oggi sono puntuale! l'influenza è passata, sono di nuovo in forma...ed oggi ho finalmente mangiato del formaggio alla piastra!!!! ovviamente, senza lattosioXD *in estasi*
so che a voi non ve ne frega nulla, quindi passo alla posta(ed intanto penso alle domande del quizzone)
shi- star: grazie per le delucidazioni sul pottinoXD cos'è che hai pensato, leggendo quel "ci vediamo venerdì....e continua a piovere?" che pensieri sconci ti sono venuti?XDXD a proposito...mi mandi una copia del documento firmato da kudo?
calvin: anche io mi chiedo spesso perchè le ragazze si muovono in branco. si, heiji ha passato il film a guardare kudo che spiava le gambe di shiho. quindi, i due tonni non hanno capito una mazza del film alla fine. ce li vedo kazuha ed hattori che fanno gossip sull'aereoXD
harry: yusaku pensa solo ai suoi romanzi, quindi yukiko deve dare lezioni al figlio di "come capire l'universo femminile, i segnali che ti mandano e quelli che non ti mandano ma ci sono e si aspettano che tu capisca lo stesso". anche perchè ho idea che yusaku si imbarazzarebbe a parlare di certe cose. e poi, vuoi mettere, è più divertente quando yukiko si impiccia!
e come ben sai, sono io l'autrice, ma mi dimentico le coseXD
shiho haibara: per ora niente "ratin rosso"XD no, kudo che si fa la pipì addosso!!!!!
ed ora, il capitolo.
avevamo lasciato il kudo alle prese con certi sogni.........
oggi verrà svelato il motivo del titolo del capitoloXD
CAPITOLO NOVE- SFIDA TEATRALE
Seconda Parte
Fece colazione con il padre, che riuscì fortunatamente a distoglierlo dal pensiero che lo ossessionava, e dalle certezze che ora stavano miseramente cadendo in pezzi, una dopo l'altra. Era sempre stato convinto che la sua vita sarebbe trascorsa su binari tranquilli. Tutto era già definito: liceo, università, un buon lavoro, Ran ed un paio di mocciosi.
Ma ora...mi sembra che tutto questo sia un'utopia, lontana ed irraggiungibile. Uscì di casa per andare a scuola, e fu assai stupito quando accanto ad Haibara, trovò anche il dottor Agasa.
“Ehilà, Shinichi! Buongiorno!”
“Salve, dottor Agasa. La vedo in forma.” lo salutò Shinichi, sollevato dal non doversi ritrovare solo con Shiho già di primo mattino, soprattutto dopo quel sogno. “Ho saputo del suo nuovo lavoro...complimenti, dottore! Era ora che se ne trovasse uno vero!”
“Eh, già. Hai ragione.” concordò il dottore, sorridendo. “Comincerò stasera.”
“Ecco perchè è già in piedi!”
“Stavo andando a fare un giro all'università, per ambientarmi...sono un pò nervoso.”
“Scommetto che andrà tutto bene. Gli studenti la adoreranno.”
“Lo spero. Quello che mi dispiace è che dovrò lasciare sola Haibara tutte le sere...le daresti un’occhiata per me, Shinichi?”
Un'occhiata...lei mi mette nei guai, dottore! Il giovane detective annuì con un sorriso un pò forzato, pensando di voler riprendere l’atpx e tornare bambino.
Almeno allora dovevo combattere solo contro la noia e le avances di Ayumi... Il dottore salì sul taxi che era sopraggiunto. Percorsero in silenzio il tratto che li separava dal liceo Teitan e dalle due ragazze che li attendevano all’ingresso principale, e gli occhi inquieti del giovane detective non facevano che vagare e fermarsi sul profilo serio della sua affascinante vicina di casa.
Uff! Devo riuscire a controllarmi, non posso certo andare avanti così... finirò per impazzire! Una volta a scuola, continuò a rimuginare sull'oggetto dei suoi pensieri pericolosi, ottenendo solo un gran mal di testa e nessuna soluzione.
Forse dovrei andare a vivere al Polo Nord, ma dubito che risolverebbe il mio problema...ma forse sono io che mi creo inutili ossessioni! Può darsi che questa stupida attrazione per lei scomparirà da sola, così come è apparsa...Durante l’intervallo fu costretto a sopportare la voce fastidiosa di Sonoko, che tesseva le lodi del club di teatro e dello spettacolo che avrebbero portato al Festival Studentesco, che come ogni anno terminava i tre giorni della manifestazione.
E naturalmente, io sarò costretto a partecipare e vedere quella gallina che si pavoneggia sul palco. Ran vorrà sicuramente venire tutti e tre i giorni... Seccato e d’umore nero, uscì dall'aula e scoprì che Shiho aveva avuto la stessa idea: se ne stava appoggiata al muro con le braccia conserte, ed accanto a lei Shinichi riconobbe la stessa matricola che lo aveva avvicinato qualche giorno prima per invitarlo a partecipare allo spettacolo del club di teatro.
“Oh, senpai Kudo...stavo cercando anche te!” esclamò la ragazzina, raggiante.
“Ah...e per quale motivo?” chiese Kudo, sospettoso.
“Il mio senpai di teatro vorrebbe parlare con te e con la senpai Haibara.”
