Detective Conan Forum

Un Posto Nel Mondo

« Older   Newer »
  Share  
DarkSwann
view post Posted on 21/10/2012, 20:11 by: DarkSwann     +4   +1   -1
Avatar

The Dark One

Group:
Member
Posts:
11,839

Status:


buonasera a tutti, e benvenuti al primo aggiornamento "pilotato" della fic "un posto nel mondo!
si, la smetto....inizia pure conan, terza parte della vacanza in giallo! conan che si lamenta delle vacanze gratis.....tsk! ed ecco che compare pure kudo...uff! che noioso, con quell'aria da saccente presuntuoso!


posta!

vondy: non preoccuparti, anche se non commenti l'importante è che leggi!

shi-star: beh, tanto devi pagarlo tu in natura.....no, non è sanji, lui è dichiaratoXD riprovaXD purtroppo il mio amore segreto ha la voce del garbolo.....me misera! (e non è kudo, eh?!) tutti quelli che partecipano e vincono ai miei quiz, hanno in regalo....un mappamondoXD

stellina: ah, mark e lexie....non li avevo riconosciuti! e dire che mi sono pure commossa! :cry: :cry: :cry: :cry:

passiamo alla solita rubrica, nun ce pò fregà de meno. oggi scopriamo perchè la piccola chibi non si sveglia mai durante le "agitazioni notture"....molto semplice. appartiene ad una razza rara e molto particolare di labrador, che si credeva estinta da tempo e che esiste da parecchio tempo, forse dall'era dei dinosauri.....ebbene, questa particolare razza ha una capacità particolare....volete sapere quale? beh, sono dei super geni.....altro che shinichi kudo, altro che sherlock holmes, altro che dottor house, altro che signora in giallo, altro che einstein!!!! la chibi è una "intelligentum intelligentis labradoris", e come tale ha la facoltà di mettere su ragionamenti sensati e compiuti in 5 secondi. per cui, è in grado di prevedere le mosse di chi la circonda in breve tempo e sapere con largo anticipo cosa avverrà.....conosce tutte le mosse di kudo, quindi non ha bisogno di seguirlo passo dopo passo. e si fa certi sonnellini!

e mentre kogonan espone i fatti, io metto il capitolo. seconda parte, in cui credo che...

