Un Posto Nel Mondo

uhuh....eccomi puntuale!!!!!
innanzitutto, notizie tecniche. volevo farlo già oggi, ma poi non ho avuto tempo(sarò pure disoccupata, ma ho sempre tremila cose da fare)...cmq, spero a breve, entro il prossimo post, di riuscire a mettere in prima pagina i link dei vari capitoli, così da rendere la lettura più facile e scorrevoleXD

passiamo alla posta:

shi-star: avevi detto che mi odiavi perchè facevo finire i cap sul più belloXD fa parte della strategia malefica di me medesima per tenervi sulle spine(a parte quelli che già sanno)

sherry: metti via l'ascia, ticcy!!!!! sto aggiornando, sto aggiornando...a proposito, bella la tua fic sul passato delle myano, dopo vado a leggermi il pezzo nuovo. non ricordo se tu avevi letto questo cap(è pur vero che cmq conosci la storiaXD)

harry: vado spedita perchè non ho un cavolo da fare, come ben saiXD ed è inutile far passare giorni e giorni per un nuovo pezzo, tanto quelli sono i lettori. vedo che fringe ti ha preso alla grande!

shiho haibara: grazie per i complimenti *//* yukiko è il nostro nuovo idoloXD

calvin: penso che shinichi abbia paura di tutte le pillole che provengono dalla puccia, di qualunque colore siano. l'esprerienza con l'atpx lo ha scosso profondamenteXD non so quante volte sia andato in bagno a svuotare la vescica, ma tanto lui è abituato: il bagno è come se fosse la sua seconda casa

grazie anche a tatiana ed ai_chan per i complimenti...pronte a scoprire chi è questa persona che ha parlato? tanto simpatica?
chi mi ama, mi segua

