Detective Conan Forum

Un Posto Nel Mondo

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DarkSwann
view post Posted on 13/12/2012, 21:04 by: DarkSwann     +1   +1   -1
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The Dark One

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buonasera a tutti! mentre va su la sigla di conan detective conan, io aggiorno.
in questa settimana non sono andata da simone(e meno male) perchè erano tutti a casa con l'influenza intestinale(e conoscendomi me la beccavo pure io). ci vado domani, però, ma visto che è venerdì simone non adrà all'asilo, ma dovrò poi portarlo quando si sveglia al negozio della madre...vabbè, facciamo un pò di soldini!!!!


per sfatare il gran mistero sorto dopo l'ultima parte dell'ultimo capitolo.....a tre mesi di solito una gravidanza non è visibile, a meno che non sei magro come uno scheletro o non sei superman che ti passa a raggi X. e poi, anche se si vedesse appena un pochino, voi pensate che kudo se ne accorgerebbe?!
ne dubito :shifty:


andiamo subito al capitolo odierno. non vi anticipo nulla....

EPILOGO


Prima Parte



L’aria era piacevole. Una brezza tiepida soffiava sulla città, rendendo il mese di ottobre ancora piacevole. Gli alberi dondolavano dolcemente, carichi di foglie gialle e rosse, offrendo la loro ombra agli ospiti riuniti nel grande giardino addobbato a festa per un’occasione speciale. Voci e risate si rincorrevano da un angolo all’altro, un buon profumo di carne e verdura alla griglia si diffondeva nell’aria.
Il giovane uomo rigirò gli hamburger che stavano cuocendo sulla brace, poi si appoggiò contro il muretto, in cerca di ombra. Indossava maglietta e pantaloncini, e si sventolava con un piatto di plastica che aveva fortunosamente recuperato da un tavolo. Intanto, osservava la scena che si presentava ai suoi occhi. Amici e parenti erano riuniti nel suo giardino, e stranamente quella folla di persone non lo infastidiva; anzi, aveva proposto lui quella specie di riunione, ed era perfino compiaciuto per quell’idea. Cercò istintivamente con lo sguardo una figura snella e sensuale, ma i suoi occhi impazienti non la individuarono da nessuna parte. Dev’essere dentro, pensò Shinichi Kudo, corrugando la fronte. Ed allora, si mise ad esaminare il resto della ciurma.
In un angolo, suo padre Yusaku Kudo era impegnato in una conversazione piuttosto vivace con Kogoro Mouri ed il commissario Megure, probabilmente sull’ultimo romanzo del Barone della Notte o sull’ennesimo caso di omicidio che aveva sconvolto Tokyo. Fortunatamente per loro, le rispettive moglie non potevano rimproverarli o interromperli, come facevano di solito. Yukiko Kudo e la signora Megure chiacchieravano con Ran, in splendida forma nonostante il suo primogenito fosse nato da appena tre settimane; Eri Kisaki, invece, indiscussa regina dei circoli forensi, si era momentaneamente allontanata per rispondere al telefono, e mentre annuiva continuava a cullare dolcemente il nipotino, che dormiva placidamente tra le sua braccia. Shinichi sorrise, soffermandosi per un momento sul paffuto Ryuji Araide, causa di quella piccola festicciola, per poi continuare con la spietata analisi della scena.
All’angolo opposto delle donne, c’erano Heiji Hattori, Miwako Sato, Chiba e Shiratori; anche loro sicuramente impegnati in qualche diatriba che riguardava crimini ed omicidi, tra Osaka e Tokyo. La più infervorata era sicuramente Sato, anche se i suoi occhi attenti non si perdevano un istante i movimenti dei due gemellini di cinque anni e della piccola Megumi, di quasi due anni. I tre fratelli Takagi erano sorvegliati anche dal loro papà, Wataru Takagi, impegnato invece a parlare con il dottor Agasa e Kazuha, la quale sfoggiava un pancino appena accennato e sorvegliava il piccolo Shinji, due anni, che giocava con Megumi Takagi.
Poco lontano, la maestra Kobayashi, una sempre vivace Jodie Santemillion e la moglie di Chiba erano impegnate a sfogliare quello che sembrava un annuario, mostrato loro da tre orgogliosi e giovani DB, mentre i piccoli Nakao Chiba e Yasuo Shiratori giocavano sull’altalena, spinti dalla ragazza bruna che Megure e la moglie avevano adottato un anno prima. Come sono cresciuti quei mocciosi! Mi sembra solo ieri che erano dei bambini che giocavano a fare i detective! Ora frequentano il liceo, Ayumi e Mitsuhiko sono più innamorati che mai e Genta ha un futuro nel baseball professionista...certo che gli anni passano in fretta. Mi fanno sentire vecchio...
