione. È giusto che lo dica prima a lui. Ne sarà contento, e se lo merita...
Il dottor Agasa non era da solo, ma in compagnia dei signori Kudo. Shiho fu colta di sorpresa, ma non si scompose. Avrebbe dovuto avvertirli lo stesso, perciò approfittò dell’occasione per comunicare ai tre nonni di sua figlia che non dovevano più preoccuparsi per lei, che non sarebbe più andata via. Il dottore la abbracciò commosso, ed anche i signori Kudo si congratularono, dichiarandosi felici della scelta. Ma quando, in un momento in cui lei e Yukiko rimasero sole, la donna le chiese quali erano i suoi sentimenti nei confronti di Shinichi, lei non rispose. Cosa provo per lui? Bella domanda. Ma per ora non voglio pensarci, è troppo presto...
Trascorse il resto della mattinata a girovagare per la città, ed all’ora di pranzo fu stupita quando i suoi piedi la portarono davanti alla stazione di polizia di Tokyo. Cosa ci faccio qui? Osservò il grande edificio, corrugando la fronte, perplessa. I miei piedi si sono mossi da soli, ed ora sono qui. Dovrei andarmene... Ma ancora una volta, il suo corpo non le obbedì: attraversò la strada e varcò la soglia della centrale, chiedendo dove poteva trovare il detective Shinichi Kudo. Il poliziotto al bancone le fornì tutte le indicazioni, le consegnò il pass e lei riuscì a prendere l’ascensore un attimo prima che le porte si chiudessero. Cosa ci faccio qui?, si ripeté la giovane donna, arrivando alla sezione omicidi e varcando la soglia timida ed esitante.
“Oh, ma guarda!” esclamò una voce femminile, che le parve familiare. Una brunetta dall’aria simpatica le venne incontro, sorridendole con un pizzico di malizia. “Ehi, Sato! Avverti l’affascinante principe che la sua principessa è qui!”
“Yumi, non essere impertinente! La metterai in imbarazzo!” replicò di rimando la detective, senza curarsi di tenere la voce bassa, nonostante le proteste del marito. “Ehi, Kudo! Moglie in visita!”
Shinichi, in fondo alla grande stanza, si voltò di scatto. Incrociò gli occhi verdi di Shiho, ed il cuore gli balzò in gola, rischiando di soffocarlo. Dio, quanto è bella! È tutta la mattina che penso a lei, che vorrei vederla...ed ora, eccola qui. Si affrettò a raggiungerla, lanciando un’occhiataccia a Sato e Yumi, che ridacchiavano maliziose.
“Ehm... c- ciao.”
“Ciao. Spero di non disturbare.”
“No, no...figurati.” Tossì, per schiarirsi la voce. Alle sue spalle, sentì le risatine delle due donne, e dei colleghi. Avvampò d’imbarazzo. “Cosa...come mai sei qui?”
“Passavo da queste parti.” Sollevò il sacchetto bianco che aveva in mano. “Ti ho portato il pranzo.”
“Davvero?” mormorò Shinichi, avvertendo un piacevole calore riscaldargli il cuore.
“Hamburger, patatine, ed anche un muffin al cioccolato. Niente di speciale.”
“Oh, no...mi piacciono gli hamburger. Ed i muffin al cioccolato. È stato un pensiero davvero carino.”
Lei si strinse nelle spalle. “Li ho presi al bar qui all’angolo. Spero siano buoni.”
“Hai fatto un’ottima scelta.” Gettò una breve occhiata all’orologio alla parete. “Ehm...ti dispiace se mangiamo qui? Non ho molto tempo, Megure ci aspetta per una riunione.”
“Riguarda il caso delle rapine?”
Shinichi annuì, mentre la guidava alla sua scrivania. Le offrì la sedia, ignorando le occhiate e le risate dei colleghi. Che tornarono al loro lavoro, non appena un uomo robusto con i baffi li richiamò all’ordine, lasciando ai due giovani un minimo di privacy.
“Era da un pezzo che non mangiavo gli hamburger del Beiling’s.” Aprì il sacchetto, dopo aver preso una sedia dalla scrivania vicino, vuota. “Oh, c’è anche la macedonia! E i bocconcini di pollo con il formaggio!”
“Quanto entusiasmo.” commentò Shiho, prendendo il panino che lui le porgeva. Lo scartò e ne addentò un morso. Era davvero buono. “Sono andata dal dottor Agasa...c’erano anche i tuoi. Ho detto loro che resto.”
“Oh, bene. Stavo pensando che forse dovevo chiamarli...sai, mia madre è un po’ apprensiva.” Mangiò una manciata di patatine, corrugando la fronte mentre masticava. “Immagino che ti abbia riempito di baci ed abbracci. E di chiacchiere.”
“Più o meno.” rispose Shiho, dopo un istante, ripensando alle parole della signora Kudo. Cosa provo per lui? È un bravo ragazzo, e sempre gentile e dolce con me. Si preoccupa per me, mi protegge da me stessa ed allontana le mie paure...dovrei provare qualcosa per lui? I miei sentimenti non li conosco nemmeno io. O forse, non voglio ammetterlo...
Al termine del pranzo, Shiho salutò tutti e lasciò la stazione di polizia, con la strana sensazione di non volerlo fare. Per scacciare la malinconia improvvisa, si infilò in una libreria e qui rimase fino a quando arrivò l’ora di andare a prendere la bambina all’asilo. Shiho- chan le andò incontro con entusiasmo, la abbracciò e la baciò con gioia, e la giovane donna comprese che non avrebbe mai rinunciato a tutto questo, per nulla al mondo. Comprarono il gelato, poi si divertirono al parco insieme a Chibi e tornarono a casa che era quasi il tramonto. Stavano giocando con il cucciolo quando Shinichi rincasò, reggendo un cartone rettangolare ed un paio di sacchetti bianchi.
“C’è la pizza! La pizza!” esclamò Shiho- chan, correndogli incontro e battendo le manine. “E le patatine!”
“Ed anche gli arancini di riso.” disse Shinichi, chinandosi a baciare la figlia. Incrociò gli occhi di Shiho, sorridendo. “C’è anche la torta.”
“Al cioccolato?” chiese lei, ricambiando il sorriso.
“Naturalmente.”
“Vado ad apparecchiare.”

ah ah ah! vi ho fatto uno scherzo! non è mica l'ultimo capitolo!!!!!!! ci avete creduto, eh?!?!?! eh?!
scusate, ma non ho resistitoXD
pezzo divertente, mi sono fatta un sacco di risate scrivendo di quelle pettegole di sato e yumiXD i poliziotti saranno tutti invidiosi di kudo :grrr:
e chissà che seratina in famiglia si prospetta, speriamo che shiho chan non faccia danni..... :shifty:

quizzone!!!

- cosa facevano yukiko e yusaku a casa del doc agasa? *si accettano risposte strambe*
- yumi si è trovata un fidanzato?
- ma soprattutto, quanto avrà capito kudo della riunione sulle rapine in banca dopo il semi-appuntamento con la puccia?


allora, visto che la fic non è finita, vi rinnovo l'invito a leggere e quizzare, e vi do appuntamento a mercoledì, per un nuovo capitolo, che sinceramente non ricordo di cosa parliXD
vabbè, lo scopriremo presto. a mercoledì :wub:

 
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