uh, pronti per assaggiare la vendetta nera di shiho?!?!
no, c'è prima la posta(ed intanto penso alle domande del quizzone, che fatica! ma come facevi, calvin!!!!)
sherry: mi piace il crossover con il mitico stupendomanXD in effetti, quando kudo va sempre in bagno, un pò me lo ricordaXD
calvin: si, shinichi ha trascorso tutto l'intervallo in bagno. peccato, volevo pagarti per il copyright, ma se dici che va bene così....anche io ero curiosa di sapere che foto aveva conan sulla lapide. secondo me, kogoro ci ha messo una foto in cui il gurzo si scaccola(alla rufyXD)
harry: non ho capito la battuta della tv spentaXD ebbene si, notizia sconvolgente, ma anche fukuda ha degli amici...imbecilli come lui, suppongo, ma li ha
vedo che la domanda su quello che c'era scritto sulla lapide del gurzo ha scatenato la vostra fantasia. diciamo che è stata un colpo di genio(seeeeeeeee)
ma ora la smetto di sparare cavoli e cavoletti, e passo al capitolo.
ecco la vendetta di shiho myano.
CAPITOLO SETTE- VENDETTA NERA
Seconda Parte
Shinichi era curioso, e lo divenne ancora di più quando il mattino seguente gli arrivò uno strano messaggio.
Posso chiedere al mio vicino di casa se la sua collezione personale conta anche qualche paio di manette? Rimase a fissare il messaggio per diversi minuti, con espressione ebete, poi rischiò quasi di soffocarsi con la colazione per la fretta di raggiungere Haibara e sapere cosa intendeva fare con le manette che lui gli avrebbe procurato.
Non vorrà mica far rivivere le vecchie glorie dei corvi oscuri? Affrettò il passo, quando vide che lei era già davanti al cancello.
“Ogni tuo desiderio è un ordine.” esordì con velato sarcasmo, facendo dondolare le manette davanti ai suoi occhi verdi. “A proposito, come hai il mio numero?”
“L’ho preso dalla rubrica del dottor Agasa.” rispose Shiho, tranquillamente. Poi sorrise, maliziosa. “Non dubitavo che le avessi.”
“Mi dici a cosa ti servono?” le chiese lui, osservandola mentre le riponeva nella cartella.
“Lo vedrai.” fu la sua risposta enigmatica. Tirò fuori dalla cartella una macchina fotografica digitale ultimo modello e la passò al giovane, perplesso e curioso. “Intanto, tieniti libero per l’ora di pranzo e fai in modo di sgombrare l’infermeria.”
“Perchè?”
“Perchè serve a me...aspettami nella stanza dei medicinali, pronto a scattare.”
“Haibara, si può sapere che cosa hai in mente?” gli chiese lui, spazientito.
“Non hai forse alcuni conti da regolare?” gli rispose Shiho di rimando, avviandosi lentamente vero la scuola. E lasciandolo senza risposte, ed ancora più curioso di prima.
Prevedo guai...Il liceo Teitan era in pieno fermento, ed all’euforia per il Festival si aggiungevano nuovi pettegolezzi: i due amanti segreti si frequentavano dai tempi delle medie, ed i due giovani peccaminosi facevano ben altro che tenersi per mano o fare i compiti.
Maledetto Fukuda!, pensò Shinichi, ribollendo di rabbia.
Questa me la pagherai molto cara! Attese con impazienza che la campanella annunciasse la fine delle lezioni del mattino, e senza nemmeno pranzare si precipitò in infermeria: il dottor Araide non c’era, e nemmeno la sua giovane assistente, perciò Shinichi vi si intrufolò, e si nascose nella stanzetta dei medicinali, come gli aveva detto Shiho.
Chissà cosa ha in mente Haibara. Quella donna è imprevedibile, non so davvero cosa aspettarmi da lei...Una voce in corridoio lo avvertì che era giunto il momento. Strinse la macchina fotografica nella mano e sbirciò nella fessura che si era creato nella porta. Qualche istante più tardi, vide la figura snella di Shiho entrare nell’infermeria, seguita da Fukuda: l’ex donna in nero indossava solo la camicetta e la gonna, e rivolgeva ad un imbarazzato Fukuda un sorriso che avrebbe sciolto perfino i ghiacci del Polo Sud.
“Hai forse paura che qualcuno possa scoprirci, tesoro?” La voce era bassa e seducente, e fece rabbrividire Shinichi dalla testa ai piedi. “Pensavo fossi uno coraggioso, che non si spaventa davanti a niente.”
“Beh, io...sono solo stupito.” mormorò Fukuda, rosso in viso e palesemente a disagio. Si grattò la testa, osservando la ragazza che gli girava attorno, come un falco che faceva la posta alla sua preda. “Solamente l’altro giorno mi hai respinto e...e mi hai fatto male. Ora invece sembri interessata a me.”
“Mi dispiace. Non era mia intenzione.”
“Hai detto che ti piace Kudo.”
“Ho cambiato idea...ora mi piaci tu.” Le dita di Shiho si chiusero attorno al primo bottone della camicetta, e lo aprirono. Fukuda divenne paonazzo e non riuscì a staccare gli occhi dal suo seno, mentre Shinichi avvertì le orecchie andargli in fiamme.
Che diavolo fai, Haibara!, pensò cogliendo un lembo bianco del suo petto. Aprì un secondo bottone, e Shinichi rischiò di andare in iperventilazione quando intravide un pezzo del reggiseno a quadretti viola. E Fukuda era destinato a seguirlo sulla stessa strada.
