Un Posto Nel Mondo

buon pomeriggio! ho un attimo di tempo libero, quindi aggiornoXD
sono tre giorni che piove, e piove, e piove...ma che pizza!
domani sia mio padre che mio fratello sono a casa, quindi io scappo in fumetteria!!!! andiamo a discutere dei sandali di naruto....

notizia in anteprima, il mi libro dovrebbe uscire per natale. prossima settimana telefono alla casa editrice e mi sanno dire il giorno esatto, che vi comunicherò subito!

posta!

shiho love: niente pesce al matrimonio, la famiglia potrebbe offendersi!

harry: oddio, lady sfiga mi ha fatto morire! titolo più ambito da tutte le donne del mondo, altro che first lady!!!!!

dansherry: ovviamente voddy farebbe la parte della sposa, e gin si metterà il frac....vabbè, tanto a lui il nero donaXD


mentre per la rubrica nun ce pò fregà de meno, oggi si scopre che cosa shiho-chan chiederà al padre come compenso per aver fatto tutto il lavoro al suo posto....la bimba è furba, ragazzi! altro che panda, zoo, pony, cani, etc.....ha chiesto soldi! denaro contante, da versare ogni mese sul conto che è andata ad aprirsi in banca. ovviamente, non quella che hanno rapinato e non quella del padre: anzi, non ha detto a nessuno dove sia questa banca, tanto per evitare rischi inutili....quindi la fanciullina non solo da grande avrà l'eredità dei kudo, ma anche dei soldini suoi(che si è guadagnata meritatamente) da spendacciare in quello che più vorrà...e chi lo sa cosa vorrà da grande la nostra shiho-chan?


allora, andiamo a sto matrimonio?! siete pronti?

CAPITOLO QUARANTASETTE- IL GIORNO PIU' BELLO

Prima Parte

Tra mille impegni, il tempo sembrò quasi volare, ed arrivò la vigilia del matrimonio. Shiho era un po’ nervosa ed ansiosa per quando sarebbe successo l’indomani. Shinichi se ne accorse, avendola osservata attentamente per tutta la sera, e quando la sentì borbottare per l’ennesima volta, le andò vicino e la prese tra le braccia.
“Siamo nervosi, eh?” sussurrò, accarezzandole dolcemente la schiena per tranquillizzarla, sentendola tesa e rigida.
“Un po’.” ammise lei, rifugiandosi nel suo abbraccio caldo e rassicurante.
“Posso fare qualcosa per farti sentire meglio?” le chiese, scostandola da sé per poterla guardare negli occhi. “Mi sembri un po’ pallida.”
“Sono solo stanca.” sospirò lei, abbandonandosi contro il suo petto. “Non pensavo che i preparativi per un matrimonio fossero così...beh, c’è un termine che si possa usare e che non sembri un insulto?”
“No.” Shinichi rise, stringendola a sé con forza. “Ma se lo sapevo, ti proponevo una fuga a Las Vegas.”
“Tua madre non te lo avrebbe mai perdonato. Si sta divertendo come una bambina nel Paese dei Balocchi.”
“Già.” Shinichi sospirò, melodrammatico. “Tremo al pensiero di dover trascorrere l’intera notte in quella casa...mia madre non mi lascerà dormire un solo istante.”
“Se può consolarti, nemmeno io non dormirò.”
“Ansia da matrimonio?”
“No.” Sollevò la testa, incrociando i suoi occhi blu. “Non sono abituata a stare sola.”
“Oh, nemmeno io! Sarà una vera tortura una notte senza di te!” esclamò Shinichi, coprendole il volto di baci e facendola ridere. “Mi dici chi ha deciso che dobbiamo separarci per una lunga, intera notte?”
“La tradizione...e tua madre.”
“Non ce la farò mai.” sussurrò Shinichi, sfiorandole con un bacio leggero il neo poco sotto l’orecchio. “Magari potrei cimentarmi in un’incursione notturna.”
“Ran e Kazuha mi faranno la guardia...senza contare il piccolo Shinji, che si sveglierà ogni due ore per la sua poppata.”
“Heiji deve sempre mettermi i bastoni tra le ruote. E quando non ci riesce di persona, ci pensa il suo moccioso.” Emise un lungo sospiro, rassegnato. “Quando arriveranno le due guardie del corpo con prole Hattori al seguito?”
“A minuti.” Seppellì il volto arrossato contro la sua spalla. “Nemmeno io voglio separarmi da te, Shinichi.”
“Pensa che domani, a quest’ora, saremo insieme...per sempre.” La baciò dolcemente tra i capelli, poi la scostò da sé per poterla baciare sulla bocca. “Sarà meglio che vada, prima di cambiare idea e fuggire con te.”
Lei sorrise, abbracciandolo con forza, quasi avesse paura di vederlo sparire. “Ci vediamo domani, Kudo. Non ti addormentare, mi raccomando.”
“Metterò cinquanta sveglie. Non voglio perdermi questo evento per nulla al mondo.” La baciò ancora, a lungo, con passione, finché entrambi rimasero senza fiato. “Ecco...questo dovrebbe bastarmi fino a domani.”
“Buonanotte, Shinichi.”
“Buonanotte, tesoro mio.”
Il campanello suonò allegramente, annunciando l’arrivo delle due ragazze e del piccolo Hattori. C’era anche Heiji, venuto a prendere in consegna il futuro sposo e portarlo a casa dei Kudo, dove avrebbe pernottato anche lui. I due futuri sposi furono costretti a separarsi, con sommo dispiacere di Shiho. Vedere la porta che si chiudeva alle sue spalle le diede l’esatta misura di quanto significasse per lei quel giovane uomo che le aveva rivoluzionato la vita: senza di lui era persa, le mancava il respiro ed aveva la sensazione che un artiglio le stringesse il cuore, sprofondandola nuovamente nell’oscurità. Non sono più capace di stare sola. Non riesco a stare senza di lui...lo amo così tanto che ogni istante lontana da lui è un tormento. E da domani sarò sua moglie...non riesco ancora a crederci. Mi sembra tutto un sogno, ma è la realtà...una realtà bellissima, che durerà per sempre...