CAPITOLO QUATTRO- UN VECCHIO RIVALE

Terza Parte

Shinichi Kudo non aveva mai avuto problemi durante il suo percorso scolastico: asilo, elementari, medie ed ora liceo...era sempre stato benvoluto ed ammirato da tutti, anche a causa delle sue abilità intellettive. Un unico individuo si distaccava dalla massa: Eichichi Fukuda. Si conoscevano fin dai tempi dell’asilo, e purtroppo per Shinichi si erano sempre ritrovati a frequentare la stessa scuola. Fukuda lo detestava, e non perdeva mai occasione per attaccare briga con lui. Ci mancava solo lui oggi, pensò Shinichi, fissando seccato il ragazzo bruno che si stava avvicinando a lui e Shiho.
“Fukuda...non hai da fare con il tuo club?” gli chiese Shinichi, con tono di velata ironia. “Ah, già. Dimenticavo che sei stato messo in panchina per quella faccenda della rissa...”
“Maledetto saputello!” esclamò Fukuda, stringendo i pugni e rivolgendogli un’occhiata di fuoco. “Sai benissimo che non è stata colpa mia!”
“Se lo dici tu.” fu il commento sardonico di Kudo.
“Mi prendi in giro, vero?”
“Io?! E come potrei?” esclamò Shinichi, sollevando le mani a mostrare i palmi, con espressione di finta innocenza. “Sei troppo intelligente perchè io possa sperare di uscire vivo da un confronto con te.”
“Maledetto, ma chi ti credi di essere?” sbottò Fukuda, evidentemente arrabbiato. Shinichi fissò il suo volto, su cui spiccavano due belle chiazze rosse al posto delle guance, e per un attimo pensò che avrebbe fatto bene a tenere la bocca chiusa. Di solito, evitava di rispondere alle sue provocazioni e girava alla larga da lui. “Solo perchè hai un pò di cervello ed esci sempre sui giornali, pensi di essere migliore di noi?”
“Non ho mai detto questo.”
“Tsk!” sbottò Fukuda, storcendo il naso con una smorfia di disprezzo. “Ma guardati! I tuoi sono gente ricca e famosa, i soldi ti escono perfino dalle orecchie e ti atteggi a grande detective ed intellettuale...te ne vai sempre in giro con quell’aria saccente da saputello, ma la verità è che sei solo un perdente!”
“Non sarai mica invidioso, eh?”
Quella domanda ironica, a bruciapelo, ebbe l’effetto di far arrabbiare ancora di più il giovane del club di basket. “Io...invidioso? Sappi che io non sarò mai invidioso di un pivello che si finge un grand’uomo, per attirare l’attenzione delle ragazze!”
“E allora perchè continui a seccarmi?” borbottò Shinichi, incrociando le braccia sul petto e guardandolo con espressione infastidita. “Ovunque vada, ci sei tu tra i piedi. Si può sapere perchè ce l’hai tanto con me?”
“Oh, lo sai benissimo!” esclamò Fukuda, con rabbia.
“No, che non lo so.” replicò Shinichi, con un sospiro. “Ad ogni modo, sono stufo di te...non vedi che sono in compagnia?”
Gli occhi di Fukuda si spostarono rapidamente sulla figura snella accanto a Kudo, e li vi rimasero per diversi istanti. “Non era Mouri la tua fidanzata?”
“Ma che diavolo dici?” sbottò Shinichi, imbarazzato.
“La tradisci, forse?”
“Vuoi smetterla, brutto idiota?” sibilò Shinichi, arrossendo fino alla punta delle orecchie ed evitando accuratamente lo sguardo di Shiho. “Questa è una mia compagnia di classe!”
“Davvero? E come si chiama?”
L’improvviso interesse di Fukuda per la ragazza lo infastidì, causandogli una strana sensazione all’altezza dello stomaco. Ma che cavolo vuole questo? “Non sono affari tuoi! Perchè non te ne vai e ci lasci in pace?”
“Ah, non rompere!” Fukuda agitò la mano, come per scacciare le mosche, e rivolse a Shiho un sorriso che voleva essere affascinante. “Ciao, tesoro. Sono Eichichi Fukuda, del club di basket. Posso sapere il tuo nome?”
“Haibara.”
“Haibara...che ne dici di mollare questo perdente e venire a divertirti con me?” le chiese Fukuda, con tono mellifluo, circondandole le spalle con un braccio e sorridendole con intenzione. “Conosco un posticino che ti piacerà sicuramente.”
“Ehi, lasciala stare!” esclamò Shinichi, infastidito da quel braccio attorno alle spalle esili di Shiho. Ma come si permette di toccarla? Fukuda lo ignorò, continuando a sorriderle ed accorciando la distanza tra i loro volti. Troppo vicini, per i gusti del giovane detective liceale.
“Allora, che ne dici? Ti garantisco che sarà divertente.”
“No, grazie.” rispose gentilmente Shiho, che durante lo scambio aveva mantenuto sempre la stessa espressione. Shinichi si sentì inspiegabilmente soddisfatto per quel rifiuto, mentre Fukuda fissò la ragazza per un lungo istante, ed infine sollevò un sopracciglio con espressione alquanto seccata.
“Tesoro, non mi dirai che preferisci stare a perdere tempo con questo qui invece che venire a sballarti con me?”
“Se te lo dicessi, mi lasceresti in pace?”
Shinichi si ritrovò ad ammirare la sua tranquillità, mentre su Fukuda ebbe l’effetto contrario. Aumentò la stretta attorno alle sue spalle, e cercò di trascinarla con lui. “Sei troppo bella per sprecare tempo con questo idiota! Viene con me, ti assicuro che non avrai di che pentirtene!”
“No.” replicò Shiho con decisione, e prima che Shinichi potesse intervenire, come sua intenzione, gli sferrò una gomitata nel fianco. Fukuda boccheggiò sorpreso, piegandosi leggermente in avanti, e Shiho gli afferrò il polso della mano che aveva sulle sue spalle, torcendogli il braccio dietro la schiena e sbattendolo con poca gentilezza contro il muro dietro di loro. “Forse prima del mio nome, avrei dovuto dirti che non mi piacciono i tipi insistenti come te...e non gradisco nemmeno essere toccata da una viscida sanguisuga, hai capito?”
“La...lasciami! Mi...mi stai...facendo male!” la supplicò Fukuda con voce stridula, tentando invano di liberarsi da quella morsa di ferro. Ma chi è questa?, pensò Shinichi, incredulo ed impietrito davanti a quella scena. Era sbalordito dalla facilità con cui Shiho teneva a bada quel prepotente di Fukuda, che non era certo debole e mingherlino.
“La prossima volta che ti viene in mente di darmi fastidio, pensaci bene.” gli intimò Shiho con tono vagamente minaccioso, che fece rabbrividire entrambi i ragazzi. La giovane ex mibba fece pressione per qualche istante ancora, strappando un gemito di dolore al povero Fukuda, e si decise a lasciare la presa. Il ragazzo scivolò per terra, tenendosi il braccio dolorante ed emettendo un lamento indistinto. “Per inciso, preferisco un perdente saputello ad un bifolco ignorante come te...ti auguro una buona giornata, Fukuda.”
Si aggiustò la solita ciocca di capelli, con naturalezza. Shinichi era totalmente rapito da lei, e non oppose resistenza quando Shiho lo afferrò per un polso e lo trascinò con sé per il corridoio, lontano dal povero e sfortunato Fukuda. Ma..chi è questa donna? Non riusciva ancora a credere di aver assistito a quella scena. Shiho Myano era davvero una donna piena di misteri, e chissà perchè in quel momento gli era venuta voglia di scoprirli fino all’ultimo.


