ma no, ragazzi, siete i soliti malpensanti!!!! moeki non ha chiesto a shiho di recitare perchè voleva palpeggiarla!!!!! o forse si?
oggi ho scritto per svariate ore, ed ho le mani distrutte. ho le dita che mi fanno male ogni volta che le muovo....eh, lo so. purtroppo è così. dovrei darmi una regolata, ma quando ho l'ispirazione......ma non potevo certo lasciarvi senza aggiornamento!
e senza posta!!!!!
dansherry: oddio, l'immagine di vodka-pappagallo sulla spalla di gin- jafar mi ha fatto quasi morire d'infarto....per le risate!
sarebbe da suggerire a goshoXD
calvin: ebbene si, mi hai scoperta! dopo il sultano- sonoko, il pappagallo- vodka, hai scoperto un nuovo interprete dello spettacolo: genio- il tuo conan!!!!! era proprio lui, sisi, e stai sicura che una puntata in cucina l'ha fatta!
nella storia originale, aladin teneva la lampada nel turbante, anche se poi quando litiga con il genio la lascia chissà dove e iago gliela ruba. nel mio spettacolo, non si sa dove kudo tenesse la lampada, e per rubarla jafar ha ingaggiato niente meno che kaito kid!
harry: io non lo so. qual è il vero potere? quello dell'ammmore o quello sfighifero del gurzo?
ed ora, godetevi il capitolo!
non dico altro.....
CAPITOLO QUINDICI- ALADDIN, PARTE SECONDA
Seconda Parte
“Non...non è vero!” esclamò il giovane Alì, con un sorrisetto ironico. “Ti sbagli di grosso, Jafar! Ora come ora tu non sei nessuno!”
“Ma che dici?” Jafar lasciò andare Jasmine e rivolse uno sguardo di fuoco al ladruncolo. “Io sono il sultano! Comando io! Decido io chi può vivere e morire!”
“Ne sei sicuro?” Il giovane Alì rise. “Sei solo un comune umano. Che cosa mai potrai farei ad altri essere umani come te?”
“Maledetto! Te la farò pagare cara! Ora vedrai di cosa sono capace!” Sollevò la lampada. “Chiederò al genio di darmi dei poteri...diventerò un mago, il più forte del mondo!”
“Non lo sarai mai! Anche se diventerai un mago, ci sarà sempre qualcuno che ti supererà...ne hai uno al tuo servizio, proprio dietro di te! Come ti darà i poteri, potrà anche toglierteli...e tu resterai sempre un misero essere umano!”
“Il genio!” esclamò Jafar, scoppiando in una risata malvagia. Sollevò la lampada, con espressione trionfante. “Genio, il mio terzo desiderio! Voglio diventare un genio!”
Ancora una volta, una luce abbagliante circondò la figura di Jafar. Quando scomparve, non era più un sultano o un uomo, ma un genio. Scoppiò in una risata rumorosa e soddisfatta, sollevando le braccia al cielo ed ergendosi in tutta la sua altezza.
“Prostratevi ai miei piedi, stupidi umani deboli ed insignificanti! Sono io l’essere più potente dell’intero universo!”
“Dimentichi un particolare.” Il giovane Alì si liberò del controllo delle guardie e si chinò a raccogliere qualcosa sul pavimento. Era una lampada nuova di zecca. “È vero, i geni sono creature dal grande potere magico...ma dimentichi che hanno un punto debole. Ogni genio che si rispetti ha la sua lampada...con tutte le relative conseguenze.”
“No! La lampada!” gridò Jafar, rendendosi finalmente conto di essere caduto in una trappola. “Tu mi hai ingannato, maledetto!”
“Ti sei fregato da solo, con la tua stupida sete di potere e voglia di conquistare il mondo...ormai è troppo tardi per tornare indietro.” Sollevò la lampada, davanti agli occhi increduli di Jafar. “Ora sono io il tuo padrone! Genio, ti ordino di tornare nella lampada e di non uscirne mai più!”
“Noooooo!!!!!!!!!!!”
Il grido del genio si perse nelle profondità della lampada dorata, che lo chiamò a sé come il canto di una sirena attirava inevitabilmente gli uomini. Il perfido Jafar venne risucchiato nella lampada, e come per magia tutto torno come prima: il vecchio sultano tornò sul trono e la gente venne liberata dall'incanto operato da Jafar. Il giovane Alì corse subito a liberare la sua principessa dalle catene ed a recuperare la lampada del suo genio.
“Padrone! Siete stato fantastico! Avete sconfitto il perfido Jafar!”
“Ora non potrà più fare del male a nessuno.” Consegnò la lampada al sultano. “Vostra Maestà, la affido a voi. Custoditela in un posto sicuro e fate in modo che non cada mai in mano sbagliate.”
“Ti ringrazio, giovanotto. Ti dobbiamo tutti la vita.”
“È stato un onore per me aiutarvi, Vostra Maestà.” Si inginocchiò, umilmente. “Ora potete anche arrestarmi, per essermi introdotto nel palazzo reale ed aver finto di essere un principe.”
“Ti prego, padre!” Jasmine si inginocchiò accanto al giovane Alì. “Non farlo, risparmia la sua vita! Lui ci ha salvati tutti!”
“Per questa volta chiuderò un occhio. Ti dobbiamo la vita, quindi ti concederò un desiderio... chiedimi tutto quello che vuoi, ed io lo farò.”