Shiho fissò l’immagine che le restituiva il grande specchio. Era davvero lei la giovane donna avvolta in quell’abito bianco, con le guance arrossate e gli occhi luminosi per la felicità? Si, sono davvero io, pensò passando la mano sul corpetto liscio del vestito da sposa che indossava ormai da mezz’ora. E che cominciava ad innervosirla. Mi sembra stretto. Forse dovrei toglierlo...magari dovrei rimandare tutto...possiamo aspettare qualche mese...anche un paio d’anni... Corrugò la fronte, perplessa. Ma cosa sto dicendo? Io non voglio rimandare il matrimonio, voglio sposare il mio Shinichi!
Scosse la testa, inspirando a fondo. Essere al centro dell’attenzione per tutto il giorno, sotto gli sguardi di almeno una settantina di persone, non era il massimo per lei. Ma in quella chiesa, ci sarebbero stati anche Shinichi e la piccola Shiho, le uniche due persone su cui doveva concentrarsi. Devo pensare solo alla mia bambina ed a lui. Devo pensare che faccio tutto questo solo per loro...
Ran venne a chiamarla, qualche minuto più tardi, avvertendola che era il momento. Shiho inspirò a fondo, incapace di riuscire a calmare i battiti furiosi del cuore. Non sono pronta, non sono pronta... Stordita ed intimorita, uscì dalla piccola stanzetta che il prete aveva messo a sua disposizione, e trovò ad attenderla Agasa, più emozionato e nervoso di lei. Shiho annuì appena, e lo prese sottobraccio, stringendo con mano tremanti il bouquet di fiori bianchi e rosa. Non sono pronta, non sono pronta...
Insieme a Ran e Kazuha- sue damigelle e testimoni- ai due gemelli Takagi ed alla piccola Shiho, fece il suo ingresso nella grande chiesa, piena di invitati. Sentì vagamente il brusio composto, la musica che annunciava l’ingresso della sposa. Tutti gli sguardi erano puntati su di lei, e Shiho si bloccò. Non sono pronta, non sono pronta... Si fermò sulla soglia, desiderando fuggire da quegli occhi che la fissavano, da quella folla che sembrava incombere su di lei come un falco sulla sua sventurata preda. No, non sono pronta...non ci riesco...
Poi incrociò gli occhi blu di Shinichi, che la aspettava sull’altare con espressione adorante e fiduciosa, ed ogni paura fu dimenticata. Niente timori, niente incertezze, niente angosce. La folla scomparve, e la giovane donna si sentì sola in quella chiesa. Sola, insieme al suo unico e grande amore. Si. Era pronta. Incatenata a suoi occhi colmi di amore, Shiho percorse con passo sicuro e tranquillo la distanza che li separava. E quando lui le offrì la mano, per aiutarla a salire i tre gradini, stringendole dolcemente le dita, Shiho non ebbe più nessun dubbio.