fine capitolo quattro. allora, vi è simpatico questo fukuda?
kudo comincia a mostrare segni di...gelosia
prossimo aggiornamento domenica. nel capitolo cinque scopriremo...ah, si! quella cosa!!!
preparati, kudo

mi prendo un giorno in più, così almeno vi metto i linkXD
e andatevi a leggere anche la fic di sherry

rettifico. NON andate a leggere la fic di sherry

avevo promesso di aggiornare ieri, giorno del mio compleanno, ma poi ho avuto problemi tecnici ed è saltato tutto(diciamo che i dolci mangiati si sono fatti sentire piuttosto forteXD)
cmq, ora sono di nuovo viva, e pronta a combattere!!!!
oh, la smetto di dire cavolate, e passo alla posta(mi sento tanto maria de filippiXD)

riassumendo, vedo che fukuda è simpatico a tutti e che shiho versione "kung fu panda" è piaciuta...questa è una delle piccole licenze di cui parlavo all'inizioXD

tornando seri, come avete potuto vedere alla prima pagina(ma anche no), sono riuscita a mettere i link alle varie parti dei capitoli!!!! yeah, festeggiamo *suona la trombetta* ho avuto diversi problemi tecnici(per chi ancora non l'avesse ancora capito, sono una schiappa totale con le tecnologie), ma grazie a calvin e ticcy mi sono tolta d'impaccioXD
ancora grazie, mie cavaliere *si inchina*

passiamo al capitolo cinque, finalmente! la prima parte credo piacerà molto a shi- star, per una sua strana fissa...ma non dico altro, e parto spedita a razzo!

