Detective Conan Forum

Un Posto Nel Mondo

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DarkSwann
view post Posted on 15/11/2012, 20:58 by: DarkSwann     +1   +1   -1
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The Dark One

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sera a tutti!!!!!
oggi aggiornamento super veloce, sono di nuovo mezza andata....beh, se mi mettono il lattosio ovunque e non me lo scrivono, sono guai! a quanto pare c'è anche nelle tagliatelle verdi, quelle fatte con gli spinaci <_< in quelle normali no, ma a saperla prima...... :cry:
ho dei crampi tremendi, e domani devo pure andare da simone :cry:

passo subito al capitolo, così rispettiamo il giorno fissoXDXD

CAPITOLO QUARANTACINQUE- SULLE ALI DELL'AMORE


Terza Parte



Shiho socchiuse appena gli occhi, sbirciandolo da sotto le palpebre con espressione maliziosa. Lui ricambiò l’occhiata con un sorriso smagliante, la strinse a sé e chinò il volto verso il suo, coprendole le labbra con le proprie. La baciò, assaporando la morbidezza delle sue labbra ed il calore del suo corpo. Era tutto il giorno che aspettava quel momento: tenerla tra le braccia, sentire dalla sua stessa voce che non era un sogno...
“Ora...dobbiamo andare...” sussurrò Shiho, tra un bacio e l’altro.
“No. Ancora uno.” mormorò Shinichi, solleticandole la pelle sensibile della gola e baciandole il neo dietro l’orecchio.
“Shinichi...”
“Ancora uno.”
“Shinichi...”
“L’ultimo.”
“Shinichi...”
“L’ultimissimo.”
Shiho ridacchiò, posandogli le mani sul petto ed allontanandolo da sé. Shinichi però l’attirò nuovamente a sé e tentò ancora di baciarla. Shiho gli concesse un altro paio di baci, poi lo guardò severamente. “Per favore. Gli ospiti ci aspettano.”
“Lasciali aspettare.”
“È da tanto che siamo qui. Si staranno chiedendo che fine abbiamo fatto.”
“Tanto immaginano cosa stiamo facendo.”
Lei arrossì, imbarazzata. “E dai, Shinichi.”
“Sei deliziosa quando diventi tutta rossa.” mormorò Shinichi, baciandole dolcemente le gote arrossate. “Mandiamo tutti a casa e restiamo noi due soli soletti.”
“Shinichi...”
“D’accordo, ho capito.” sospirò il giovane, rassegnato. La baciò un’ultima volta, con trasporto, e poi la lasciò andare. “Mi aspetto un premio, per tutto questo.”
Lei gli sorrise, maliziosa, premendogli il naso con l’indice. “Lo avrai, non temere...mio unico ed insostituibile eroe.”
La serata fu piacevole, nonostante le rimostranze di Shinichi. La cena cucinata da Shiho fu apprezzata da tutti, come ebbe modo di rimarcare in un momento in cui rimasero soli in cucina. Dopo aver mangiato, si trasferirono in giardino. Ran ed Araide raccontarono della loro luna di miele, mostrando loro le foto dei luoghi che avevano visitato. Yukiko parlò loro del prossimo film che avrebbe girato, ambientato in Italia, proponendo a tutti di andare con lei e di visitare l’Italia, tra una ripresa e l’altra. Shiho- chan fu entusiasta, e chiese alla nonna di portarla a Firenze, la città in cui era nata, ma solamente se poteva venire anche la Chibi. Beh, dopotutto questa serata in famiglia non è male..., si ritrovò ad ammettere Shinichi osservando la figlia che disegnava qualcosa su un foglio e poi lo mostrava al dottor Araide. Poi spostò lo sguardo su Shiho, impegnata a chiacchierare con Ran ed Eri. Sembra a suo agio. Ed è bellissima...
“Forse siamo di troppo, eh?”
Shinichi distolse l’attenzione dalla sua donna, spostandola su suo padre. “Figurati, papà. Siamo felici di avervi a cena.”
“Magari preferivi restare solo con lei.” Il signor Kudo sorrise, tirandogli una leggera pacca sulla spalla. “Tutto va a gonfie vele, a quanto pare.”
“Scommetto che la mamma ti ha detto tutto.”
“Oh, non era necessario. Lo capirebbe anche un cieco...perfino Kogoro se n’è accorto.”
Shinichi si grattò il naso, imbarazzato. “È così evidente?”
“Non fate che cercarvi con gli occhi. E sorridervi.”
“Sono pazzo di lei, papà.”
“Sono felice per te, figliolo...per voi.” Gli sorrise, stringendogli la spalla con affetto. “E prometto che tra un po’ dirò alla mamma che sono stanco.”