*sniff sniff sniff ovviamente l'autrice è in prima fila, dopotutto è merito suo se i due sono giunti a giuste nozze*
e forse non fregherà a nessuno, ma nel frattempo è nato anche il piccolo hattori beh, anche se si ritrova quei genitori, non è mica colpa sua


quizzone!

1- quanto sarà lungo il velo di shiho?
2- quante sveglie avrà messo kudo? e le avrà sentite, o alla fine l'avranno svegliato heiji e la madre con una bella mazza chiodata?
3- ma soprattutto, cosa vorrà shiho-chan da grande? *risposte bizzarre*

a questo punto direi che vi aspetto per il prossimo aggiornamento, che sapete benissimo quando è. sarà l'ultimo capitolo? già mi commuovo

buon pomeriggio a tutti!
ieri non stavo bene, quindi aggiorno oggi. visto che ho poco tempo, vi metto subito il capitolo....ho un sonno! stamattina sono andata da simone, e fino a giovedì sveglia presto....domani vanno pure in gita!!!! a dicembre...mah!
ed è arrivato il freddo polare!!!!!

eravamo rimasti al matrimonio dell'anno....altro che william e kate!!!!!!

CAPITOLO QUARANTASETTE- IL GIORNO PIU' BELLO

Seconda Parte

La cerimonia fu emozionante. I due sposi si tennero per mano per tutto il tempo, ed i loro occhi si cercarono continuamente, quasi avessero paura che fosse solo un sogno. La piccola Shiho era con loro sull’altare, come avevano voluto i suoi genitori, ed assistette allo scambio delle promesse con un gran sorriso e l’espressione ben più adulta di una bambina di quattro anni. Il suo arrivo era stato inaspettato, ma aveva portato tanta allegria e tanto amore, permettendo ai suoi genitori di ritrovarsi e scoprire i sentimenti che nutrivano l’uno per l’altra. Senza di lei, non sarebbero stati su quell’altare, a scambiarsi dolci promesse eterne, le fedi non avrebbero scintillato alla luce delle tante candele disseminate per la chiesa, e nessun bacio avrebbe sancito la loro unione, dopo la fatidica frase: “Vi dichiaro marito e moglie.”
È il momento più bello della mia vita, pensò Shinichi stringendo a sé il suo bellissimo angelo, in lacrime per l’emozione. Dopo la cerimonia, si trasferirono nella maestosa villa che avrebbe ospitato il pranzo di nozze. Il cibo e la compagnia erano ottimi, perciò la giornata trascorse in un clima di festa, gioioso e piacevole. I bambini si divertirono a correre come matti per tutta la sala e nel grande giardino, gli invitati si dilettarono in chiacchiere e danze.
Shinichi non ebbe un solo istante libero da trascorrere con la sua novella moglie, anche se desiderava tanto ritagliarsi un piccolo spazio solo per loro, per poter scambiare due parole e rispecchiarsi nei suoi occhi bellissimi, che risplendevano della medesima felicità che brillava nei suoi. Sembrava che tutti volessero parlare con gli sposi, complimentarsi, sapere dei loro progetti, fare domande e battute imbarazzanti, impedire loro di godersi qualche attimo di intimità. L’unico momento in cui si ritrovarono insieme fu in mezzo alla pista, da soli, per inaugurare le danze, sotto gli sguardi di tutti gli invitati. Shiho si vergognò da morire in quei due minuti, e fu solo grazie alle braccia di lui che la avvolgevano rassicuranti che non fuggì dalla sala. Fortunatamente, altre coppie si unirono poi alle danze, e presto la pista da ballo fu piena di persone, che distolsero l’attenzione dagli imbarazzati sposi.
E fu solo verso la fine della giornata, quando ormai il tramonto stava scendendo sulla grande villa e tutti cominciavano ad essere stanchi, che Shinichi riuscì a trovare la sua Shiho in terrazza, completamente sola, a godersi la leggera brezza.
“Tesoro, ti ho cercata per un bel po’.” disse, abbracciandola da dietro. Shiho gli sorrise, posando le mani sulle braccia che la cingevano alla vita.
“Pensavi fossi scappata?”
“Beh...non si sa mai.” replicò lui, ironico, stringendola a sé. Era davvero meravigliosa con quell’abito e l’espressione da donna innamorata, e non aveva smesso un solo istante di ammirarla da lontano, anche mentre era impegnato a parlare con gli amici e gli invitati, guadagnandosi numerose battute maliziose da Heiji, Sato ed i suoi colleghi.