“Da...davvero?” balbettò Fukuda, tutto rosso e sudato.
“Davvero.” Le labbra di Shiho si schiusero in un sorriso misterioso. Si avvicinò al giovane Fukuda e gli appoggiò una mano sul petto, alzandosi sulle punte dei piedi per sfiorargli l’orecchio con le labbra schiuse. “Non vorresti... giocare un pò con me...tesoro?”
Il volto di Fukuda si infiammò, al pari di quello di Shinichi. Il giovane detective iniziò a sudare, mentre il giovane del club di basket fissava incredulo e sconvolto la ragazza e le grazie che gli venivano offerte. Era ancora sospettoso per l’invito ricevuto, ma l’eccitazione che lei aveva scatenato ebbe il sopravvento: le mise le mani sui fianchi per attirarla a sé e baciarla, ma Shiho voltò abilmente la testa e frenò la sua impazienza con una mano ed un sorriso malizioso.
“Non avere fretta, tesoro. Dobbiamo divertirci, ricordi?” mormorò Shiho, soffiandogli nell’orecchio. Fukuda rabbrividì e cercò ancora di baciarla, ma lei si sottrasse abilmente alle sue mani impazienti ed andò a chiudere a chiave l’infermeria: poi tornò vicino a Fukuda, incantato dall’intensità dei suoi occhi, e cominciò a sbottonargli la camicia. “Perchè non ti liberi di tutta questa roba? Ci è solo d’intralcio.”
“Oh...s-si...si...” balbettò Fukuda con un sussurro strozzato, togliendosi i vestiti fino a rimanere solo con i boxer rossi. Era visibilmente eccitato, e tentò nuovamente di baciare Shiho, ma lei lo tenne a distanza e cacciò le manette procurate da Shinichi, sventolandole davanti agli occhi del ragazzo.
“Le hai mai usate?” gli chiese con un sorriso provocante. Lui scosse la testa, e lo sguardo di lei divenne più intenso e scintillante. “Perchè non ti stendi sul letto? Voglio mostrarti una cosa divertente.”
Fukuda ingoiò faticosamente, annuì più volte ed eseguì la rischiesta di Shiho. Si distese sul letto, osservando la ragazza che gli imprigionava i polsi nelle manette e poi le chiudeva attorno alle sbarre metalliche del letto. “E...e adesso?”
“Adesso viene il bello.” rispose Shiho, salendo sul letto e sedendosi cavalcioni su di lui. Fukuda rischiò quasi di soffocarsi con il suo stesso respiro, e Shinichi avvertì un ronzio fastidioso alle orecchie. Strinse la macchina fotografica tra le mani sudate, incapace di credere che quello non fosse un sogno. O un incubo. “Vuoi sapere cosa cè di divertente in tutto questo?”
“Co- cosa?”
“Ti ho teso una trappola...e tu ci sei cascato in pieno.” confessò Shiho con uno sguardo che sia Shinichi che Fukuda riuscirono a definire come solo come predatorio.
“C- che...che dici?” balbettò Fukuda, respirando affannosamente e spalancando gli occhi.
“Che sei uno stupido.” replicò Shiho con ironia, prendendo un pennarello nero e scrivendo qualcosa sul suo stomaco, che Shinichi non riuscì a vedere. “Voi maschi siete davvero tutti uguali. Vi basta un semplice miraggio di quello che noi donne possediamo, e subito il cervello smette di funzionare...siete patetici.”
“Ehi...ehi!” esclamò Fukuda, paonazzo, cominciando ad agitarsi. Ma le manette ed il corpo di Shiho gli impedivano i movimenti, e lei potè tranquillamente finire l’opera sul suo ventre. “Maledetta puttana! Che intenzioni hai? Vuoi lasciarmi qui legato come un salame?”
“Voglio proporti un accordo.” rispose Shiho, scendendo dal letto e facendo un cenno in direzione di Shinichi. Il giovane detective uscì allo scoperto e si accostò al letto, scattando diverse foto: sullo stomaco, era visibile a caratteri cubitali la scritta
BAKA. Shiho si chiuse la camicetta ed incrociò le braccia sul petto, inclinando lievemente la testa di lato. “Quelle bugie che hai sparso in giro, mi hanno infastidita...fai in modo che cessino al più presto, o queste foto verrano distribuite a tutti gli studenti del Teitan e delle altre scuole. E se ancora te lo stai chiedendo... questo non è uno scherzo.”
“Va...va...va bene! Farò...farò come vuoi tu!” balbettò Fukuda con voce resa isterica dalla paura, dimenandosi come un ossesso. “Ora...ora liberami, ti supplico!”
“Se sarai fortunato, il dottor Araide tornerà tra una mezz’ora...non temere, lui non è tipo da fare la spia.”
e allora, piaciuto la vendetta di shiho, la donna fatale!!!!
a me diverte l'immagine di kudo nascosto nel famoso stanzino dei medicinali, che tutto rosso e sudato assiste alla seduzione malefica di shihoXD
e senza rendersene conto, sta scivolando sempre di più nella trappola del corvo....
ma passiamo al tanto atteso quizzone!
quanto tempo ci ha messo araide x tornare in infermeria?
shiho avrà anche gli slip coordinati con il reggiseno?
ma soprattutto, perchè kudo possiede delle manette?
leggete, commentate e quizzate!
e se non volete attirarvi le ire dei corvi, lasciate in pace shiho myano!!!!
l'ultima parte del capitolo sabato!