Detective Conan Forum

Un Posto Nel Mondo

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DarkSwann
view post Posted on 14/9/2012, 20:11 by: DarkSwann     +1   +1   -1
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The Dark One

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buonasera a tutti! ieri pizza e chiacchiere mi hanno impedito di aggiornare....ed anche una meravigliosa crostata di ciliegeXDXD
stamattina faceva un freddo cane!
e da quando ho postato della rapina in banca, va sempre su la pubblicità di quelle famose caramelle buonissime che vengono coinvolte in una rapina ed il tizio che le prende come ostaggi insieme ad un uomo dice ai poliziotti che chiamano per sapere cosa vuole "se non avrò ciò che voglio entro un'ora...mangerò uno degli ostaggi"....ecco, mi è venuto in mente shinichi che chiama i rapinatori nella banca in cui ci sono le pucce ed il capo risponde "mangerò uno degli ostaggio"....si, sono scemaXDXD
parliamo di cose serie. ieri ho fatto l'ecografia, la mia ciste è sempre li ma sembra si sia rimpicciolita ancora un pò.

posta!

shiholove: perchè, scusa, tu quanti anni hai, se posso chiedere? hai indovinato, io sono l'autrice dello scherzetto a kudo...ma non dirlo in giroXD

harry: ma infatti anche io me lo chiedo sempre....ma perchè i poliziotti devono sempre fare gli sboroni quando intervengono sul luogo di una rapina, o vanno a prendere un indiziato, etc...cioè, non è meglio sfruttare il fattore sorpresa?! se so che arriva la polizia, mi organizzo, no? invece se non lo so, non posso fare nulla quando intervengono!

hikaru: non preoccuparti, fai pure pubblicità, qui è ammesso tuttoXD prima o poi finisco la precedente fic, e poi mi leggo quella nuova.

mr veranda: ti avevo già dato il benvenuto/a? in due giorni ti sei sciroppata quasi 40 capitoli? complimentoni!

veniamo alla rubrica nun ce pò fregà de meno....i miei collaboratori hanno scoperto cosa ha combinato il kudo alla centrale di polizia, in attesa della famosa "serata della dichiarazione"....ha scritto in due ore "cento modi per dichiarasi alla puccia divina"....inutile scrivervi le baggianate che è riuscito a farsi venire in mente! mi auguro che non decide di metterne in pratica nessuna, e che alla fine utilizzi la più classica delle modalitàXD
la banca invece si chiama "banca kudo"....si, siamo sboroni! sfiga massima a meeeeeeeee

