e buon pomeriggio a tutti! direttamente da casa di mio nonno e con la mia nuova chiavetta di internet!!!! ieri è stato un viaggio da incubo, siamo partiti alle nove e mezza del mattino e siamo arrivati alle nove di sera! il traffico tra piacenza e cattolica, ci abbiamo messo almeno 3 ore per farlo, c'erano un sacco di macchine!
posta!
buon viaggio a nena lokita, portaci un bel souvenir dalla spagna! tanto quando torni trovi tutti gli aggiornamenti qui, non scappano micaXD
shiho love: ovviamente il kudo ha il segnalibro a forma di tonnoXD e grazie per il video, appena torno a casa me lo guardo.
dansherry: tutto ok, sono guarita e pronta a sciogliermi per il caldo! anche se per ora si sta discretamente bene! stanotte c'era un vento freschetto.....
per oggi saltiamo la rubrica, ed andiamo direttamente al capitolo. non vi dico niente, leggete e leggete e leggete.....
CAPITOLO TRENTASEI- CALMA APPARENTE
Seconda Parte
Era quasi il tramonto quando tornarono a casa. La piccola Shiho si era addormentata nel suo seggiolino durante il viaggio, ed avendo la pancia già piena di hot dog e patatine venne messa subito a letto, insieme a Chibi.
“A quanto pare, saremo solo io e te.”
La giovane donna si strinse nelle spalle. “Prendiamo una pizza?”
“Oppure posso cucinarti qualcosa io.”
Shiho corrugò la fronte, fingendosi pensierosa. “Oh...alternativa interessante. E cosa proporresti?”
“Beh, visto il poco tempo disponibile e gli ingredienti...spaghetti al pomodoro fresco ed una bella insalata con mais e tonno. E sei anche fortunata, dovrei avere una crostata al cioccolato nascosta da qualche parte...per occasioni speciali.”
“Direi che non posso proprio rifiutare.”
“Merito della torta, scommetto.” disse lui, divertito.
“Non del tutto.” Sorrise, in quel modo che lo confondeva. “Non sottovalutare le tue capacità culinarie...sei una brava persona, Kudo. Ed un bravo papà.”
“Ti ringrazio.” Shinichi tossicchiò, per dissimulare l’imbarazzo che provava per quei complimenti. “Che ne diresti di fare una doccia, mentre io preparo?”
“Ma apparecchio io. Mangiamo fuori?”
“Direi di si.”
La cena fu pronta in mezz’ora. Shinichi e Shiho si sedettero intorno al tavolo rotondo sistemato in giardino, sotto il portico, apparecchiato per l’occasione. Il profumo del pomodoro fresco era davvero invitante, ed entrambi mangiarono con gusto.
“Allora, ti sono piaciuti?” le chiese Shinichi, alzandosi e togliendo i piatti ormai vuoti.
“Erano ottimi.” Si pulì la bocca con il tovagliolo. “Potresti trovare facilmente lavoro in Italia, grazie alla tua bravura in cucina.”
“Non esagerare.”
“Non lo faccio. È la verità.” Shiho prese il piatto con il secondo. “Dovresti fidarti del parere di qualcuno che è stato in Italia e ne ha assaggiato la cucina.”
“Non credo fosse uguale alla mia.”
“Forse no. Ma molto simile.”
“Ho preso lezioni da mia madre.” disse Shinichi, sedendosi, e passandole il pane.
“È un’ottima insegnante...forse dovrei farlo anche io.” Colse il suo sguardo perplesso, e sorrise. “Intendevo imparare a cucinare.”
“Non hai imparato, in questi cinque anni?”
Lei scosse la testa. “D’altronde, quando ti fermi in un posto solo per pochi giorni, non hai tempo di imparare niente...ho sempre mangiato in tavole calde, fast food, mense, baracchini improvvisati per strada. A poco prezzo, ma bene.”
“Avrai assaggiato di tutto.”
“Beh, dovevo adattarmi...a seconda della città in cui mi trovavo.”
“Ne hai visitate molte?”
“Oh, si. Ho perfino perso il conto.” Ingoiò il boccone, bevendo un sorso d’acqua. “Ma, indubbiamente, il posto in cui si mangia meglio è l’Italia...mi è dispiaciuto doverla lasciare, dopo la nascita di Shiho- chan.”
“Dove sei andata dopo?”
“In Francia. Ho girato praticamente tutta l’Europa...sono stata anche in Irlanda.”
“Non è la patria di tua madre?”
“È stato forse il posto in cui mi sono fermata di più...volevo visitarla tutta, per cercare il legame perduto con le mie origini.”
“E l’hai trovato?”
“Purtroppo non mi ricordo nulla di mia madre, ero piccola quando l’Organizzazione l’ha uccisa...ma in Irlanda era come se l’avessi vicina.” I suoi occhi divennero improvvisamente tristi, e malinconici. “È stato in Irlanda che ho avuto modo di pensare. E nel mio inconscio ho preso una decisione importante... tornare in Giappone. Sentivo di doverlo fare... e quasi senza accorgermene, mi sono ritrovata a suonare il campanello di casa tua.”
