incredibile! io che posto in anticipo!!!!!
c'è una spiegazione molto semplice. oggi ho scoperto di aver combinato un mezzo pasticcio con una mia fic(non questa, non vi preoccupate...cmq, mi è sparito improvvisamente un pezzo, fortunatamente avevo ancora la brutta copia e mi sono salvata in calcio d'angolo) ed ho dovuto rimediare...uccidendomi il braccio destro.
e visto che non posso fare nulla, ho deciso di regalarvi la seconda parte.
rispondiamo alla posta:
dansherry: dovrei leggere proprio adesso la fine del caso di londra, solo che per un motivo o per l'altro non riesco a cominciare sto benedetto numero 72...appena leggo il numero del volumetto, svengo
tochiro: è la stessa cosa che provo anche io. ogni tanto, dopo aver visto una puntata di dc o letto qualche volume, mi viene voglia di leggermi la mia fic. ed allora prendo un capitolo a caso e sorrido un pòXD di nuovo benvenuta/o tra i miei lettori!
shiho myano vyneard: e benvenuta anche a te! caspita che nome lungo! grazie per i complimenti, spero continuerai a seguirmi e commentare. e ricordati di quizzareXD
harry: niente nevi, per il momento. e suppongo che megure vada alla recita perchè cova segreti propositi di vendetta contro colui che prende per il naso la polizia di tokyo
ai- chan: shiho spettinata ed assonata è un ammmmmore
ringrazio anche erik per i complimenti ^////^
torniamo al capitolo. avevamo lasciato la nostra truppa...alle prese con il festival studentesco!!!!! ah, arriva finalmente il mio capriccio personale!!!!
CAPITOLO TREDICI- INIZIA IL FESTIVAL
Seconda Parte
Domenica mattina si presentò con un bellissimo sole, mentre al contrario Shinichi si sentiva triste e depresso.
Forse potrei darmi malato... Ma non sarebbe servito a niente, perciò il giovane si alzò e scese a fare colazione: lo attendeva un’altra giornata di stand e bancarelle, un’ora di concerto eseguito dal club della musica della scuola, ed infine lo spettacolo.
Meno male che domani ci lasciano a casa...“Ciao, tesoro. Pronto per il grande evento?” lo accolse sua madre, con un piatto di frittelle appena fatte ed il solito sorriso luminoso.
“No.”
“Forse dovresti studiare un altro pò.” gli suggerì distrattamente suo padre, impegnato nella lettura di un quotidiano.
“Lo so a memoria...le mie battute e quelle degli altri. Ogni pagina, riga, frase, parola, lettera...uff!”
“Sono così emozionata! Il mio piccolino che reciterà!” esclamò Yukiko, con entusiasmo esagerato. “Non ti dico quanto ho sognato questo momento! Non pensavo ti interessassi a queste cose...che ne diresti di fare un provino? So che stanno cercando il protagonista per un nuovo telefilm per ragazzi...”
“Mamma...”
“Secondo me, avresti un gran successo! Potresti intraprendere la carriera di attore...potremmo recitare insieme! Potrebbero creare una serie tutta per noi!”
“Mamma...”
“Devo ricordarmi di portare la videocamera. Potrei mostrare lo spettacolo a qualche regista famoso...”
“Mamma, ti prego!” sbottò Shinichi, a disagio. Ecco perchè avrebbe voluto tenere tutto segreto fino al momento di salire sul palco. “Non sarò mai un attore! Toglitelo dalla testa, e lasciami mangiare in pace!”
“Sei nervoso, figliolo?” gli chiese suo padre, girando pagina.
“E chi non lo sarebbe, con una madre che gli ronza intorno squittendo come un topo!”
“La tua amica recita con te?” gli chiese Yusaku, deponendo il giornale e versandosi il caffè nella tazzina elegante.
“Intendi Haibara? Si, anche lei ha avuto questa disgrazia!”
“Mi chiedo allora perchè hai accettato di recitare.” mormorò Yusaku, sorseggiando lentamente il suo caffè. Gli lanciò uno sguardo serio oltre il bordo della tazzina. “Forse perchè cercavi una scusa per baciarla?”
“Papà!” esclamò Shinichi, arrossendo di vergogna, alzandosi in piedi di scatto. Sentì sua madre ridacchiare, e divenne ancora più rosso e furioso. “Non ho più fame! Vado a lavarmi!”
Ma cosa gli salta in mente a quei due! Fece una rapida doccia, si vestì ed uscì di casa, per raggiungere Ran ed andare al Teitan, dove Sonoko li aspettava insieme a Makoto. Trascorsero la mattinata a visitare gli stand, pranzarono, poi Shinichi si recò all’edificio in cui si sarebbe svolto lo spettacolo.
Mi sento un condannato a morte...chissà se Shiho è già arrivata.Varcata la porta d’ingresso, si sentì avvolto da una strana sensazione: tutti erano in fermento, il senpai Moeki dirigeva i lavori con tranquillità e sicurezza, le scenografie erano state montate e nascoste dietro pesanti tendoni rossi, ragazzi e ragazzi facevano avanti ed indietro, alcuni già con i costumi di scena altri in borghese. Raggiunse la zona dietro il palco, in cui erano stati approntati camerini di emergenza per vestirsi, truccarsi e pettinarsi, usando separè rigidi e teloni appesi al soffitto.
Venne intercettato da Nagisa, che scoprì essere una delle costumiste, che lo condusse in uno dei camerini, dove lo attendeva Akane Kitagawa, sezione quinta classe B, giovane stilista con un futuro promettente ed ideatrice di tutti i costumi di scena. Kudo fu sorpreso nell’apprendere che Akane aveva cucito i suoi vestiti di scena semplicemente conoscendo le sue misure, senza mai avvertire l’esigenza di provarli.