CAPITOLO TRENTANOVE- UN PERICOLOSO IMPREVISTO


Terza Parte



Shiho fu nuovamente presa dall’angoscia, ma si impose di calmarsi e mantenersi lucida. Erano arrivati i buoni, ma in quel caso complicavano solo la situazione. Ma era il loro lavoro intervenire dove si verificava un crimine, ed era loro dovere prendere i cattivi. I rapinatori non potevano uscire dalla banca, erano circondati: l’unica soluzione possibile era prendere in ostaggio chi era nella banca e trattare con la polizia per ottenere condizioni favorevoli per la fuga. Si prospettano lunghe ore di paura ed incertezza...spero solo che questi tizi non perdano la testa e si mettano a sparare a caso...
“Per favore! Lasciateci andare!”
“Tsk! Se non aveste suonato l’allarme, tutto sarebbe già finito e voi sareste liberi!”
“Noi non abbiamo fatto niente! Lasciateci andare!” insistette il direttore, affrontandoli con decisione nonostante l’evidente paura. “C’è un uomo ferito! Morirà, se non chiamiamo un’ambulanza!”
“Non sono affari miei! Se l’è cercata, non doveva mettersi in mezzo!”
“Un ostaggio morto non è un buon biglietto da visita.”
L’uomo mascherato si voltò bruscamente, incrociando un paio d’occhi color smeraldo che lo fissavano intensi, senza paura. La donna che aveva parlato era straordinariamente bella, così tanto che per un attimo rimase senza parole: stringeva al petto una bambina che le somigliava molto, e sosteneva il suo sguardo con una freddezza che quasi lo intimoriva.
“Taci, donna! Nessuno ha chiesto il tuo parere!”
“Quell’uomo morirà dissanguato. Lasciatelo andare, avete noi.”
“Tsk! Da qui non uscirà nessuno, finché ci sarà la polizia.”
“Permettetemi almeno di curarlo.”
L’uomo la squadrò con durezza. “Ne sei capace?”
“Sono un dottore.”
“Guarda un po’ che fortuna!” esclamò l’uomo, scoppiando a ridere rumorosamente. “Non mi interessa se crepa! Voglio solo i soldi!”
“E poi? Come farete ad uscire?” gli chiese Shiho, tranquillamente. “La polizia non tratterà mai con voi.”
“E se vi uccidiamo tutti?” chiese l’uomo con voce minacciosa, agitando la sua pistola.
“In questo caso, non avreste più degli ostaggi. E la polizia farebbe irruzione in un secondo.”
“Capo, forse ha ragione...”
“Ci conviene che quel tizio non muoia.”
“Zitti, stupidi!” sbraitò l’uomo robusto, rifilando un calcio al compagno più vicino. Emise una sonora imprecazione, muovendo a scatti la pistola. Guardò le vetrate coperte dalle tende, ed imprecò ancora. “E sia, maledizione! Ma bada a non fare scherzi, oppure ti caccio un proiettile in gola!”
“Servono dei guanti sterili. E delle garze.”
“Non siamo in un ospedale, se l’hai notato!”
“Sarà sufficiente una cassetta del pronto soccorso.” Si rivolse al direttore. “Ne avete una qui?”
“Si...si. E’...è nel mio ufficio.”
“Vada a prenderla, per favore.”
“Ehi, qui gli ordini sono io a darli!” esclamò il capo, rabbioso. Strattonò bruscamente uno dei compari. “Vai con il direttore, e bada che non faccia scherzi! Tu vieni qui, e datti da fare...e niente colpi di testa, sennò sparo a tutti!”
Shiho era terrorizzata dalle pistole, ricordo dei tempi in cui militava nell’Organizzazione. Sapeva come usarla, come sparare, come ferire e come uccidere; inoltre, il coinvolgimento in quella rapina e la presenza della figlia la spaventavano. Non era suo desiderio rimanere coinvolta, ma ora che erano diventati ostaggi ed i tempi si sarebbero inevitabilmente allungati, non poteva lasciare che un uomo innocente morisse. Devo aiutare quella guardia. E tenere sotto controllo la situazione, fino all’arrivo di Shinichi...
“Tesoro mio, ora, devi fare la brava bambina ed ascoltare la mamma.” Baciò Shiho- chan sulla testa e la strinse a sé. “La mamma deve curare l’uomo ferito. Ci metto pochi minuti e poi torno da te, capito? Tu intanto rimani con questa gentile signora? Lei avrà cura di te, ti terrà al sicuro...la mamma torna subito, d’accordo? Solo pochi minuti, e mamma torna.”
Shiho- chan era spaventata, ma annuì ed accettò di andare in braccio all’anziana signora dall’aria dolce che stava vicino a Shiho. La giovane donna accarezzò il corpicino tremante della bambina, la baciò sui capelli, e sollevando le mani si alzò lentamente. Tenendo d’occhio la pistola, si accostò all’uomo ferito, proprio mentre il direttore tornava con la cassetta. Shiho esaminò velocemente le ferite, mentre metteva i guanti ed il direttore tornava al suo posto: fortunatamente, non era stato colpito in punti vitali, ma la perdita di sangue la preoccupava. Ed anche il proiettile, rimasto nelle ferite. È più grave di quanto pensassi. “Mi servono forbici per tagliare i vestiti. Ed una torcia.”