Stava succedendo di nuovo. Come la sera precedente, Shiho stava parlando con lui. Non nel suo solito modo ironico e beffardo, ma dolce e seria. Si stava confidando, e la maschera fredda ed impassibile era nuovamente scomparsa.
Ecco la Shiho che piace a me. La Shiho che suscita sentimenti forti e profondi... D’impulso, allungò la mano sul tavolo e le sfiorò le dita, esitando.
“Sono contento che l’Irlanda ti abbia fatto cambiare idea.”
Shiho gli sorrise, senza allontanare la mano dalla sua. Quella dolce carezza non le dispiaceva, era rilassante e rassicurante. “Magari avrei potuto evitare di suonarlo in piena notte.”
“Eh, forse...oppure, avevi paura di cambiare idea, alla luce del sole?” azzardò Shinichi, adeguandosi al suo tono scherzoso. Le loro dita si toccavano ancora: il giovane desiderava prenderle la mano, ma non osava, temendo che lei potesse spaventarsi e ritrarsi ancora nel suo guscio.
“Alla luce del sole, tutto sembra diverso. La razionalità riprende il sopravvento, e tutto diventa sciocco ed inutile.” replicò la giovane donna, con un sussurro di velata malinconia. Si ritrasse dolcemente, interrompendo il contatto tra le loro dita. Non le dispiaceva, ma non era abituata a quelle sensazioni. “Non mi avevi promesso una crostata al cioccolato?”
“Quello non lo dimentichi, eh?”
Lei scosse la testa, facendo ondeggiare le ciocche ramate, lasciate sciolte sulle spalle. “La mangiamo sul divano? Ho voglia di vedere un film.”
“Ho preso un dvd qualche giorno fa, ma non sono ancora riuscito a vederlo.”
“È un giallo, vero?”
Lui si grattò la nuca, imbarazzato. “Ehm...temo di si.”
“D’accordo. Ma non dirmi chi è l’assassino.”
Si trasferirono in salotto. Shinichi infilò il dvd, mentre lei si sistemava sul divano, le gambe raccolte sotto il corpo; lui le promise ancora una volta di non svelarle l’assassino, poi selezionò play e si sedette accanto a lei, vicino ma non tanto da toccarla. Il film era iniziato da una ventina di minuti, quando Shinichi si accorse che lei si rannicchiava su se stessa e stringeva le braccia attorno al corpo.
“Shiho, che succede?”
“Niente. Ho solo un po’ freddo.”
Una veloce occhiata fuori dalla finestra gli suggerì che si era alzato il vento, ed il cielo si era oscurato. “Vado a prenderti una coperta.”
“Non è necessario.”
“Ma stai tremando.”
“Mi passerà.”
“Sei davvero testarda.” Emise un sospiro, tossicchiò imbarazzato e le passò un braccio attorno alle spalle, attirandola contro di sé. Arrossì, evitando di guardarla in volta. “Ehm...c- così...p- può andare?”
“È una valida alternativa.” rispose lei dopo un istante, sistemando la testa sulla sua spalla e accomodandosi nel suo abbraccio. “Ti dispiace se restiamo così per un po’?”
“No...no.” sussurrò Shinichi, poggiando il mento sulla sua testa ed inspirando il dolce profumo dei suoi capelli.
Non mi dispiace affatto... Guardarono il film abbracciati, avvolti da un silenzio privo di tensione ed angosce: la presenza di lei ed il contatto tra i loro corpi non lo metteva a disagio, non lo distraeva dalla trama e non lo rendeva nervoso. Era tranquillo, quasi che quelle serate sul divano fossero una routine per loro.
Come una coppia sposata da anni che passa la serata in famiglia... Purtroppo per lui, il film aveva un termine, che arrivo fin troppo presto. Sarebbe voluto rimanere così per tutta la notte, dormire insieme a lei e svegliarsi guardando il suo volto bellissimo, ma era destinato a rimanere solo un sogno.
È già tanto che lei mi permetta di tenerla tra le braccia.ed ecco che shiho risponde alle vostre tante domande, e vi racconta cosa è successo dopo la nascita di shiho- chan.....contenti?
e kudo come al solito ne approfitta per allungare le mani, con la scusa che la puccia ha freddo....marpione!
quizzone!
- quanti pezzi di crostata si è mangiata shiho?
- qual è il titolo del film che hanno visto i due? *ricordate che è un giallo*
- ma soprattutto, kudo si renderà conto che quando cucina il tonno, uccide i suoi simili?
vi do appuntamento a giovedì, visto che mercoledì è ferragosto e starò al mare tutto il giorno, quindi non so a che ora torno, e sopratutto se torno intera o distruttaXD
non perdetevi la fine di questo capitolo, vi garantisco che vi piacerà!
ed intanto i nostri fidanzati della pallavolo hanno vinto il bronzo!
mi hanno fatto innervosire nel secondo set, perso da polli, poi per fortuna si sono ripresi e ci hanno regalato sta medaglia!
dan, hai visto alla fine quando sono andati dalle moglie e fidanzate? mi è parso di vederti con il capitano........
c'ero anch'io