Shinichi scosse la testa, con espressione seccata. “Spiacente, ho già detto che non sono interessato.”
“Per favore!” esclamò la ragazza, con tono implorante. “Venite al club di teatro! Vi chiedo solo cinque minuti, il senpai Moeki vorrebbe solo...”
“Sei davvero insistente, ragazzina!” sbottò Shinichi, grattandosi la punta del naso. “Mi pare di essere stato chiaro in proposito. Non voglio avere nulla a che fare con voi del club di teatro!”
“Per favore! Solo un minuto!”
“Stammi a sentire, ragazzina...”
“Non essere scortese, Kudo.” intervenne Shiho, con voce pacata.
“Uff! Non sopporto le persone troppo insistenti!” borbottò Shinichi, rivolgendo un’occhiataccia all’ex donna in nero.
“E dai...cosa ti costa prestarle ascolto per qualche minuto?”
Shinichi spalancò gli occhi, incredulo. “Haibara! Non vorrai che...”
“Portaci dal tuo senpai, piccola. Voglio sentire cosa ha da dirci.”
Shinichi fece una smorfia contrariata, ma alla fine si decise a seguire le due ragazze fino alla sede del club di teatro. Il giovane Kudo conosceva Hiroshi Moeki, frequentava il quinto anno come lui, ma questa era la prima volta che parlava con lui. Ha l'aria intelligente. Devo stare attento.
“Oh, bene. Ci sono ospiti.” Sorrise alla giovane matricola, che si inchinò ed uscì dalla stanza con un gran sorriso soddisfatto. Moeki si raddrizzò gli occhiali sul naso e scrutò in silenzio i suoi ospiti, facendo innervosire Shinichi. “Sono lieto di avervi qui. E scusate se il mio messaggero vi ha infastiditi...in effetti, è colpa mia. L’ho pregata ti non mollare al primo rifiuto.”
“Si, ed hai ottenuto il tuo scopo. Si può sapere cosa vuoi da me ed Haibara?” gli chiese Shinichi, brusco.
“Vorrei semplicemente che partecipaste al mio spettacolo.” rispose Moeki, dopo qualche istante di riflessivo silenzio, giungendo le punte delle dita in un gesto melodrammatico. “Come protagonisti.”
“Eh?” Shinichi sbarrò gli occhi, incredulo e disorientato.
Protagonista di uno spettacolo teatrale... Si riprese dopo diversi istanti. “Tu sei pazzo! Non farò mai una cosa del genere!”
“Si tratta di una fiaba molto conosciuta, ambientata nell’oriente dei deserti e dei tappeti volanti.”
“Non sono interessato.” borbottò Shinichi, infastidito, incrociando le braccia sul petto..
“Nemmeno la tua deliziosa compagna?” chiese Moeki, con voce atona, fissando la ragazza da dietro le lenti spesse. Shiho sostenne il suo sguardo, ma non rispose. “Sei sicuro della tua decisione?”
“Certamente!” esclamò Shinichi, con tono sostenuto. “E comunque, noi non apparteniamo al club! E sono sicuro che i tuoi compagni non saranno felici di vedersi soffiare il posto da due estranei!”
“Oh, per quello non devi preoccuparti.” Il giovane capo club si tolse gli occhiali, pulendoli accuratamente con una pezzuola rossa. “Nessuno del mio club ha avuto il ruolo di protagonista.”
“Mi stai dicendo che...che non hai scelto i protagonisti?” chiese Shinichi, stordito”
“No.”
“Tu sei matto!”
“Forse...ma in tutto il Teitan solamente voi due siete adatti a ricoprire questo ruolo.”
Shinichi si gratto la testa, perplesso. “E quindi...se noi non accettassimo di recitare?”
“Sarei nei guai.” rispose Moeki, tranquillamente.
“Ripeto. Tu sei matto.” commentò Shinichi, toccandosi la fronte con l’indice.
“Quindi, non accettate?”
“Certo che no!” esclamò Shinichi, esasperato.
“Così mi metterete nei guai.”
“Avresti dovuto pensarci prima.” replicò Shinichi, infilando le mani nelle tasche. Gli prudevano, aveva voglia di prendere a schiaffi quella faccia grassa ed immobile. “E poi, mancano pochi giorni al Festival. Come pretendi che possiamo imparare a memoria il copione, i movimenti e tutto il resto in così poco tempo?”
“Ti arrendi per così poco, Kudo?”
e sulle parole della puccia, restiamo in sospeso! cosa succederà nella terza parte?
poi, quando si entrerà in argomento, vi spiegherò anche il motivo di questa sfida teatrale...che è puramente egoistico, come qualcuno ben sapràXD
ed i tormenti del kudo continuano.....con sommo piacere dell'autriceXD
ma veniamo ora al quizzone!
voglio farvi una domanda bastarda, e vi dico subito che non è valido andare a leggersi i capitoli precedenti!
ora che ha un lavoro vero, il doc agasa abbandonerà finalmente le sue strampalate ed inutili invenzioni?
come si chiama la matricola del club di teatro che infastidisce kudo e shiho?
ma soprattutto, il senpai moeki è davvero pazzo?
le domande a sto giro fanno schifo, ma non sono riuscita a trovarne di meglio.
leggete, commentate, quizzate e...ci vediamo lunedì!