CAPITOLO CINQUE- OMBRE DAL PASSATO

Prima Parte

Shiho lasciò andare il suo polso, ma Shinichi ebbe come l’impressione che le sue dita sottili fossero ancora premute contro la pelle un pò accaldata. “Quel tizio...è davvero insopportabile. Cosa gli hai fatto per renderlo così furioso?”
“Non ne ho idea.” rispose Shinichi, stringendosi nelle spalle. Le loro voci nel corridoio deserto servirono a cancellare l’irrazionale impulso di sentire ancora quelle dita sottili attorno al polso. “Quello mi perseguita dai tempi dell’asilo!”
“Oh...magari gli hai rubato la fidanzatina.” commentò Shiho, rivolgendogli una delle sue solite occhiate oblique. “Tu e Ran siete fidanzati fin dall’asilo, no?”
“Haibara!” esclamò Shinichi con tono di rimprovero, diventando paonazzo. Accidenti a lei! Tossicchiò, per dissimulare l’imbarazzo. “Piuttosto...come diavolo hai fatto, Haibara?”
“A fare cosa?” gli chiese Shiho, perplessa.
“Ad immobilizzarlo a quel modo!”
“Nulla di più facile...la tua fidanzata non ti dà lezioni di karate?” Sorrise appena all’occhiataccia di Kudo, e si strinse nelle spalle. “È una mossa di karate. Una delle più semplici.”
“Tu...conosci il karate?”
“Si.”
“E...chi te lo ha insegnato?” le chiese Shinichi, incredulo.
“Gin.” rispose lei, semplicemente. Shinichi ebbe un sussulto involontario.
“Gin?”
“Lo trovi strano?” gli chiese Shiho, con espressione enigmatica.
“Beh...no. No.” mormorò Shinichi, pensieroso ed un pò a disagio. Si grattò il mento, scuotendo la testa. “Dopotutto, eravate colleghi.”
“Non era questo il motivo.”
“Ah, no?” Shinichi sollevò un sopracciglio, perplesso.
“No.” sussurrò Shiho con un filo di voce. I suoi occhi verdi si incupirono, e Shinichi avvertì una punta di inquietudine stringergli il petto. “Gin voleva che la sua donna fosse capace di cavarsela, in ogni situazione...perfino quelle più difficili e pericolose.”
La sua donna... Quelle parole di fuoco rombarono nelle orecchie di Shinichi come un’esplosione nucleare. Fissò come stordito la schiena ben eretta di Shiho, che procedeva pochi passi davanti a lui, chiusa ed innavvicinabile. Ho la sensazione che anche allungando il braccio, lei resterebbe comunque lontana ed inafferrabile...uno spirito libero... Ed il pensiero ossessivo che gli passava per la testa risultava davvero inaccettabile. “Ma...vuoi dire che...”
“Io e Gin ci siamo frequentati fino a poco prima che io tradissi l’Organizzazione.”
“Vi...frequentavate?” ripetè Shinichi, con espressione da ebete. Si rendeva conto di apparire ridicolo, ma non riusciva a trattenersi.
“Eravamo amanti.”
Amanti...amanti... Shinichi fissò la schiena di Shiho, senza in realtà vederla. Sentiva la testa vuota, e le orecchie gli fischiavano, come se vi fosse rimasta intrappolata una zanzara fastidiosa. Amanti... Quella parola non voleva proprio andare via dalla sua mente, non riusciva a cancellarla. Shiho era stata l’amante di quel tizio alto ed ombroso, un uomo malvagio che l’aveva sempre intimorito. Anche adesso che era morto. Ma...come è possibile? Shiho e quel pazzo...amanti? Non riesco a crederci...non è vero... Voleva saperne di più, avere risposte alle sue domande e chiarimenti ai suoi dubbi, ma gli mancò il coraggio. E non è detto che Shiho voglia confidarsi con me.
Le lezioni ripresero, ma Shinichi non vi prestò attenzione. I suoi occhi correvano inevitabilmente a Shiho, e la sua mente ricordava ossessivamente quell’inattesa confessione. Amanti... Shiho era seduta davanti a lui, due banchi avanti, e da quella posizione riusciva a vedere la curva sinuosa del collo ed il neo che brillava dietro l’orecchio. Ma...perchè? Lei ha solo diciotto anni. E Gin...quanti anni avrà? Sicuramente è molto più grande di lei, almeno vent'anni..ed all'epoca, lei era minorenne, avrà avuto all'incirca sedici- diciassette anni...ma chi mi dice che questa relazione sia cominciata allora? Quando hanno iniziato a frequentarsi e... stare insieme? Emise un sospiro ed appoggiò il gomito sul banco, sostenendosi la testa confusa con il dorso della mano sotto il mento. E questa relazione era solo occasionale, oppure erano coinvolti sentimenti forti e profondi? Shiho...era innamorata di Gin?
Non sapeva molto sull’universo femminile, ma era convinto che le donne compissero un certo passo solamente in presenza di sentimenti profondi, e solo con la persona che reputavano speciale. Dunque, Haibara era davvero innamorata di Gin? Quell’idea gli risultava alquanto...seccante. Haibara non è una ragazza facile, non ne da certo l'impressione...ma non riesco ancora a credere che potesse provare qualcosa di serio per quel pazzo inquietante! Quell’uomo non era adatto ad una ragazza come Haibara, e non era in grado di provare amore per nessuno. Come si fa a desiderare di stare con lui, di...fare l'amore con lui? Shinichi rabbrividì, colto da un improvviso ed angosciante disagio. Socchiuse gli occhi, scrutando attentamente la ragazza ramata. Lui...lui...l'ha toccata. Ha toccato Haibara. Le ha messo le mani addosso, ha conosciuto tutti i segreti del suo corpo...sa com'è vellutata la sua pelle bianca, sa come sono morbide e seducenti le sue curve...conosce il sapore dei suoi baci ed il profumo dei suoi capelli... Il giovane detective iniziò a sudare freddo. Si accorse che le sue mani erano gelate, e le fece sparire nelle tasche. L'idea che l’uomo oscuro avesse potuto ammirare la dolce ninfa in tutto il suo splendore, assaporare il dolce nettare, gli provocava un notevole fastidio. Non mi piace...Gin l'ha toccata, e non mi piace...

