buonasera a tutti!
in tv c'è il caso dei monaci del tempio, me lo ricordo benissimo e mi piacque un sacco....il capo dei monaci era parecchio inquietante!
oggi c'era un bel calduccio, ma adesso fa freddino...
posta!
dansherry: rispondo io, rispondo io!!! scelgo l'opzione A, kudo stava facendo pipì dietro la pianta...per questo il rapinatore l'ha colpita, aveva pietà di lei. era stata avvelenataXD
takagi: ma benvenuto!!!!!!! finalmente commenti.....anche se non ricordo minimamente cosa succede nel primo capitoloXD mi sa che dovrò rileggerli pure io, per rispondere a tue eventuali domandeXD grazie per i complimenti
harry: mi butto anch'io, vediamo se riconosco qualche canzone: angela di zalone, eccoti di pezzali, piccolo grande amore, quella del punto 26 la so ma non conosco il titolo, ci vuole un fisico bestiale, t'innamorerai di masini, ti sento vivere degli 883, la 37 dovrebbe essere di nek, mi pare si chiami se io non avessi te, è una storia sai della bella e la bestia, detective conan di giorgio vanni, donne di zucchero, danza koduro(però mi piace di più danza col kudoXD), al punto 45 è quella che fa "che ne sai tu di un campo di grano", ma non so il titolo, chi fermerà la musica, laura non c'è, una terra promessa di ramazzotti, e naturalmente petali di stelleeeee per sailor moon per sailor moon, petali di stelle, quassù nel cielo blu...bianco raggio di luna, dolce portafortuna del cuore mio, vinci l'oscurità doni felicità e amore e amore.....si, la smetto. poi ci metti l'elenco di tutte le canzoni? alcune proprio non le ho riconosciuteXD
calvin: mi hai fatto morire in quel pezzo in cui kudo si trasforma in
sailor shinichi stupendoman
in definitiva, vedo che ce l'avete tutti a morte con il rapinatore...ehm, aspettate ad ucciderlo, mi serve ancora un pochetto...poi ve lo lascio
ah, mi stavo dimenticando della rubrica! per
nun ce pò fregà de meno, scopriamo dove kudo tiene nascosti tutti i suoi marchingegni....beh, se voi guardate attentamente nel gabinetto notate che il water ha una manopola nascosta dietro. se la abbassate, nel muro si aprirà una piccola porticina. seguite le scale e finirete in un'enorme caverna, piena di computer, strane tute nere e blu, un'auto strafiga....ma no, no! avete sbagliato! al bivio dovevate girare a sinistra, non a destra! da quella parte c'è la bat- caverna!!!!! ecco, avete fatto suonare l'allarme....
passiamo al capitolo, va!
la situazione non è delle migliori, ma forse......beh, forse....si, forse....
CAPITOLO QUARANTUNO- ALL'ULTIMO RESPIRO
Seconda Parte
“Levati di mezzo, bastardo!”
“Neanche per sogno! Hai già fatto abbastanza con la tua stupidità...prendere in ostaggio dei poveri innocenti è un crimine grave! Andrai in galera, e lì marcirai!”
“Tsk!” L’uomo rise, beffardo. “Io ho una pistola, e tu no...ed intendo usarla, per uccidere quella donna!”
“Non lo farai.”
“Oh, intendi proteggerla?” gli chiese l’uomo, con tono di derisione. “Ti aspetti che mi commuova per il tuo gesto eroico?”
“Non mi aspetto nulla da un criminale come te.”
“Tsk! Ma non ti darò l’opportunità di fare l’eroe.” Rise beffardo, sollevando la pistola. “Ti aprirò un bel buco in pancia, e poi userò la tua donna come giocattolo finché ne avrò voglia e piacere...e poi la ucciderò, ripensando alla tua faccia e ridendo della tua morte inutile!”
