Detective Conan Forum

Un Posto Nel Mondo

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DarkSwann
view post Posted on 28/9/2012, 19:57 by: DarkSwann     +2   +1   -1
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The Dark One

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ringrazio ancora tutti per gli auguri di compleanno, e harry per il documento segreto, a cui prima o poi risponderò al quizzzzzzz
oggi bella giornata, tanto che mi sono mangiata un gelato(rigorosamente valsoiaXD)
perdonatemi se non ci saranno le solite rubriche di posta ed altro, ma ho le mani praticamente distrutte ed ho solo la forza di aggiornare. poi mi metterò a vedere l'era glaciale 3, finchè resisterò, visto che stamattina mi sono alzata presto per andare da simone.

intanto tra poco inizia conan, e ci sarà quello sborone di kudo.... <_<
ultimamente non lo reggo proprio! e dire che ci ho scritto pure una fic con lui protagonista!!!
ma che avevo in testa?!


inizia un capitolo nuovo, e forse kudo ci metterà al corrente del suo astuto piano per liberare le due shiho(gli altri ostaggi no, non gliene frega nullaXD)

CAPITOLO QUARANTUNO- ALL'ULTIMO RESPIRO


Prima Parte



Shinichi si sforzò di essere ottimista, ma sapeva che quelle situazioni spesso chiedevano tempo. Lanciò una veloce occhiata ai rapinatori: le ore trascorse rinchiusi nella banca, circondati da centinaia di poliziotti, cominciavano ad incidere sui loro nervi. C’era da sperare che non cedessero alla tensione, e che mantenessero la calma fino a quando la polizia non avesse trovato il modo per liberare gli ostaggi in tutta sicurezza. Per fortuna, non sanno che solitamente io non indosso gli occhiali...e per fortuna stamattina ho seguito l’impulso di prenderli! Le invenzioni del dottor Agasa si rivelano sempre utili. Con la microspia contenuta al loro interno, i poliziotti all’esterno possono individuare la mia posizione ed ascoltare le mie parole: se si presentasse la situazione favorevole, potrei dare il segnale e permettere un’irruzione in piena sicurezza. Ma devo essere sicuro che nessuno corra pericoli, che nessuno venga coinvolto...
Incrociò lo sguardo verde bosco di Shiho, la fissò per un lungo istante e strisciando lentamente, tornò al suo posto. Non voleva allontanarsi da lei, ma non poteva rischiare di suscitare la collera dei rapinatori. Non devo farli dubitare di me. Se sospettassero cosa ho in mente, potrebbero dare di matto e fare una strage...è pur vero che per ora non posso muovermi, e non ho nessun piano. Ho proposto questo scambio di persona perché ero preoccupato per Shiho e mia figlia, e perché ho percepito dalla voce del rapinatore che non era tranquillo...accidenti! La situazione è critica, ed io non so cosa fare! Anche se neutralizzassi uno dei malviventi, ci sarebbero gli altri...e contro le pistole, io non posso nulla! Devo pensare prima di tutto all’incolumità degli ostaggi, non posso compiere mosse avventate! Maledizione! Pensa, Shinichi, pensa!
“Basta! Sono stufo!”
La voce sferzante e piena di rabbia soffocata fecero sussultare Shinichi. Perso nei suoi pensieri e nelle sue riflessioni, nella speranza di riuscire a farsi venire un’idea valida per risolvere la situazione, non si era reso conto del tempo che passava. Guardò distrattamente l’orologio appeso al muro. Sono passate quasi due ore da quando sono qui, ma nulla è cambiato. Non mi è venuta in mente nemmeno mezza idea...e qui, la situazione comincia a farsi pesante.
“Quanto ancora dobbiamo aspettare?” sbottò l’uomo con la pistola, misurando con passi nervosi il pavimento. “Ehi, detective dei miei stivali! Parlo con te!”
“Sono qui, amico.” Shinichi sollevò le mani, mostrando di essere disarmato e disponibile al dialogo. “Non c’è bisogno di scaldarsi. Stiamo calmi, eh?”
“Io non ho nessuna voglia di stare calmo, mi sono stancato di stare calmo! Sono ore che aspettiamo, e non ho ancora visto quella macchina!”
“Te l’ho già detto. Questione di burocrazia.”
“Me ne sbatto della burocrazia! Io voglio quella macchina, qui e subito!”
“Senti...”
“No, basta scuse! Da quando sei entrato qui dentro, quel dannato telefono non ha più squillato!” L’uomo lo scrutò con sguardo sospettoso. “Come me lo spieghi, eh? Hai detto che se prendevo in ostaggio un poliziotto, tutto sarebbe stato più facile...a me non sembra, cazzo!”
“Ti assicuro che è così. Devo solo dargli il tempo per organizzarsi.”
Shinichi si alzò in piedi, lentamente, cercando di blandirlo. I suoi occhi continuavano a rimanere fissi sulla pistola, nella banca era sceso un silenzio colmo di tensione e paura: tutti avevano capito che la situazione si stava complicando, perfino i rapinatori erano intimoriti dalla sfuriata del capo.
“Che diavolo fai?” L’uomo gli puntò la pistola contro, togliendo la sicura.
“Mi sto solo alzando, ok? Non c’è bisogno di agitarsi.” Shinichi gli parlò con voce bassa e controllata. “Se vuoi, posso chiamare i miei colleghi e chiedere cosa sta succedendo.”
“No, no...no!” esclamò l’uomo con furia, pestando il piedi sul pavimento come un bambino capriccioso. “Nessuno chiamerà nessuno!”