La fine delle lezioni arrivò prima che gli studenti potessero rendersene conto. Il liceo Teitan si animò di voci e risate, il tempo di un veloce spuntino per pranzo, e poi tutti si sarebbero dedicati ai preparativi per il Festival. Shinichi e Shiho, gli unici estranei all’euforia generale, tornarono a casa in completo silenzio: il giovane era ancora sconvolto dalla rivelazione di Haibara, e pur disgustato all’idea di quel maniaco omicida che toccava la sua pelle di pesca, era curioso di conoscere il motivo di questa relazione. E voleva sapere se lei era stata innamorata di lui. Gli mancava il coraggio, e quella indecisione condusse i due ragazzi a casa Kudo senza che il suo giovane proprietario fosse riuscito a chiarire i mille dubbi che l'assillavano. Beh, tanto sono sicuro che lei non avrebbe mai risposto... Cleo li aspettava al cancello, e fece un sacco di feste alla giovane ospite, ignorando quasi il suo padrone. Yukiko li attendeva in cucina, affaccendata ai fornelli, mentre Yusaku era impegnato ad apparecchiare.
“Ragazzi, siete già qui!” esclamò Yukiko, allegramente, correndo ad abbracciare Shiho ed il figlio. “Oggi pranzo alla giapponese! Va bene per te, tesoro?”
“Certo, Yukiko.” rispose Shiho, cortesemente, sorridendo alla donna ed accettando la sedia che il signor Kudo le offriva. “Vi ringrazio ancora per l'invito.”
“Oh, per noi è un piacere, tesoro!” replicò Yukiko, mentre serviva le prelibatezze cucinate. Per una volta, Shinichi fu lieto della presenza della madre e della sua costante pretesa di attenzioni: il silenzio tra lui e Shiho si era fatto imbarazzante, e lui non sapeva come riempirlo. Non riesco a togliermi dalla testa l'immagine di Haibara e Gin insieme... Fortunatamente, Yukiko Kudo era sua madre, e lui potè starsene in silenzio e mangiare tranquillamente, mentre la donna raccontava del telefilm che stava girando: una serie incentrata su una detective cieca che risolveva i casi grazie al suo straordinario intuito ed all'aiuto del suo cane guida. “La trama è magnifica, sono felice di aver accettato...e non dimentichiamo che sono pur sempre la Baronessa della Notte! Questo telefilm avrà un grande successo, grazie alla sottoscritta!”
Dopo il pranzo, Yukiko si cambiò velocemente e salutò tutti dicendo che doveva andare al lavoro. Yusaku invece si ritirò nel suo studio ed i due ragazzi salirono in camera di Shinichi, per studiare. Il giovane Kudo giudicò saggio concentrarsi sulle formule e scacciò ogni pensiero su Gin e su quello che aveva fatto insieme a Shiho. Devo togliermi dalla testa questa storia...e poi, cosa mi interessa se Haibara e Gin se la spassavano? Non sono affari miei, e non sono padrone della vita di Haibara!


e allora, piaciuta la rivelazione? a shi- star sicuramente!!!!
ovviamente, tutto questo prende spunto dal famoso topic "ai, vergine o no?"
ecco, a libera interpretazione, io direi di no.

buona lettura, commentate e...ci risentiamo giovedì con la seconda parte! in cui...eh eh eh!!!!