“Mi dispiace deluderti, ma non andrà così.” replicò Shinichi, con un sorriso ironico, stringendo appena le palpebre e portando la mano al polso sinistro. “Tu non sai chi è veramente Shinichi Kudo, non sai che ho il mio asso nella manica... non sai che per te è finita, amico!”
“Tsk! Sei un uomo morto, Shinichi Kudo...salutami l’inferno, e maledici te stesso per aver lasciato la tua donna ad un destino di dolore ed agonia!”
Il grilletto scattò. Il rombo assordante non distrasse Shinichi, che sollevò il braccio ed azionò il meccanismo del vecchio orologio che in passato lo aveva aiutato a creare la leggenda di
Kogoro il Dormiente. Non vide gli aghi partire, ma l’antica abilità di colpire il suo bersaglio non era svanita: la mira era ancora perfetta, ed un istante dopo l’uomo si accasciava sul pavimento con un tonfo, simile ad un sacco di patate. Shinichi esultò mentalmente, ma un attimo dopo avvertì un calore bruciante alla spalla sinistra ed alla gamba destra.
Maledizione! Mi ha preso! Il dolore si propagò in tutto il corpo, paralizzandolo. Il respiro si fermò in gola, il cuore prese a pompare furiosamente il sangue nelle vene: per un momento, avvertì una forte scarica di adrenalina, che gli impedì di capire cosa stava succedendo. Poi, voci e rumori gli giunsero ovattati, lontani.
Fa male...non riesco più a sentire il mio corpo... Avvertì distrattamente qualcosa di freddo contro la faccia, un grido lontano, rumori di vetri che si infrangevano, altre grida, qualcosa di umido che gli bagnava la guancia. L’oscurità lo stava reclamando, e lui non era in grado di opporsi. Ormai, era nelle sue grinfie.
Non vedo più niente...non sento più niente... Shiho, mia dolce Shiho...spero che almeno tu sia salva...
Acqua...acqua...voglio dell’acqua...La sensazione di essere sospeso in una bolla di nulla stava svanendo. Lentamente, la sua coscienza veniva strappata dall’oblio e tornava alla luce, al calore, alla vita. L’effetto che aveva sul suo corpo però non era piacevole: si sentiva pesante, stanco, dolorante. Qualcosa pulsava: il cuore, la gola, i polmoni, la spalla, la gamba...aveva la sensazione di bruciare, di scoppiare.
No...non posso! Io...ho una figlia...e lei...Poi avvertì un piacevole tepore, una scintilla di tranquillità in mezzo a quel turbinio confuso e vorticante che lo stava trascinando verso il buio, il nulla. Era bello, pieno di calore, rassicurante: si aggrappò con tutte le sue forze, si sentì tirare, seguì quella scia che adesso lo attraeva irresistibile... rumori soffocati, lontani. Voci appena sussurrate, parole che volavano leggere. L’odore pungente del disinfettante, un sottile profumo che lo avvolgeva e che superava tutti gli altri. Con uno sforzo immane, riuscì a sollevare le palpebre pesanti: era tutto bianco, spoglio, freddo.
Dove sono? Il biancore lo infastidiva. Sbatté ancora le palpebre, sforzandosi di tenerle aperte. La vista cominciò a schiarirsi. Ora riusciva a vedere la porta, l’armadietto nell’angolo, la finestra, il letto in cui era disteso, tubi e tubicini che lo collegavano ai macchinari, che ronzavano sommessi ad un ritmo tranquillo.
Sono...sono in ospedale? Corrugò la fronte, ma scoprì che era troppo doloroso. Inspirò a fondo, tentando di ritrovare la lucidità necessaria per capire cosa stava succedendo. E se era vivo.
Si, credo di si. Fa troppo freddo...Respirare a fondo era servito. Adesso poteva vedere dove si trovava, quella era sicuramente una camera d’ospedale.