Kitagawa è un genio, pensò guardandosi allo specchio, con espressione incredula.
“Direi che è perfetto.” proclamò Akane, soddisfatta.
“È bellissimo!” esclamò Nagisa, battendo le mani con entusiasmo. “Sembri un vero principe, senpai Kudo!”
“Sembro un idiota.” sbottò Shinichi, un pò a disagio. E doveva farsi vedere da tutta quella gente vestito così?
“Stai benissimo!” esclamò Nagisa, mostrando di non aver sentito quello che lui aveva detto. “Oh, guarda. C’è la senpai Haibara!”
Shinichi si voltò di scatto, rimanendo letteralmente a bocca aperta. Quella che aveva davanti non era una ragazza, ma una vera principessa delle fiabe. I capelli ramati erano coperti da una parrucca con lunghi capelli neri legati in una treccia, che mettevano ancora più in risalto gli occhi verdi, che truccati da una mano esperta avevano un'aria ancora più seducente e misteriosa...come la bocca rosea e morbida, dalla quale Kudo non riusciva a staccare lo sguardo incredulo. Indossava un abito composto da due pezzi. Il top corto con la scollatura appena accennata, lasciava scoperta la pancia piatta e l’ombelico, impreziosito da un brillantino verde, che si intravedeva attraverso i veli trasparenti che Akane aveva sapientamente cucito lungo il bordo del top ed alle maniche, che accarezzavano le braccia nude. La gonna era a vita bassa, e scendeva fino alle caviglie: era composta da tanti veli trasparenti sovrapposti sui vari toni del verde, dell’azzurro e del dorato, che muovendosi ad ogni passo lasciavano intravedere le gambe snelle della ragazza. Completavano l’opera delle scarpine dorate stile ballerine, bracciali ai polsi ed intorno al braccio sinistro, ed un diadema ad anelli che scivolava sulla fronte e terminava con una piccola pietra verde, che richiamava il colore dei suoi occhi.
E'...è...è...non ho davvero parole, pensò Shinichi, incapace di fare altro che fissare con espressione da ebete quella splendida visione.
Ma siamo ancora sulla terra? Io...credo che questo sia il paradiso...“Non dici niente, Kudo?”
“Eh?!”
Shiho piegò le labbra con un sorriso sornione, inclinando lievemente la testa di lato. “Mi dona?”
“Eh?! Oh...s- si...s- si, certo.” balbettò Kudo, come uno stupido, arrossendo come un bambino scoperto con le mani nella marmellata. Sentiva la gola secca e la lingua appiccicata al palato, e non riusciva a distogliere gli occhi dalla ragazza. “Stai... stai...molto bene...”
“Anche tu non sei niente male.” commentò Shiho, ironica. “Il ruolo di principe azzurro ti calza a pennello.”
Shinichi fece una smorfia, riuscendo a ristabilire un certo controllo dei nervi. Anche se il cuore non smetteva di battere furioso. “Sembro la scimmia di un circo!”
“Ma che dici?” intervenne Nagisa, con sguardo severo ed espressione di rimprovero. “La senpai Akane si è impegnata anima e corpo per creare questo vestito...e tu non le hai certo facilitato il compito con la tua assenza!”
“Mi sento un pagliaccio lo stesso!” borbottò Shinichi, contrariato, fissando il suo riflesso nello specchio. Il copione prevedeva che il suo personaggio avesse due costumi. In quel momento, indosava una tunica a maniche lunghe con il colletto rigido, che gli arrivava a metà gamba: era tutta bianca, con un dragone rosso stampato sul tessuto morbido, con la grossa testa sul petto ed il corpo sinuoso che si avvolgeva attorno al braccio destro e la punta della coda che terminava sull’orlo della manica. Sotto la tunica indossava una calzamaglia bianca che si infilava in un paio di stivali neri a metà gamba: intorno alla vita portava una grossa cintura di cuoio, alla quale era appesa una bella spada con il fodero bianco e rosso.
Se penso che mi vedranno così, mi piange il cuore...vorrei scomparire! Heiji mi prenderà in giro per tutta la vita...lei invece sembra perfettamente a suo agio, e sta benissimo...sembra una fata...“Io ti trovo molto carino, invece.”
Shinichi sentì le guance bruciargli di imbarazzo. “Non dire sciocchezze, Haibara.”
“Vuoi forse rinunciare?”
“Figurati!” esclamò Shinichi, irritato. “Non ti lascerò vincere, Haibara.”
“Ed allora, vedi di impegnarti...mio bel principe.”
Ti passerà la voglia di prendermi in giro! Non mi lascerò ingannare dal tuo sorriso seducente e dai tuoi occhi ammalianti!uff, ragazzi ci siamo quasi!!!!!!!
ovviamente avrete tutti capito quale fiaba metteranno in piedi quelli del club di teatro...e quanto è bella shiho nelle vesti di una principessa orientale?!?!?!
ed ora, si quissa!
yukiko porterà il video della recita a steven spielberg o james cameron?
il senpai moeki sarà davvero tranquillo come appare, oppure si è già pentito di aver affidato le parti principali a due pivelli(scusa shiho!) che manco hanno fatto le prove?
ma soprattutto, quanto sarà ridicolo kudo in calzamaglia?!?!
nella terza ed ultima parte, si darà inizio finalmente allo spettacolo. e...forse ne vedremo delle belle!
leggete, commentate e quizzate! ci vediamo giovedì per la fine del capitolo