CAPITOLO QUARANTATRE'- DUE SEMPLICI PAROLE


Seconda Parte



I suoi occhi blu la accarezzavano con tenera dolcezza, mozzandole il respiro ed accelerandole il battito del cuore. No...no...no...non guardarmi così... Si sentiva strana, confusa, emozionata, agitata, terrorizzata. Se lui la guardava così, con quegli occhi, quel sorriso, lei non riusciva più a pensare. Non rispose alla sua domanda, ma il suo volto tradiva i suoi pensieri.
“Scusami.” mormorò Shinichi con un sussurro appena udibile, stringendole la mano tra le sue. “Mi dispiace, non volevo spaventarti...se ti prometto che in futuro non mi comporterò più in maniera impulsiva e sconsiderata, sarai più tranquilla?”
“Non...non credo tu possa moderarti, quando si tratta di buttarsi in questo genere di cose.” replicò lei, corrugando la fronte con espressione severa. Poi arrossì, e ritrasse la mano dalle sue. “Ti piace troppo fare l’eroe, metterti in mostra...dovresti darti una regolata, Kudo.”
“Si, forse hai ragione.” Sospirò, fissando la sua testa china sulla ciotola. Cadde uno strano silenzio tra loro, carico di imbarazzo e tensione. Nessuno dei due parlava, nessuno dei due si muoveva: Shiho si limitava a fissare le mani strette attorno al bordo della ciotola, nervosamente, e non accennava ad alzarsi dal pavimento. Shinichi sospirò ancora, e volse lo sguardo verso la finestra. “Piove.”
“Si. L’ho notato.”
Lei continuava a tenere la testa bassa, evitando di incontrare il suo sguardo. Shinichi non riuscì a trattenere un sorriso, davanti al suo atteggiamento: era davvero adorabile quando si mostrava così timida, indifesa ed impaurita. E lui la amava. Tornò a guardare fuori dalla finestra. “Hai notato come la pioggia sia una costante?”
“Di...di cosa?mormorò lei, con un soffio.”
“Della nostra vita...dei nostri momenti più belli...”
Shiho sussultò, lasciando cadere la ciotola di plastica: i pomodori si sparsero sul pavimento, ma lei non se ne accorse nemmeno. Il cuore galoppava impazzito nel suo petto, aveva l’impressione che da un momento all’altro potesse balzare fuori e mettersi a correre per tutta la cucina. Il respiro si era fermato, bruciandole i polmoni e stringendole la gola in una morsa che la stordiva e la lasciava senza fiato. Desiderava alzarsi e scappare da lui, ma non ne era capace, non ne aveva la forza. No...no...no...non devi...non devi...
“Shiho...”
“No...ti prego, no...”
“Shiho...” Lui la chiamò, dolcemente. Lei si ritrasse, improvvisamente impaurita ed angosciata dalla tempesta di emozioni che le stringeva lo stomaco. Le dita di lui le sfiorarono le guance in fiamme, ed esercitarono una dolce pressione sotto il mento. Shiho sollevò la testa, incrociando i suoi occhi che brillavano di incredibile dolcezza: rimase incatenata a lui, al suo sguardo, anche quando lui ritrasse la mano.
“Pioveva, quando ci siamo incontrati la prima volta...pioveva, quando mi hanno portato la piccola Shiho...pioveva quando sei tornata, pioveva quando hai deciso di restare...pioveva, quando abbiamo fatto l’amore la prima volta...pioveva, quando abbiamo concepito nostra figlia...” Si fermò un attimo, senza staccare gli occhi da lei. Allungò nuovamente la mano, sorridendole con dolcezza e sfiorandole con dita leggere la guancia rovente. “Piove...la prima volta che ti dico che ti amo...”
Shiho spalancò gli occhi, incredula, confusa, spaventata, emozionata, stordita. Le parole che lui aveva appena pronunciato due piccole parole, cinque semplici lettere, le rimbombavano nelle orecchie, nel cuore, nell’anima. Piove...la prima volta che ti dico...ti amo... Il respiro si fermò in gola, un turbine vorticante e sconvolgente di emozioni le strinse lo stomaco, facendole quasi male. È questo...è questo che prova, dunque? Lacrime urgenti le punsero gli occhi, ma lei si sforzò di trattenerle. Le emozioni che provava, che la riscaldavano, che la trascinavano erano troppo forti, troppo intense. E la spaventavano. Così tanto, che l’avevano spinta a compiere un gesto sconsiderato: allontanarsi da loro, da lui...fuggire da quella luce calda ed avvolgente che le toglieva il respiro. Niente del genere le era mai successo, ed ora lei aveva paura. Per la prima volta in vita sua, non sapeva cosa fare, come comportarsi: la parte emotiva aveva preso il sopravvento ed il controllo sul suo raziocino, e lei ne era terrorizzata.
“Non...n- non d- dire...s- sciocchezze...”
“Sono serio, credimi.” La guardò nuovamente negli occhi, dolcemente. “Io ti amo, Shiho. Ti amo da impazzire.”
“N- no...non è v- vero...”
“Shiho...”
“No...”
“Shiho.” Le prese le mani, impedendole di allontanarsi da lui. “Per tanto tempo, sono stato cieco e stupido. Credevo di amare una persona, pensavo che la mia vita fosse destinata a binari prestabiliti...poi sei arrivata tu, e mi hai sconvolto la vita. Mi sono opposto a questa attrazione verso di te, ho negato, ho lottato...ma alla fine ho aperto gli occhi, e c’eri tu ad aspettarmi. Bellissima, dolcissima, all’apparenza forte ma debole nell’animo...io ti ho osservata, Shiho, ho visto cosa nascondevi dietro la maschera fredda e cinica. Giorno dopo giorno, ho scoperto le splendide sfumature che ti ostinavi a soffocare...e mi sono innamorato. Pazzamente, completamente, irrimediabilmente innamorato di te.”
Dinnanzi al suo sguardo limpido, sincero e determinato, le barriere della giovane donna si infransero miseramente. Shiho crollò emotivamente, e le lacrime cominciarono a fluire inarrestabili lungo le sue guance. Un singhiozzo straziante le sfuggì dalle labbra: lei le serrò con forza, si liberò dalla sua stretta e nascose il volto dietro le mani, scuotendo più volte la testa. Non deve vedermi così...non voglio, non voglio...
“Ti p- prego...non d- dire queste c- cose...non dirle!””
“Perché?”
“T- tu...non p-puoi...non p- puoi capire!”
“Aiutami a capire, ti prego.” mormorò Shinichi, con un soffio di voce.
“No...no...non posso...”
“Forse...forse tu...non provi la stessa cosa?”
Il tono triste ed avvilito di Shinichi la fece sussultare. Sento male al cuore... Le lacrime aumentarono, e lei serrò maggiormente le mani contro il viso, a nascondersi dal suo sguardo triste e ferito. “N- non...non è q- questo...”
“E allora...perché?”
“Perché...” Represse a fatica un singhiozzo. “Io...io non ti merito!”
“Shiho! Che dici!” esclamò Shinichi, ansioso. La prese dolcemente per i polsi, tentando di scoprirle il volto. Lei si oppose, con forza insospettata, scuotendo la testa, senza parlare: i singhiozzi glielo impedivano, ed ancora di più quell’emozione travolgente che le stringeva il cuore, lo stomaco, l’animo...tutto. Shinichi la guardò teneramente, accarezzandole la testa china. “Tu meriti questo ed altro...tu meriti il meglio, amore mio.”


ok, adesso voglio una dimostrazione tangibile di quanto mi volete bene!
e sto parlando di soldi, di denaro, di mazzette!!!!!!

direi che questo capitolo non ha bisogno di commenti, vero? e se siete svenuti/morti, io non mi ritengo responsabile ;)
data la serietà della situazione, direi che il quizzone oggi salta.....rileggetevi tremila volte il capitolo, io ogni volta che lo leggo mi vengono le lacrime per quanto è dolce shiho....e si, anche kudo, và. concediamoglielo questa volta!

AVVISO IMPORTANTE: visto che giovedì è il compleanno di mio fratello e la sera abbiamo ospiti, vi do appuntamento solo per questa volta al mercoledì, aspetterete un giorno in meno per sapere come prosegue. shiho dichiarerà finalmente il suo amore al kudo? oppure la bella dichiarazione del kudo(non ve lo aspettavate, vero?) verrà portata via con il vento?
lo sapremo mercoledì. e vi dirò anche un retroscena di questa dichiarazione :wub:


vorrei chiudere ricordando il grande Marco, morto per inseguire un sogno
un anno è passato, ed ancora mi commuovo vedendo la sua simpaticissima faccia da schiaffi :bye: :wub:
 
Contacts  Top
1619 replies since 15/8/2011, 18:34   156736 views
  Share