“Cosa vuoi fare, allora?”
“Un bel buco in testa.” rispose l’uomo con un sorriso beffardo, facendo ballare il dito sul grilletto.
“In questo modo, complicherai le cose.”
“Non me ne frega un cazzo! Ormai ho capito il vostro gioco, non riuscirete più ad ingannarmi...siamo qui dentro da ore, e l’unica cosa che ho ottenuto sono stati un paio di hamburger ed un piedipiatti molesto! La polizia mi prende per il culo, e tu con lei!”
“Ascolta...”
“E sono pure stato gentile! Non ho ucciso nessuno, ho accettato di mandare la guardia in ospedale...ed ho impedito al mio uomo di violentare la rossa! Sai quanto me ne frega di quella! Eppure sono stato buono, e l’ho salvata!”
Shinichi incrociò per un momento gli occhi di Shiho, che lo fissava intensamente. Volevano farle del male... La rabbia bruciò nel suo animo, ma si sforzò di dominarla. Non era il momento di scoppiare e commettere qualche pazzia. “Ti sono grato per questo. Ora puoi dimostrare di essere un uomo intelligente, e non perdere la testa...non complicare tutto proprio adesso.”
“Sono stufo, cazzo!” esclamò l’uomo, colpendo con un calcio violento la pianta vicino al muro. Il rumore e lo schianto del vaso sul pavimento spaventò gli ostaggi: l’uomo intimò loro di fare silenzio, e dal tono stridulo Shinichi capì che era al limite. Devo assolutamente fare qualcosa...
“Ehi, amico. Ascoltami, per favore.”
“No, basta! Sono stato fin troppo buona, finora...ma è giunto il momento di dimostrare che sto facendo sul serio! Non mi prenderete più per il culo, dannazione!”
Imprecando con violenza, raggiunse con un paio di veloci falcate il gruppo degli ostaggi. Vedendolo arrivano con il volto distorto dalla furia, tra gli ostaggi cominciò a serpeggiare il panico. Ma l’uomo aveva un obiettivo preciso, ed il sangue si gelò nelle vene di Shinichi non appena si rese conto chi fosse.
“No! Fermo!”
“Sta zitto, bastardo! Tu, vieni qui!” gridò furioso, afferrando Shiho per un braccio e strattonandola con forza. La costrinse ad alzarsi e la spintonò con violenza, separandola dal gruppo: Shiho- che aveva affidato la figlia alla ragazza non appena Shinichi si era alzato- barcollò all’indietro e perse l’equilibrio, cadendo sul pavimento. “Ora vi aggiusto io, maledetti bastardi!”
“No! Non farlo!” gridò Shinichi, il cuore che batteva a mille ed il respiro fermo in gola.
“Non darmi ordini, stupido poliziotto! Vi faccio vedere se sto scherzando!”
Caricò la pistola, ed un istante dopo premette il grilletto: la giovane donna avvertì un bruciore al braccio sinistro, e qualcosa di caldo scivolarle sulla pelle, fino a gocciolare sul pavimento. Si portò la mano al punto in cui avvertiva il dolore, e quando la ritrasse era sporca di rosso. Oddio...sto sanguinando...mi ha colpita...
“Shiho!” esclamò Shinichi con un grido strozzato. Il cuore aveva perso un battito quando aveva sentito il rumore del colpo che veniva esploso, ed aveva rischiato di fermarsi del tutto quando aveva visto il sangue macchiare la maglietta di lei e scivolare lungo il braccio.
“Tu...la conosci!” realizzò in quel momento il capo dei rapinatori, fissandolo con incredulità. “Sai il suo nome...la conosci!”
“Non avresti dovuto farlo, maledetto!” sibilò Shinichi, stringendo i pugni con rabbia e fissandolo con uno sguardo colmo di odio. “Non avresti dovuto farle del male!”
“Mi hai preso in giro, bastardo!” sbottò l’uomo, digrignando i denti con furia. “Ti sei preso gioco di me, mi ha fatto credere che fossi dalla mia parte...mi hai imbrogliato! Era tutta una trappola!” Emise una violenta imprecazione e sollevò di nuovo la pistola, su Shiho. “Te la farò pagare cara, maledetto bastardo!”
“Questa volta te lo impedirò!” esclamò Shinichi, frapponendosi con il proprio corpo tra la donna ancora a terra e colui che la minacciava. “Non ti permetterò più di toccarla! Non le farai più del male!”
Shinichi...che fai?


beh, i rapinatori vogliono proprio morire!!!! sparare alla nostra puccia!
cmq, non è colpa mia se i rapinatori sono tanto stupidi da credere che un poliziotto sia loro amico...è il clichè classicoXDXD


oddio, mi sto distraendo ad "insultare" kudo e ran nel caso del diplomatico, non riesco a concentrarmi sul quizzone!!!!
basta, ora mi concentro....

quizzone!!!

- che tipo di pianta è quella rotta dal rapinatore?
- dove tiene nascoste kudo tutte le vecchie invenzioni di agasa? *gradite risposte strambe*
- ma soprattutto, kudo si sente uno strafigo con gli occhiali e l'aria da intellettuale?

questo è il meglio che riesco a fare, sono troppo distratta! cmq, mi sto accorgendo che riguardando questo episodio del diplomatico a distanza di dieci anni dalla prima visione, non ha lo stesso fascino di quando lo vidi quella prima volta -_- ma quando arriva la pucciaaaaaaaaaaaaaaa

bene, il mio dovere l'ho fatto, pur con mani distrutte e distrazioni kudiane. se volete sapere come finirà l'avventura in banca, passate da queste parti lunedì...... ;) ;) ;)
 
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1619 replies since 15/8/2011, 18:34   156736 views
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