In un angolo, solitario e cupo come sempre, Shuichi Akai. C’erano cose che non cambiavano mai, nonostante il passare del tempo. Pensavo che il matrimonio con la Jodie l’avrebbe reso meno ombroso, ed invece mi sbagliavo. Mi chiedo quando quei due faranno un figlio, magari potrebbe essergli d’aiuto per uscire dal guscio... Mancavano all’appello Sonoko e Makoto, la quale giusto il giorno precedente aveva sfornato il suo primo erede, il dottore Araide, impegnato nel suo lavoro, e Yumi, in viaggio di nozze con il suo adorato maritino. Beh, era ora che anche lei si sposasse!
Gli occhi di Shinichi colsero un movimento vicino a lui, e tutto il resto passò in secondo piano. Abbassò la testa, ed un sorriso immediato gli illuminò il volto. Otto mesi circa, tutina gialla e bianca, guance paffute costellate da efelidi dorate appena visibili, capelli neri raccolti in due codine, inconfondibili occhioni verdi ed immancabile neo dietro l’orecchio. Akemi Kudo, il cucciolo di famiglia, che lo fissava da dietro il ciuccio rosso e verde con espressione speranzosa, ben sapendo che nessuno poteva resisterle. Tantomeno Shinichi.
“Ehi, principessina! Dove te ne vai in giro tutta sola?” Si chinò su di lei, prendendola in braccio. La piccola Kudo dimostrò di apprezzare molto quella sistemazione. “Sei venuta a fare compagnia al tuo papà? La mamma sa che sei scappata di nuovo?”
La bambina arricciò il nasino dietro il ciuccio, poi lo sputò e gli gettò le braccine al collo, riempiendogli le guance di bacini umidi, come faceva sempre. Una mossa efficace, per far dimenticare tutto il resto. Shinichi rise, divertito. Ad otto mesi, Akemi Kudo era una vera peste. Anche lei aveva ereditato la straordinaria combinazione di intelligenza ed arguzia dei suoi genitori, e come la sorella maggiore aveva bruciato tutte le tappe di sviluppo di un bambino normale. Ma diversamente da Shiho- chan, più seria e posata, la piccola Akemi possedeva una spiccata vena di monelleria che faceva impazzire tutti quanti. Fortunatamente per lei, gli occhioni verdi ed il volto angelico distoglievano velocemente l’attenzione da altri aspetti del suo carattere: vivacità estrema, indipendenza precoce, tendenza a darsi alla fuga e sparire in due secondi... Akemi Kudo era un vero terremoto, che sconvolgeva e lasciava senza fiato. Un piccolo terremoto, la mia principessina tremenda...ma guai a non averla!
“Dovevo immaginarlo che al primo momento di distrazione si sarebbe data alla macchia.”
Una figura snella ed elegante si accostò ai due, bella ed aggraziata come sempre. Shinichi incrociò i suoi occhi verdi, e l’emozione che provò fu quella di sempre. La sua meravigliosa Shiho, compagna dolce e perfetta di quei due anni appena trascorsi. Erano stati due anni pieni di calore, di amore, di risate, di passione, di dolcezza, coronati dalla presenza di Shiho- chan ed allietati dalla nascita di Akemi- chan. Quel giorno mi sembrava di poter morire...e com’era bella la mia Shiho, con la pancia che cresceva a vista d’occhio!
“Questa non è una bambina. È un tornado.” commentò Shinichi, facendo il solletico alla sua secondogenita. La bambina rise, la stessa risata fresca ed argentina della sorella e della madre. “Buon per lei che ha questo visetto carino e due occhioni che ti stendono...siamo sicuri che sia figlia mia?”
“Scemo.” mormorò Shiho, arrossendo. Era sempre deliziosa con le guance che si coloravano per l’imbarazzo, nonostante fossero passati due anni. “È sicuramente figlia tua...è matta.”
“Oh, si...il mio fiorellino è tutto matto! È matto!” esclamò Shinichi, facendola volare. Akemi ridacchiò, agitando braccia e gambe. Adorava quando suo padre giocava con lei e le faceva fare l’aeroplano. Così come le piaceva quando la madre la cullava e cantava per farla addormentare. “Pensi dovremmo metterle il guinzaglio?”
“Lo toglierebbe in dieci secondi. Forse un microchip.”


prima parte moooolto interessante....in cui si scopre l'identità del secondo cucciolo kudo!!!
non poteva che essere una bambina, e non poteva che chiamarsi akemi!!!!! *sniff*
ed è un vero terremoto!

e quanti bambini sono spuntati fuori! prima c'erano solo shiho chan ed i gemelli takagi, ora invece è un asilo!


quizzone!!!

- per quante persone è apparecchiata la tavola nel giardino dei kudo? *contate contate*
- genta riprenderà tutti i chili persi in questi anni?
- ma soprattutto, come mai potrebbe essere il figlio di akai?


beh, da come avete capito questo è l'epilogo di questa lunga storia.
non vi dico quanti parti ancora ci saranno, ma vi aspetto per il prossimo aggiornamento :shifty:
 
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