Il capo fece in modo che avesse quando chiesto, ma la avvisò di non fare scherzi. Shiho lanciò una breve occhiata alla pistola puntata su di lei, poi alla figlia. Inspirò a fondo e cominciò a tagliare il tessuto della divisa: la guardia si agitò, gemendo, e lei si fermo.
“Mi serve un assistente.” Il rapinatore fece un cenno in direzione del direttore, e questi si affrettò ad obbedire. Shiho gli sorrise, rassicurante, notando che tremava spaventato. “Non si preoccupi, so quel che faccio. Lei deve solo impedirgli di muoversi.”
Shiho terminò di tagliare il tessuto e ne scostò i lembi, puntando la torcia sulla ferita: non sembrava profonda, ma dalla quantità di sangue perso era possibile che il proiettile avesse colpito un’arteria, una vena. PForse l’ha solo sfiorata. Ad ogni modo, devo fermare l’emorragia... Passò la torcia al direttore e gli chiese di tenerla sulla ferita. Dalla cassetta, prese bende e disinfettante; pulì delicatamente la ferita per poter vedere bene, poi prese le pinze sterili, le innaffiò con il disinfettante e ordinò al direttore di tenerlo fermo: con mano decisa ma delicata, rimosse il proiettile e disinfettò ancora, chiedendo una lima per unghie ed un accendino. Fece passare la lama di metallo sulla fiamma e poi la posò sulla ferita, cauterizzandola. Fortunatamente per lei- e per lui- l’uomo era svenuto e non avvertiva dolore.
“E allora? Hai finito?”
“Quasi.” Shiho bendò la ferita, poi si sedette sui talloni ed emise un lungo sospiro, asciugandosi con il braccio il sudore che le imperlava la fronte. Si sentiva sfinita, ma soddisfatta: per una volta, salvava una vita umana invece di stroncarla. “Per ora, vivrà...ma ha bisogno di cure che solo in ospedale possono dargli.”
“L’ospedale non è un’opzione disponibile.”
“Morirà.”
“Tu farai in modo che non sia così, tesoro.” Le puntò contro la pistola, sorridendole con un ghigno beffardo. “Tienilo bene a mente, dottore...sono io che comando qui, e non ho intenzione di andarmene finché non avrò ottenuto quello che voglio. E voi resterete con me, perciò mettetevi l’anima in pace e fare silenzio.”
Shiho tornò insieme agli altri ostaggi, riprendendo la figlia e stringendosela al petto. La attendeva una dura prova, e doveva essere forte. Proteggerò il mio tesoro, ad ogni costo...
La notizia della rapina in banca, finita male, fu presto di dominio pubblico. La banca fu presa d’assalto da giornalisti e poliziotti, i primi nel tentativo di realizzare uno scoop ed i secondi per salvare gli ostaggi e catturare i rapinatori. All’interno dell’edificio, era sceso il silenzio. Uomini e donne attendevano con ansia il loro destino, mentre i rapinatori confabulavano concitatamente in un angolo, diventando nervosi con il passare del tempo. Shinichi, dove sei? Qui la situazione sta per diventare difficile. Osservò la guardia, corrugando la fronte. Non resisterà ancora a lungo. Ed io non so cosa fare! Ho bisogno di te, Shinichi...
Un telefono iniziò a squillare, ma nessuno si curò di rispondere: i rapinatori erano sempre più infervorati, la discussione si era animata, e Shiho temeva che presto avrebbero perso la lucidità necessaria per mantenere il controllo della situazione. E qualcuno potrebbe farsi male... Guardò l’orologio che aveva al polso. Quasi le undici...sono già due ore che siamo chiusi qui dentro? Sento che sto per scoppiare...


la nostra puccia è un mito! ma fatela imperatrice del mondo intero!!!!!
quei rapinatori hanno preso in ostaggio la donna sbagliata.....e kudo?! dove cacchio sei?!


quizzone!

- come si chiama il capo dei rapinatori? *solo risposte demenziali*
- shiho verrà presa nella polizia al posto di kudo?
- ma soprattutto, dopo quest'avventura il direttore hirota cambierà lavoro o si limiterà a cacciare kudo dalla sua banca?


non mi convincono molto le domande, ma...sono distratta da one piece, siamo a little garden!!!! mr price :asd:
prossimo capitolo in arrivo per lunedì. scopriamo cosa succederà ancora nella banca, e se finalmente kudo si degnerà di arrivare con calzamaglie e mantello rosso...ah, no, quello è stupendoman! ma dov'è stupendoman?!
 
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