Erano le undici passate quando gli ospiti salutarono ed andarono via. La piccola Shiho si era addormentata sul divano: Shinichi la prese in braccio e la portò nella sua cameretta, mettendole il pigiama e mettendola a letto insieme al cucciolo. Scese nuovamente di sotto, raggiungendo la giovane donna in cucina, intenta a riordinare.
“È crollata?”
“Stasera era un po’ agitata.”
“Tua figlia adora stare in compagnia.”
“Non è come i suoi genitori.”
I due si scambiarono un sorriso. Shiho terminò di sistemare i piatti, ed accese la lavastoviglie. “È stata una bella serata, vero?”
“Beh, si...nonostante mia madre che mi abbracciava ogni due secondi e mi ripeteva quanto fosse felice per me.”
“Tutte le mamme sono così.” Shiho gli sorrise, comprensiva. Poi corrugò la fronte. “Almeno, credo.”
“Ti assicuro che la mia è speciale.” commentò Shinichi, con ironia. Shiho gli passò accanto e lui la prese dolcemente per un polso, attirandola a sé. “Per fortuna che mio padre l’ha portata via...mi chiedo ancora come faccia a sopportarla.”
“Beh, come io sopporto te.” replicò Shiho, con tono scherzoso, appoggiandogli le mani sul petto.
“Ah, tu mi sopporti?”
“Eh, già...stasera avevi un muso.”
“Perché desideravo stare solo con te.”
“L’hanno capito tutti.” disse Shiho, con una smorfia deliziosa. Lui si chinò per baciarla, dolcemente. Lei ricambiò il suo bacio, poi lo allontanò, guardandolo dritto negli occhi colmi di calore. “Senti, Shinichi...dovrei dirti una cosa...”
“Mi lasci?”
“No, no...scemo.” sussurrò Shiho, accennando un sorriso ed arrossendo appena. “Non potrei mai farlo...lo sai.”
“Allora, dimmi tutto. Non tenermi sulle spine.”
“Stamattina il dottor Agasa mi ha chiesto se volevo andare a lavorare con lui.”
“Alla Todai?” Shinichi emise un fischio sommesso. “È grandioso, Shiho!”
Lei annuì, esitando. “Beh...penso di si. Il dottore dice che c’è una cattedra per me. Ha parlato di me con il rettore, e lui sarebbe felice se accettassi il posto.”
Shinichi la studiò con attenzione. Ormai il suo volto e le sue emozioni non avevano più segreti per lui. “Hai forse paura di non essere all’altezza?”
“Beh, io...” mormorò Shiho, giocando con i bottoni della sua camicia. “Potrei avere qualche timore, si.”
Shinichi la baciò sulla punta del naso. “Se non te la senti, rifiuta. Il doc capirebbe.”
“Il fatto è che...mi piacerebbe provare. Ma...” Esitò, inclinando la testa di lato e corrugando la fronte. “Non so se sarò in grado. E poi, tutti quei ragazzi.”
“Tesoro, sei una donna ben strana! Capace di tenere testa ai Mibbi, e non ad un branco di ragazzini che puzzano ancora di latte?”
Shiho lo guardò con espressione di rimprovero. “Quelli che chiami ragazzini, hanno più o meno la nostra età...siamo in un’università, sai?”
“Tesoro, ti ricordi quando studiavamo insieme al liceo?” le chiese Shinichi, appoggiando la fronte contro la sua. “Ti assicuro che ho capito più chimica in quei giorni che in tutto l’arco del liceo...quando non mi distraevo a fissare le tue curve. Sei un’insegnante in gamba, sai rendere tutto semplice e far capire chiaramente anche il concetto più difficile.”
“Dici davvero?” mormorò Shiho, ancora confusa ed un po’ diffidente.
“Ti assicuro di si, amore mio. Sono sicuro che i tuoi studenti ti adoreranno...e se ti preoccupi per i documenti, io e papà risolveremo ogni cosa.”
Lei strinse le labbra in una linea sottile, chiaramente combattuta. Poi nascose il volto contro la sua spalla, imbarazzata. “Beh... forse hai ragione. Domani chiamerò il dottore e gli dirò che accetto.”
“Sicura?”
“Non proprio, ma...voglio provarci. Sono stanca di avere paura.”

studenti fortunati, eh?
avere shiho come prof.... :rolleyes: :rolleyes: :rolleyes:
stasera niente quizzone, mi spiace, non ho testa di mettermi a pensare...se qualcuno di voi si offre, tutte le domande sono ben accette.
vi saluto, mi butto sul letto a guardare qualche episodio di qualcosa.....ci sentiamo domenica, così vi racconto del mio sabato pieno di impegniXDXD

ps. ovviamente, da come avrete capito, per il momento c'è ancora un capitolo. sarà l'ultimo? :boh:

 
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