“Vi ringrazio, Maestà. Ma io...non voglio niente.” Sospirò, voltandosi verso Jasmine. “Io sono solo un povero ladruncolo che vive di espedienti, che sognava un giorno di vivere in un grande palazzo e di sposare una bella principessa... quando ti ho conosciuta, ho creduto che il mio sogno potesse avverarsi. In realtà, non era una principessa quella che volevo, ma una ragazza da amare e da rendere felice, con cui condividere gioie e dolori della vita...tu sei una ragazza meravigliosa, Jasmine, hai molte qualità e meriti un uomo che sappia farti volare. Un vero principe azzurro.”
“E non vorresti essere tu il principe azzurro?” gli chiese Jasmine, sorridendogli dolcemente.
“Io...non posso. Non sono nemmeno un principe.”
“Padrone, a questo possiamo rimediare subito!” intervenne il genio, saltellando attorno ai due ragazzi. “Hai ancora un desiderio da esprimere! Puoi usarlo per trasfomarti in un principe ed avere la vita che vuoi!”
“No, genio.” Alì scosse la testa, con espressione triste. “Non voglio essere chi non sono, ed ingannare ancora le persone...e poi ti ho fatto una promessa. Devo liberarti.”
“Oh, ma io sto bene così! Non è male essere un genio, dopotutto! E poi, sarei felice di seguire un padrone come te.”
“Io non voglio essere un padrone, ma un amico. Spero che mi capirai, Jasmine.” Lasciò le sue mani e sollevò la lampada. “Genio, ecco il mio terzo desiderio. Voglio che tu sia libero!”
Un tuono in lontananza squarciò il silenzio sceso nella sala. I braccialetti dorati ai polsi del genio brillarono intensamente e si aprirono con uno scatto, cadendo sul pavimento: anche la lampada si mise a brillare e poi scomparve nel nulla, come se non fosse mai esistita. Il genio si fissò le braccia per un lungo momento e poi si mise a saltellare come un pazzo per tutta la sala.
“Sono libero! Libero! Liberooooooooooooooo!”
Alì lo osservò, sorridendo. “Sono felice per te, amico mio.”
“Hai fatto davvero una cosa meravigliosa. Gli amici sono preziosi ed insostituibili.”
“Mi dispiace, Jasmine. Spero che tu possa perdonarmi un giorno...non era mia intenzione offenderti o ferirti. Ho potuto conoscerti e scoprire una ragazza splendida...ma non preoccuparti. Ora me ne vado.”
“Io non voglio che tu vada via!” esclamò Jasmine, prendendolo per un braccio.
“Mi stai forse dicendo che...”
“È vero, all’inizio non mi fidavo di te e ti ho trattato un pò male...ma poi ho avuto modo di conoscerti e di scoprire un ragazzo nobile, generoso, dal cuore puro e sensibile...un ragazzo che sa farmi volare, che ha conquistato il mio cuore con la sua semplicità e tanta dolcezza.”
“Questo però non cambia le cose, Jasmine. Tu sei una principessa ed io un ladruncolo: la legge dice che una principessa può sposare solo un principe.”
“Penso che anche a questo si possa chiudere un occhio per una volta.” intervenne il sultano, prendendo le mani ad entrambi ed intrecciandole tra loro. “Siamo in debito con te, ragazzo. Nessuno farà obiezione a questo matrimonio...sposatevi pure, e siate felici insieme, figli miei.”
Il sultano sorrise e diede una spintarella d’incoraggiamento ai ragazzi, facendoli avvicinare. I due si fissarono, arrossendo intimiditi.
“Jasmine...” Il giovane Alì le prese le mani tra le sue, sorridendole dolcemente. “Posso sperare in un tuo si?”
“Si.” rispose Jasmine, ricambiando il suo sorriso e specchiandosi nei suoi occhi blu colmi d’amore. “Si, Alì. Voglio continuare a volare insieme a te, mio nobile e generoso principe azzurro.”
“Realizzerò ogni tuo desiderio, mia dolce e bellissima principessa...non smetteremo mai di volare.” La prese per mano, aiutandola a salire sul tappeto. Questi si sollevò dolcemente, a mezz’aria. “Per tutta la vita, amore mio...insieme, per sempre.”
È un mondo
che appartiene a noi.
Soltanto a noi
Per me e per te
Ci aiuterà
Non svanirà
Solo per noi
Solo per noi
Per te e per me.Shinichi posò le mani sulle spalle di Shiho, e lentamente la attirò a sé, chinando il volto verso il suo, che lei aveva sollevato: le loro labbra si sfiorarono per un momento e poi si unirono in un dolce bacio, nello stesso istante in cui il sipario cominciava a calare. La sala esplose in un tripudio di applausi e grida, il pubblico entusiasta si alzò in piedi acclamando a gran voce il nome dei giovani attori, ma Shinichi non sentì niente di tutto questo.
e vaiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii
quanto mi volete bene adesso?
e mi vorrete ancora più bene nel finale di capitolo! no, ran non muore d'infarto, mi dispiace.....
ma passiamo alle domande disney, le ultime!!!
chi è l'eroe più eroe di tutti? esprimete le vostre cinque preferenze, o anche meno, se non vi vengono in menteXD si possono mettere anche le signorineXDXD
le mie:
- il principe azzurro, di qualunque favola disney
- robin hood, principe dei ladri
- mulan, dal film mulan
- sinbad, dal film sinbad(non so in quanti l'hanno visto) cmq, lui ha la voce di pino insegno, e questo un pò rovina tuttoXD
- romeo, er meio del colosseo!!!!!!
dal prossimo capitolo, tornerà il classico quizzone, per buona pace di calvinXD
ci risentiamo lunedì, con la parte finale del capitolo. per qualunque regalo o donazione in denaro, io sono disponibile. il mio indirizzo è via XXXXXXX numero 3X, XXXXXX provincia di TX
accetto anche dolci, a patto che siano fatti con latte senza lattosio e margarina al posto del burroXDXD