Detective Conan Forum

Un Posto Nel Mondo

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DarkSwann
view post Posted on 10/9/2012, 20:19 by: DarkSwann     +1   -1
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The Dark One

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buonasera a tutti! avete finito di intasarmi il topic?????? :asd: :asd: :asd: :asd:
scherzavo, naturalmente...qui potete sbizzarrirvi come meglio potete....soprattutto se parlate della sottoscritta!
oggi bella giornata, caldo e sole! e mi sono vista per l'ennesima volta van helsing...che figo hugh :wub:

e benvenuta/o anche ad ai yoshida!!!!
ti troverai bene in questo mondo di matti!
e mi raccomando, non perdere nessun capitolo!

posta, posta!

shiholove: naturalmente, sono fan sfegatata di shiho....ran non la sopporto :doh:
ribadisco che non sono una shinxshiho, kudo è troppo idiota per meritarsi una superfiga come la nostra puccia....è troppo superiore lei, si tenga pure la seppia!
le fette biscottate del mulino bianco :asd: :asd: :asd:
la tua sorellina quanti anni ha?

harry: mi fa morire l'idea che megure vada al bar a prendere le brioches e conan sta sulla scena del crimine ad investigareXD
ed anche dell'autoscuola mibXD

hikaru: mio dio, i tuoi consigli sono ottimi!!!!!! mi hanno fatto morire dalle risate! e la musica di star wars e kudo con la maschera di dart water!!!!!! *notare che ho scritto water appostaXD*

dansherry: concordo, dovrebbe ricordarsi ogni cosa dei momenti in cui ha baciato shiho, perfino quanti battiti al minuto aveva il suo cuore!

veniamo alla famosa rubrica, nun ce pò fregà de meno....secondo i miei numerosi informatori, che la sottoscritta manda in esplorazione per catturare succulente notizie, dopo che kudo ha risposto male al megurone....beh, non è successo nulla di che. kudo è andato al lavoro, megure gli ha dato il benvenuto, ha convocato i suoi detective per la riunione giornaliera e....quando è entrato kudo nella sala, un palloncino pieno d'acqua gli è caduto in testa e lo ha praticamente lavato da capo a piedi! tutti sono scoppiati a ridere, kudo ha fatto una figuraccia, ed ha dovuto girare tutto il giorno per l'ufficio con dei vestiti prestati da megure(taglia extralarge su un mingherlino, immaginate che ridicolo!!!!) ma nessuno ha mai scoperto chi fosse l'autore di quello scherzetto....voi che dite? ;)
e complimenti a chi ha fatto i compiti, i baci sono esattamente 3 *almeno, credo*

ritornando seri, passiamo al capitolo. siete ancora tutti vivi dopo l'ammissione, seppure pensate, del kudo? mi raccomando, state all'erta perchè oggi....la situazione è abbastanza tosta.
scoprite perchè.....