Allora sono vivo... Il lenzuolo gli copriva il corpo, ma riusciva a sentire le bende che gli stringevano la gamba e la spalla, ed il loro pulsare continuo ma tranquillo.
Oh, è vero. Mi hanno sparato... Mosse appena la testa, ed i suoi occhi si posarono sulla figuretta rannicchiata nella poltrona, accostata al letto in cui giaceva: la testa abbandonata contro lo schienale, le gambe che sporgevano oltre il bracciolo, il volto pallido che recava chiari segni di stanchezza ed ansia. La piccola mano era stretta attorno alla sua, con forza, quasi avesse paura che, lasciandola, lui potesse scomparire. Ed era proprio quella piccola mano la fonte del calore che lo aveva sottratto all’oscurità e guidato verso la vita.
Mi hai salvato, Shiho...Serrò la mascella, inspirando a fondo. La fronte si imperlò di sudore, il respirò si mozzò; provava dolore, ma la sofferenza non lo fermò, e strinse quelle dita sottili con forza, avvertendo il calore che emanavano.
Shiho...Shiho...“Shinichi!” La giovane donna spalancò gli occhi di colpo, come se si risvegliasse da un incubo. Si raddrizzò di scatto, e lo sguardo ansioso si posò immediatamente sulla figura stesa sul letto, l’espressione incredula e sorpresa quando si accorse che lui era sveglio e la stava fissando. “Shinichi...”
“Ciao.” sussurrò lui, con un filo di voce. “Sono...sono vivo, vero?”
“Si...si.” mormorò lei, con voce strozzata. “Sei vivo, Shinichi.”
“Dov’è...dov’è la piccola?” le chiese, corrugando la fronte. I ricordi riaffiorarono velocemente, ma ad alcuni non sapeva dare risposta.
“È con i nonni.”
“Sta bene?”
“Era solo spaventata. Ma sta bene.”
“Che cosa...cosa mi è successo?”
“Ti hanno sparato. Alla spalla ed alla gamba...un attimo dopo che quell’uomo è crollato sotto i tuoi aghi soporiferi.”
“L’hanno catturato?”
“Si. Dopo che ti hanno sparato, la polizia ha fatto irruzione ed hanno arrestato la banda...gli ostaggi sono tutti salvi.”
“E tu?” le chiese, notando la fasciatura al braccio e ricordando quell’attimo in cui gli si era fermato il cuore. “Come stai?”
“È solo un graffio.” Chinò la testa, evitando il suo sguardo. Poi gli lasciò andare la mano e si alzò, allontanandosi da letto ed accostandosi alla finestra. Gli voltò le spalle, non prima che Shinichi si accorgesse che aveva gli occhi gonfi e rossi. “Pensa a te stesso. Ti ha colpito alla gamba ed alla spalla...ti hanno operato d’urgenza, per rimuovere i proiettili e fermare l’emorragia. Qualche centimetro più in là, e ti avrebbe trapassato il cuore.”
“Sono stato fortunato.”
“Sei stato un idiota.”
“Mi dispiace. Ti ho fatto preoccupare?”
“Shiho- chan era terrorizzata all’idea di...di quello che poteva succedere.”
che peccato, kudo non è morto!!!! *piange disperata*
vabbè, ce ne faremo una ragione....piuttosto, sta rapina in banca è finalmente finita!!!
e le pucce sono salve(vabbè, anche gli ostaggi)
quizzone! spero di farcela, sono un pò distratta da quegli stupidi di sanji, chopper e rufyXd
- quale sarà la sorte dei rapinatori?
- voi sapete chi è veramente shinichi kudo?
- ma soprattutto, kudo si sarà ricordato di controllare che ci fossero ancora aghi soporiferi dopo il lungo inutilizzo(spero esista questo termine), oppure ha avuto una semplice botta di kulo?
beh, spero vi sia piaciuto. leggete, commentate, e quizzate.....il prossimo aggiornamento potrebbe essere l'ultimo, quindi.....a giovedì