“Ormai mi hai messo il collare.” sussurrò Shiho, sollevando la mano su cui brillava la fede. “E se non sono fuggita durante quel primo ballo, non lo farò più.”
“Avresti potuto dirmelo. Saremmo potuti fuggire insieme.”
“Non faremo mai più una cosa del genere, vero?”
“Oh, no. Non contare su di me...signora Kudo.”
Shiho sorrise, osservando l’intreccio delle loro mani e le fedi che indicavano il loro legame indissolubile. “Signora Kudo...ancora non riesco a crederci che siamo sposati.”
“Nemmeno io. Però è una bella sensazione.” mormorò Shinichi, baciandole i capelli intrecciati in una semplice acconciatura. “Mi dispiace solo che tutti ti conosceranno come Yurika Kudo.”
“Ciò che conta è che per noi sarà diverso. E poi, c’è sempre la piccola Shiho.” La giovane sposa sorrise, dolcemente. “È per questo che le hai dato il mio nome?”
“Si. Volevo un ricordo di te, e volevo pronunciare il tuo nome tutti i giorni, per sempre.” La baciò sulla punta dell’orecchio. “Comunque, per me sarai sempre la signora Shiho Kudo.”
“Anche Yurika Kudo non suona male.”
“Pensi che potresti abituarti? A tutto questo, intendo.”
“Credo di si...non è tanto brutto, in fondo.” Shiho appoggiò la testa sulla sua spalla, chiudendo gli occhi. “Basta che tu mi stai vicino, Shinichi.”
“Sempre, mio amore.” Dalla sala, arrivarono noti dolci e delicate. Shinichi sorrise, baciandola dolcemente sul neo che tanto gli piaceva. “Mi concedi questo ballo, moglie?”
“Con molto piacere, marito.” accettò Shiho con un sorriso, sciogliendosi dal suo abbraccio e posando la mano su quella che lui le porgeva. Shinichi la fece volteggiare, e poi la prese tra le braccia. Shiho si strinse a lui, posando la fronte contro il petto e lasciando che lui la guidasse secondo la melodia. “Non sono molto bravo.”
“Beh, nemmeno io.”
“Forse dovrei prendere qualche lezione. Negli ultimi mesi ho partecipato a ben due matrimoni.”
“Sembra sia passato un secolo da quello di Ran.”
“Già.” mormorò lui, sorridendo. “Ricordi che anche allora abbiamo ballato da soli, su una terrazza?”
“Allora nessuno ci obbligava a farlo in pubblico.”
Shinichi rise, stringendola ancora di più a sé. “Mai avrei immaginato di farlo di nuovo...al nostro matrimonio.”
“Nemmeno io.”
“Riesci a crederci, Shiho? Siamo sposati, tu sei mia moglie ed io tuo marito...non suona un po’ strano?”
“Ma è piacevole, in fondo.”
“Molto piacevole.” replicò Shinichi, corrugando la fronte. Si sentivano alcune voci dall’interno del salone, ma sembravano così distanti da loro, appartenenti ad un altro mondo. “Mi dispiace solo di dover rimandare la luna di miele.”
“Non importa.”
“Volevo portarti a vedere luoghi meravigliosi...anche se molto probabilmente ne avrai visti parecchi, durante i tuoi viaggi.”
“Ma insieme a te sarà diverso.” mormorò Shiho, sospirando appena. “Non mi hai ancora detto dove mi porterai.”
“Segreto.”
“Che antipatico.”
“Sarà una sorpresa, tesoro.”
“Non è giusto. Non mi piacciono le sorprese.”
“Dovrai avere un po’ di pazienza, poi saprai ogni cosa.”
“Shiho- chan lo sa?”


e si sono sposati *sniff sniff*
che dolci......ovviamente io ero in prima fila, ed ero pure al ristorante. sono stati tanto gentili che mi hanno cucinato tutte cose senza il lattosio killer *sniff sniff*
che soddisfazione


quizzone!

- chi avrà pagato le spese del matrimonio?
- quante stanze conta la mega villa?
- ma soprattutto, di quale poveretto shinichi kudo dovrà scoprire l'assassino?


eh, si....kudo che vai, omicidio che trovi!!!!
premetto che non sono io la vittima, ma è......genta!!!!!!!!!!!!!! si, c'era pure lui al matrimonio, ma è stato invitato solamente per fare la parte della vittima e mi sono pure portata l'orologio con gli aghi soporiferi, così addormento il kudo e risolvo io l'omicidio. poi stringerò la mano all'assassino....

le domande del quizzone fanno schifo, ma non mi è venuto altro in mente. vi do appuntamento al prossimo aggiornamento, e probabilmente vi saprò dire la data esatta di uscita del libro