CAPITOLO TRENTANOVE- UN PERICOLOSO IMPREVISTO


Seconda Parte



Lei annuì, incapace di fare altro. Non era mai stato così serio, ma non aveva paura. Era stranamente euforica, ed emozionata. Sentiva che stava per succedere qualcosa, una svolta importante nella sua vita. Sono pronta. È arrivato il momento, e sono pronta... Osservò Shinichi che si alzava ed usciva dalla camera, lo sentì trafficare in bagno e poi in cucina; tornò in camera, la salutò con un sorriso e sparì nuovamente. Sentì i passi per le scale, la porta aprirsi e chiudersi, il silenzio. Si. Sono pronta...
Indugiò a letto ancora qualche minuto, poi si alzò e raggiunse la cameretta di sua figlia, stranamente silenziosa. La piccola Shiho aveva gli occhi spalancati ed un delizioso broncio sul visetto lentigginoso, proprio come suo padre.
“Ciao, tesoro.”
“Ciao, mammina.”
“Hai fatto tanti bei sogni?” le chiese, scostandole una ciocca di capelli dal volto.
“Non mi sono piaciuti.”
“Oh. E perché?”
“Non voglio dirtelo.” borbottò la piccola Kudo, nascondendo la faccia nelle coperte.
“Tesoro, c’è qualcosa che non va?” le chiese Shiho, preoccupata. “Hai male da qualche parte?”
“Mi fa male la pancia.” rispose la bambina, dopo diverse esitazioni. Shiho comprese, e le sorrise con dolcezza.
“Vuoi che ti faccia una massaggio?”
“No.”
“Sei sicura che si tratti di mal di pancia? Oppure è qualcos’altro?” Le sfiorò con tenerezza i capelli. “Alla mamma puoi dirlo, tesoro.”
“Non voglio andare all’asilo.”
“Perché, piccola?”
“Perché...voglio stare con te, mammina.”
Come pensavo. È solo un capriccio infantile... Shiho sorrise, scostando la coperta e scoprendo il faccino imbronciato. “Sai tenere un segreto, piccola?”
“Si.”
“Allora adesso io e te ci alziamo, facciamo colazione, portiamo la Chibi dalla nonna e tu vieni con la mamma a fare una commissione. Poi andiamo a riprendere Chibi ed andiamo al centro commerciale, e mammina ti compra tutto quello che vuoi.” Le toccò la punta del naso con l’indice, sorridendole con complicità. “Che dici, il mal di pancia è passato?”
“Un po’.” ammise la bambina, a malincuore.
“Vieni qui, furbetta.” La prese in braccio, riempiendola di baci e riuscendo a farle tornare il sorriso. Venti minuti dopo, uscivano di casa, con la bambina che saltellava allegra e la incitava a muoversi. Dopo aver lasciato il cucciolo da Yukiko, presero la metro e giunsero in centro: Shiho aveva appuntamento con il direttore della banca alle nove, e puntuale come un orologio svizzero varcò l’ingresso del grande edificio, dirigendosi con la figlia ad uno degli sportelli vuoti. La signorina la invitò ad accomodarsi, dicendole che il direttore era stato trattenuto da una telefonata improvvisa e che sarebbe arrivato subito. L’uomo la raggiunse dieci minuti dopo, ed in quei pochi minuti d’attesa la banca si era riempita di clienti.
“Salve, mi scuso per il ritardo. Sono Hirota, il direttore.”
Shiho gli strinse la mano. “Yurika Haibara, piacere di conoscerla.”
“Il piacere è mio, glielo assicuro, signora Haibara. Le fece strada fino ad una scrivania, dietro gli sportelli, separata da due vetrate laterali. “Prego, signora. Il signor Kudo mi ha telefonato, per spiegarmi la situazione...ho già preparato i documenti ed i moduli necessari, mi servono solo alcune firme ed avrà la sua carta di credito.”
“Non ha bisogno dei miei documenti?” gli chiese Shiho, perplessa, mentre la figlia si arrampicava sulle sue ginocchia.
“Non si preoccupi. Il signor Kudo li ha già portati, non mi occorre altro.”
Shinichi ed il direttore Hirota sono amici? In questo caso, meglio così, mi risparmia un bel po’ di seccature...
“Ehi, bella gente! Mani in alto, questa è una rapina!”
Shiho sentì il sangue ghiacciarsi nelle vene. Il corpo si irrigidì, la penna si fermò a mezz’aria. Non stava succedendo davvero. Ora avrebbe aperto gli occhi e si sarebbe ritrovata nel letto di Shinichi, abbracciata a lui, al sicuro da ogni cosa. Ma non è un sogno. Questa è la realtà... Strinse istintivamente la piccola Shiho, fissando con occhi spalancati il direttore, pallido in volto, in cerca di aiuto e risposte. Cosa doveva fare? Come doveva comportarsi?
“Tutti con le mani in alto, forza! Non agitatevi, non fatevi prendere dal panico, e tutto andrà bene! Forza, gente, venite tutti qui! Tutti qui, a terra! Anche quelli dietro gli sportelli!”
Uno sparo squarciò l’aria, seguito da un grido ed un altro sparo. Shiho avvertì l’angoscia aggredirla con violenza, poi il gemito della bambina la costrinse a mantenersi lucida. Non doveva cedere al panico, non poteva permettersi di rifugiarsi nell’oscurità: sua figlia aveva bisogno di lei, doveva proteggerla dal pericolo. Devo essere forte, anche se sono terrorizzata... Lentamente, costrinse le sue gambe a muoversi, e prendendo in braccio la figlia si alzò dalla sedia, seguendo il direttore, anche lui pallido e tremante.
“Forza, forza! Un po’ di pazienza, e tutto sarà finito!”
Shiho si affrettò ad obbedire, sistemandosi contro la parete insieme ai clienti, al direttore ed agli impiegati. Strinse la bambina al petto, sussurrandole di stare calma, e gettò una rapida occhiata, per farsi un’idea di quanto stava succedendo. Erano in quattro, tutti armati di pistola, e con le facce coperte da maschere che riprendevano volti umani: a prima vista, sembravano quelli a cui dava la caccia Shinichi- quelli originali- ma Shiho aveva letto tutti gli incartamenti del caso, e sapeva che non lo erano. Erano gli emulatori, e l’idea si rafforzò quando vide la guardia giurata, che giaceva sul pavimento, ferita ad una gamba. Gli originali non sparano mai. Guardò ancora la guardia. Non sembrava grave, ma se non avesse ricevuto subito appropriate cure mediche, sarebbe morto dissanguato.
“Tutti a terra, signori! Fermi, e vi garantisco che uscirete vivi di qui!”
Quello che parlava doveva essere il capo. Alto, robusto, vestito di nero come i complici, capelli coperti da un cappellino scuro. Teneva la pistola come un cowboy del vecchio West, spavaldo ed arrogante. Fu lui ad agguantare il direttore per la giacca, strattonandolo con forza.
“Fuori i soldi, amico! Non ho tempo da perdere con i tuoi piagnistei! Dacci i soldi, e ce ne andiamo!”
Il direttore si precipitò alle casse, accompagnato da uno dei rapinatori che reggeva un sacchetto di yuta. Shiho guardò ancora l’uomo in divisa, poi il capo della banda. Forse si accontentano dei soldi e se ne vanno...pochi minuti e saranno lontani. Ed io potrò curarlo e portare Shiho- chan al sicuro... Rumori e sirene all’esterno la fecero sobbalzare. L’uomo robusto emise un’imprecazione irripetibile ed ordinò ai suoi complici di chiudere tutto. Poi si accostò alle tende scure, spiò all’esterno ed emise una seconda imprecazione.
“Maledizione! La polizia è qui...siamo circondati!”


sto guardando one piece, e c'è miss valentina che ha la voce della piova!!!!!!!!! *sospira*

ehm....tornando a noi.....OCCAVOLOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO
le nostre pucce sono nei guai!!!!!!!!!! allarme rosso, allarme rosso!!!!
kudo, dove cacchio sei quando servi?!?!?!?!

per distrarci, quizziamo!

- cosa avrà sognato shiho- chan?
- come si chiama la banca in cui kudo ha conservato tutti i suoi denari?
- ma soprattutto kudo riuscirà a concentrarsi sul lavoro, visto quanto dovrà fare quella sera?


non mi sono venute in mente idee migliori, ero distratta da nami che maltrattava il povero zoroXD
per sapere cosa succederà alla nostra amata shiho, e soprattutto se quell'idiota di kudo arriverà a salvarla con mantello e cavallo bianco, vi do appuntamento a giovedì, giorno in cui dovrò fare l'ecografia per vedere come sta la mia piccola cisteXD
e non svenite, mi raccomando!!!!!!!!
 
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